Camelot, la patria della cavalleria

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Cheyenne 17-03-2013 17.44.31

Non posso che approvare le parole di Talesin e Sir Guisgard sull'amata Camelot..
per quanto riguarda la domanda che ha posto la nostra Lisbeth il mio consiglio è di ispirarti a antichi nomi celti o di altre tribù nordiche, o se vuoi dare tocchi "esotici" prova con nomi indiani (io li adoro! :laughing_lol1: )
comunque qui c'è una piccola lista per darti un'idea di cosa intendo
Delen( F) Roderick(M) Maired(F) Keifer(M) Briok(M) Madron(M) Desmund(M) Sapphira (F)Dereck(M) Nerissa(F)Melina(F)
Corentin(M) Arleen(F) Tanet(M) Levenez(F) Morton(M)Gunther(M) Isolde(F)Neil(M) Nevan(M) Golvan(M) Enid(F) Maeve(F) Gaynor(F)
e qui ti linko un paio di siti che spero ti possano servire:
http://www.celticworld.it/nm_pg.php
http://www.nomix.it/curiosi.php
http://www.utelio.it/nomi-indiani-maschili.php
http://www.utelio.it/nomi-indiani-femminili.php

Chantal 27-03-2013 19.58.55

Buonasera, miei signori..
che bella discussione!
Lady Lisbeth, ben arrivata a camelot, certa che presto l'ispirazione vi raggiungerà.
Avete notato quanti validi e preziosi consigli?
Per il solo fatto che sono carichi di affetto già dovreste aver intrapreso la magica strada della scrittura.

Ma molto mi incuriosisce il sentimento del cavaliere Guisgard.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 53074)
Era una donna, e tale si definiva quando parlava di sé, che divenne regina.

Milord, forse non immaginate la cura che ripongo nel custodire i vostri pensieri.
Già, come potreste immaginarlo.. ho taciuto tante volte.
Sapete, cavaliere?
Ho sempre ritenuto che in raltà non si nasca donna, o meglio, non si ha coscienza di esserlo.
Si può nascere regina, dama, principessa ma.. donna lo si diviene.
Si acquista l'essere donna, si conquista.
E la vita può offrire tante cose, il successo (le donne in carriera), l'eternità ( le attrici, giovani ed immortali per sempre), il potere (l'eredità, la strategia, l'intelligenza di talune figure femminili), forse anche la bellezza, il fascino, l'essere brillante. Tutte queste cose le propone la vita, le riservono gli eventi e le scelte, o il fato.
Ma non sono nulla agli occhi di una donna.
Si può essere persino femme fatale agli occhi del mondo... ma non ci si sente per questo veramente donna.
L'unica cosa che davvero faccia sentire una donna tale, io credo sia il proprio uomo. Solo lui, lui e lui solo, anche solo con uno sguardo. Solo il proprio compagno, l'uomo amato, fa sentire una ragazza qualunque una donna. Una donna per tutta la vita, anche alle soglie della vecchiezza.
Forse anche Ginevra nacque regina e divenne e poi divenne donna.. con Lancillotto.
Oh, vi domando perdono, milord.
Mi sono lasciata andare..
Non cerco certo di persuadervi.. tutt'altro.. è solo una piccola considerazione, del resto.. sono solo una qualunque donna.
E non posso che sorridere e gioire, forse anche un po' compiaciuta, al delicato e sensibile pensiero di ritenere camelot un giardino.
E per questo avete tutti i miei riguardi, cavaliere.
I fiori, milord.. i fiori hanno sembianze improbabili, inafferrabili, inimmaginabili, e alcuni amano stare nascosti. Troppo fragili anche solo per essere ammirati.

Buona fortuna, lady Lisbeth, perdonate se ho occupato il vostro spazio così.. inutilmente.

Lady Gwen 02-01-2015 23.29.22

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 53074)
Cosa rendeva così speciale la vera Camelot?
Forse Excalibur, la Tavola Rotonda o il Seggio Periglioso?
O magari la presenza di Mago Merlino, Re Artù o dei suoi formidabili cavalieri?
No, io credo che la cosa più bella a Camelot fosse la regina Ginevra.
Tutti conoscono il suo nome, ma pochissimi l'hanno veramente compresa.
Era una donna, e tale si definiva quando parlava di sé, che divenne regina.
Eppure è su di lei, sulla sua inafferrabile bellezza che ancora oggi ci spinge a chiederci se fosse bionda o rossa, dagli occhi chiari o scuri, formosa o eterea, che i romanzieri di ogni tempo hanno plasmato Camelot nelle loro opere senza tempo.
Tutto a Camelot nasce e finisce con Ginevra.
La sua bellezza ha reso eterno quel reame.
E Novalis diceva che se la bellezza e l'Eternità avessero forma, sarebbero come fiori.
Per questo amo immaginare Camelot simile ad un grande giardino :smile:

Sir Guisgard, la semplicità e la veridicità delle vostre parole, che ben si sposa con quelle di Lady Chantal, mostrano un devoto ritratto, solenne e determinato, di questa affascinante regina, di cui sono orgogliosa di portare il nome :)
Per la domanda di Milady, dovete vivere ciò che scrivete, le risposte busseranno alla vostra porta :)

Guisgard 03-01-2015 03.29.25

Avevo quasi scordato questa discussione che tra la ricerca di nomi è finita poi a parlare della regina Ginevra.
Lady Gwen, vi ringrazio per le vostre parole.
Io credo che cercare un nome non sia poi così diverso dall'immaginare un volto.
Dare il nome ad un volto conosciuto è forse ancor più bello.
Per questo quando scrivo e devo immaginare un personaggio, cerco di realizzare prima il suo aspetto, in primis il volto, poi il suo nome.
La leggenda infatti narra che Ginevra, incontrato Lancillotto proprio mentre era diretta alle nozze con Artù, non rivelò ovviamente il suo nome, ma si definì solo una dama invitata al matrimonio del re e della regina.
E su questa cosa io ho sempre fantasticato tanto, soprattutto immaginando i tanti nomi o epiteti con cui il Primo Cavaliere, nel ripensare a lei, la evocava nei suoi sogni.
Nomi ispirati dai suoi occhi, dalla sua voce, dai suoi capelli o anche soltanto da un suo semplice gesto, come quelli che si fanno senza neanche badarci tanto.
E chissà, magari quando ritornò a Camelot e scoprì la verità sulla donna amata, a lui nessun nome apparve perfetto per lei come lo era quello di Ginevra.
Un bellissimo mito racconta che gli uomini e le donne non hanno nome fino a quando esso non viene pronunciato da chi ci ama davvero.
Novalis invece afferma che gli innamorati hanno un solo ed unico nome.
Così, che sia la vita, un romanzo o magari entrambe le cose, il nome di Guisgard e quello di Lancillotto possono assumere per Amore il medesimo suono.

Lady Gwen 03-01-2015 17.00.36

Anche io immagino un volto prima di assegnare a quest'ultimo un nome :) e trovo inoppugnabile cio` che avete detto sui nomi. Di certo, non esiste nome piu` giusto, se non quello datoci dalla persona che amiamo :) e di conseguenza, quale sinfonia migliore del sentir pronunciare il nostro nome dall'amato o, nel vostro caso messere, dall'amata :) sono sicura che anche per la regina fu cosi. Immaginare il volto di Sir Lancillotto, o i suoi occhi e scorgere, nel profondo del suo cuore, il nome suggeritole da Amore.


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