Osservai l'uomo senza replicare ma quando se ne andò dissi a Costanza "Ed io odio gli uomini che giudicano senza sapere..e poi magari si definiscono cattolici. Proseguiamo oppure vuoi fermarti qui..non sarà un bel vedere".
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Sollevai appena le sopracciglia, alla sua richiesta.
Non mi fida o molto, ma rifiutare sarebbe stato scortese. Del resto, se l'aveva curato doveva essere una persona quantomeno affidabile. "E sia, voglio aiutare voi e quell'uomo" annuii "I soldi non sono un problema, posso tranquillamente ospitare chi recate con voi." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No no, ti prego, preferisco allontanarmi da qui." Disse Costanza ad Altea.
Così le due nobilissime sorelle raggiunsero un altro angolo della grande piazza, fra i banchi, i banchetti e i venditori del mercato. Il casino era ovunque, così come le voci che si accalcavano, le grida, le risate e i litigi. Molta merce era esposta e tanti vagavano fra i banchi. Seduto ad un angolo di strada se ne stava un mendicante, ricoperto di rughe e di stracci, in attesa che qulcuno gli facesse la carità. L'uomo annuì a Gwen. "Sta bene." Disse. "Grazie, madama. Lasciatemi il vostro indirizzo e stasera l'uomo raggiungerà la vostra dimora." |
Sorrisi con educazione ed annuii, dandogli poi l'indirizzo del palazzo.
"Vi ringrazio ancora per i vostri servigi, messere e spero in bene per la vostra imbarcazione" indicandola "A buon rendere" lo salutai, per poi avviarmi verso la carrozza. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ce ne andammo, effettivamente non era uno spettacolo da teatro e non volevo esserne complice.
Il mercato era in pieno fermento, osservavo le preziose stoffe quando il mio sguardo si soffermò su un mendicante. Posai per un attimo quella seta preziosa e mi avvicinai a lui, sembrava un uomo anziano. Presi il borsello e presi una moneta d' oro "Prendete messere, non è carità anche se Nostro Signore ci invita ad aiutare i più bisognosi, prendetelo un pensiero per voi" senza voler umiliare di più l' uomo. |
Gwen salutò l'uomo e risalì sulla carrozza.
La vettura lasciò il porto fluviale sul Lagno, per poi allontanarsi da Suession e riprendendo la brughiera. Dopo un'ora la carrozza giunse al palazzo della giovane dama. "Quell'uomo, padrona, è stato più prudente e coscienzioso del dovuto..." disse Matt portando già la cassa di libri dalla carrozza "... la cassa infatti è molto più grande dello spazio richiesto dai libri, con tanta paglia, fieno e sabbia per preservarli." "Grazie, milady..." disse il mendicante ad Altea, fissandola dal basso verso l'alto "... grazie e che il Cielo vi preservi..." stringendo nella mano la moneta che lei gli aveva dato "... il ragazzo è vivo..." mormorò. |
"Non dovete ringraziarmi, non dovreste trovarvi in questa strada, a volte mi vergogno del mio rango ma sono una persona semplice".
Un lieve sorriso ma poi udii quella ultima frase "Come messere, quale ragazzo, chi è vivo?" perplessa "Lo zingaro che stava per essere giustiziato?". |
Salii a bordo e dopo alcuni minuti eravamo già nella brughiera.
Iniziai a respirare molto meglio ed onestamente non vedevo l'ora di rientrare. Era forse perchè, negli anni, mi ero progressivamente chiusa, sempre di più e se da un lato mi spaventava, dall'altro mi faceva sentire sicura, protetta. Arrivammo al palazzo e Matt tirò giù la cassa. "Immagino sia una cautela che i lavoratori onesti usano, in caso di merce rara e preziosa" commentai la considerazione di Matt. "Ad ogni modo, li porto subito al Casino. Starò là per un po'" avvisai. Presi i libri e mi diressi alla piccola palazzina dall'altro lato del giardino, curiosa di leggerli e sfogliarli. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
In quel momento si udì il tumulto della folla, mentre lo zingaro alla gogna veniva ricoperto di insulti, verdure e pane marcio, oltre a beccarsi qualche bastonata dal boia sul palco, per il divertimento della gente.
Quando però Altea, distratta un attimo dal trambusto, tornò a voltarsi verso il mendicante si accorse che lui non c'era più. Gwen prese i suoi libri e si ritirò nella palazzina dall'altra parte del giardino. Qui potè ammirare la bellezza delle copertine, l'impaginazione perfetta, la cura della scrittura a mano, la magnificenza delle antiche illustrazioni. Erano libri d'arte classica e Sacra, mentre il mondo cambiava tra la fine dell'antichità e l'inizio dei secoli bui medioevali. Trascorse così il pomeriggio, mentre l'imbrunire giunse lento e dolce ad accarezzare la brughiera. |
I libri erano stupendi, semplicemente stupendi.
Ero ancora più soddisfatta del mio acquisto, ora che lo avevo per le mani e potevo ammirarne la fattura più che pregevole. Erano dei veri e propri tesori ed avrei impiegato l'intera giornata, a partire da domattina, a studiarli. Il tempo passò e venne il crepuscolo. Riposi accuratamente i testi e mi avviai a casa, avvicinandosi non solo l'ora di cena, ma anche il momento in cui il mio ospite sarebbe arrivato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 18.08.34. |
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