Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 11-05-2015 00.50.30

Il Falco dei Mari e la ricerca del perduto Re dei Fiori
 
“A te, Signore Padre mio.
Tu che conosci il mio cuore che la racconta, rendi questa storia forte della Tua Fede, ricca della Tua Grazia e degna della Tua Gloria.”


PROLOGO



Il terzo conflitto mondiale scoppiato tra due grandi blocchi continentali, quello comunista orientale e quello capitalistico occidentale, ha portato distruzione in ogni angolo del pianeta, scaraventando l'umanità in un'era violenta e primordiale, in cui molte delle conoscenze tecnologiche sono andate irrimediabilmente perdute.
Un'età in cui i costumi e gli usi hanno subito un profondo imbarbarimento, facendo così sorgere nuovi e visionari secoli bui e chiamata da tutti Feudalesimo di Fuoco.
Un'età in cui l'ordine ed il diritto hanno smarrito il loro ruolo e scopo, divenendo meri strumenti dei nuovi centri del potere.
Centri del potere che sono ora rappresentati da città stato, indipendenti e potenti, che si dividono il dominio di questo mondo feroce e selvaggio, dai tratti futuristici e allo stesso tempo medievaleggianti.
E fra le libere città una su tutte ha issato le mura del suo potere al punto da spaventare quasi tutte le altre.
Una città retta da un regime democratico e liberale, in cui l'uomo è la sua libertà sono posti al centro di tutto, a discapito di qualsiasi altro valore ed ideale.
Una città il cui unico scopo è garantire ai suoi abitanti una vita emancipata da ogni forma di costrizione, da ogni regola e norma che possa ostacolare questa avida voglia di libertà.
Una città il cui nome è Maruania e pur di rendere felici i suoi abitanti non ha esitato a vietare un bisogno naturale e vitale dell'uomo: l'Amore Vero...
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Il Falco dei Mari e la ricerca del perduto Re Dei Fiori


Capitolo I: La città senza Amore


“C'è una sala fresca, poltrone, bottiglie, sigari, l'occorrente per scrivere, una copia del regolamento del porto, e un'accoglienza così calorosa da scogliere e far defluire dal cuore di un marinaio la salsedine di tre mesi di navigazione.”

(Joseph Conrad, Lord Jim)


La stazione di sosta era immersa in una quieta boscaglia, animata da pini, palme, olmi, pioppi ed attraversata da una scomposta stradina, poco più larga di un sentiero e segnata da due e profondi solchi lasciati dal passaggio secolare di carretti e carrozze.
Un'insegna di metallo che cigolava dal tetto del piccolo edificio indicava le due destinazioni che da quel punto si potevano raggiungere: Maruania e Nuova Camelot.
Alcuni individui, perlopiù pellegrini, vagabondi, pendolari e profughi, attendevano l'arrivo dei battelli che li avrebbero portati verso una nuova vita.
Il piccolo droide di controllo fluttuava nella saletta d'attesa, raccogliendo i nominativi in base alla destinazione scelta, pubblicizzando allo stesso tempo ora l'una, ora l'altra di quelle mete.
“Giunti a Maruania” disse il piccolo droide con la sua voce metallica “è consigliabile visitare il Palazzo della Memoria Storica con mostre e gallerie d'arte, la Piazza dell'Araldo con la Lapide delle Leggi ed il Mausoleo del Talamo con affascinanti e disponibili accompagnatici per conoscere le attrazioni cittadine. Mentre Nuova Camelot offre straordinari itinerari d'altri tempi lungo il panoramico camminamento delle mura, la Piazza Reale con il Palazzo del Re e la cattedrale. Cartine e mappe sono disponibili per tutti gli interessati, grazie.”
“Ehi...” avvicinandosi uno di quegli uomini al droide “... ma sono vere le cose che si sentono in giro? Sui moti di ribellione a Maruania e sui pirati che infestano i suoi cieli? Io ho moglie e bambini, non voglio certo andare in un luogo dove si diffondono ogni giorno bollettini di guerra!”
“Non avete motivo di preoccuparvi, signore.” Rispose il droide. “Molte di queste notizie sono frutto di propaganda ad opera di città rivali. Possiamo garantire senza timore di essere smentiti che Maruania è un luogo splendido e nulla intacca il soggiorno che può offrire a chiunque giunga a visitarla.”
In quel momento si udì un suono, simile ad un sibilo, che in breve si diffuse nell'aria.
Poco dopo dalla stazione si vide arrivare prima un battello volante e poi un altro qualche istante dopo.
In breve i due mezzi planarono nello spiazzo adibito agli atterraggi, in attesa di caricare a bordo i vari passeggeri.
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+++

Lady Gwen 11-05-2015 01.27.51

Attendevo l'arrivo dei battelli nella sala. C'era gente di ogni tipo: famiglie, i cui bambini giocavano e correvano per ammazzare il tempo, coppie di anziani in cerca di un luogo tranquillo in cui ritirarsi, giovani coppie di novelli sposi e poi c'ero io.
Guardai i cartelli con le due destinazioni. "Maruania" e "Nuova Camelot". Ero diretta a Nuova Camelot: volevo vedere quanto ci fosse di quella vecchia in questa odierna e contemporanea, studiarla, assaporarla, conoscerne ogni centimetro.
Ad un certo punto, la sala comincio` a riempirsi: l'aria era diventata irrespirabile, cosi` legai i miei lunghi capelli castani e uscii fuori.
L'aria fresca e frizzante mi investi` il volto e tornai finalmente a respirare. Chiusi gli occhi, immergendomi in quella rigogliosa natura ma, poco dopo, i battelli che ci avrebbero scortati verso le destinazioni desiderate arrivarono.

Parsifal25 11-05-2015 10.42.36

In origine, nessuno, incluso me si sarebbe aspettato di giungere a pochi passi dal compier l'impresa: il Fiore dei Fiori. Erano passati due anni da quell'incontro presso la grotta della Bestia e dalla scomparsa della mia amica e compagna di ventura Lilith; quando, alla vigilia della battaglia presso il Laghetto di Greywood, mentre guidavo un gruppo di nobili cavalieri della Croce, apparve in sogno una nuova tappa che sembrava non aver colore. Si trattava di una città.

Lessi quel sogno, feci mente locale di quel che potevo ricordarmi di quella visione e bardato della mia nuova vestigia da Cavaliere ripartii alla ricerca di quel che sarebbe dovuta esser l'impresa del compimento di un nuovo passo per raggiungere la verità della chiave che mi portavo al collo: il Longino.

A un giorno di cammino dalla cittadina partecipai ad alcune piccole imprese del luogo per poter portare un pò di tranquillità a questa povera gente...i banditi...oramai, avevano preso il sopravvento in quasi tutte le campagne del luogo... i cavalieri facevano del loro meglio, ma bisognava estirpare il parassita dall'origine... bisognava colpirli al cuore.

