Mi baciò con ancor più impeto e trasporto, accresciuto maggiormente dopo il baratro di follia in cui mi aveva appena trascinata.
"Pensi che perderemo ancora altro tempo?" Sussurrai divertita, mordendogli le labbra.

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"Si, ma aveva una ricchissima collezione nella sua villa" disse Milo ad Altea "e tutto il sistema di sicurezza era controllato da un cervello elettronico di ultimissima generazione."
Un attimo dopo il telefonino di Louis squillò.
"Jarvis, sei operativo?" Rispondendo lui.
"Ho eguagliato i miti di Ayrton Senna, John Lennon e Bruce Lee." Una voce meccanica al telefono. "Scritta da Guisgard quand'era in vita. Lui amava le frasi ad effetto."
"Vedo sei in gran forma, Jarvis." Divertito Louis.

"Non pensavo stessimo perdendo tempo..." disse Elv mntre Gwen gli mordeva le labbra "... no?" Facendole l'occhiolino ed accarezzandole il seno bagnato e dal capezzolo tutto dritto.

"Perchè io sono fuggito." Disse Morlk a Destresya.
"Fuggito?" Best.
"Si, dalla legge e dal dolore." Annuì Morlk.

La cosa cominciava a farsi sempre più interessante.
"Ah sì?" interessata "Di quale legge parli?" sempre più incuriosita.
Chissà che strane leggi c'erano su quell'isola.

Accennai un risolino silenzioso.
"Ora sì, però..." risposi, dandogli un piccolo morso sul collo.
Non potevo fare a meno di lui, di ogni suo piccolo dettaglio, il suoi occhi, il suo sorriso, la sua risata, la sua voce, la sua passione.
Poi lo guardai.
"Voglio fare l'amore con te, Elv... Ora..." sussurrai, sulle sue labbra morbide e rosse di velluto, di cui non avevo mai abbastanza.

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"Ora però voi risponderete a me." Disse Morlk, ignorando la domanda di Destresya. "Chi siete? Venite dall'altra parte della muraglia?"
Intanto, alla laguna, Gwen ed Elv erano sempre più presi dalla loro passione.
Lui non disse nulla, sorridendo pianissimo, per poi farla voltare ed appoggiare entrambe le man contro una pietra alta che sppuntava dall'acqua.
Allora, stando dietro di lei, portò il suo bacino contro le natiche della ragazza, mentre si chinava a prendere con le mani l'acqua, facendola poi scivolare sui seni e sui fianchi della ragazza.
Fece questo più volte, poi finalmente la strinse da dietro, stringendole i seni.
E in questa posizione, stando in piedi contro quella roccia, la fece sua.

Assecondai le sue mani che mi facevano voltare verso la roccia, mentre sentivo il suo corpo premere contro il mio.
Quella vicinanza mi inebriava ancora di più.
Sentii l'acqua scivolarmi addosso, così come le sue mani che mi stringevano.
I gemiti, poi, riempirono nuovamente la piccola laguna, come poco prima, coronando ciò che, forse, era nell'aria già da prima che ce ne rendessimo conto.

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Guardai di nuovo Best stranita.
"Quale muraglia?" incuriosita ma anche stranita "Non abbiamo visto nessuna nuraglia venendo qui, quindi non penso, veniamo dal mare..".

In quella posizione, con l'acqua che arrivava alle loro gambe, contro quella roccia bagnata, Gwen ed Elv fecero l'amore a lungo, con sfrenato desiderio, tra i gemiti di lei ed i sospiri ansimanti di lui.
Lo zio e la nipote avevano ormai ceduto il posto a 2 amanti.
Ma in quel meraviglioso amplesso nessuno di loro si accorse che occhi indiscreti stavano osservando quell'eccitante scena.