Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   La taverna di Camelot (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=2)
-   -   La Compassione di Dio (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=908)

Sir Echelbert 05-11-2009 13.25.42

La Compassione di Dio
 
<Oste.! una pinta di idromele..e se quello che sento è stufato..allora sii generoso con il mestolo e io lo sarò con la bisaccia..!>La taverna aveva un aria calda e accogliente.un paio di avventori poco ansiosi di farsi notare sedevano nell' ombra della grande poltrona di tasso..fumando e fissando l'oscurità con gli occhi di chi ha piu di una peccato da farsi perdonare..Finito il pasto Echelbert fece tintinnare la borsa e offri da bere all`intera locanda in cambio di una storia e un posto accanto al camino.

llamrei 05-11-2009 13.49.44

Quella sera mi trovavo a cenare in compagnia del mio buon e fidato amico Hastatus. "Finalmente si è deciso ad offrirmi la cena!" pensai tra me e me sorridendo.
Ma la fortuna è bendata e tocca, a sua insaputa, chi, senza volerlo o saperlo, le passa accanto.
E quella sera a passare accanto alla dea Fortuna fu proprio Hastatus...il quale si risparmiò il conto all'oste della cena. "Ah"dissi: "mio caro amico: ciò significa che sarete costretto a ripetere la vostra offerta!";)
Fu merito di un cavaliere...mai visto da queste parti, che potemmo deliziare la cena con l'accompagnamento di una storia raccontata da un degno bardo.
Terminata la storia mi avvicinai a tale messere per ringraziarlo del doppio e gradito dono.

Hastatus77 05-11-2009 14.14.21

Ultimamente ero sempre molto impegnato, però quel giorno ero riuscito a liberarmi ed avevo invitato a cena la dolce llamrei.
Passammo la serata parlando e parlando, come spesso capita fra vecchi amici.
Sentimmo che il nuovo arrivato offriva da bere a tutta la taverna, quindi dopo avere sentito cosa aveva da dire lady llamrei... le dissi:
"Cara amica, mi sa che presto dovrete sopportare un'altra piacevole serata in mia compagnia, visto che questa sera non sono riuscito ad offrire io."

Sir Echelbert 05-11-2009 14.31.01

la misteriosa fanciulla
 
L'aria si fece via via piu festosa man mano che ìl vino scorreva..Era piacevole tirare un pò il fiato..i soldi sarebbero bastati ancora per un mese o poco piu..e in caso di bisogno i boschi erano carichi di selvaggina,ela faretra sempre piena...fu tra il terzo boccale,e il secondo bicchiere..che la vide..Un esile creatura..dalla pelle d'alabastro..e un paio d'occhi dolci e furbescamente malinconici.,occhi del peccato..occhi magnetici...occhi di donna...

llamrei 05-11-2009 15.13.13

L'aria all'interno della taverna si stava facendo fumosa e l'odore dolce del profumo dell'idromele di mescolava artificiosamente al sapore acre degli aromi intinti nello stufato.
Mi avvicinai al nuovo cavaliere: "Mi pare già alquanto brillo" pensai tra me e me.
" Messere, vi prego accettare i miei ringraziamenti per il buon vino offerto e per la melodiosa storia narrata. Spero di rivedervi presto a Camelot. Vi auguro di trascorrere una buona serata e, badate bene, in vino veritas"

Presi sottobraccio sir Hastatus e ci incamminammo su per il viottolo che portava alla piazza. Il fresco di quella sera era un toccasana per me. E mentre chiacchieravamo accadde che.....

Sir Echelbert 05-11-2009 15.28.33

l`agguato
 
Era abbastanza brillo,da cedere alle inibizioni..ma nn abbastanza da esser del tutto andato..Non appena la fanciulla e il suo accompagnatore si voltarono,e uscirono in strada..lo sentì..Ci vollero meno di 30 sec..uno di quelli che era rimasto in silenzio tutta la sera..estrasse un Kriss dalla cintura,e giratosi dalla parte della donna parti con la lama....Morì ancor prima di toccare terra..gli occhi sbarrati,uno sguardo di muta sorpresa,la bocca contorta in un ghigno e in mezzo al petto l'elsa d'una spada

elisabeth 05-11-2009 15.30.05

La sera era bellissima, l'aria non era freddissima.....anzi...incomincia ad avviarmi verso la piazza quando da lontano mi parve di scorgere lady Llamrei e Sir Hatstus.... avevamo tutti bisogno di un po' dìaria a quanto pare

