Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 11-02-2019 22.37.57

Fantamas minaccia il mondo
 
"Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona."

(Genesi, capitolo 1)


FANTAMAS MINACCIA IL MONDO

La meta di quello spot pubblicitario era l'estremità della costa che, sporgendosi come un bastione colossale nel mare azzurro e limpidissimo, divideva il pittoresco ed esotico litorale Fleegese dai promontori e dalle curve del golfo che formano gli accessi al porto di Las Baias.
Scendendo giù con lo sguardo rapidamente si giungeva ad una pianura bassa e brulla, limitata da basse alture verdi, con il bianco bagliore delle saline in lontananza.
Qui cominciavano le tracce della forte urbanizzazione che aveva conquistato l'intero litorale, con parchi brulicanti di impianti termali, lidi con strutture balneari e turistiche, distese di ombrelloni, natanti bianchi di ogni forma, sfarzo e dimensione a galleggiare nelle acque blu cobalto di un mare invitante e salato.
I prezzi erano per tutte le tasche, come i divertimenti e le promesse di libertà ed avventura.
Dopo lo spot la linea tornò negli studi del telegiornale, dove l'avvenente giornalista accoglieva i telespettatori con una nuova serie di notizie, che parevano bruscamente riportare alla cruda realtà dopo le immagini meravigliose delle coste Fleegesi.
“Ancora nessuna notizia dei due scienziati rapiti.” Disse lei. “Per ora si sa soltanto che a rivendicare il rapimento del professor Mizzar e del dottor Oxsien è stato il famigerato criminale conosciuto col nome di Fantamas.” Sorridendo. “Ora passiamo alle notizie sportive...”
Intanto mentre ascoltava interessato le ultime notizie sportive, con la coda dell'occhio guardava la gente appena sbarcata sul molo dalla Santa Maria, da poco entrata nel porto di Las Baias.
“Archiviato l'ultimo turno di campionato l'attenzione si sposta ora sulla Champions League...” continuò la bella giornalista alla tv.
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+++

Lady Gwen 11-02-2019 22.43.24

Camminai per le stradine veloce e silenziosa, muovendomi con una certa fretta.
Speravo che a questo punto, dopo anni di ricerche, fossimo finalmente giunti ad un punto di svolta.
Oltrepassavo gli angoli, giravo, svoltavo, ripetevo la strada praticamente a memoria, ormai, infinite volte al giorno.
Ero tornata a casa solo per rifornire il mio immancabile porta pillole con altre capsule di sangue; avevo trascorso più tempo del solito fuori, al sole ed ero veramente distrutta.
Io e gli altri del covo eravamo riusciti ad elaborare questa soluzione, per nutrirci in fretta e ovunque, dal momento che le sacche di sangue spesso trafugate da cliniche ed ospedali non erano molto comode in mezzo alla strada.
Erano ormai quasi cento anni che sooravvivevamo in questo modo, perseguitati da un morbo che non ci lasciava mai.
Dal momento in cui quel siero maledetto si era insinuato in ogni minuscolo interstizio del nostro organismo, noi non eravamo più stati noi.
Più veloci, più forti, giovani.
Ma non eravamo noi.
Una brutta copia di un vampiro, ma senza il suo fascino da creatura maledetta della notte.
Eravamo solo dei malati, brutalmente costretti ad una condizione non voluta, che stavano studiando in ogni modo e con ogni mezzo la cura per liberarci.
Non era facile, certamente, poiché spesso eravamo stati rintracciati da quei bastardi, i quali volevano opporsi alla creazione di una cura e allora fuggivamo, costretti a trovare un altro covo, un altro nascondiglio dove poter studiare la nostra liberazione.
Arrivai allo stabilimento abbandonato, grande e dispersivo, cupo, poi scesi giù, nei sotterranei ed ancora più giù, oltre la botola da noi creata, aspettando di vedere tutte le strumentazioni in funzione e i ragazzi al lavoro.
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Guisgard 11-02-2019 22.48.05

Gwen scese nel vecchio stabilimento, dove nel semibuio di quell'atmosfera tetra un cupo silenzio echeggiava tra le lamiere arrugginite e consumate.
Ad un tratto un ticchettio attirò l'attenzione della ragazza ed una luce fioca brillava nell'ultima stanza, alla fine dello stretto corridoio.

