Camelot, la patria della cavalleria

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Galgan 16-11-2014 04.14.50

Troppo buono, sir Morris.
Spero che la vostra situazione si regolarizzi presto.

Galgan 16-11-2014 04.24.13

L'attesa di un evento
è essa stessa evento,
anticamera di quella frenetica danza che gira,
volteggia nell'assiduità della fuggevolezza.
Girano quindi i cavalieri
e girano le dame,
e la luce della luna
s'eleva a Maestro di Cerimonie.
Mentre le campane dormono
il vino della rugiada sussurra dolci misteri
a piccole ninfe dall'animo incerto,
incerto nel candore dell'attesa
quella stessa attesa che un tempo fu mia.

elisabeth 17-11-2014 18.10.20

La volta stellata..si poggia su dodici colonne
ed al suo interno si apre il Tempio
alla luce si cammina a piccoli passi
accendendo candele che spargono
lievi lingue di luce
ci si eleva
perchè si possa vivere in silenzio
tra le colonne
in ascolto del grande universo....

Galgan 21-11-2014 10.04.52

Il Tempio
in cui il Cavaliere Celeste si incontra
Con la Dama dell'Anima,
e le prende la mano.
Braccia si elevano, mentre le stelle sussurrano,
e nel sussurro si ode un canto
il Tuo canto,
la dolcezza e la potenza di una voce
la Tua voce,
e la voce ci parla di un Disegno
il Tuo Disegno.
Il Cavaliere e la Dama ascoltano, e contemplano
mentre la purezza dei gelidi inverni
carezza lo Spirito con garbato agire.
E' la voce dei primordi
quando l'uomo alzò lo sguardo verso il Cielo.

Taliesin 21-11-2014 15.51.15

Sappi oh Principessa, che tra gli anni in cui il Disegno
ebbe il suo massimo compimento nell'esplosione cosmica
generando le galassie, i pianeti e le costellazioni della volta celeste,
e gli anni in cui il Diluvio spazzò come foglie essiccate i giganti dei ghiacci,
divampò un'età di sogno dove l'uomo generato dal fango primordiale
seppe fronteggiare e vincere gli dei che dominavano i cieli e le acque,
squarciando con manti scarlatti e zoccoli di porpora i sacri veli del Tempio,
dove un Redentore attendeva la sua distruzione con gli occhi fissi al cielo,
un tetto senza colori che non rispldendeva sulla terra il Suo vero volto,
un passaggio di corona spinosa tinto di rosso,
che ancora zampilla dalla fonte della conoscienza,
come eterna rimembranza di passaggio di dei...

Taliesin, il Bardo

elisabeth 24-11-2014 20.24.39

Un cammino tra il sangue e la preghiera
tra madri che non hanno mai smesso
di soffrire per la morte dei propri Figli
un via vai di stradine antiche
di colori e profumi di terre aride
di lingue d'acqua che irrorano
gli alberi di ulivo
la spianata con la tua cupola dorata
il Sepolcro d'incenso profumato
la tua pietra ancora bagnata di nardo.....
ammiro la pienezza delle anime legate da una preghiera
che si eleva in mille lingue e' ancora Babele...
Ma al tuo cuore so che arriva in un unico canto....

Elisabeth

elisabeth 01-12-2014 20.42.29

Senti il vento che soffia ?....
il freddo che arriva....
gocce di pioggia ...o di neve...
non lo so....so solo che ho una misera coperta..
che il cielo sarà per stanotte ancora il mio tetto...
so che avrò fame e non riusciro' a scaldarmi...
vieni..siediti accanto a me...ho poco da darti...
anche tu hai freddo come me....la solitudine fà ancora piu' male
ora andrà meglio....dormi..e la notte passerà
domani splenderà il sole...

Lady Elisabeth

Altea 03-12-2014 17.37.44

Milady Elisabeth
ho molto apprezzato questo ultimo passaggio di poesia...per ricordare chi purtroppo si trova disagiato nel freddo inverno e ha poco da coprirsi..se non del calore di una mano amica e solidale.

elisabeth 03-12-2014 21.27.32

Lady Altea.......vedete ?...la mia poesia si e' trasformata in realtà......vi siete avvicinata al mio fuoco...e avete sconfitto la solitudine.........siete una persona speciale...

Taliesin 04-12-2014 10.28.07

"Il vento calpesta il presente tra il crepitio delle braci assopite,
mentre gabbiani vagabondi sovrastano il clielo d'inverno
lasciando il respiro del mare appeso ad una nuvola di ricordi,
e nel vortice delle emozioni mai domate, l'anima raminga si disperde
come molecole di realtà virtuale appese ad una parvenza di vita,
dove il corpo martoriato riposa tra lenzuola di lino e tappeti damascati,
all'ombra di un calore antico che mani sapienti ed amorose ravvivano
ogni qualvolta i muschi e le muffe della pioggia affollano la mente, attanagliando il cuore in un eterno girotondo di nuvole e sole..."

Taliesin, il Bardo


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