Sir Echelbert 05-11-2009 17.05.13

la lama macchiata
 
FRuUsSh!! Estrasse la spada dal petto dell'uomo,che ormai giaceva a terra..A giudicare daì bardamenti,e dal pugnale,erano uomini di Dhakan..Il nuovo signore della guerra locale..Ogni tanto il vecchio Dhakan veniva sfidato..e se perdeva ...bhè la sera non avrebbero certo mangiato tacchino...
<Barbari..> disse tra se e se ...ripulendo la lama dal sangue del nemico..Una volta suo padre gli aveva detto che il sangue andava lasciato sulla lama..cm memento.ma quella non era una cosa che avrebbe voluto ricordare

llamrei 06-11-2009 10.19.22

Mentre passeggiavamo tranquillamente fummo destati da un vociare proveniente dalla taverna che avevamo appena lasciato.
Chi urlava, chi imprecava...decidemmo di tornare lì per capire che cosa fosse successo.

Sir Echelbert 06-11-2009 13.52.29

All'interno della taverna..Le donne cominciarono a gridare..e nel fuggi fuggi generale nessuno fece caso al compagno dell'uomo che giaceva a terra..il quale si dileguò in fretta...<Dovrei seguire il suo esempio..o qui finirà male..> e detto questo..si tolse la bisaccia con gli ultimi soldi..e dopo averla gettata all`oste si diresse a passo svelto verso l'uscita..ma...

Guisgard 09-11-2009 22.42.50

Tutta quell'agitazione però si spense in un momento.
Un attimo dopo infatti, nella taverna entrarono ben cinque cavalieri, ricoperti da poderose corazze e con lunghi spadoni che pendevano dai loro cinturoni.
Appena li vide, l'oste gli andò incontro e ad un loro cenno servì a tavola carne e vino.
I cavalieri cominciarono a mangiare avidamente, mentre nella taverna calò un timoroso silenzio, rotto solo dalle parole e dalle risate dei cinque nuovi arrivati.

Tutti osservavano quei cinque cavalieri.
Ma nella taverna vi erano quattro contadini che sembravano molto interessati a quei cavalieri.
Farfugliarono qualcosa tra loro fino a quando uno del gruppo, forse estratto a sorte, si fece coraggio e si avvicinò al tavolo dei cinque.
"Miei signori..." iniziò a dire balbettando per la paura "...i miei omaggi..."
"Cosa vuoi, villano?" Chiese infastidito uno dei cavalieri. "Non vedi che stiamo mangiando? Ed il tuo puzzo di maiali ci disgusta. Allontanati o ti taglio la gola!"
Il contadino si voltò verso i compagni, che lo sronarono a proseguire la conversazione.
"Chiedo perdono, miei signori..." aggiunse il contadino, facendosi coraggio "io ed i miei compagni volevamo..."
"Ora mi hai stancato!" Disse il cavaliere alzandosi di scatto, mentre i suoi compagni iniziarono a ridere forte. "Abbiamo camminato per giorni interi ed i miei speroni sono intrisi di melma! Capiti a proposito, visto che li pulirò si di te!"
Prese il contadino e con un calcio lo lanciò fuori dal locale, tra le risate dei suoi compagni.
Gli altri contadini raccolsero il malmenato compagno e con vergogna mista a rassegazione si allontanarono dalla taverna.

Sir Echelbert 09-11-2009 23.00.27

Ma giunto sulla porta...assistette ad una scena poco edificante...Aveva gia attirato l`attenzione per quella sera,non era il caso...Ma quella piccola voce interiore,il suo passeggero oscuro era gia partito..e si ritrovo dinanzi alla tavola dei 5 uomini,mano sul fodero...<Me×#a ..> fu l'ultimo pensiero prima di aprire bocca..