Partii in solitario per l'impresa...ricordo...ancora con amore e tristezza le parole del mio maestro di spade Redentos:
"Colpisci e agisci in nome di quel che è il bene supremo, anche una scelta malevola può esser la chiave per ritrovare quel bene a cui noi tutti aspiriamo..".

Una nuova impresa venne compiuta da quel giovane cavaliere...ma a quale prezzo...mentre andavo traversando la strada principale ed accoglievo con sorrisi le gentilezze del popolo e di coloro che avevano sentito il mio nome; migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo conosciuto affluirono allora verso la città ed un porto, sebbene qualche natura pessimista non mancasse di ricordare che alcuni di questi forestieri potevano esser portatori di sventura.

Volevano ad ogni costo ricordare che tutti gli stranieri son feccia. Tagliai la strada verso il lato in sella al mio carissimo amico Belfagor, fedel destriero e inseparabile fratello, entrambe portavamo i segni e le cicatrici di mille venture affrontate, tristezze vissute e gioie condivise ma la nostra luce interiore e le nostre anime, flagellavano le beghe del male che caratterizzava quei luoghi.

La città era in agonia. I suoi abitanti eran tutti tristi, martoriati e cupi in viso. Gli stessi bambini sembravano portare le stimmate di quel malore, anche se tutto intorno era vestito da tanto benessere e meravigliosa, ma sentenziosa magia. Era....come se questa città....fosse stata privata di qualcosa, ma cosa?

Altea 11-05-2015 15.37.08

Il falò ardeva nel pieno della notte e i compagni vi ballavano attorno cantando canzoni gitane per scacciare la malinconia.
Io ero accovacciata pensierosa e Shaile mi venne vicino come una cara sorella prendendomi la mano.."Shaile, è difficile capire i miei turbamenti, ho appena perso mia madre in quella città che abbiamo lasciato, ho visto io..è stata una guardia a ferirla. Mi auguro quel chierico le doni degna sepoltura ed ella mi ha confessato, in punto di morte, che proveniamo da una ricca famiglia nobile di Sygma, lei fuggì poichè data in sposa a un cugino perfido e si unì a voi gitani, e subito dopo scoprì di essere in mia attesa". Le mostrai la collana datami da mia madre Sibilla, era uno smeraldo in oro e aveva impresso l' effige del casato ovvero uno stemma con una Croce e un ramo di ulivo e sopra una corona.
Andro ci raggiunse e mi tese la mano con gli occhi umidi..lui e mia madre si erano davvero amati e pensai al suo discorso appena fuggiti dalla città:

"..."Sei libera Altea, puoi tornare dalla tua famiglia di origine, tua madre ti ha detto il nome".
Lo guardai pensierosa e piena di rabbia.."No, lei è fuggita da laggiù e nessuno ha pensato a lei, nessuno l' ha cercata. Tornerei indietro nella città dove mia mamma è morta per andarla a trovare...e per lui, lo sai".
Andro mi guardò come un padre severo "Oh, non dirmi sei innamorata..e dove vai..a Maruania non si può amare e poi noi non possiamo fermarci lo sai, e non ti farei tornare indietro da sola col rischio..lui ti abbia già dimenticata".
"Già" scossi il capo "ma lui è un ribelle, dice vuole combattere per la verità e la giustizia, guarda il mondo come è ridotto".
"Altea..se il destino vorrà..vi reincontrerete..ricordalo".
Se ne tornò nella nostra "casa viaggiante" e io lo seguii a malincuore".

Salimmo tutti sul grande carrozzone per andare nel punto di imbarco, vi erano tutti: Shaile con la quale ballavo e cantavo nelle piazze, Andro, Jaime la maga e guaritrice, Shamon mio caro amico e ottimo guerriero e poi Jade che era scappato da una prigione per qualche piccolo furto.
Ci addormentammo e al mattino eravamo già tra quella boscaglia che doveva essere il punto di imbarco. Mi tolsi gli abiti da gitana poichè era meglio passare innosservati e sospirando estrassi dal baule dei vestiti e indossai il cinturone che lui mi aveva donato per proteggermi..in un fodero vi stava la sua pistola di legno pregiato con una rosa d' argento intarsiata.
Uscii, vi era gente e Shamon era perplesso e mi avvicinai a lui.."Che strano luogo..la gente non sa che fare..andare a Maruania o Nuova Camelot? Ma quei battelli porteranno pure il nostro carrozzone? Noi siamo cittadini del mondo, non possiamo scegliere di stare in un posto e fermaci lì..ma abbiamo scelto Nuova Camelot vero? Sono perplessa..Andro pensa Maruania sia un pericolo, ma non possiamo andare in entrambi i posti? Chi ce lo vieta?" dissi risentita mentre i barconi arrivavano e io e Shamon li guardavamo incerti sul futuro.

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Guisgard 12-05-2015 00.33.52

La gente, avvertendo l'arrivo dei due battelli volanti, cominciò ad essere subito presa da un rigoglioso e agitato moto di viva insofferenza, come se l'ansia avesse preso il sopravvento su qualsiasi altra sensazione.
La campanella della stazione iniziò a suonare con fervore e tutti, quasi come se fossero automi, si alzarono e si avviarono a passo svelto verso l'uscita, per poi raggiungere lo spiazzo, con al centro un largo e profondo stagno artificiale per accogliere l'arrivo dei due velivoli da trasporto.
Poco dopo, prima l'uno, poi l'altro, atterrarono su quello specchio d'acqua, in attesa ciascuno dei propri passeggeri.
Così, in disordinate fila di due, tre persone, i vari passeggeri si diressero ognuno verso il proprio battello.
L'efficiente droide di controllo si assicurava, esaminando i biglietti di ciascun viaggiatore, che la destinazione di ciascuno fosse corretta.
“Vi auguro un buon soggiorno a bordo, damigella” disse dopo aver controllato il biglietto di Gwen “ed un comodo arrivo a Nuova Camelot.” Con un meccanico e formale accenno di inchino.
In breve, allora, Gwen salì a bordo del battello e prese posto in mezzo ad altri passeggeri che come lei avevano scelto Nuova Camelot come meta.
“Presto, stramaledizione!” Urlò uno dei marinai di bordo. “Non abbiamo tutto il giorno! Vogliamo arrivare a Nuova Camelot quanto prima ed evitare sorprese ed imprevisti!”
“A cosa si riferisce quel marinaio?” Chiese uno dei passeggeri al droide. “Imprevisti? Sorprese? Ma sono sicuri questi viaggi? Io ho moglie e figli con me!”
“Non temete, signore.” Il droide con la sua voce metallica e cortese. “Il mozzo di bordo ha solo trovato un espediente per rendere i passeggeri calmi ed evitare possibili ritardi. I cieli territoriali delle due città, unici spazi in cui i nostri battelli possono volare, sono costantemente sorvegliati ed attraversati da forze militari adibite alla loro sicurezza.”
“Lo spero bene...” mormorò il passeggero “... con quel costano i biglietti...”
Nel frattempo, tra i passeggeri in attesa, vi erano anche Altea ed i suoi compagni.
“Allora?” Shamon al resto della compagnia. “Dobbiamo deciderci ed in fretta. O resteremo senza biglietti.” Fissando poi Altea.
“A me piacerebbe vedere Nuova Camelot...” disse Shaile “... dicono sia un luogo molto romantico...”
“Io invece” fece Jade “ritengo che ci convenga scegliere Maruania. E' più grande e dunque offre più possibilità di guadagnare denaro.”
“Maruania non è un posto per noi...” sbottò Andro.
“Sempre il solito menagramo!” Esclamò Jade. “Maruania è la città più grande e libera di tutto il territorio!”
“Decidiamoci dunque!” Li spronò Shamon. “I battelli partiranno a momenti!”