Lady Gwen 11-02-2019 22.51.16

Un rumore sopra gli altri, sopra il vento che scivolava sulle lamiere arrugginite e scricchiolanti.
Come un ticchettio.
Cosa stavano combinando?
Allora mi incamminai seguendo il rumore.
Ogni volta che tornavo qui, anche dopo dieci minuti, speravo che avessero fatto progressi, che mi accogliessero con notizie festanti e gioiose.
Ma non succedeva quasi mai.
Qualche volta ci eravamo andati vicini, ma un attimo dopo eravamo di nuovo punto e a capo, costretti a convivere con la frustrazione del fallimento.

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Guisgard 11-02-2019 22.58.05

Gwen entrò nell'ultima stanza alla fine dello stretto corridoio.
C'era solo il vecchio Sauron, seduto mesto in un angolo della camera, con lo sguardo perso nel buio.
Sembrava giochicchiare con delle mosche che gli svolazzavano intorno.
"Sono arrivati stamani..." disse senza guardare la ragazza "... li hanno portati via tutti... picchiati e portati via... non era sicura questa città... non più... o forse non lo è stata mai... per quelli come noi... dovevamo andarcene tempo fa... ma io sono troppo vecchio e stanco ormai... tu però puoi..." fissandola "... ora..."

Altea 11-02-2019 23.00.29

Da quanto tempo passavo le notti rinchiusa in questo locale sulla costa flegeese? Avevo visto passare uomini di ogni genere, alcuni belli e ricchi tanto da chiedermi cosa li portasse in questo locale famoso, alla "Orchidea Blu"..così belli da farti sognare, così ricchi da volerli spogliare.
Poi vi erano quelli grezzi, brutti e poveri che volevano mostrarsi "uomini" solo facendo ammiccamenti alle ballerine o altri gesti osceni e per non parlare degli uomini di una certa età che volevano tornare giovani, approffittando delle ragazze giovani e più svampite.
Ma io non salivo sul palco, mi aggiravo per i tavolini a servire e fingendo di sorridere e qui, in questo famoso night club, Madame ci aveva insegnato a non dare confidenza, a stare attenti da possibili malviventi, stupratori o quelli che solo ti rubavano l' anima e il cuore e poi ti gettavano via come una bambola usata.
Io non mi innamoravo mai, anzi ero la più scaltra tra le cameriere, accalappiavo il belloccio o bruttarello di turno, gli spillavo i soldi, magari una bella mancia messa tra la lingerie ma in cambio non ottenevano nulla.
A questo punto della vita mi accorsi di non volere più far parte di questa gabbia, un mondo perverso e dove il più furbo vinceva. Il mio cuore era pietra, questo mondo lo aveva reso tale.
Posi la lettera di dimissioni a Madame sopra il tavolino, come altre avevano fatto, quelle che non avevano paura a perdere i soldi, a non essere più al centro delle attenzioni, se quella era fama e gloria.
Uscii dall' Orchidea Blu e chiamai un taxi, salii e dissi di portarmi nel mio appartamento sulla spiaggia, non ero sola, ad aspettarmi vi era il mio gattone nero.

https://api.superguidatv.it/v1/movie...ps/1?width=720

Lady Gwen 11-02-2019 23.03.28

C'era solo Sauron, seduto in un angolo, lo sguardo vacuo e mi chiesi che accidenti gli fosse preso.
Poi, mi raggelai.
Portati via?
Dove?
"Ma... Come hanno fatto a trovarci? Nessuno poteva immaginare che ci nascindessimo qui!" esclamai sgomenta.
"No, non posso andare via, devo trovarli. Se loro hanno trovato noi, io posso trovare loro. Non gli permetterò di ucciderci e distruggerci un'altra volta" ribattei, risoluta "Non ti chiederò di seguirmi, ma non posso andarmene proprio ora. Se fosse successo a me avrebbero fatto lo stesso, quindi non posso abbandonarli."

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Guisgard 11-02-2019 23.05.50

Altea arrivò nel suo piccolo appartamento alla periferia di Las Baias, tra alti palazzoni fine anni'70 e qualche rudere archeologico immerso in uno dei tanti parchi abbandonati.
Il suo gatto nero le fece le fusa, ma lo sguardo della cameriera finì sul giornale aperto sul letto, proprio sulla pagina di nuovi annunci di lavoro.