Guisgard 09-11-2009 23.18.05

Uno dei cavalieri si accorse di sir Echelbert accanto alla loro tavola.
"Messere" cominciò a dire senza alzare lo sguardo dal piatto "siete gentile a volerci pagare il conto. Però l'oste si trova nelle cucine, non qui!"
I suoi compagni scioppiarono a ridere.
"Forse il nostro amico" intervenne un altro dei cinque tra le risate dei suoi amici "non ha soldi. Forse aspetta di raschiare il fondo dei nostri piatti!"
"Già" aggiunse un altro di loro "ma deve mettersi in fila insieme ai nostri cani!"
Le risate dei cinque invasero tutta la stanza.
Quelle parole erano provocatorie e gridavano vendetta, ma erano in cinque e se li avesse attaccati, sir Echelbert avrebbe sicuramente avuto la peggio.
Talvolta la prudenza è la migliore amica di un eroe.

Guisgard 10-11-2009 01.05.30

Intanto, i quattro contadini, delusi ed amareggiati, discutevano sul da farsi.
"Avete visto come mi hanno trattato quei cavalieri?" Disse il contadino malmenato. "Non ci sarà mai nessuno tra loro che vorrà aiutarci."
"Non possiamo tornare a Tintagel a mani vuote!" Intervenne un altro. "Gli altri attendono fiduciosi il nostro ritorno!"
"Ma avete visto come hanno reagito quei cavalieri?" Disse un altro di loro. "La verità è che noi siamo dei miserabili...la miseria, la fame e la compassione sono le nostre uniche compagne! Rassegnamoci!"
"Io non mi arrendo!" Esclamò il quarto fra loro. "La salvezza del nostro villaggio dipende da noi! Temete di essere picchiati ed insultati da qualche altro cavaliere? Ebbene non è nulla in confronto alla minaccia che incombe su Titangel! Meglio essere malmenati nel fango che tornare e vedere morire le nostre mogli ed i nostri figli!"
Quelle parole scossero le loro coscienze.
"E sia quel che sia!" Esclamò il contadino malmenato. "Cerchiamo qualche altro cavaliere che possa aiutarci!"
Decisero così di dirigersi verso il palazzo reale di Camelot.
Un menestrello consigliò loro di rivolgersi al più cortese e leale fra tutti i cavalieri della Tavola Rotonda.
"Chiedete di sir Hastatus" disse loro quel menestrello "egli è il braccio destro del re e non rifiuta mai di concedere il suo aiuto a chi lo richiede."
Così, con la flebile speranza rinvigorita dalle parole di quel menestrello, i quattro contadini giunsero al palazzo e chiesero di sir Hastatus.
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Hastatus77 10-11-2009 13.59.28

Ero ritornato alla taverna dove in me che non si dica era successo un putiferio.
Purtroppo ero solo con lady llamrei, e non vedevo nessun soldato.
Mi rivolsi a llamrei e le dissi:
"Milady, ho già visto troppo... dobbiamo tornare verso il palazzo e trovare un paio di soldati. Poi ritornerò qui per risistemare le cose."

llamrei 10-11-2009 14.10.31

"Ah! di certo non vi lascio andare da solo! Portrebbero aver la meglio e io mi sentirei in colpa per non avervi difeso, cavaliere. Vengo con voi. E non dite parola alcuna perchè non vi ascolterei!;) State ancora lì fermo? Forza: andiamo!"

Guisgard 10-11-2009 19.00.17

Appena da lontano emersero le sagome di Hastatus e Llamrei, uno dei soldati che sorvegliava la porta del palazzo disse ai contadini:
"Eccolo che arriva. Il cavaliere che cercate è proprio quello. E' sir Hastatus. E la dama che l'accompagna è lady Llamrei."
Allora i contadini, fattisi coraggio, raggiunsero i due nobili abitanti di Camelot.
"Milord, mia signora" cominciò a dire uno dei contadini "vi porgo i miei più umili omaggi. So di essere indegno di figurare al vostro cospetto, ma se avrete la misericordiua e la generosità di ascoltarmi farò in modo di recarvi meno fastidio possibile."
Il volto di Hastatus era lo specchio del suo alto lignaggio e la bellezza di Llamrei illuminò gli stanchi volti di quei contadini.
Incoraggiato così dalla bellezza e dalla cortesia di quelle nobili figure, il contadino continuò a dire:
"Miei signori, l'Onnipotente non reca mai i Suoi doni a coloro che ne sono indegni. Le vostre auguste persone recano virtù e bellezza come pochi altri possono vantare...e noi siamo qui a chiedere aiuto, pietà e misericordia."
Poi, dopo essersi asciugato la rugosa fronte dal sudore, aggiunse:
"Veniamo da Tintagel, nella lontana Cornovaglia. Sul nostro villaggio è calata la notte più oscura. Orde di invasori, giunti dalle fredde terre del nord, hanno assalito la nostra regione e presto, con la Luna nuova di Novembre, attaccheranno il nostro villaggio. Sono esseri inumani e feroci. Siamo qui a Camelot per chiedere aiuto. Se ignorerete il nostro dramma, Tintagel sarà spazzato via dalla furia di quelle belve."
"Nella taverna" intervenne un altro contadino "ci sono stati dei tafferugli. Ebbene sono la conseguenza di quello che accade da noi. Tribù celtiche e sassoni sono state messe in fuga da coloro che ora minacciano Tintagel. Se non ci aiuterete, nobili signori, sarà la nostra fine! Aiutateci e vi ricompenseremo con tutto ciò che abbiamo!"
E dopo aver suppliocato, i 4 contadini si inginocchiarono ai piedi del nobile Hastatus e della bella Llamrei, piangendo e maledicendo la loro miserabile esistenza.