Lady Gwen 12-05-2015 00.51.02

I battelli atterrarono dolcemente sull'acqua, come agili insetti in uno stagno e i passeggeri di ciascun veicolo iniziarono a salire, incitati dagli insofferenti marinai.
Esibii il mio biglietto e feci per salire.
Accanto a me, un uomo, il padre dei bambini che avevo visto giocare poco prima, discuteva riguardo la sicurezza del viaggio.
In effetti, non ci si poteva fidare molto, visto il periodo che si stava attraversando, ma decise comunque di dare credibilita` al droide.
Poco piu` lontano, un gruppo di persone non riusciva ancora a decidersi sulla destinazione da raggiungere. Chi consigliava Nuova Camelot, chi Maruania, fatto sta che stavano a poco a poco attirandosi sempre piu` le ire del personale di bordo.
Non avrei mai scelto Maruania. Cos'erano la ricchezza e la liberta`, se si doveva rinunciare all'Amore Vero?
Pur ripensando a Jon e a quanto la separazione da lui mi avesse fatta soffrire, non riuscivo ad immahinare una vita senza Amore, nonostante molti ritenessero migliore quella strada dopo una sofferenza. Era troppo facile per me.
"Non vedo cosa potrebbe essere una vita senza Amore...... quello Vero" dissi a me stessa, ma avevo pensato a voce troppo alta, tanto che qualcuno vicino a me senti` cio` che avevo detto, qualcuno appartenente a quel singolare gruppo...

Guisgard 12-05-2015 00.52.25

Parsifal, in sella al fedele Belfagor, dopo giorni di cammino raggiunse finalmente una città.
Osservandola da lontano al giovane cavaliere parve subito molto imponente, per via delle sue alte mura, le grandi torri che si alzavano bel oltre il camminamento di ronda e le guglie ed i palazzi che si ergevano fin verso il colle su cui era addossato l'intero abitato urbano.
Ma una volta avvicinatosi, sempre in mezzo alle disordinate e belanti fila di viaggiatori, pellegrini ed esuli, Parsifal si rese conto che la grandiosità di quella città era poco più di un miraggio.
Le mura infatti erano ormai in rovina, come fatiscente appariva quell'intero complesso urbano.
Dalle proporzioni, certo, un tempo doveva essere stata grandiosa, ma ora era poco più che un cumulo di rovine.
Eppure quella città decadente sembrava essere l'unico rifugio per quelle persone.
E giunti presso la porta d'ingresso, tutti loro, Parsifal compreso, furono travolti dalla cupa rassegnazione che animava quel luogo.
“Benvenuti ad Animos.” Disse un uomo dal centro della piazza che sorgeva subito dopo la porta d'ingresso. “Città libera e felice, nuova alleata di Maruania. Qui dunque sarete al sicuro, poiché la protezione di Maruania non ci mancherà mai. E per questo, in onore dei nostri alleati e compagni, in questa piazza ci sarà uno spettacolo speciale. L'esecuzione di due rei confessi, autori di un grave crimine contro le nostre leggi e quelle di Maruania.”

Clio 12-05-2015 01.20.42

Camminavo a passo svelto, senza guardarmi intorno, mentre mille pensieri si affollavano nella mia mente, erano molto meglio di tutto ciò che mi circondava.
Anche quel giorno avevo cambiato strada, come sempre, allungando un po’ il percorso, confondendo le idee casomai qualcuno mi stesse seguendo.
Erano paranoie in realtà, ma la prudenza non era mai troppa.
E anche quel giorno scelsi un nuovo modo per raggiungere il Covo, erano molti i passaggi che conducevano alla rete sotterranea che portava poi al nostro rifugio.
Era buffo, pensare che fosse sottoterra, dato che solcavamo anche i cieli, ma Maruania aveva ormai dimenticato quelle gallerie, residui di tempi antichi, prima che due cancri si contendessero la distruzione di tutto ciò che gli Antichi avevano costruito.
I miei occhi impiegavano sempre meno tempo per adattarsi all’oscurità di quel passaggio, e i miei passi sapevano già dove condurmi.
Un lungo e umido cunicolo, poi un altro, e un altro ancora, un paio di porte sigillate, e poi, il miracolo: uno spazio largo e luminoso, gremito di gente, gente diversa, gente che non si arrende.
Appena entrata nel Covo, salutai calorosamente i ragazzi che mi venivano incontro.
“Novità?” sorrisi, sedendomi in mezzo a loro.
Il loro sorriso era l’antidoto maggiore per lavarmi di dosso il tanfo della città.
Certo, avremmo potuto lasciare la città, come molti, del resto, e forse saremo costretti a farlo un giorno o l’altro.
Come Jan, che dovrebbe ormai essere al sicuro a Nuova Camelot.
Abbiamo degli amici lì, si prenderanno cura di lui.
Già, ma lui non aveva scelta era stato scoperto.
Noi no.
Non ancora, almeno.
La nostra lotta è qui, in questa maledetta città.
Una città talmente folle da privare l'uomo dell'Amore Vero.
Da metterlo fuorilegge.
Come se fosse possibile.
Ma se l'Amore Vero è un fuorilegge, allora siamo in buonissima compagnia.
Forse un giorno anche io sarò costretta a lasciare Maruania, forse un giorno anche io vedrò Nuova Camelot, chi ci è stato ed è tornato da noi, come Lara, racconta cose meravigliose su di lei, forse quel giorno verrà, certo.
Ma non oggi.
Ogni tanto penso a come sarebbe bello scappare, lasciarci dietro tutto questo, vivere in un mondo libero.
Già, libero dalla maledetta libertà di Maruania che ci rende schiavi.
Perché questo siamo: Schiavi della Libertà.
Ma non noi.
Chi siamo noi, dite?
Bella domanda.
Vi diranno tante cose su di noi.
Qualcuno vi dirà che siamo criminali, terroristi, retrogradi, oscuri, insomma: il male assoluto.
Che ucciderci è cosa buona e giusta.
Che seminiamo odio.
Altri invece vi diranno che siamo un miracolo.
Che siamo degli eroi.
Oppure dei ribelli.
Magari dei pirati.
Qualcuno ci definirà pazzi, e incoscienti.
Ma noi siamo molto più di questo.
Siamo il cancro che distruggerà Maruania.
Siamo sognatori inguaribili.
Siamo Cavalieri.
Siamo Lupi
Ed io?
Non sono un capo, né un soldato, né tantomeno una spia.
Forse sono un ribelle, forse un pirata o persino un Cavaliere.
Forse solo una ragazza.
Forse tutte queste cose insieme.
Per i miei fratelli sono Clio, ma per Maruania il Lupo Nero.