Guisgard 11-02-2019 23.08.25

"Non essere sciocca..." disse il vecchio a Gwen "... i vigilanti sono un corpo scelto della polizia federale Afragolignonese... ci danno la caccia da sempre ed una volta che portano via qualcuno poi non c'è modo di cambiare le cose... se ora vai a cercarli anche tu farai la stessa fine... vuoi davvero chiudere qui la tua avventura? Hai solo una possibilità... andartene... una nave ti aspetta al porto... Katanga è un mio vecchio amico e la sua imbarcazione ti prenderà a bordo senza fare troppe domande... ovunque ti sbarcheranno sarà per te meglio che star qui..." guardandola.

Altea 11-02-2019 23.09.33

"Nerone" sbuffai "Avanti, tieni le crocchette e mangia, stai buono, che qui poi se non lavoro non mangi nemmeno tu".
Mi gettai sul letto, come ogni giorno il mio compagno di appartamento mi aveva posato il giornale sul letto.
Dovevo trovare un lavoro e subito, anche se un po' di denaro lo avevo.
Presi un pennarello e iniziai a cerchiare quelli più interessanti, ma non erano adatti a me, continuai a guardare attentamente, la fortuna mi avrebbe assistita speravo.

Lady Gwen 11-02-2019 23.13.58

Sospirai scuotendo la testa.
"Come posso convivere col pensiero di averli abbandonati? Me lo dici?" lo incalzai.
"Sì, posso andarmene, certo. Continuare a vivere con questo morbo che ci si è avvinghiato addosso e per di più sapendo che ho lasciato morire delle persone a cui tenevo. Riusciresti a vivere così?" fissandolo.

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Guisgard 11-02-2019 23.16.44

C'erano vari annunci sul giornale di Altea.
Alcuni cercavano addetti alle pulizie di grandi stabilimenti, altri di cameriere in pub o locali simili.
C'era poi richiesta di una spogliarellista e di una badante per persone anziane.
A fondo pagina, infine, vi era un annuncio in cui si cercava una colf per un antico palazzo su capo Miseum.

Guisgard 11-02-2019 23.19.29

"Non è colpa tua e comunque on potresti cambiare le cose ormai." Disse il vecchio a Gwen. "Ora puoi solo pensare a te stessa, cercando di salvarti. E solo partendo puoi farlo. Gwen, oltre al morbo che ci consuma dentro dobbiamo guardarci dai vigilanti... ci danno la caccia e non si fermaranno... lo sai bene..."

Altea 11-02-2019 23.21.28

Scorrevo gli annunci ma era decadente, tornare tra spogliarelliste varie, era meglio fare la badante.
Finchè a fondo pagina trovai un annuncio interessante, una colf in un antico palazzo a Capo Miseum.
Vidi un numero di telefono..dubbi...mi avrebbero preso visto il mio curricolo, dovevo fingere, dovevo inventare avevo fatto la cameriera presso gente facoltosa, magari erano dei perbenisti.
Presi coraggio e composi quel numero di telefono con l' iphone giocherellando con il pennarello.

Lady Gwen 11-02-2019 23.24.14

Il mio sguardo vagò a lungo per la stanza.
Non sapevo cosa fare.
Ogni scelta mi sembrava sbagliata e terribile.
Fuggendo sarei stata una vigliacca, restando sarei morta.
Ero confusa, non riuscivo a pensare.
Poi, mi decisi.
Mi avvicinai a Sauron e lo abbracciai.
"Addio, Sauron... Abbi cura di te..." gli dissi.
Poi mi allontanai, svanendo da quel posto orribile e tornando a casa per preparare il necessario alla partenza.

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Guisgard 11-02-2019 23.30.20

Il vecchio vide Gwen andare via e restò a fissarla fino a quando non svanì.
"Addio, ragazza mia..." disse sottovoce.
La vampira andò a casa e si preparò.
Il tempo era tiranno e la nave non avrebbe atteso all'inifinito.

Guisgard 11-02-2019 23.30.29

"Pronto..." disse una voce senza accento al telefono "... chi parla?" Ad Altea.