Sir Echelbert 10-11-2009 19.20.20

Echelbert si ripiglia...
 
Echelbert aveva perso pezzi lungo la strada..anzi si poteva dire quasi che non sapesse proprio dove fosse..dagli avvenimenti della taverna tutto era confuso..nebbioso..Talvolta capitava,quando le fatiche dei viaggì si facevano sentire..(o quando "qualcuno" si infognava in storie di Re giullari e colline..)ma non era la prima volta,e sospettava non fosse neanche L'ultima.. Per prima cosa doveva trovare colui che chiamavano Hastatus..

Hastatus77 10-11-2009 19.53.05

"Signori, un attimo... alzatevi, non sono una persona da venerare. Sono solo un cavaliere del nostro beneamato re."
Poi mi rivolsi a lady llamrei e le dissi: "[I]Milady, vi prego accompagnate i nostri ospiti nella biblioteca di palazzo e assicurate loro che saranno aiutati, vi raggiungerò appena avrò inviato qualcuno a mettere ordine nella taverna.[I]"
Guardai ancora i quattro uomini e aggiunsi: "Seguite milady, è una persona fidata, tutto ciò che volete chiedere a me lo potrete chiedere anche a lei."

Rivolsi quindi lo sguardo alla guardia che ci aveva indicati e le dissi: "Soldato, trova una decina di uomini e mandali il più presto possibile alla taverna a sistemare la situazione. Arrestate tutti coloro che faranno resistenza... un paio di ore nelle nostre prigioni magari li aiuteranno a rinfrescarsi le idee."

llamrei 10-11-2009 20.38.08

Acconsentii ad eseguire il consiglio di Hastatus: accompagnai gli ospiti venuti da Tintagel presso la biblioteca. Chiesi ai responsabili delle cucine di preparare loro un pasto caldo e di prepare anche il ricovero per la notte.
Sapevo che Hastatus era in grado di gestire la situazione. Era il migliore fra i cavalieri di Camelot. Ma mi dispiaceva non essere totalmente partecipe alla preparazione dell'avventura e ad eventualmente ad una battaglia....
"Impulsiva". Mi faceva sorridere ed arrabbiare questo aggettivo che spesso mi veniva affibiato dal mio Re e dal suo Primo Cavaliere. Ma in questo momento era più vero che mai e mi cadeva addosso a pennello.
Affidai la cura degli uomini di Tintagel alla fidata Grunilde. Io mi recai presso la mia casetta. Indossai abiti comodi per cavalcare. Raggiunsi Hastatus e i suoi cavalieri.

Guisgard 10-11-2009 22.19.59

Alla taverna intanto l'aria era tutt'altro che serena e tranquilla.
Tipi poco raccomandabili erano seduti ai tavoli e violente risse sembravano la più naturale conseguenza di tutto ciò.
Inoltre i cinque cavalieri che avevano malmenato ed insultato il contandino erano sempre seduti a bere.
E più l'alcol innaffiava le loro gole più la loro lingua diventava insolente e volgare...

