Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 17-07-2019 01.11.00

I sentieri selvaggi del grande pianeta
 
I SENTIERI SELVAGGI DEL GRANDE PIANETA

"Ma io nella tua fedeltà ho confidato;
esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
canterò al Signore, che mi ha beneficato"


(Salmo 13)



Il Sole batteva all'imbocco del gran canyon e solo le pietre arse, le piante grasse, serpenti e scorpioni potevano vivere in quel luogo inospitale e deserto.
“Yuuuuu...” disse il tenente alzando il braccio per arrestare il drappello di militari che lo seguiva “... ferma!”
“Avete scorto qualche traccia, signor tenente?” Chiese il vecchio che gli si affiancò col suo cavallo.
“Nulla, Clayton...” scuotendo il capo il tenente “... il diavolo mi porti se intravedo qualcosa che non siano pietre e cactus...” asciugandosi la fronte sudata.
“Forse non dovevamo staccarci dal grosso del gruppo, signore...”
“Clayton, questi erano gli ordini ed a me non piace discuterli.” Fissandolo il tenente.
“Signore, proseguiamo?” Domandò un altro dei suoi militari.
“Per forza...” annuì il tenente “... non tornerò a Fort Afralamo senza aver trovato una traccia di quei dannati gringos... sono settimane che assalgono le miniere sparse nella regione e mandano i poveri minatori davanti a San Pietro.”
“Quando questo dannato pianeta” Clayron bevendo dalla sua borraccia “fu scelto un secolo fa per risolvere il sovrappopolamento della Terra nessuno pensavo fosse un luogo così impervio ed inospitale...”
“Cosa ti aspettavi, Clayton?” A lui il tenente. “Qui c'è tanta di quella terra da ingannare tutti i coloni terrestri... vengono qui portandosi dietro tutto ciò che hanno, che spesso è poco o nulla... convinti di poter ricominciare e chiamare un pezzo di terra, un pascolo con acqua e qualche ettaro da coltivare finalmente casa... ed invece si ritrovano a morire per mano dei nativi, o di qualche sporco fuorilegge...”
“E a noi dell'esercito federale lo sporco compito di tappare i buchi...” Clayron sputando a terra “... a proposito dei nativi... non si sono visti quei selvaggi, vero?”
“No, per fortuna...” rispose il tenente “... il clima di questo pianeta, così arso ed infame, non solo ha reso rossa la loro pelle ma, cosa peggiore, indiavolati i loro animi.”
“Beh, tenente, voi come vi comportereste se gente venuta da un altro pianeta si appropriasse della vostra terra e vi chiudesse per giunta in una riserva?”
“Clayton, che possa vederti penzolare da un cappio ben stretto al tuo collo!” Esclamò il tenente. “Non farmi questi discorsi da politicante! I sono un militare e gli ordini li metto in pratica, non li discuto!”
Clayton rise.
“Su, proseguiamo!” Ordinò il tenente. “Imbocchiamo la gola del canyon e vediamo cosa nasconde!”
Il drappello si rimise in marcia.
All'inizio però della gola, i militari notarono qualcosa.
“Qui vi è un altro di quei simboli, tenente!” Uno dei soldati.
“Già... 2 simboli uguali...” fissando le pietre il tenente “... entrambi raffigurano un serpente a 2 teste scolpito nella pietra... Clayton, cosa ne pensi?”
“Mi venga un colpo se ho mai veduto un simbolo del genere, tenente...”
“Tenente!” Un altro dei soldati. “Guardate lì! Su quella rupe! In alto!”
Il tenente prese il suo binocolo ad infrarossi per vedere meglio.
“Si direbbero delle rovine...” il tenente fissando con suo binocolo ad infrarossi “... sto zoomando al massimo, ma non riesco a definire bene l'immagine... è molto in alto...”
“Forse sono le rovine di qualche antica missione o monastero, tenente...” fece Clayton.
“I religiosi si sono spinti fin qui?”
“Beh, sono stati i primi a giungere su New Texafra quasi 50 anni fa...” spiegò Clyton “... avevano l'idea di convertire i nativi...”
Ad un tratto una serie di sibili alle loro spalle.
Si voltarono ed i loro cavalli cominciarono ad imbizzarrirsi per la presenza di decine di soldati.
“Serpenti!” Gridò il tenente.
“Velenosi come quello che tentò Adamo ed Eva!” Clayton.
I militari tirarono fuori le Neutra Colt ed i Winchester al plasma, facendo subito fuoco su quei serpenti.
Ma questi attaccarono i loro cavalli, facendo disarcionare i soldati ed una volta a terra non ebbero scampo.
Solo il vecchio Clayton riuscì a salvarsi, recuperando l'unico cavallo non morso dai serpenti e galoppò via da quel canyon.
Anche lui però era stato morso, sebbene in maniera apparentemente leggera, tanto che in groppa al suo cavallo riuscì ad arrivare ad Afrastone, una delle più grandi cittadine ad Ovest della prateria.
Fu subito soccorso dallo sceriffo, in tempo per raccontare nei deliri delle febbre ciò che avevano visto al canyon, ripetendo più volte la descrizione del misterioso simbolo del serpente a 2 teste.
Poi, dopo due giorni di agonia, morì.
Nessuno però gli credette ed a Afrastone la vita continuò a scorrere tranquilla.
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+++