Guisgard 12-05-2015 03.03.25

Il fischio annunciava ai passeggeri che di lì a poco il battello sarebbe decollato, diretto a Nuova Camelot.
“Dite così” disse all'improvviso una voce accanto a Gwen “perchè evidentemente siete innamorata, ragazza mia.” Era un uomo anziano, dal volto bonario ed i modi gentili. “E dopotutto nessuno può darvi torto.”
“Con chi parli, Erlow?” Chiese la donna, anch'ella anziana, seduta accanto a lui.
“Ho, nulla, cara.” Sorridendo l'anziano. “Questa giovane” indicando Gwen “credo abbia intrapreso questo viaggio con molte speranze nel cuore, com'è giusto che sia.”
“Ho, si, giusto.” Annuì la donna. “E così giovane e carina.” Mostrando un sorriso a Gwen.
“Posso chiedervi cosa vi spinge a raggiungere Nuova Camelot?” Chiese l'anziano alla ragazza.

Guisgard 12-05-2015 03.41.06

Clio si infiltrò in quell'intricato labirinto di cunicoli, stretti passaggi e profonde gallerie che attraversavano le ignote profondità di Maruania.
Quel percorso angusto, remoto, umido ed opprimente accolse la ragazza, fino ad immergerla nel più abissale ventre della Terra, come a volerla ingoiare per sempre.
Pochi istanti dopo, quasi la giovane e bella ribelle avesse attraversato un magico portale, si ritrovò in un ampio spazio, affollato da molte persone.
E nel vederla arrivare molti di loro furono colti da un sussulto di speranza.
Alcuni uomini armati le si avvicinarono, per poi salutarla con rispetto.
“Le novità ci sono” disse uno di quegli uomini a Clio “e non ci faranno certo fare i salti di gioia.”
“Già...” annuì un altro di quelli “... pare che Maruania abbia ormai ben celato la sua sete di dominio sotto l'obbligo morale, imposto alle città alleate, di entrare nella Lega Maruaniese, con l'imposizione di adottare il suo totale corpo legislativo.”
“Questo vuol dire” fece un altro ancora di quegli uomini “che le liste di proscrizione e le esecuzioni sommarie si moltiplicheranno di città in città.”

Lady Gwen 12-05-2015 07.52.07

"Diciamo che... il paese da cui provengo, non aveva molto da offrirmi e avevo bisogno di cambiare aria" dissi, sorridendo.
Ripensai alla guerra e alle atrocita` a cui Ator e il suo esercito ci avevano sottoposti negli anni, a quanto io e la mia famiglia avevamo sofferto, cercando ogni giorno di andare avanti.
Salutai quella simpatica coppia e salii sul battello, diretta verso la mia nuova vita.

Parsifal25 12-05-2015 12.58.04

Potevo sentirla, ascoltarla. La città di Animos, nuova alleata di un regno che non avevo mai sentito Maurania, forse son stato troppo tempo lontano per poter sapere e conoscer di nuove geografie e politiche. Stranamente, si fatica a distinguere i sentimenti che animano un popolo, ma... per la prima volta... potevo dedurre che in quel paese ciò che mancava di più era l'Amore; quelle rarissime volte in cui non è semplice cogliere le sfumature che tingono il luogo in cui ti trovi ora potevi sentirne il profumo e la fuliggine che ricopriva gli animi arsi e persi di quelle povere genti.

Può apparire meravigliosa e sicura la cittadina, ma se la osservi da vicino e ne cogli le crepe, puoi comprendere che solo fetore e disgusto emana questa "falsa" sicurezza. Nessuno era libero realmente se la sua spontanea volontà è offuscata dal terrore di non poter esser se stessi

Per un attimo, anche io mi sentii avvolto da questo perfetto e drammatico stato di assoluta apatia, ma il sentir parlare il banditore che a breve ci sarebbe stata un'esecuzione risuonò come un tuono nella mia mente e venni risvegliato da quell'intontimento che mi aveva traversato.
In più, sentir dire che ciò veniva offerto come spettacolo alla popolazione, mi fece sussultare l'anima e ribollire lo spirito cavalleresco che animava il mio ego e viaggio che dovevo compier per ritrovare l'armatura che mi spettava di diritto: quella Rossa.

Gli altri conviviali sembravano essere alla mercé di quel dannato incantamento che ricopriva la città... forse, questi rei confessi di cui tanto si parla erano cittadini che volevano tornare a sorridere, vivere e assaporare di quel che la città li aveva proibiti: l'Amore.
Non vi era un minuto da perdere.... in qualche modo avrei dovuto rallentare l'esecuzione; la scelta poteva esser giusta o sbagliata, ma dovevo capire da quelle persone che erano state condannate al cappio che maleficio risucchiava la linfa vitale di questa cittadina. Fortunatamente, avevo delle tecnologie con me che potevano essere utili allo scopo.
Il labirinto della Bestia ed il negozio dell'antiquario che faceva da anticamera al Covo, mi avevano armato per bene.

Coprii la mia persona con il mantello Rosso che riecheggiava delle parole della Bestia e del sangue versato dalle vittime nella risoluzione dell'enigma della fontana del castello di Orco Rosso ed elaborai il piano: nell'attimo in cui veniva suonata la rullata del plotone di esecuzione avrei potuto agire in meglio, poi....che Dio mi aiuti....non potevo abbandonare dei presunti innocenti ad un destino non del tutto programmato.

Altea 12-05-2015 14.55.05

Gli altri si unirono a noi, Shamon mi guardò e notai tra il gruppo vi erano pareri discordanti..solo Shamon e la maga Jaime non si erano pronunciati.
Diedi una occhiataccia a Jade.."Certo, Maruania è grande..per fare i tuoi furtarelli? Guarda che puoi o possiamo andare in grane e in prigione per colpa tua, laggiù non si scherza".
Andro era molto preoccupato e riflettei un attimo.."Certo, Maruania è una città nuova, liberale..dicono..ma dicono abbiano vietato il Vero Amore e prima lo sentii dire da una ragazza ad alta voce..pensateci..come può essere la gente in una città dove non si può amare e sognare quindi? Noi siamo sempre gitani..non mi spaventano i ribelli..in fondo noi siamo pure non ben visti da molti..però io e Shaile non potremmo sicuramente nè danzare e cantare, come quadagnamo i soldi? E Jaime...non potrà parlare con le ragazze o i ragazzi e leggere le arti divinatorie sull' Amore e nemmeno professarle...noi siamo pure questo..dovremmo vivere di altro..magari di furti Jade? E non potremmo nemmeno frequentare le tue amate bettole"sorrisi ma subito sospirai guardando Shamon.."Io penso Nuova Camelot sia la città per noi...e ricordate siamo viaggiatori e cittadini del mondo e nulla ci vieta di cambiare idea e magari andare pure a Maruania o altrove se non ci trovassimo bene laggiù..lo abbiamo sempre fatto, abbiamo girato tante città, paesi, pure mondi lontani..nessuno ci imporrà nulla" guardai gli altri..ero pronta ad imbarcarmi.

