Eravamo ai piedi del grande edificio a vetri.
Era lucido, praticamente a specchio e trasudava ricchezza e lusso da ogni parte.
E, sul serio, se non avessi dovuto scrivere il mio articolo per la rivista fotografica e non avessi dovuto accompagnare Lizzie per fare un provino per quell'assurdo programma, no, non sarei mai venuta qui.
Non credevo minimamente in questo gente di cose e benchè il fotografo in questione potesse avere dei meriti, nel suo lavoro, beh, non ero certo entusiasmata.
Avevo accanto Lizzie praticamente esaltata al mio fianco, nel mentre che arrivavamo al piano in cui si registrava il reality e davvero non ce la facevo più a sentirla.
Sbuffavo guardando i piani scorrere sullo schermo digitale all'interno dell'elegante ascensore, finché le porte non si aprirono.
A quel punto, ci dirigemmo ad una scrivania, una sorta di reception, dove trovammo una donna, che pensai fosse la segreteria.
"Ehm... Salve, mi chiamo Gwen Ygraal, avrei un'intervista prenotata col signor Bell e la mia amica è qui per il reality..." spiegai, con poco entusiasmo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...b3624747b8.jpg

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La segretaria, una bionda avvenente ma inespressiva, non degnò di un'occhiata nè Gwen, nè Lizzie, limitandosi ad indicare una porta all'aspirante modella.
"Si..." disse Lizzie palesemente esaltata "... si!" Voltandosi verso Gwen. "Fammi gli auguri! Anzi no! Porta male! Fammi un bell'in bocca al lupo!" Annuendo all'amica, per poi raggiungere la porta indicata dalla segretaria ed entrare.
"Mi spiace..." la segretaria quasi ricordandosi a stento di Gwen "... ma il signor Bell non concede interviste durante i provini."

Che simpatica...
Proprio un angelo.
Sbuffai, specialmente all'esaltazione di Lizzie.
Fondi un sorriso.
"In bocca al lupo..." cantilenai, mentre andava via, sparendo oltre la porta.
Ma poi, la segretaria disse le paroline magiche.
Quelle che non avrei mai voluto sentire, specie ora, che ero qui davvero controvoglia e perchè Louisa, il mio capo, mi aveva obbligata.
Mi sistemai per bene gli occhiali sul naso.
"No, senta, non può certo dirmi una cosa simile. Siete stati voi, anzi forse addirittura lei, a fissare questo orario, sapendo che c'erano i provini. Dunque lei ora mi fa entrare" con tono fermo e spazientito.

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"Mi spiace, non si può." Disse indifferente la segretaria a Gwen. "Il signor Bell non ama seguire un'agenda, quindi cambia spesso programmi. Se vuole posso cercare di fissarle un altro incontro per la sua intervista, magari appena il signor Bell tornerà dal suo viaggio, cioè fra circa un paio di mesi."

Sbarrai gli occhi.
"Un paio di mesi?" mormorai.
A quel punto risi quasi istericamente.
"No forse lei non ha capito, io ho bisogno di quell'intervista adesso, è già stata annunciata dalla nostra rivista questo mese e non aspetterò un paio di mesi per i vostri comodi, soprattutto per quelli del signor Bell che già da questo mi sembra davvero un pessimo soggetto" dissi alterata.
Poi, presi un respiro profondo.
"Bene. Se il signor Bell non vuole essere disturbato durante i provini, allora lo aspetterò qui. Dovrà finire, prima o poi" dissi e a quel punto mi sedetti su una delle sedie metalliche dell'ingresso, determinata a non andar via senza la mia intervista.

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La segretaria fissò Gwen seduta nel corridoio ad attendere, per poi scuotere la testa e non occupandosi più di lei.
Trascorse un'ora, poi 2 ed infine 3.
Ne passarono altre 2 e finalmente da quella porta uscì Lizzie, con un trucco vistosissimo sul viso e l'aria parecchio esaltata.
"E' stato..." disse a Gwen "... si, è stato fantastico!" Ridendo.

Passarono ore.
Non minuti.
Ore.
Ore interminabili che trascorsi lì, ostinatamente, a guardare il cellulare ed aspettare.
Aspettare, aspettare, aspettare.
Ad un certo punto, Lizzie uscì, con un trucco vistosissimo sul viso e tutta esaltata.
"Sì, bene, avete finito? Sono qui da cinque ore e giuro che se non riesco a fargli nemmeno mezza domanda per il giornale, faccio saltare in aria questo palazzo solo guardandolo" con tono infastidito.

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"Oh, ma Elv ora deve riposare." Disse con tono svampito Lizzie a Gwen, come se stesse parlando di un suo intimo amico. "Magari ti riceverà un'altra volta." Annuendo.
"E' quello che ho cercato di spiegare..." a bassa voce la segretaria con un tono di disprezzo.

Inarcai un sopracciglio, annuendo lentamente.
"Elv deve riposare..." ripetei, con tono teatrale.
"Beh, vorrà dire che riposerà dopo che avremo finito" con tono spiccio.
Adesso dovevo pure aspettare i suoi comodi?
No, assolutamente no.
Io ero qui da ore e non potevano scaricarmi così, nossignore.

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"Come detto" disse la segretaria a Gwen "il signor Bell oggi non la riceverà. Quindi evitiamo scene surreali, per favore. Scenate e deliri li vediamo oggi giorno da parte di ragazzine eccitate ed esaltate. Grazie." Fissando la ragazza dai capelli rossi alquanto seccata.