Camelot, la patria della cavalleria

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llamrei 15-11-2009 09.43.09

Così partimmo. Il carro era addobbato e ricolmo di tutto il necessario per sopravvivere strada facendo ma soprattutto completo di armi.
Non sapevo cosa ci potesse aspettare una volta giunti a destinazione. In cuor mio sapevo che a fianco a me avevo i migliori Cavalieri di sempre. Mi avvolsi nel mio mantello e mi affiancai ad Hastatus: mi dava conforto e trovavo sicurezza.
Il dondolamento costante del carretto mi conciliò il riposo e il sonno venne spontaneo.
Ad un certo punto aprii gli occhi spaventata da un rumore forte di zoccoli di cavalli che sbattevano violentemente sul terreno, il clangore delle spade che si faceva sempre più forte! Mi alzai in piedi, afferrai la prima spada che trovai nel carro e mi avventai verso il primo cavaliere nero che si stava avvicinando a noi! Il primo colpo inferto sulla mia spada mi fece ruzzolare giù dal carro! Vidi il cavaliere nero con gli occhi rosso fuoco sopra di me che stava sferrando il colpo fatale! Slashhhhhhhhhh!!!!!!!!!! Lo vidi cadere di lato mutilato della testa! dietro di lui Morris, con la spada insanguinata che mi guardava preoccupato ma felice!
Ero felice pure io, ero salva! Volli abbracciarlo per ringraziarlo. Uno scossone più forte mi riportò alla realtà: non era vero!! Era stato un sogno!!!! Quando realizzai che ero stata in preda ad un incubo mi tranquillizzai..ma ci volle del tempo prima che riuscii a riaddormentarmi di nuovo serenamente..mi riavvolsi nel mio mantello e mi accoccolai da un lato appoggiata alle traverse del carretto...

Hastatus77 15-11-2009 13.02.46

Partimmo col carro di Jigaen... eravamo proprio un gruppo buffo, però forse questo ci avrebbe aiutato e salvato nel nostro compito.
Viaggiavamo silenziosi. Lady llamrei si era svegliata di soprassalto... forse per un incubo, ma dopo un po' si era girata e aveva ricominciato a dormire.
Mi rivolsi quindi a lady Elisabeth, per fare un po' di conversazione:
"Milady, so che le vostre doti curative sono eccellenti, e sorridendo guardai l'occhio pesto di sir Guisgard, e anche se spero che non succeda nulla di grave a nessuno di noi, prego che voi abbiate portato con voi tutto il necessario.

Morris 15-11-2009 13.28.55

Seduto sulla parte ultima del carro, continuo a guardare l'abito che ho in dosso...incrocio lo sguardo dei miei amici: "Signori, se dovessi morire con queste vesti, sappiate che desidero essere seppellito con la mia armatura"!

http://digilander.libero.it/sdm_clan...Cavaliere2.jpg

elisabeth 15-11-2009 21.37.18

Eravamo un bellissimo gruppo......ognuno di noi si era calato nella sua parte, anche sir Morris sembrava rassegnato...avrei dovuto passare dell'altro unguento sull' occhio di Sir Guisgard....aveva assunto dei colori quasi irripetibili...per un pittore..." Sir Hastatus , tranquillo, lo sapete che sono la maga degli impiastri......ho con me tutto il necessario, per i momenti piu' difficili...vi prometto che comincero' a pregare ardentemente......"....risi...e un po' di tensione sembro' svanire....

Guisgard 16-11-2009 01.31.36

Jigaen fissò Morris, dopo che questi aveva espresso la volontà di essere seppellito, in caso di morte, con indosso la sua corazza.
Poi cominciò a dire:
"Messere spero, in caso di funesto accidente,
di esser seppelito con voi assai ardentemente.
A chi balla e canta satanasso non paga pegno,
ma dalla vostra corazza, lo so, troverò sostegno!"
Poi, guardando Llamrei addormentata, aggiunse:
"Lady Llamrei, vicino a sir Hastatus dorme e riposa,
perchè l'amicizia del cavaliere la culla in tale posa.
E se un sussulto l'ha destata di nulla ha lei bisogno,
poichè la guardia del cavalier l'incubo muta in sogno."
E come Jigaen, tutti avevano iniziato a parlare tra loro, per stemperare la tensione ed ammorbidire la durezza del viaggio.
Guisgard però era inquieto.
Scrutava quell'umido e nuvoloso paesaggio, mentre una miriade di pensieri gli attraversavano la mente.
Pensava alla lettera di frate Elia.
"Chi saranno questi cavalieri neri?" Si chiedeva con ossessiva e regolare cadenza.
Poi, udita la conversazione tra Hastatus ed Elisabeth, disse:
"Credetemi, sir Hastatus, la nostra Elisabeth è una fata a preparare erbe ed unguenti. La camomilla poi è la sua vera specialità! Peccato che detesti la vita tranquilla, altrimenti sarebbe davvero una donna da sposare!"
Ma proprio in quel momento, la compagnia avvistò Tintagel che emergeva dalla foschia.
"Sprona questi ronzini, menestrello" disse Guisgard a Jigaen "ci siamo, ormai!"
http://rete.comuni-italiani.it/foto/...00-500x375.jpg

