E' un piacere ed un onore conoscervi, messere.
In effetti, penso proprio che sia come dite, dato che la citazione che ho fatto prima, sembra dire proprio questo.
Peccato, perché, da quel che ho capito, tale cavaliere non frequenta più questi luoghi.

Ho letto con curiosità questo topic...il Cavaliere Perfetto per me fu "Re Artù" seguito da Galahad.

vale anche per gente non medievale? Se è così rispondere Achille: in lui si esaltano le qualità dell'amicizia (Achille e Patroclo risultano come Eurialo e Niso nell'Eneide ed Alessandro ed Efestione nella realtà). Si ritira dalla Guerra giacché il suo istinto d'ira prende il sopravvento quando Agamennone vuole da lui in cambio la schiava Briseide, ma ritorna per onorare il suo amico morto. Preferisce una vita breve ma gloriosa in eterno, più che una vita lunga ma di gloria vana.
Per il Medioevo del Ciclo Arturiano prediligo Parsifal per la sua ricerca del Santo Graal e per l'ergersi al di fuori di quel suo "ozio forzato" voluto dalla madre. Egli emerge con le sue forze.
Per il Medioevo reale penso che le cose siano un poco differenti. Esempio: nell'antichità si esaltavano le virtù dei guerrieri, ma in realtà la gente era diversa. Nel Medioevo vi erano le doti di un cavaliere, la lealtà della Cavalleria, ma poi vi furono personaggi come Sigismondo Pandolfo Malatesta che poco aveva di "cavalleresco". Del Medioevo reale penso di non scegliere nessun personaggio. Preferisco rimanere nel mito per un Cavaliere Perfetto :)