Nel frattempo a Camelot, i 4 contadini erano stati alloggiati e sistemati come Llamrei aveva ordinato.
Avevano incontrato nobili personaggi, ma le sorti per la loro terra li rendeva inquieti e malinconici.
"Sir Hastatus è un gran cavaliere" disse uno di loro "siamo stati fortunati ad averlo incontrato."
"Si" intervenne un altro "e lady Llamrei non gli è da meno."
"Si, ma non facciamoci troppe illusioni!" Disse il terzo fra loro. "Tintagel ha bisogno di spade e coraggio, non di cortesia! Sir Hastatus è un gran cavaliere. Il migliore fra quelli che abbiamo mai incontrato. Ma per aiutarci egli dovrà radunare una compagnia di eroi suoi pari. Altrimenti non avremmo speranze di strappare Tintagel dalla furia dei cavalieri neri!"

Hastatus77 11-11-2009 13.26.15

Accompagnato da lady llamrei e da una quindicina di soldati, ero tornato alla taverna.
Non avevo mai assistito a scene del genere all'interno di Camelot!
Ordinai ai soldati di arrestare tutti i presenti, poi assicurai al taverniere che sarebbe stato risarcito dei danni subiti.

Guisgard 11-11-2009 14.49.25

Nella taverna l'aria era densa di tensione.
Un paio di goti erano intenti ad inveire contro il taverniere, mentre un gruppo di sassoni, resi troppo allegri dal vino, cantavano a squarciagola qualcosa nel loro strano idioma.
Seduti ai tavoli poi e in piedi attorno al camino donne di facili costumi e vagabondi di ogni specie completavano il quadro.
Alla vista di Hastatus e dei suoi soldati i quattro cavalieri che avevano scacciato i contadini si alzarono dai loro posti e gli andarono incontro.
"Avanti cavaliere" prese a dire uno di loro "perchè volete sciupare la serata. Si divertono tutti qui dentro!"
"Già" intervenne un'altro di quei cavalieri "e cosa volete che siano qualche sedia rotta o qualche brocca fracassata sul bancone dell'oste! Meglio questo che qualche testa rotta, non credete!"
E tutti presero a ridere forte.
"Quindi non rovinateci la festa, cavaliere" esclamò un altro di loro "o potrebbe finire male stasera!"
Poi, fissando Llamrei e accarezzandole il viso, aggiunse:
"A quanto sembra il nostro cavaliere ci ha portato compagnia stasera!"
Fissò con fare lussurioso Llamrei e disse:
"Coraggio piccola, stasera ti faremo divertire noi!"
Tutti risero e gridarono a quelle parole.
Ma, in quel momento, un cavaliere che aveva assistito a tutta la scena rise di gusto e si alzò dal suo posto.
Le due "signore" che gli stavano accanto protestarono vivamente.
"Dove vai, cavaliere?" Chiese una di loro. "Hai dimenticato che dovevi insegnarci a...tirare di spada?"
"Già" intervenne l'altra "e la notte è il momento migliore per imparare queste cose!"
Ed entrambe risero maliziosamente.
"Perdonate, mie signore" rispose il cavaliere "sarò da voi fra un momento."
Poi, avvicinatosi ai quattro cavalieri, cominciò a dire:
"Amici miei, perchè rovinare una bella serata come questa?"
Poi indicando Llamrei aggiunse:
"Ma vi pare che una bella dama come questa si accompagni a delle brutte facce come le vostre? Andiamo, mi meraviglio di voi, amici miei!"
"Torna dalle tue donnaccie e non immischiarti o ti sgozzo come un maiale!"
Minacciò uno dei quattro cavalieri.
L'atmosfera nella taverna era ormai incandescente...

elisabeth 11-11-2009 19.09.52

Ero ferma in piazza vicina al pozzo, caspita quella notte era stupenda e stellata, ma decisamente movimentata, decisi di prendere la strada che portava alla taverna era da li' che provenivano i disordini quella notte......fuori non c'era nessuno e senza curarmi di guardare dalla finestra prima di entrare, aprii la porta e fui al' interno....." Lady Llamrei buonasera vi stavo cercando....non so se vi siete accorta che............... ".....ero io che non mi ero accorta di nulla, la tensione si tagliava col coltello, e i volti erano palesemente tirati.......feci qualche passo indietro, ma andai ad urtare contro qualcosa o qualcuno, evitai di voltarmi e tornai sui miei passi....

