Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   La vendetta di Fantamas (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2563)

Altea 22-11-2018 16.21.04

"Fantamas" risi battendo le mani "Ne ho sentito parlare ma non mi sono mai addentrata nel suo caso.. Montes voglio questo caso sia mio, devi darmi tutte le notizie, sarebbe un successo per me" con un sorriso quasi vittorioso.

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Guisgard 22-11-2018 23.38.37

Elv sorrise e mangiò un biscotto davanti al fuoco.
"E dimmi..." disse a Gwen "... tu che tipa sei? Ossia, so che voi prostitute vi dividete in due tipologie... quello che baciano e quelle invece che escludono simili contatti durante un rapporto..." fissandola divertito.

Guisgard 22-11-2018 23.40.24

"Guarda..." disse Montes ad Altea "... ne sei proprio sicura? Si tratta di un caso molto difficile... nessuno è mai riuscito a catturare Fantamas... e neanche a scoprire la sua vera identità..."

Lady Gwen 22-11-2018 23.49.32

La sua domanda mi incuriosì un po'.
Guardai distrattamente il fuoco, mentre ripensavo alle prime parole che Lizzie mi aveva detto circa l'evitare "simili contatti", nella maniera più assoluta.
"Direi le seconde..." risposi, senza particolare intonazione.
Era strano parlare con lui di questo.
Se lo avessi conosciuto come cliente fin da subito, sarebbe stato diverso, ma ora era come una strana confidenza che si era creata e non sentivo di essere completamente a mio agio.
Già immaginavo Lizzie a bacchettarmi, per questo.

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Guisgard 22-11-2018 23.55.13

"Ok ok..." disse Elv gettando un fazzoletto di carta sul fuoco "... allora niente baci..." guardando poi Gwen "... beh, se vuoi possiamo cominciare... magari potresti raggiungermi e sederti qui con me ai piedi del caminetto..."

Lady Gwen 23-11-2018 00.11.08

La luce aranciata e rossastra nella stanza si affievolì appena quando gettò un fazzoletto nel camino, smorzando il tepore e facendomi un po' rabbrividire.
Lo guardai alle sue parole e sentii una strana agitazione dentro.
Era strana davvero, inaspettata.
E non capivo cosa l'avesse provocata.
A quel punto, tolsi gli stivali per muovermi più agevolmente e lo raggiunsi sul tappeto, davanti al camino, ai piedi di una delle due poltrone.
Mi avvicinai a lui, sentendo forte il suo profumo, un profumo che mai mi era sembrato così buono e sfiorai il collo sotto il colletto della camicia, piano.
Iniziai sbottonando il primo bottone, poi il secondo e prima del terzo salii a cavalcioni su di lui.
Fui di fronte ai suoi bellissimi occhi neri, ancor più belli nella penombra.
Ripresi a sbottonare la camicia dal terzo bottone, iniziando poi ad assaporare lentamente la sua pelle.
Partendo dal collo e proseguendo per ogni bottone allentato.
C'era qualcosa di molto diverso, stanotte.

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Guisgard 23-11-2018 00.29.54

“Aspetta, non avere fretta...” disse pianissimo Elv, quasi in un sussurro, a Gwen, fermando appena le mani di lei che avevano sbottonato la sua camicia.
Allora cominciò ad accarezzarle le mani, sul dorso, poi sul palmo.
Piano risalì con quelle carezze sulle braccia nude, fino a dove erano coperte dalla maglietta.
La guardava negli occhi, senza smettere con quelle carezze, ricominciando ogni volta.
Poi toccò i suoi piedi nudi, iniziando a massaggiarli con dolcezza, ma anche sensualità.
“La stanza calda ma i tuoi piedi sono freddi...” continuando.

Lady Gwen 23-11-2018 00.44.23

Lo guardai un po' dubbiosa quando mi fermò, trattenendo un fremito al suo sussurro.
Poi, ancora più stranita, guardai il percorso attento e lento della sue dita, dalle mie mani fin quasi alle spalle, lungo le braccia.
Era un momento leggero, sospeso e dolce, che mi lasciava spiazzata, totalmente.
Come il suo sguardo nel mio.
La sua attenzione verso di me era qualcosa che non mi spiegavo, che non riuscivo a capire.
Poi raggiunse i piedi, più freddi rispetto alle sue mani calde e sorrisi appena alle sue parole.
Chinai il viso e ripresi ad assaporare lentamente e con tutta calma la pelle liscia e sottile del suo collo, pregna del suo buonissimo profumo, mentre le mie mani scoprivano il suo petto sotto la camicia non del tutto aperta, seguendo il ritmo della sue carezze dolci e sensuali.

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Guisgard 23-11-2018 01.02.16

Si accarezzarono così, reciprocamente, ancora per qualche istante, poi si tolse la camicia, restando a torso nudo.
Strinse allora i lunghi e rossi capelli di Gwen fra le mani, tenendoli legati dietro.
“Legali...” disse piano “... voglio vederti bene in viso mentre lo facciamo...” guardandola negli occhi verdi.

Lady Gwen 23-11-2018 01.07.26

Quel momento meraviglioso durò troppo poco, interrompendosi quando lui tolse la camicia.
E non potei non asserire, fra me e me, che fosse bellissimo, in ogni sua parte.
Mi chiesi poi cosa stesse per fare, quando strinse i miei capelli.
Rimasi qualche secondo a guardarlo.
Legarli.
Sì, legarli.
Mi riscossi e legai i capelli, in una acconciatura un po' scomposta e imperfetta, scoprendo il mio viso e lasciandolo alla penombra.
Oltre che al suo sguardo.

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