Clio 12-05-2015 15.13.31

Annuii pensierosa: era ciò che temevo sarebbe successo, in realtà.
Srotolai sul tavolo una cartina della regione, su cui erano segnate le città più e meno importanti.
"Fin dove sono arrivati?" chiesi, alzando gli occhi sui due che avevano parlato.
Restai in silenzio per un lungo istante, osservando quella cartina, mentre i miei pensieri si tormentavano con ricordi ancora troppo vivi per non fare male.
Quante esecuzioni avevamo visto, quanti fratelli erano stati presi, torturati e uccisi.
Per non parlare delle ragazze.
Non ci sono molte donne tra noi, è vero, la maggior parte si trova bene a Maruania, crede alle sue promesse di uguaglianza.
Ma quelle che scelgono questa vita, che condividono con me questa lotta, sono davvero speciali: diverse certo, particolari, forse un po' matte (come me del resto..) ma le adoravo proprio per questo.
Sospirai, cercando di lasciarmi alle spalle quei pensieri tristi.
Anche se, in fin dei conti, i fratelli che avevamo seppellito ci davano costantemente la forza di sopportare tutto quello, quando ogni speranza sembra vana, quando la tentazione di lasciarsi andare allo sconforto è tanto, quando una vocina ti dice che sarebbe così semplice arrendersi, e diventare un automa come gli altri, rinunciare alla lotta, lasciare la città, abbandonare gli abitanti a loro stessi.
Ma non l'abbiamo mai fatto, perché ci basta ricordare il sorriso di qualche fratello racchiuso nelle impenetrabili carceri di Maruania, o perito sotto i nostri occhi per le loro assurde leggi.
Basta un solo istante ad alimentare la fiamma della nostra lotta.
No, non ci arrenderemo, non lasceremo che siano morti invano.
Combatteremo anche per loro, sempre.
"Abbiamo contatti nelle città della Lega?" chiesi alzando nuovamente lo sguardo sui ragazzi "Qualcuno di cui possiamo fidarci, per conoscere bene la situazione così da organizzare le nostre azioni?".

Guisgard 12-05-2015 18.07.34

Tutti annuirono a quelle parole di Altea e insieme a lei si diressero verso il battello diretto a Nuova Camelot.
“Permettete, signori...” disse all'improvviso qualcuno, avvicinandosi al gruppo di gitani “... posso presentarmi?” Togliendosi il cappello. “Mi chiamo Xstar e sono un militare che consumata la sua breve licenza è ormai pronto a far ritorno a casa. Sono di Maruania e senza volerlo ho ascoltato i vostri discorsi.” Sorridendo. “E purtroppo sono costretto a rivelarvi che le vostre conoscenze sulla mia bella ed amata città sono alquanto confusionarie. Con rispetto parlando.” Mostrando un lieve inchino. “Canti e danze sono al centro della vita di piazza, fra giovani e stranieri. Inoltre i locali pullulano di clienti amanti del buon vino, del gioco e di tutti quegli intrattenimenti che giovano al corpo ed allo spirito per sfuggire alle malinconie della vita quotidiana. E poi molti, giovani e non, interrogano zingare, stelle e quant'altro per sapere cosa la vita ed i suoi piaceri riserverà loro. Ovviamente amore compreso.”
“Davvero?” Fissandolo Shaile. “Io ignoravo che Maruania fosse così intrigante!”
“Eh, siamo vittime della propaganda avversa!” Ridendo Xstar.

Altea 12-05-2015 18.13.57

Ci stavamo imbarcando quando arrivò un giovane militare e si presentò..si chiamava Xstar...da come descriveva lui Maruania era una città meravigliosa, ma a me insospettiva..stava facendo propaganda? Guardai Shamon e Andro e mi avvicinai a loro.."Bene, dovevamo passare innosservati, ovvio si vede siamo..particolari..a mio parere vuole sviarci" e sorridendo freddamente risposi.."Grazie del parere e della vostra...intromissione..a quanto pare abbiamo attirato la vostra attenzione..io ho fatto la mia scelta..ma a questo punto..non so gli altri..siete di parte ovvio..si sa, si cerca sempre di attirare le persone dalla propria parte". Guardai il gruppo.."Io vado a Nuova Camelot..voi che farete? Non obbligo nessuno..a quanto pare questa storia ci sta dividendo" dissi seccata.

Guisgard 12-05-2015 18.16.33

“Abbiamo varie spie ovunque...” disse uno di quegli uomini a Clio “... ma diminuiscono sempre più, man mano che le città entrano nell'orbita di Maruania e la sua polizia segreta comincia ad infoltire le sue liste di proscrizioni.”
“L'ultima a piegarsi” fece un altro “è stata Animos e c'era da aspettarselo.”
“Perchè?” Il primo che aveva parlato.
“Perchè proprio da Animos, città antica e potente, un gruppo di esuli fuggì anni fa per costruire poi Maruania. Naturale dunque immaginare la loro vendetta.”
Ad un tratto dei passi.
Un attimo dopo arrivò qualcuno.
“Fratelli...” il nuovo arrivato.
“Cosa accade?” Chiese uno dei presenti.
“Hanno arrestato due giovani che tentavano la fuga...” rivelò il nuovo arrivato “... catturati all'alba mentre fuggivano verso il confine, diretti a nuova Camelot per sposarsi... il Tribunale Popolare li ha già riconosciuti colpevoli... saranno giustiziati stanotte...”
“I processi durano sempre meno...” mormorò un altro di quegli uomini.

Guisgard 12-05-2015 18.20.04

“Nessuno vuole sviarvi...” disse divertito Xstar ad Altea “... ma solo raccontare la verità. Poi ognuno è libero di fare ciò vuole. Ora perdonatemi, ma devo imbarcarmi. Buona Fortuna.” Ed andò via.
“Non sei stata molto cortese con quel militare.” Shaile ad Altea. “A me è sembrato sincero.”
“E lo era...” fece Andro.
“Che vuoi dire?” Fissandolo Jade.
“Di amore a Maruania non c'è di certo mancanza.” Spiegò Andro. Anzi, è persino troppo... su, imbarchiamoci o perderemo il battello.”
E tutti, fatti i biglietti, salirono sul battello diretto a Nuova Camelot.