Morris 16-11-2009 11.48.17

Alle parole del giullare..estraggo un piccolo pugnale
Lo punto su costui che ha rivolto il suo bel parlare
Lo tiro in aria e tre volte il giro gli faccio effettuare
Cade di punta e dalle punte delle dita lo lascio afferrare
Con l'altra mano..dal cesto di Jigaen..prendo il rifiutato pane
Gli porgo la mia arma: "Prendetelo, amico, vi potrebbe salvare..
Lo so..a questo punto..dovreste rifiutare..me lo merito
Ma è sulla vostra vita che..più di prima..adesso medito"!

Hastatus77 16-11-2009 12.51.14

Alla battuta sarcastica di sir Guisgard, mi sfugge un sorriso... avrei tanto voluto sapere cos'era accaduto tra lui ed Elisabeth.
In quel mentre avvistammo Tintagel.
Mi rivolsi a Jigaen:
"Jigaen non è forse meglio che ci illuminiate un po' sul vostro mestiere... non so qualche trucco... qualche storiella... altrimenti, parlo per me, farò solo la figura del buono a nulla... non vorrei essere preso a uova marce."
Accompagnai la fine della frase col sorriso stampato in faccia, però ero seriamente preoccupato di ciò che ci avrebbe atteso a Tintagel.

Guisgard 16-11-2009 14.05.25

Jigaen alle parole di Hastatus rispose:
"Messere, un cavaliere non è diverso da un attore.
Una maschera non è di un spada amica peggiore.
Motteggiate su tutto, su ciò che è brutto e ciò che è bello.
L'attore nel cuore ha un suo copione: leggete solo in quello."
Il carro intanto era giunto davanti alla grande porta di Tintagel.

llamrei 16-11-2009 15.02.50

Il carro si fermò davanti al grande ponte levatoio. Scesi dal carro per poter vedere come era questo posto che spesso mi veniva descritto ma che mai, prima d'ora, avevo potuto visitare.
Mi raccolsi dentro al mio mantello nero per cercare calore e anche protezione. Guardai quel fossato che cingeva come un abbraccio la città di Tintagel. L'impressione che mi dette era quella della netta divisione tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti, come tante culture rappresentavano questa distinzione. Pensando a questo un brivido mi percorse la schiena e pensavo a Lancillotto, a Perceval e ai mondi oltre quelli dei vivi. Mi feci forza e mi avviai verso il portone. Agli uomini di guardia sfoderai un sorriso enorme e presentai la compagnia e me:

"Miei cari signori: siamo qui per allietare le umide giornate degli abitanti di Tintagel. Siamo attori. I più famosi che il mondo conosciuto abbia mai avuto. E con nostro piacere e direi, con vostro onore, siamo giunti fin qui, per allietare anche voi. Scommetto che il vostro Signore non avrà alcuna obiezione in tal senso. VI prego, signori, di accompagnarci da lui stesso o dal suo siniscalco."

elisabeth 16-11-2009 15.12.32

Tintagel , mi ricordava mago Merlino, le sue scogliere erano fantastiche e speravo in cuor mio.......che nostra signora morte fosse molto lontana.....la magia della magia andava bene.....ma preferivo farne a meno.......raccolsi le gonne e scesi anch'io dal carro...il viaggio era stato lungo......e l'aria era davvero fredda.....la gente ci guardava con curiosita'.........Sir Guisgard era l'unico uomo con l'occhio naturalente truccato.....avrebbe fatto effetto......ascoltai Llamrei, bella presentazione....e ora in scena.....la compagnia si appresta a recitare


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