Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 09-04-2019 01.31.54

Assunsi un'espressione stupita ed incuriosita, ancora di più per lo meno.
"Interessante! E quanto si fermeranno a Casarignone?" chiesi a quel punto.

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Guisgard 09-04-2019 01.33.10

Garion si chinò fino a portare l'occhio all'altezza della serratura, per guardare all'interno.
Vide così la bellissima Destresya spogliarsi ed entrare nella vasca.
Poteva guardare la sua provocante zia finalmente nuda.
Era incredulo, eccitato, sul punto di impazzire.
L'aveva immaginata tante volte, fantasticato alla follia su come potesse essere nuda ed ora poteva vederla, tutta.

Guisgard 09-04-2019 01.45.59

"Non ne ho idea..." disse seccata Marta a Gwen "... immagino per un bel pò, visto le casse di animali che hanno scaricato. Mi hanno dato un extra sulle camere e prenotato praticamente tutto il salone al pianterreno. Bah, gente di città..."

Lady Gwen 09-04-2019 01.47.36

"Accidenti, addirittura!" con tono sorpreso.
"Beh, tanto meglio per l'albergo, no? Sono soldi che non si rifiutano" ridacchiando.
E poi, non era affatto male che restassero per un po'... pensai divertita fra me e me.

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Guisgard 09-04-2019 01.50.58

"Si, certo." Disse annuendo Marta a Gwen. "Almeno qualche soldo entrerà in cassa. Però certo che sono eccentrici questi uomini di studi. Mah..." con tono spiccio e tornando dentro.

Destresya 09-04-2019 01.56.37

Dopo aver finito il drink ed essermi stufata di giocare col telefono, mi iniziai a concentrare di più sul mio bagno.
Iniziai così ad insaponarmi, accarezzando dolcemente ogni parte del mio corpo con una spugna leggermente ruvida, che toglieva di volta in volta la nuvola di schiuma dalla mia pelle, che sollevavo dall'acqua per insaponare meglio.
Prima toccò alle gambe, sollevate una per una verso l'alto e percorse da movimenti lenti ma decisi, poi delle braccia, accarezzate quasi da quella spugna.
Infine mi alzai un po' a sedere, uscendo dalla vasca per metà e iniziai ad insaponare il petto, e quello che riuscivo della schiena, essendo sola.
Poi ricaddi nella vasca calda, profumata e pulita, e ci sprofondai ancora di più.
Ora che ero tutta pulita non vedevo perchè non potessi... sporarmi un po'.
Con un sorrisetto malizioso e voluttuoso mi abbandonai, con la testa all'indietro sul bordo e i capelli che piano piano si inumidivano, la mano che scomparve sotto l'acqua calda a raggiungere zone proibite e il volto che ora si distendeva ora si accendeva accompagnata da leggeri gemiti soffocati, per quel piacere tutto per me.

Lady Gwen 09-04-2019 02.00.47

Ridacchiai di nuovo alla titubanza di Marta, mentre lei tornava dentro ed io tornavo in negozio.
Dopotutto non potevo lasciare sola zia Selma e avrei certamente avuto occasione di rivedere i nuovi arrivati, se davvero si fermavano per il tempo sperato.

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Guisgard 09-04-2019 02.02.25

Garion credette di impazzire quando attraverso il buco della serratura guardò sua zia che insaponava tutta, lavandosi ovunque, uscendo ed entrando dalla vasca, mettendo in mostra il suo giunonico corpo.
Ma quando il ragazzo comprese che Destresya si stava abbandonando a piaceri intimi e proibiti, quando vide il bel volto della zia godere, non riuscì a trattenere un gemito strappato da quella visione proibita.

Guisgard 09-04-2019 02.17.09

Gwen tornò così alla bottega da sua zia.
La mattinata prima ed il pomeriggio trascorsero lenti, tra un cliente e l'altro.
Poco prima del tramonto però arrivò Marta.
"Salve..." disse entrando "... avete frutta sciroppata? Mi occorrono diversi vasetti e non chiedetemi il perchè per favore..." sbuffando.

Destresya 09-04-2019 02.20.09

Quei momenti durarono lunghi attimi intensi e voluttuosi, quel piacere che mi concedevo come fosse una delle tante cose di lusso della mia vita, era appagante e intenso, forte, deciso.
Mi lasciai completamente andare, persa nelle mie fantasie proibite, mentre il mio corpo fremeva, gemeva e si scuoteva piano, immerso in quell'acqua spumosa e ricolma di sapone.
Mi abbandonai finchè non mi condussi fino al piacere più alto, e dovetti tenermi al bordo della vasca per non scivolare, mentre gemevo sempre più forte, incurante di tutto quello che mi circondava.
Poi spalancai gli occhi, beandomi di quella sensazione che mi pervadeva tutta.
Allora scivolai nuovamente sott'acqua, con tutto il corpo meno che la testa, sospirando come a voler trattenere quelle sensazioni.
D'un tratto mi sembrò di sentire un rumore alla porta, e mi voltai di scatto a fissarla.
Ma poi mi dissi che probabilmente mi ero sbagliata, e finii di lavarmi.


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