Clio 12-05-2015 18.24.53

Annuii, con un sospiro.
"Già, Animos, c'era da aspettarselo..." mormorai, senza staccare gli occhi dalla cantina.
La via sembrava oscurarsi ogni giorno che passava.
E noi eravamo sempre meno.
Ma non dovevamo perdere la speranza.
Dei passi mi distrassero dai miei pensieri, mi voltai di scatto verso il nuovo arrivato, chiudendo gli occhi per la rabbia alle sue ultime parole.
Maledizione!
"Ancora..." esclamai, con rabbia, battendo il pugno sul tavolo.
Quella era una storia assurda, la più folle delle trovate di Maruania, la più viscida, la più odiosa.
E ciò per cui valeva maggiormente la pena combattere.
"Cosa si sa dell'esecuzione?" chiesi al nuovo arrivato "Potremmo escogitare qualcosa.." alzai le spalle.
Non sarebbe stata la prima volta, e ogni tanto ci eravamo anche riusciti.

Altea 12-05-2015 18.26.45

Mentre facevamo i biglietti guardai sorpresa Shamon e dissi sottovoce "Ma che intendeva Andro? Pure lui aveva scartato Maruania..e ora..se è cosi perchè allora non ci porta laggiù, vuole fuggire da laggiù per qualche motivo?" e mi avvicinai all' uomo.."Andro, devi essere sincero..insomma mi hai sempre trattata come una figlia. Perchè dici che è tutto vero e vi è tanto Amore ma hai detto di voler andare a Nuova Camelot prima..e ora pure svii quella città...narraci tutto" e salimmo nel frattempo sul battello.

elisabeth 12-05-2015 18.31.26

La ragione degli uomini sembrava essersi persa per sentieri sconosciuti.....e la guerra aveva preso il sopravvento.....i sentimenti poi....erano banditi anche dai pensieri delle persone piu' semplici.........era da molto tempo che vivevo al limite della sopravvivenza..........ma la il tempo mi aveva insegnato che la natura aveva un unica parola........avrebbe sempre protetto i suoi figli.....se essi l'avessero rispettata........ed in lei avevo trovato rifugio...adesso stavo guardando la gente pronta a partire o chi presa dal panico non riusciva a prendere una decisione.....Maruania o Nuova Camelot.......Ragione o Sentimento.....mi stupii ritrovandomi a sorridere....quante vite avevo passato.........ed ora ero li'..........guardavo chi avrebbe preso una decisione.......io ...non ci riuscivo...........Sentimento...corsi a piedi nudi verso la navicella in partenza per Nuova Camelot...........Ma forse era troppo tardi....

Guisgard 12-05-2015 18.46.37

Il battello era pronto per alzarsi in volo, diretto a Nuova Camelot.
E tra i passeggeri vi erano Gwen, Altea ed i suoi compagni.
“Presto ti racconterò tutto, Altea...” disse Andro alla gitana “... ma non ora, non qui...”
Poco dopo il battello accese le sue eliche metalliche, spiegò al vento le vele e issò l'ancora.
Ma proprio in quell'istante uno dei marinai fece segno agli altri di attendere.
Qualcuno era arrivato con ritardo.
Ma il droide, senza turbarsi, si avvicinò ad Elisabeth, le vendette il biglietto e poi un altro marinaio la fece salire a bordo con gli altri passeggeri.
Il battello lasciò dunque la superficie dello stagno e raggiunse le nuvole.
Un attimo dopo aveva già imboccato la direzione per Nuova Camelot.
I passeggeri potevano così vedere le alte e leggere nuvole, simili a fluttuanti e delicati veli bianchi che sembrano disperdersi tra l'azzurro lieve del cielo di Maggio.
La foresta sottostante era verde e lussureggiante, sterminata, misteriosa e animata da primordiale fascino.
A bordo tutti erano colmi di aspettative riguardo quel viaggio.
Ma ad un tratto accadde qualcosa.
Un sibilo lontano e poi qualcuno a bordo che diede l'allarme.
“Attenzione...” uno dei marinai “... nave in vista...”
“Passatemi il cannocchiale...” ordinò il capitano “... voglio vedere la sua bandiera...” guardando col cannocchiale “... la sta alzando ora... dannazione... è una nave pirata!”
http://images.movieplayer.it/images/...i-d-188127.jpg

Guisgard 12-05-2015 18.49.07

“Sappiamo solo che verranno decapitati nella Piazza dell'Araldo dopo che il Primo Ministro Bumid terrà un breve discorso di propaganda.” Disse il nuovo arrivato a Clio.
“Carogna quel Bumid...” con rabbia uno dei presenti “... uccidere due persone solo perchè si amano davvero...”
“Non temete...” all'improvviso Gnorri, uno dei ribelli “... il Falco li salverà...”
“Non essere sciocco...” lo zittì un altro dei presenti “... non crederai a quelle idiozie spero...”

Altea 12-05-2015 18.54.27

Sorrisi ad Andro e lo abbracciai.."Non ho mai dubitato di te, come dell' Amore provavi per mia mamma..la tua Sibilla..e so presto mi dirai ciò che sai e avrai un buon motivo per dirmelo di persona".
Il battello prese il volo, vi erano molti passeggeri, per fortuna riuscirono a far salire una bella donna che era arrivata correndo all' ultimo minuto.
Una lieve brezza scompigliava i miei lunghi capelli scuri e li scostai dal viso, sotto di noi una lussureggiante natura mostrava la sua bellezza come un segnale positivo.
Ma fu un attimo...un allarme..vi era concitazione..ed infatti annunciarono vi era una nave pirata..rimasi perplessa..ma non erano a Maruania si diceva?
Mi avvicinai a Shamon.."Non vorranno farci del male...non hanno detto erano a Maruania i ribelli, i pirati? Io non ho paura.." dissi tranquillamente..e sperai veramente di essere tranquilla e abbracciai la mia cara amica Shaile.

Lady Gwen 12-05-2015 19.01.04

Quando tutti fummo saliti sul battello, il veicolo si libro` in volo.
Era una bellissima sensazione: il battello viaggiava con estrema leggerezza nel cielo primaverile di Maggio, sovrastando il mare e le nuvole leggere e impalpabili, diretto a Nuova Camelot..
All'improvviso, pero`, qualcosa si scorse in lontananza.
Il personale di bordo guardo` con piu` attenzione. Era un vascello pirata.
Cercarono di mantenere la calma e non far agitare i passeggeri prima che le cose si complicassero davvero, ma una fuga di notizie rese vano il tentativo.