Altea 11-02-2019 23.34.10

Ad un tratto udii una voce indefinita "Buongiorno, io telefono per quel lavoro di colf. Stavo leggendo il giornale e sto cercando un lavoro, faccio la cameriera da anni e sono una persona discreta". Lo ero, a lavorare in un night club famoso la discrezione era quasi una parola d' ordine "Potrei venire per parlarne?". Ero pure curiosa di sapere chi fosse il proprietario di un antico palazzo.

Guisgard 11-02-2019 23.36.09

"Si, certo." Disse quella voce senza accento e dal tono indefinito. "Può venire anche adesso. L'indirizzo è segnato nell'annuncio sul giornale." Ad Altea.

Lady Gwen 11-02-2019 23.37.25

Arrivata a casa, preparai tutto in fretta, volendo ascoltare Sauron per ripartire prima di subito.
Sistemai tutte le sacche di sangue in modo che si conservassero per bene e le nascosi in una busta termica sul fondo della valigia.
Poi mi diressi al porto, continuando a chiedermi se fosse stata la scelta giusta.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c683534180.jpg

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Guisgard 11-02-2019 23.43.34

Gwen arrivò al piccolo porto sul Lagno, dal quale partivano solo poche imbarcazioni, perlopiù commerciali.
La nave indicata da dal vecchio vampiro era ancorata all'inizio del molo.
A vederla sembrava vecchia e neppure troppo pulita.
Alcuni uomini stavano caricando a bordo alcune casse con degli animali.

Altea 11-02-2019 23.46.21

"Perfetto, il tempo di prendere l' auto e arrivo subito, grazie".
Non avevo tempo di scrivere un curriculum ma indossai un vestito semplice e salii sulla mia auto rossa e impostai sul navigatore l' indirizzo del palazzo.

https://www.film.it/fileadmin/mediaf...1-40604471.jpg

Lady Gwen 11-02-2019 23.47.06

Arrivai al porto e storsi il naso vedendo la nave.
Beh...
Era la fuga che importava, no?
Alcuni uomini stavano caricando a bordo degli animali e mi chiesi cosa mai dovessero farci...
Smisi di perdere tempo e mi avviai a passo risoluto verso la nave.
Ero stata fin troppo al sole nelle ultime ventiquattro ore e non potevo esagerare, dunque speravo prima possibile di rintanarmi sentito la nave.

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Guisgard 11-02-2019 23.56.01

L'auto rossa di Altea raggiunse capo Miseum, da dove si dominava l'intero litorale Fleegese.
Era un luogo meraviglioso, sospeso tra cielo, mare e terra.
Qui dominava un antico palazzo dall'aspetto nobiliare ma anche misterioso.
Era in uno stile particolare, tra il neoclassico ed il manieristico.
Eretto su alcuni scogli, le onde schiumose si infrangevano lente e melodiche contro il basamento che faceva da fondamenta.
https://c1.staticflickr.com/5/4007/4...d88ebd5b_b.jpg

Guisgard 11-02-2019 23.57.03

Un uomo dalla pelle nera notò Gwen aggirarsi vicino alla nave.
"Prego..." disse "... posso aiutarla?" Aveva il cappello da capitano.

Altea 12-02-2019 00.00.53

Udii la voce del navigatore che mi avvisava ero giunta a destinazione.
Scesi dall' auto e mi si parò una vista mozzafiato, un Palazzo dal genere artistico unico che si stagliava e guardava il mare in modo misterioso e forse sognatore.
Avvertivo un certo nervosismo e non era da me e presi tutto il coraggio, dovevo essere assunta.
Mi avvicinai ad un portone e cercai un campanello per annunciarmi.