Lady Gwen 17-07-2019 01.49.27

Mi alzai di buon mattino, come ogni giorno e dopo essermi lavata e vestita, scesi giù a preparare la colazione.
Era una bella giornata, assolata, tranquilla, come tutte quelle che c'erano qui.
Beh, quasi tutte.
Un paio di giorni fa, il povero Clayton era giunto delirando a proposito di serpenti velenosi che avevano attaccato lui ed i suoi uomini.
Io stessa lo avevo curato, senza sosta, na dopo due giorni non c'era stato più nulla da fare.
Le cure anti veleno non avevano avuto alcun effetto, se non quello di alleviare un poco i dolori, ma l'agonia non gli aveva comunque dato tregua.
Molti non gli avevano creduto, ma io volevo dargli un minimo di speranza.
Dopotutto, nonostante le condizioni in cui era giunto qui, sembrava sincero.
Ma a questo punto, non avremmo mai saputo quale fosse la verità.
Il latte cominciò a bollire e borbottare, l'odore delle focacce calde invase la cucina, così chiamai a gran voce mio padre, poi andai in camera di Josh, diciassette anni di ragazzo, nonché mio fratello più piccolo.
"Avanti, dormiglione, è ora di svegliarsi" lo chiamai dolcemente, scuotendolo appena.
Mio nonno era approdato su questo pianeta in cerca di una vita migliore, aveva messo su questo ranch ed ora mio padre continuava sulla sua strada.
Diceva che era questo che faceva un buon padre per provvedere alla propria famiglia, soprattutto dopo che mia madre, purtroppo, ci aveva lasciati.
Non aveva del tutto digerito l'idea che io diventassi un medico e gestissi un ambulatorio in città, ma aveva ingoiato il rospo e dopo qualche tempo era riuscito anche a scherzarci su, dicendo che erano fortunati ad avere un medico in famiglia se si fossero ammalati, salvo poi aggiungere con rimpianto che era certo che sarei riuscita a curare mia madre, se non se ne fosse andata prima che io iniziassi a studiare medicina.
In preda a questi e altri pensieri, assicurandomi che mio fratello non richiudesse gli occhi tornando a dormire, tornai giù in cucina e sistemai la colazione in tavola.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...36b89c2af7.jpg

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Altea 17-07-2019 14.24.13

"Il calesse correva veloce in quel deserto assolato, i cavalli andavano avanti a stento e mi affacciai osservando il cocchiere "Non arriveremo mai di questo passo ad Afrastone"..in fuga da lui..non mi avrebbe trovato, l' Amore era stato violato ed infranto e la mia vita doveva rinascere, i miei discendenti nobili erano arrivati qui 50 anni fa, avevo ricevuto l' educazione dei migliori maestri su questo Pianeta..chissà come era quel Pianeta da dove i miei discendenti provenivano. Sentii d' un tratto rallentare il calesse, vidi degli uomini, salirono dove stava il povero cocchiere, udii le sue grida e uno sparo nel deserto. Osservai gli uomini inorridita, non erano indigeni e ricordai le mille raccomandazioni di mio nonno di non andare mai soli nel deserto. Mi sentii quasi sobbalzare, la carrozza fu gettata a terra, le valige di fronte a me mi travolsero e svenni, forse dalla paura, dal caldo o tramortita da qualche colpo. Quando rinvenni mi trovai in un posto davvero strano....".

Uscii dalla mia casetta, ormai ero abituata a quella vita. Mi guardai attorno e mi chiesi come era possibile costruire delle costruzioni nella pietra e tra il deserto. La fortuna era avere una piccola oasi in quella arsura dietro al piccolo villaggio nascosto, tra gente diseredata, scappata dalla grande città e tra gente di passaggio non molto raccomandabile ma, soprattutto, i Grandi Capi ovvero coloro che quel giorno assalirono la mia carrozza e mi avevano graziata, perché solitamente le persone non ne uscivano vive dalle loro grinfie. Dovetti accettare di fare loro da spia, da recluta e lavorare nel Cybersaloon ad Afrastone, molto vicino a dove abitavamo e imparai anche il mestiere di cameriera in modo tale da raccimolare qualche soldo visto il mio ingente denaro era tra le mani dei Grandi Capi, avevo imparato a sparare bene pure con una colf al plasma e un fucile ad infrarossi.
Passai davanti ad Ygey, la vecchia indigena, la quale sgranava degli strani sassolini azzurri "Salve Ygey, sto andando al saloon...ditemi cosa vedete in quei sassolini?" spostando la mora chioma che celava i lunghi biondi capelli per non essere riconoscibile a chiunque fosse venuto a cercarmi.