elisabeth 12-05-2015 19.18.54

Si accorsero di me...quando già stavano per salpare....il droide non ebbe alcun problema ad aiutarmi a salire a bordo e pagato il mio biglietto....il mio viaggio ebbe inizio......c'era tanta gente su quella nave, famiglie o viaggiatori solitari......vidi una donna che mi guardava e mi sorrise con cordialità......mi sembrava assurdo poter vedere sul volto di donna un sorriso cordiale...senza nulla a pretendere.....poi si volto' vero un uomo e converso' con lui come si faceva tra due persone che aveva confidenza.....distolsi lo sguardo per non essere indiscreta e mi portai verso il parapetto........lo spettacolo era mozzafiato......le nuvole....potevo toccarle.....sembravano zucchero filato...l'aria era...pulita....il paesaggio sottostante era una macchia verde a perdita di vista....tutto era perfetto...madre natura mi regalava ancora uno spettacolo meraviglioso......ma poi....qualcosa si misi in allarme...una nave pirata.....non ci voleva......vidi la bandiera......emi chiesi perchè la pace fosse una parola che non aveva confini ne' in cielo ne' in terra

Guisgard 12-05-2015 19.40.01

Giunto ad Animos, Parsifal fu subito coinvolto nelle faccende di quella città miserabile.
Poco dopo sul palco adibito per l'esecuzione furono fatti salire due giovani, un ragazzo ed una ragazza, seguiti dal boia munito di scure.
Un altro individuo, ben vestito, li raggiunse.
“Ecla e Maios...” disse ai due giovani, dopo aver srotolato una pergamena “... confessate voi di esservi sposati segretamente presso un sacerdote clandestino? E di aver giurato reciproca fedeltà?”
“Si.” Risposero i due innamorati.
“Allora, davanti alla vostra trasgressioni delle leggi che vietano matrimoni definitivi ed esclusivi, siete condannati a morte. La sentenza avverrà all'istante. Avete un ultimo desiderio?”
“Si...” disse Ecla “... vorrei baciarlo un'ultima volta...”
“E sia.” Annuì l'uomo.
La ragazza allora si avvicinò al suo amato e lo baciò con passione, davanti alla folla divertita che attendeva ansiosa l'esecuzione.
Ma dopo averlo baciato, la ragazza, con uno spillone che teneva celato, trafisse prima lui e poi se stessa.
“Ti amerò sempre...” furono le sue ultime parole all'amato Maios.
I loro corpi caddero senza vita un attimo dopo, mano nella mano, tra la delusione generale per la mancata esecuzione.
E quel gesto d'Amore Vero aveva colto di sorpresa anche Parsifal.
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Guisgard 12-05-2015 19.51.23

Fu un attimo.
Il panico, a quella notizia, si diffuse a bordo tra i passeggeri.
“State tutti calmi...” disse un marinaio “... perdere la testa ci porterà solo altri problemi...”
“Proviamo a scappare, capitano?” Un altro dei marinai.
“No, sarebbe inutile...” scuotendo il capo il capitano “... ci raggiungerebbero... piuttosto, pensiamo a mettere in salvo donne e bambini...”
Un marinaio raggiunse così i passeggeri, tra cui vi erano Gwen, Elisabeth, Altea ed i suoi compagni.
“Ascoltatemi tutti...” ai passeggeri “... per la vostra sicurezza nasconderemo donne e bambini nella stiva... nove su dieci saranno interessati solo agli oggetti di valore ed al denaro, ma meglio non rischiare... forza, tutte le donne e i bambini mi seguano...”
“Aspetta...” arrivando un altro marinaio “... non ci stanno tutti nella stiva... dai calcoli fatti almeno tre resteranno fuori...”
“Accidenti...” il primo marinaio “... ed ora? Tiriamo a sorte? O vediamo se qualche volontario decide di lasciare posto ad altri?”
“Buona idea...” il secondo marinaio “... chi è disposto a restare fuori dalla stiva?” Guardando i passeggeri. “Almeno tre devono rinunciare...”

Altea 12-05-2015 19.57.21

Vi era una calca incredibile..bimbi che piangevano e madri che li rassicuravano..ovvio galanteria...salvare le donne e bambini e li seguii e guardai Shaile "Noi non abbiamo nulla di prezioso addosso..tranne la nostra vita".
Nella stiva non vi era posto...prima si decise di tirare a sorte..pessima idea..tirare a sorte col destino e magari veniva escluso un bambino, poi chiesero tre volontari.
Guardai quelle madri e quei bambini...mia mamma avrebbe fatto di tutto per salvarmi...dato pure la sua vita.
"Mi offro io...io non sono ricca...e la mia amica Shaile neppure, siamo semplici gitane, guardateci addosso non portiamo nulla di valore..mi sento di dare spazio ai bambini, alle donne e le anziane" e sorrisi a Shaile e poi mi avvicinai ai marinai per risalire...Shaile la avrebbero portata con me?

Lady Gwen 12-05-2015 20.09.44

Ovviamente, donne e bambini sarebbero stati privilegiati.
I marinai iniziarono a radunarli, ma si accorsero che tre di noi dovevano restare fuori.
Una donna accanto a me, che diceva di essere una gitana, si offri`.
Decisi in pochi istanti.
"Anche io restero`" dissi. Anni e anni di soprusi mi avevano resa piu` forte e di certo non sarei scappata di fronte a dei pirati, interessati quasi esclusivamente al denaro.
Avevo affrontato battaglie ben peggiori nella mia vita.

elisabeth 12-05-2015 20.41.05

Ascoltai gli uomini dare gli ordini perchè nessuno potesse subire alcun danno ...o almeno il minor danno da quella situazione......ma evidentemente gli spazi interni erano pochi e non tutti sarebbero entrati nella stiva......due Donne si fecero avanti e il loro coraggio si espresse nel modo piu' naturale che una donna potesse fare...proteggendo i bambini...una di quelle era la donna che mi aveva sorriso...l'altra sembrava piu' giovane...ma aveva lo stesso impeto.......
Il mio pensiero pero'.......fu un altro.......i Pirati se fossero saliti a bordo...sarebbero scesi nella stiva...era lì che si proteggevano le cose preziose.............chi era sul ponte avrebbe rallentato le cose...ma non le avrebbe fermate......decisi quindi di scendere...con i bimbi e le mamme disperate.........qualcuno che raccontasse qualcosa senza avere l'angoscia nel cuore sarebbe stato utile......e così...mi avvicinai ad un bimbo...che faceva mille domande alla madre che ne aveva il piu' piccolo in braccio........." Andiamo ometto......ti racconto una storia fantastica......sui draghi e le navi pirata.....".....mi guardo' con gli occhi sgranati...e smise di fare domande...ed in silenzio ci sistemammo nella stiva.....mentre tutti attendevamo che il peggio arrivasse

Clio 13-05-2015 00.07.33

Sorrisi a quelle parole.
Il Falco...
Avevo scritto qualcosa sulle sue imprese.
Forse erano solo leggende, ma ci credevo poco.
Alcuni dicevano che anche noi eravamo solo una leggenda, eravamo dei fantasmi.
Ma sapevamo bene che non era così.
Scossi la testa e sospirai, avrei dovuto essere sconvolta a quella notizia, ma la verità era che ormai Maruania aveva raggiunto un livello tale, da non sorprendermi mai.
"Beh, e noi chi siamo: i primi che passano per strada?" Guardando sorpresa i ragazzi "Va bene il Falco, ma credete davvero di essere da meno? Ci sarà pur qualcosa che possiamo fare, su...".