Destresya 12-02-2019 00.04.06

In giorni come questi mi sembra tutto così lontano.
Non che mi manchi il mio mondo... ma che dico, certo che mi manca il mio mondo, qui le macchine vanno ancora a petrolio e i cellulari hanno gil schermi touch, come potrebbe non mancarmi?
Volevo dire che non ho lasciato poi granchè dall'altra parte.
Vero è che non pensavo di restare bloccata qui così tanto.
Altra bugia, ovvio che lo sapevo, altrimenti non avrebbero scelto me per la missione.
Non mi aspettavo certo che fosse una passeggiata.
Il Progetto Archeo è ambizioso, dare la caccia a tutti quei criminali che sono riusciti a farla franca nel passato.
Mi sono allenata per due anni sugli usi e i costumi del XXI secolo, onde evitare anacronismi.
Ma dopo aver dato la caccia alla Bestia di Sant'Agata de Gothya nel Settecento, il XXI secolo cosa potrà mai essere?
Invece, paradossalmente, la vicinanza col mio tempo abbassa le difese e mi porta a fare degli errori grossolani, come provare a piegare un cellulare, tanto per dirne una.
Diamine hanno ancora gli schermi rigidi!
Il caffè però era più buono, ancora biologico, anzi, molto biologico dato che andava tanto di moda in questo secolo essere "eco friendly".
Fu proprio il caffè a riportarmi alla realtà, mentre osservavo il panorama cittadino dai vetri.
Grazie alle nostre tecnologie avanzate, il Progetto Archeo agiva nei minimi dettagli.
Qui non era come tornare nel XVI secolo, servivano documenti precisi, digitali, riconoscimenti biometrici e così via.
I nostri simpatici smanettoni, provvedevano a tutto, mi avevano creato un'identità, un certificato di nascita, pagelle di scuola, stato di servizio, e chi più ne ha più ne metta.
Sono il capitano Destresya Morelle, come dopotutto sono davvero, anche se in questo tempo non sono ancora nata.
Ad Afragolopolis credono solo che sia una guastafeste mandata da chissà quale ente governativo segreto a dirigere la task force anti-Fantamas.
Era una prassi frequente, dopotutto, criminali di questo calibro non vengono certo stanati da poliziotti di quartiere.
Finii il mio caffè e sprofondai nella poltrona.
Mancavano pochi minuti alla riunione della task force, sperai che almeno qualche poliziotto un po' più in gamba mi portasse qualche buona notizia, o qualche indizio su quei due scienziati scomparsi.
Sarebbe stato già un buon inizio, pensai.
Così, mi alzai, girai intorno alla scrivania, e avvisai la segretaria, agente, o quello che era, di radunare tutti nel mio ufficio per fare il punto della situazione.
Detto ciò, li aspettai seduta sulla scrivania, contando i minuti che perdevano con precisione.
Io più di chiunque altro conoscevo l'importanza del tempo.

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Lady Gwen 12-02-2019 00.05.07

Un tizio di colore mi si avvicinò e ad occhio e croce sembrava essere il capitano.
"Salve. È lei Katanga?" chiesi, per essere sicura.

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Guisgard 12-02-2019 00.16.27

Altea bussò e dopo qualche istante il portone si aprì cigolando.
Apparve allora un uomo alto e magro, dal viso pallido ed inespressivo, due occhi larghi e scuri ed i tratti lisci, quasi non avesse espressione.
"Prego..." disse "... desidera?" Fissando Altea.

Guisgard 12-02-2019 00.17.38

"Si, sono il capitano Katanga." Disse l'uomo di colore a Gwen. "Come posso aiutarla?"
Mentre i suoi marinai caricavano a bordo quelle casse con animali rinchiusi dentro.

Lady Gwen 12-02-2019 00.19.08

Quegli uomini erano ancora impegnati a caricare strane casse con poveri animali rinchiusi dentro.
"Mi chiamo Gwen, sono amica di Sauron. Devo andare via" risposi, rivolgendogli un'occhiata eloquente.

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Guisgard 12-02-2019 00.36.38

Il resto della task force arrivò, entrando nell'ufficio di Destresya.
I membri del gruppo erano Matton, esperto di piani tattici; Ammone, il forzuto ex gorilla di un pezzo grosso ed ora entrato nella squadra anti Fantamas; Ergolin il tuttofare; Kaisen capace di guidare ogni tipo di veicolo.
“Tutti a rapporto, capo.” Disse Matton. “Anche se ci sarebbe una novità...”

Destresya 12-02-2019 00.41.12

I ragazzi arrivarono nel mio ufficio, senza nemmeno farmi aspettare molto.
Li guardai uno ad uno, erano buoni agenti, non potevo lamentarmi della mia squadra.
Alzai gli occhi verso Matton che aveva parlato.
"Meno male, altrimenti mi preoccuperei!" alzando gli occhi al cielo "Su, questa novità?".

