Camelot, la patria della cavalleria

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Perry Undomiel 11-10-2009 20.50.34

-Mi chiamo Perry Sir e lasciate stare questi uomini! non solo ci offrono vitto e alloggio vi lamentate pure! non vi riconosco più!- detto questo andò dai cuochi distesi al suolo e li aiutò a rialzarsi.
-Sir Eldred non farete loro alcun male...-.

Sir Dunmer 11-10-2009 20.53.35

I due malcapitati cuochi rimasero a terra e uno dei due, disperato, disse:

-E' tutto ciò che abbiamo ... i briganti portano via tutto! Non sappiamo più come fare, vi prego di scusarci! Vi portiamo adesso una riserva di idromele che tenevamo per le occasioni importanti... speriamo che questo possa almeno in parte compensare il torto arrecatovi!

Poi andarono di corsa in una stanza adiacente e tornarono con una piccola botte di idromele e tanti boccali quanti erano i presenti. Dalla botte fuoriuscì idromele dorato e il solo odore inebriò tutta la stanza. Poi ne portarono ad ognuno ripetendo:
-Prendetene fin quando non finisce e vi imploriamo ancora di scusarci!

Perry Undomiel 11-10-2009 20.59.03

-Non scusatevi...qualcun'altro dovrebbe scusarsi qui...- disse Perry mettendo una mano sulla spalla del cuoco.

Sir Eldred 11-10-2009 21.11.07

La situazione si stava scaldando... ed era meglio raffreddarla.
Eldred bevve un sorso del Sidro portatogli da Hastatus... lo butto giù con una smorfia orrificata, prima di guardarsi intorno per assicurarsi che nessuno lo guardasse e poi gettare con un agile movimento del braccio tutto il liquido della sua coppa alle sue spalle.

"HEY!" si lamentò un astante, che però rimase al suo posto, più intento ad asciugarsi dalla pioggia di sidro appena caduta su di lui.

Lo Jorgänsen si avvicinò al barile di idromele, e se ne riempi la coppa, bevendo tutto d'un fiato.
"Facciamo festa! Questo è appena decente!"

Sir Dunmer 11-10-2009 21.20.50

Dopo le parole del vichingo, cadde il silenzio e gli avventurieri erano intenti ad assaggiare l'idromele portatogli dai due cuochi che si erano rintanati in cucina a risistemare i danni provocati dalla giustificata furia di Morris.

Nel frattempo, colui che li aveva accolti si tolse il mantello e il cappuccio, mostrando il suo capo totalmente calvo nonostante l'apparente giovane età, il naso aquilino e la bocca deformata da un sorriso incomprensibile.

-Mi spiace che il cibo non sia di vostro gradimento e mi spiace pure che non possiamo offrirvi una decente compagnia femminile, cavaliere.

Disse, rivolgendosi prima a Morris e poi a Guisgard.

-Ma non temete, ho qualcosa da dirvi che vi farà dimenticare del tutto questi spiacevoli fatti.

Poi si sedette dietro un piccolo tavolo, giunse le mani all'altezza della bocca e iniziò ad osservare ognuno dei presenti con aria indagatoria.

Morris 11-10-2009 21.49.16

Guardo in viso Lady Perry e chino il capo per chiederle le mie scuse....poi
riprendo ad ascoltare e a guardare colui che ci scruta.

Sir Morris

Sir Dunmer 11-10-2009 22.11.37

L'individuo abbozzò un altro sorriso, poi si mise in piedi.

-Non ci siamo ancora presentati: io sono Dasàl, piacere immenso di conoscere voi, alleati di Camelot che state per fare un grande favore al mio signore.
Non vorrei dilungarmi, perciò vado subito al succo della situazione. Ciò che avete mangiato è stato avvelenato, anche l’acqua,il vino e l'idromele. Avete in corpo un veleno che vi ucciderà in circa cinque giorni. L’antidoto lo posseggo solo io e non lo tengo con me: uccidermi adesso è inutile. Vi sarà dato solo se troverete un certo artefatto per conto del mio signore, ubicato in un posto poco piacevole.
Se accetterete, potrete sopravvivere cercando quanto richiesto … altrimenti morirete tra atroci dolori, dato che la città più vicina è a sette giorni e mezzo di cavallo. Non tentate di creare altri antidoti, è impossibile dato che è un veleno di mia invenzione che non si trova in alcuno scritto.
Portatemi quanto vi ho chiesto entro cinque giorni, vi darò una mappa che indica il posto in cui recuperare questo artefatto.
Se non accetterete potete anche uccidermi subito, e voi morirete a vostra volta.

Perry Undomiel 11-10-2009 22.20.08

-Maledetto...- lo disse toccandosi il ventre.
-Voi non la passerete liscia messere!-.

Sir Eldred 11-10-2009 22.29.00

Il vichingo osserva la coppa dove ha bevuto l'idromele, poi si volge verso il padrone di casa. Sono stati ingannati, come se fossero 4 sventurati sprovveduti, come se lui fosse un novellino appena sbarbato di pochi anni!

La collera si impossesso di Eldred, ma giusto prima prendesse il sopravvento, un attimo di lucidità gli permise di non avventarsi caricando a testa bassa il loro truffatore mortale. Poteva essere altamente controproducente.
Aveva ancora un cuoco vicino.
Ecco come ingannare l'attesa prima di mettere prima o poi le mani sul loro preteso carnefice.
Lo Jorgänsen gettò a terra la coppa e afferrò per il colletto un cuoco, che si dimenò, ma era troppo debole per uscire dalla presa di un Norrenno, per altro infuriato.
Eldred prese la testa del malcapitato e la immerse dentro l'Idromele avvelenato. Una volta, poi gli fece riprendere fiato, poi lo reimmerse e alla fine lo sollevò, per stenderlo con un pugno dritto al muso.

Poi si voltò verso il "padrone di casa" ringhiando.
Ma si sentiva, ed era, come un cane al guinzaglio.

Sir Dunmer 11-10-2009 22.50.53

Sir Dunmer sputò l'idromele, lanciò il boccale al muro frantumandolo in mille pezzi, poi estrasse la daga gettandosi contro Dasàl, ma appena vi fu vicino si limitò a conficcarla sul tavolo con forza rabbiosa.
Poi assestò un calcio in pieno stomaco al cuoco che era già a terra per il pugno del vichingo.
Si avvicinò alla moglie e la rassicurò abbracciandola.


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