Hastatus77 11-11-2009 20.05.12

La mia calma era già stata messa a dura prova dalle parole di quegli zoticoni, e quando iniziarono a prendersela con lady llamrei, afferrai impulsivamente il braccio dell'uomo più vicino e gli ringhiai:
"Sentite, non so da quale buco merdoso ve ne siete usciti, ma qui a Camelot vigono delle leggi ferree e O LE RISPETTATE OPPURE VERRETE CACCIATI VIA!!! ... E poi, non farei tanto il furbo con la signora... SE CI TENETE A RIMANERE IN PIEDI!"
Nel mentre anche Sir Guisgard si stava avvicinando, per aiutarci, e anch'egli stava avvertendo i quattro zoticoni.

llamrei 11-11-2009 20.50.06

Di quegli "uomini", per usare un termine gentile, ero colpita non dalla loro capacità espressiva ma dall'"olezzo" che emanavano.
"Gentile signore" mi avvicinai all'uomo da cui ero stata importunata "vi ha avvertito bene il Capitano Hastatus: mani a posto e lingua fra i denti se non volete correre il rischio di non trovarveli più in bocca!"
Risata generale ovviamente. Ma non mi preoccupai. Ancora non sapevano che non dovevo essere sottovalutata.
Mi girai e vidi che la mia amica, lady Elisabeth, era lì fra i presenti.

Hastatus77 11-11-2009 20.57.34

Per un attimo avevo pensato che il caro bellimbusto sarebbe caduto a terra colpito sotto la cintola... invece lady llamrei era rimasta molto calma.
Sorridendo, guardai sir Guisgard, poi rivolgendomi ai quattro brutti ceffi dissi loro:
"Signori... il tempo delle battute è finito... Guardie arrestate anche questi quattro... Domani dopo che avrete passato una bella nottata al fresco verrò a trovarvi."

Guisgard 11-11-2009 22.22.07

Alle minacce di Hastatus, uno dei cavalieri si preparò a tirar fuori la spada.
Ma nello stesso attimo, Guisgard estrasse la sua e gli mozzò il braccio.
Gli uomini di Hastatus si lanciarono sui cavalieri ed in breve scoppiò una furiosa rissa.
Sedie e tavoli vennero fracassani su molte teste ed ogni angolo di quella taverna fu devastato.
Ci volle un pò, ma Hastatus, Guisgard ed i soldati del re alla fine riuscirono ad immobilizzare i più scatenati, che finirono così a rinfrescarsi nelle prigioni del palazzo reale.
Guisgard, appena finito il tutto, immerse la testa in un'ampia ciotola di acqua fresca.
Aveva preso un pugno in faccia e voleva riprendersi dal colpo.

Andati via tutti, l'oste cominciò a rimettere a posto la sua locanda. Cosa ovviamente non troppo facile, visto le condizioni in cui era.
Una donna intanto si avvicinò ad Elisabeth.
"Milady" cominciò a dire "una delle mie ragazze mi ha detto che vi ha visto spesso nel bosco a raccogliere erbe particolari. Immagino voi siate un'esperta...ecco, io...ho una vecchia governante, che amo come una sorella...sta male, credo abbia una febbre molto forte...voi potreste venire a vederla. Vi prego..."

elisabeth 11-11-2009 22.32.25

Lady Llamrei era sempre molto sicura di se' ma a quanto pareva quei bifolchi non le credevano, intanto era scoppiato il pandemonio.....ma in poco tempo fu ristabilito l'ordine, certo con qualche ammaccatura........ma poco importava..............stavo per andare via quando mi venne chiesto aiuto da una donna, una persona anziana stava male..nel caos della taverna la seguii

Guisgard 11-11-2009 22.37.19

Quella donna condusse allora con se Elisabeth, fino alla sua casa.
Appena giunte fuori la porta, la donna disse.
"Milady, siete una dama di Camelot, tanto nobile quanto bella. Questa è la mia casa. Avrete capito cosa faccio per vivere. Ma sappiate che le mie ragazze non le costringo a fare niente e le amo come fossero mie figlie. Ora, se volete tornare indietro vi capirò...questo non è certo posto per una signora come voi. Ma se invece, come penso, non baderete al mio mestiere, allora vi condurrò dalla mia amica che sta male."

elisabeth 11-11-2009 22.48.49

Ascoltai la donna e sorrisi pensando al giorno in cui formulai il Giuramento di Ippocrate.............." penso che in questo momento sia piu' importante vedere cosa' la vostra amica...alla mia reputazione ci penseremo dopo se necessario"......cosi' varcai la porta di quella casa....