Guisgard 12-02-2019 00.42.23

"Può salire a bordo." Disse Katanga a Gwen. "Può usare la mia cabina, così non sarà disturata dai lavori sulla nave. Per qualsiasi cosa può rivolgersi a me. La destinazione è Las Baias." Fissandola.
Intanto le ultime gabbie furono portate a bordo.
Poco dopo la Citas, questo era il nome dell'imbarcazione, salpò verso la costa Fleegese.
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Lady Gwen 12-02-2019 00.43.30

Gli sorrisi con educazione.
"Grazie mille, capitano."
Allora mi avviai verso la sua cabina, mentre la Citas finalmente si dirigeva verso la costa Flegeese.

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Dacey Starklan 12-02-2019 15.05.33

Ero rimasta sorpresa da quella chiamata ma subito dopo aveva pensato a quanto quell'incarico avrebbe aumentato la mia posizione nel mio ambiente di lavoro.
Essere una brava e efficiente manager pareva non essere mai sufficiente e dovevo lottare con moltissima concorrenza per ottenere i contratti migliori.
Non che non ci riuscissi alla fine.
Certo mai avrei creduto che, tra tutti, il famosissimo e apprezzato regista Baif Maston scegliesse me per un compito che richiedeva tanta fiducia.
Lo avevo conosciuto a un party qualche tempo prima e evidentemente in quella occasione ero riuscita a fare una buonissima impressione sull'uomo.
Gestire la sua villa durante il suo periodo di assenza, già pregustavo le giornate passate al sole e in piscina.
Perché Maston di certo non si era limitato nell'acquisto della villa.
Io l'avevo veduta, in fotografia, su un giornale di moda e design e ne ero rimasta colpita.
Pensare che adesso ci avrei vissuto per qualche tempo!

Seduta sul retro del taxi che mi stava conducendo a Las Baias, sul litorale Fleegese, dove era situata la bellissima villa, rilessi per filo e per segno il contratto di incarico.
Stata non solo amministratrice di quell'imponente edificio ma anche, e forse soprattutto, responsabile del patrimonio del ricco regista.
Un ruolo importante ma che non mi spaventava per nulla.
Sapevo di essere all'altezza.
E poi... ero in trepidante attesa di vedere ciò che di più prezioso custodiva la dimora.
Ne parlavano tutti del prototipo di Supercar, una favolosa automobile piena di gadget ed effetti speciali che sarebbe presto stata utilizzata in uno dei film d'azione di Maston.
Io avrei potuto vederla dal vivo in anteprima.
Riposi il contratto nella mia borsa e continuai il viaggio lavoravo dal mio tablet. Anche se mi stavo recando in una location da sogno non ci andavano per vacanza e dovevo comunque tenere d'occhio tutti gli affari a me affidati dall'agenzia in città per cui lavoravo.
Fortuna che potevo permettermi di lavorare anche lontana dall'ufficio.
Ad un certo punto avvertii il taxi rallentare e levando il mio sguardo dallo schermo vidi finalmente le mura della villa in lontananza.
Ero arrivata.

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Altea 12-02-2019 15.47.14

Sentii la porta cigolare, che posto era mai.. Speravo vivamente non fosse una trappola.
Ad un tratto apparve un uomo dall'aria strana, quasi apatica "Sono venuta per il lavoro di colf, ho telefonato prima. Mi chiamo Altea.. Altea de Bastian" con tono serio e abbozzando un leggero sorriso.

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Guisgard 12-02-2019 22.10.52

"Ecco, i capi sono dei perfezionisti..." disse Matton a Destresya "... quindi non vogliono lasciare nulla al caso... insomma, pare vogliono che il leader della task force sia un uomo... per questo hanno deciso di nominarne uno..."

Guisgard 12-02-2019 22.13.28

Gwen salì a bordo ed uscendo sul ponte della nave si accorse del pessimo stato in cui si trovava l'imbarcazione.
Ovunque vi erano bucce di frutti vari, verdure lasciate marcire al Sole, cibo gettato qui e là ed un odore insopportabile di cui pareva intriso tutto quel luogo.
Vi erano poi le varie gabbie con quegli animali ed i loro versi echeggiavano in ogni dove.

Lady Gwen 12-02-2019 22.17.29

Quella nave sembrava abbandonata a se stessa.
Ovunque i ponti erano pieni di robaccia, un odore insopportabile avvolgeva tutto ed i versi degli animali erano sempre più forti ed insistenti.
Difatti, per evitare sia tutto quello sia la luce del Sole, mi chiusi nella cabina del capitano e tenni d'occhio la situazione dall'oblò.

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