Guisgard 13-05-2015 00.16.31

“Io...” disse Shaile ad Altea “... io non riesco... non posso...” e chinò il capo spaventata.
Allora fu sorteggiata la terza donna da affiancare a Gwen e ad Altea.
E la sorte scelse una giovane monaca.
Uno dei marinai restò perplesso e chiese di rifare di nuovo il sorteggio, ma la religiosa si oppose.
Dunque lei, Gwen ed Altea restarono insieme agli altri passeggeri maschi, mentre Elisabeth con le donne ed i bambini furono nascoste nella stiva.
Intanto il vascello pirata aveva raggiunto il battello e subito con un ponte a rostro e robuste cime bloccò il mezzo al suo poderoso scafo.
E dal ponte mobile cominciarono a scendere i corsari.
Erano un gruppo di uomini ben armati e subito si assicurarono che l'equipaggio non potesse loro nuocere.
Poi si dedicarono ai passeggeri.
“Fuori il denaro e tutti gli oggetti preziosi.” Intimò uno dei pirati, agitando una lunga pistola sotto lo sguardo spaventato dei presenti. “Ed il primo che proverà a fare il furbo si ritroverà scaraventato di sotto con un buco in mezzo agli occhi, chiaro?”
Intanto, nella stiva, Elisabeth e le altre cercavano di non fare rumori e di tenere calmi i bambini.
“Madre di Dio...” impaurita una donna “... speriamo non si accorgano di noi...”
“Sono cattivi i pirati?” Chiese all'improvviso uno dei piccoli ad Elisabeth.
Nello stesso istante, sul ponte del battello, i pirati avevano spogliato i passeggeri maschi di ogni cosa preziosa in loro possesso.
“Ehi!” Esclamò ad un tratto uno dei pirati. “Qui ci sono tre donne!” Indicando la monaca, Gwen ed Altea. “E sono anche molto carine!” Ridendo.
“Bestia, non vedi che una di loro è una monaca?” Uno dei filibustieri.
“E cosa cambia?” Rispose l'altro. “Sotto la tonaca sempre una donna resta, no?” Con fare lascivo.

Guisgard 13-05-2015 00.22.33

“Il Falco è solo l'ennesima infamia e menzogna” disse uno dei ribelli “che il governo di Maruania si è inventato per nascondere la fuga di chi non è riuscito ad uccidere.”
“Si, è vero...” annuì un altro “... immaginate cosa penserebbe la gente se davvero si diffondessero notizie riguardo a fughe andate a buon fine... ci sarebbe speranza ed il governo vuole proprio fiaccare questo genere di cose nei ribelli... non esiste nessun Falco. Magari è solo il retaggio, l'ennesima leggenda sopravvissuta dal passato anteriore alla guerra. Se non saremo noi a salvare quei due poveretti dal capestro, allora, contateci, non lo farà nessun altro.”
“Si, ma serve un piano...” un altro ribelle a Clio “... ormai l'esecuzione è imminente e forse quel cane del Primo Ministro starà già raggiungendo la piazza... giustiziarli davanti al popolo rappresenta di certo un atto di forza del governo...”

Lady Gwen 13-05-2015 00.30.51

La nave pirata si avvicino` sempre piu`, fino a permettere ai suoi passeggeri di raggiungere il nostro veicolo.
Si assicurarono che i passeggeri non fossero loro di intralcio e poi si accorsero di noi.
Avevano un modo di fare lascivo, volgare e rude.
Dissero a tutti di uscire tutto cio` che avevano di prezioso. Io non temetti niente dal momento che non possedevo alcunche` di prezioso.
Cercai di osservarli e di notare le possibili armi che potevano possedere.
Ad un certo punto, il pirata che si era rivolto a noi poco prima, si avvicino` e notai un coltello nella parte laterale della sua cintura.

Clio 13-05-2015 00.32.18

Alzai le spalle, non avevo voglia di litigare con loro quando avevamo di meglio da fare.
"Beh, basterebbe dire che sono morti... Se è il governo a mettere in giro certe voci, non mi sembra vada molto a loro vantaggio..." Scossi la testa con un cenno della mano, come a voler scacciare qualcosa di poco importante "Ad ogni modo non ha importanza..." Mi voltai verso l'ultimo che aveva parlato "Ha ragione, serve un piano e il tempo stringe, ma certo non possiamo starcene con le mani in mano, non tentare è perdere in partenza, no?".

Guisgard 13-05-2015 00.38.19

Quel coltello che pendeva dalla cintura del pirata fu subito notato da Gwen.
Era di buona fattura, sicuramente affilato e forse, agli occhi della ragazza, neanche poi tanto difficile da afferrare.
“Ehi, piccola...” disse ad un tratto il pirata, accorgendosi dello sguardo di Gwen sul suo coltello “... cos'hai? Ti piacciono le armi? Potresti farti male, sai?” Ridendo. “Avanti, prova a prenderlo... ma se non ci riesci poi sarò io a prendermi qualcosa da te... e tu immagini cosa, vero?”
E tutti i filibustieri risero, tenendo però le armi ben puntate sui passeggeri, Gwen compresa.
Tentare di afferrare quel coltello sarebbe stata morte certa per lei.
“Avanti, prendiamoci le tre donne ed andiamocene.” Mormorò un altro di quei pirati.
“Anche la suora?” Chiese uno di loro.
“Certo, sempre una donna è.” Annuì l'altro.
“Non potete!” Gridò il capitano. “Prendetevi il denaro e gli oggetti preziosi e lasciateci in pace!”
Ma per tutta risposta uno dei pirati sparò al capitano.

Guisgard 13-05-2015 00.40.00

“Direi” disse uno dei ribelli a Clio “di uscire da qui e raggiungere la piazza. Magari ci renderemo conto delle effettive possibilità che ci sono per tentare qualcosa. Siete d'accordo?”

Clio 13-05-2015 00.42.09

Annuii "Mi sembra una buona idea..." Alzandomi.
Dopotutto fuori da lì eravamo gente normalissima, ci saremmo mischiati benissimo tra la folla.

Lady Gwen 13-05-2015 00.57.44

Mentre il pirata mi parlava, cercavo un modo possibile per afferrare quel coltello.
Dovevo rischiare. Non avevo niente da perdere se fallivo, ma se riuscivo avevo la possibilita` di salvare me e anche gli altri.
Mi voltai verso la gitana facendole l'occhiolino e curandomi di non essere vista e poi mi voltai verso il pirata, sorridendo.
"Saro` ben lieta di seguirvi sul vostro vascello" dissi e mi posizionai accanto a lui, dal lato del coltello. Dovevo solo aspettare il momento giusto.
Confidavo nella scarsa intelligenza di quella gentaglia e nel frattempo pregavo la Dea e il Dio affinche` ce la mandassero buona.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 04.46.37.

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