Camelot, la patria della cavalleria

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Eilonwy 11-03-2014 02.10.33

Il merlo non aveva tutti i torti. Così gli dissi : “Va bene, amico mio! Mi fido dei tuoi consigli e della tua saggezza!”.
Quando, poi, parlarono di bussole, dissi con sicurezza: “Nessun problema!...Non c’è bisogno di comprarla dai due mercanti, perché io ne ho già una molto buona e precisa” e dopo aver affermato questo, tirai fuori dalla Sacca Rimpicciolente una bussola d’ oro.

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Clio 11-03-2014 12.55.32

Mi chiesi quanto tempo fosse passato, da quanti giorni ero in quella cella?
Cosa stava succedendo, intanto, in città? Avevano riabilito la calma, oppure i mercenari erano ancora liberi e i ribelli devastavano a loro piacimento?
Sentirsi impotente e lontana era terribile.
Era partita una spedizione per Gioia Antiqua? Le notti passavano, e la scadenza dei tredici giorni doveva essere ormai alle porte.
E Karel? Era ancora vivo, senza quell'unguento? Si era svegliato?
Mi presi la testa tra le mani, non c'era nulla che potessi fare.
Sentii di nuovo il cavaliere parlare con i mercenari di guardia, e suonare l'ocarina.
Sorrisi, quando nominò Armida.
La rosa era avvelenata a quanto pareva, bene a sapersi.
Ma cosa potevo fare? Uccidere il mio carceriere? Non se lo meritava, era stato buono con me. Mi sarebbe bastato fargli perdere i sensi.
Senza contare che per uscire dalla cella avrei dovuto forzare la sbarra segata, e avrei fatto molto rumore.
Scossi la testa, dove voleva arrivare?

Altea 11-03-2014 13.56.49

Camminavo lentamente, udivo leggeri rumori e gli zoccoli del maestoso cavallo sulla terra...la foresta..di nuovo nella foresta.
Ad un tratto mi fermai..udii dei leggeri rumori..."Andiamo bello, non so nemmeno il tuo nome" dissi al cavallo che sembrava essere diventato nervoso e lo accarrezzai "stai calmo..." mi diressi verso il posto dove si udivano strani rumori e con sorpresa vi era Elvet.
Legai il cavallo ad un tronco e mi avvicinai all'uomo..."Elvet, che vi è successo...perchè state dietro a questo albero piegato e pieno di freddo." poi notai qualcosa di strano, i suoi abiti erano lacerati in più parti.
"Alzatevi, dobbiamo tornare alla locanda prima faccia buio e prendere il vostro cavallo...vorrei sapere cosa è successo, perchè siete fuggito con quella corda e vi trovate qui in queste condizioni..o potete tornarvene al vostro maniero".
La stanchezza mi aveva fatto perdere i nervi, ma non potevo continuare con questa storia, dovevo sapere tutto.

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elisabeth 11-03-2014 16.11.42

Almeno ero simpatica....Daizer sembrava divertito e sereno.......e così fece le sue domande al contadino.....mentre noi eravamo lì a guardare,....il Castello di Averze.....Il Palazzo Gaudioso.....era immenso, sembrava rivolto verso Dio......Don Auster....il sorriso mi si gelò sulle labbra...l'inquisizione........li lasciai parlare sino a quando il carro andò via ......." Dovremmo andare nel Borgo di Leiman.....abbiamo sbagliato....e' meglio tornare indietro, Daizer....io non entrerò mai in quel Castello.......Mai...".....L'inquisizione, tante delle miei sorelle...avevo visto uccidere brutalmente......e io non volevo neanche vederli.......

Guisgard 11-03-2014 19.45.26

Elvet fissò Altea e scosse lievemente il capo.
“Va bene...” disse piano “... vi dirò tutto... mi ha seguito... non so come abbia fatto, ma mi ha trovato... è entrato nella mia camera e mi ha portato via... l'ha fatto con tanta rabbia e lo stato in cui si trova la stanza lo testimonia... mi ha poi condotto in questa foresta... ed io, non so come, sono riuscito a fuggire, nascondendomi qui... ma non tarderà a farsi ancora vivo... e quando lo farà, sarà la mia ultima ora di vita...”

Guisgard 11-03-2014 19.47.47

“Leiman” disse il villano ad Elisabeth ed ai suoi compagni “è a oltre un giorno di cammino da qui...”
“Dannazione...” fece Daizer “... non possiamo proseguire così a lungo, poiché i cavalli devono riposarsi e sfamarsi... ci converrà fermarci in questo borgo... non abbiamo altra scelta...”
“Si, credo anche io sia la soluzione migliore.” Annuendo Fra' Severius.
“E non temete...” fissando il contrabbandiere Elisabeth “... non vi accadrà nulla in quel castello... e domani ripartiremo presto...”