Guisgard 11-11-2009 22.53.37

La donna le sorrise e la fece entrare nella casa.
Poi la condusse in una stanza, dove riposava la vecchia amica di quella donna.
Tossiva forte ed aveva la febbre alta.
"Sono sicura" disse la donna ad Elisabeth "che saprete farla guarire."

elisabeth 11-11-2009 23.04.51

La donna era molto pallida, sembrava piu' anziana dell'eta' che aveva, le presi il polso e i suoi battiti erano accllerati, segno che la febbre superava queli che erano i valori di una febbriciattola, oscultarle i polmoni era un problema, mi feci aiutare a toglierle i panni intrisi di sudore, e provai ad avvicinare il mio orecchio ai suoi bronchi, erano pieni....." ti prego di procurarmi del timo, faggio e mirto.....se tu non dovessi averne andro' a casa a prenderlo....."....ricordai dell'esperimento con la muffa del pane per la mia pennicellina rudimentale.......anche se nella mente ricordai che in quell'epoca, la peste polmonare aveva fatto molte vittime.....

Guisgard 11-11-2009 23.07.51

La donna incaricò una delle sue ragazze di andare a prendere tutte le cose indicate da Elisabeth.
E dopo un pò, la ragazza tornò con tutto ciò che aveva chiesto Elisabeth.

elisabeth 11-11-2009 23.16.16

Presi le erbe, e cercando di dosarle ad occhio incominciai a preparare degli infusi.....il timo e i mirto l'avrebbero aiutata con l'aiuto del miele, a pulire i bronchi e a calmare la tosse......il faggio l'avrebbe sfebbrata.....Aiutata dalla donna feci bere a piccole dosi gli infusi, e le dissi di proseguire per due volte al giorno sperando che almeno la febbre incominciasse a scendere...." io torno a casa, ma non esitate a chiamarmi qualsiasi cosa accada ".......

Guisgard 11-11-2009 23.34.27

La donna ringraziò Elisabeth.
"Sarò sempre in debito con voi, milady."
Poi aggiunse:
"Non uscite dalla porta principale. Uscite invece dal retro, attraverso il giardino. Nessuno vi vedrà. Purtroppo le cattive lingue non dormono mai."
Elisabeth così attraversò il giardino, ma all'improvviso qualcuno l'afferrò dolcemente per i fianchi.
"Accidenti" disse una voce dietro di lei "devi essere nuova! Madam Rygraine non mi aveva detto di avere una nuova ragazza! Credo che stasera non avrò difficoltà a scegliere con chi passare la notte! Sai piccola, un brutto ceffo mi ha tirato un pugno sul viso...e sono sicuro che i tuoi baci saranno la medicina più efficace!"

elisabeth 11-11-2009 23.39.46

Ero quasi uscita dal giardino, quando qualcuno aveva deciso che forse facevo parte del gruppo, ci mancava anche lui ora....." Credo Sir, che avete preso un granchio e che sia meglio che togliate le vostre mani dai miei fianchi..........non amo curare chi ucciderei........"

Guisgard 11-11-2009 23.45.15

"Ho capito" disse Guisgard "ami fare il tipino timido. Se vuoi posso fare anche il romantico...conosco un bel posticino qui vicino e lady Rygraine mi permette di condurci ogni tanto qualcuna delle sue ragazze...è una collinetta dove soffia sepre un vento fresco. Li potremmo starcene in pace a vedere l'uva maturare...e tu sai cosa intendo..."

elisabeth 11-11-2009 23.51.58

Sir Guisgard.....non mi aveva riconosciuta , era buio....e si era lasciato prendere dall' ambiente....." Credetemi sulla parola , vi conviene lasciarmi andare...........non sono in vena di romanticismi......e di viticultura......" mi divincolai e lo guardai in faccia.....

Guisgard 12-11-2009 00.04.08

Guisgard rimase di sasso.
"Ecco...io" balbettò Guisgard "...io...non volevo...ma era buio ed il vostro vestito metteva ben in mostra...si, insomma, la Luna..."
Si abbassò il cappello davanti agli occhi e aggiunse:
"Sono desolato, milady...ma...ma cosa ci fate in un posto simile?"


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