Guisgard 11-03-2014 19.50.50

Ma mentre Eilonwy mostrava la sua bussola al merlo ed a Flees, qualcuno si avvicinò a loro.
Era un mercante.
“Perdonatemi” disse “ma non volendo ho udito i vostri discorsi...” aprì la sua borsa e mostrò ai tre il contenuto “... ho qui diverse bussole... e sono tutte bussole particolari.”
“Come sarebbe a dire particolari?” Chiese Flees.
“Perchè ognuna possiede una caratteristica che la rende unica.” Rispose il mercante. “Questa, ad esempio, è capace di segnare il territorio in base alle chiese che vi sorgono... quest'altra invece indica i castelli che dominano la regione che si sta attraversando... quest'altra poi contrassegna le fontane che sgorgano nel territorio che si visita... insomma, con una di queste bussole, se usate correttamente, è possibile arrivare ovunque...”

Guisgard 11-03-2014 19.58.49

Guisgard sorrise ai due mercenari di guardia.
“Armida” disse poi “era una strega utilizzata dagli infedeli per ammaliare i campioni Cristiani che assediavano Gerusalemme.”
“Li ammaliava col sesso!” Ridendo uno dei due mercenari.
“Ci credo che dimenticavano poi la guerra!” Esclamò divertito l'altro.
“Lei per abbindolarli” sorridendo il cavaliere “aveva un trucco... infatti non ricorreva solo al sesso, perchè non voleva correre il rischio di innamorarsi... così utilizzava una rosa particolare... i suoi petali erano intrisi di un potente sonnifero e fatti cadere nelle coppe che poi i cavalieri bevevano, causavano un lungo e profondo sonno...” aggiunse sempre con tono alto, in modo che Clio dall'interno sentisse.
E cominciò a suonare la sua ocarina.
Intanto, davanti alla cella della ragazza, il carceriere continuava a dormicchiare, svegliandosi di tanto in tanto per sorseggiare da quella sua ciotola ai piedi delle sbarre.

Eilonwy 11-03-2014 20.18.59

Citazione:

“Questa, ad esempio, è capace di segnare il territorio in base alle chiese che vi sorgono... quest'altra invece indica i castelli che dominano la regione che si sta attraversando... quest'altra poi contrassegna le fontane che sgorgano nel territorio che si visita... insomma, con una di queste bussole, se usate correttamente, è possibile arrivare ovunque...”
"Accidenti!....Dite sul serio?...C'è ne una che individua tutti i posti possibili?.....Chiunque abbia fatto queste bussole è...è...veramente un genio!....Mi potreste mostrare, di grazia, come si utilizzano?" dissi tutto ciò piena di entusiasmo e curiosità.
Se quelle bussole erano in grado di farci arrivare dovunque, eravamo, come si dice, proprio a cavallo.
Speriamo che non sia una fregatura, ma il mercante mi sembrava molto onesto e gentile.
Comunque, il viaggio per Gioia Antiqua sarebbe stato bello lungo e pieno di insidie. Speriamo di non trovare troppi ostacoli e difficoltà durante il tragitto. E preghiamo di non perderci in quella seconda strada per arrivare in quella città.
Tutto questo caos per riavere indietro i miei amici e la mia libertà! Ma guarda te che roba!

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Altea 11-03-2014 21.17.04

Fissai Elvet...presi la sua spada e gliela cinsi alla vita.."Forse se avevate questa avreste potuto salvarvi..e ammazzarlo, ma mi sembra..quando morirete voi, allora morirà pure lui e ricordo queste parole. Il trambusto che ho visto nella camera mi ha un momento fatto pensare a quell'uomo per come rovesciò alcuni mobili nel vostro maniero" mi fermai un attimo e lo guardai nei profondi occhi scuri "Eppure io ero alla locanda e non l' ho visto salire le scale, mi chiedo se ha usato una corda per scendere...come è salito fino alla vostra camera? Ma, ora ce ne andremo...mi racconterete strada facendo, anche del perchè dovete essere legato di giorno, se mi state prendendo in giro perirete della mia spada, ve lo giuro".
Sciolsi le briglie al cavallo e gli accarezzai il muso.."Ti chiamerò Cruz...è di buon auspicio...avanti milord Elvet salite sarò io a portare il cavallo".
Cosi lo spronai a salire e partimmo alla volta della locanda, fuori trovammo ancora il cavallo.."Ora non abbiamo tempo per prendere abiti nuovi ma per fortuna dalla camera che ho messo a posto vi ho portato questo..è stato un furto a fin di bene" sorrisi e dalla sacca presi un panno pesante piegato..spiegandolo Elvet vide era un mantello da uomo e glielo diedi.
"Presto andiamo" mi guardai attorno e vidi un anziano vicino a noi e ci guardava.."I miei saluti messere...gentilmente..siamo di partenza immediata ma abbiamo bisogno di sapere in che parte del regno e quale regno ci troviamo ora...e se vi è nelle zone il Monastero di San Michele Arcangelo da dove si può andare..nella grotta dell' Abate Nicola" sospirai..."altrimenti se siamo troppo lontani indicateci il monastero più vicino."


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