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Guisgard 17-07-2019 16.32.34

Il Sole batteva forte sul ranch quella mattina e Josh faceva più fatica del solito a svegliarsi, nonostante il profumo delle focacce appena sfornate e del latte caldo.
Il padre di Gwen era sceso preso nei recinti e dopo aver sistemato alcuni vitelli in un nuovo steccato andò dentro per la colazione.
Io di lo raggiunse poco dopo.
"Oggi quando sarai in città" disse il padre alla figlia "ricordati di pirtarmi un sacco si senenti ed un paio di bombolette di prenzosene, per ricaricare il turboaratro."
"Afrastone è sempre chiassosa, Gwen?" Chiese suo fratello.

Lady Gwen 17-07-2019 16.35.43

Papà uscì un attimo per andare dai vitelli, poi mi raggiunse per la colazione.
Nel frattempo, scese anche Josh.
"Eh che faccia assonnata..." lo rimbeccai, scherzosamente, scompigliandogli i capelli.
"Certo, papà" dissi, avvicinandomi e dandogli un bacio sulla guancia "Ti serve altro?" gli chiesi poi, bevendo un sorso di latte.
Poi guardai Josh.
"Ogni giorno è buono per sbrigare qualche faccenda e la gente ne approfitta sempre per animare il centro della cittadina..." ridacchiai.

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Guisgard 17-07-2019 16.39.23

Il Sole batteva inclemente sul villaggio di pietra, così ben nascosto dagli occhi dei visipallidi terrestri da poter essere scorto solo dagli avvoltoi e da occhi esperti.
"Il Grande Spirito" disse Ygey ad Altea con i suoi occhi fissi in quei sassolini "attraversa il Cielo sopra un cavallo imbizzarrito... un grosso serpente a 2 teste lo rincorre e cerca di afferrare la coda del puledro..." con tono cupo.

Altea 17-07-2019 16.44.31

Ascoltai Yvey, osservando il Cielo assolato.. "Un serpente a due teste.. C'è qualcosa che dobbiamo temere?". La vecchia saggia era ritenuta molto in considerazione dal Capo, soprattutto prima delle sue scorribande.

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Guisgard 17-07-2019 16.50.50

"No, solo questo, cara." Disse il padre a Gwen.
"Mi porti ad Afrastone con te, Gwen?" Chiese Josh.
"No, lei deve lavorare e tu sei troppo giovane per restare tutto il tempo dolo in città!" Fece suo padre.
"Accidenti!" Col broncio Josh. "Ma lei è una ragazza, perciò corre più ricchi di me!" Sbuffando.

Guisgard 17-07-2019 16.56.20

"Qualcosa minaccia tutti noi..." disse la vecchia Ygey fissando il cielo "... il vento è cambiato..." guardando poi Altea.
In quel momento Toro Veloce, il guerriero più vicino al Grande Capo.
"Stamani, all'alba, due dei nostri hanno visto una turbodiligenza imboccare il canyon. "Vai in città e cerca di scoprire chi viaggiava a bordo di essa." Ad Altea. "E ricorda... tieniti lontana dai visipallidi terrestri." Lui a lei.
Toro Veloce non aveva mai nascosto mire su di lei.

Lady Gwen 17-07-2019 16.57.04

Annuii con un sorriso a papà, prima di finire di mangiare.
Lo guardai alla proposta di Josh, ma immaginavo che gli avrebbe di no...
"Dai, sarà per un'altra volta" sorridendogli "Magari un giorno che papà dovrà scendere in città, potresti venire anche a farmi visita" facendogli l'occhiolino.
"Hey! Cosa vorrebbe dire questo?" ridendo indignata per la sua ultima affermazione.
"Davanti ad un criminale rischiamo tutti allo stesso modo ed io non sono certo la damigella in pericolo delle fiabe" aggiunsi poi, sparecchiando la tavola.

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Guisgard 17-07-2019 17.05.13

"Dai, se arrivano dei banditi" disse Josh finendo il suo latte "una ragazza è sempre la prima ad essere in pericolo." Facendo una smorfia a Gwen.
Poi il papà uscì nel recinto e si portò dietro il ragazzo, visto dovevano ferrare alcuni cavalli.

Lady Gwen 17-07-2019 17.10.34

Alzai gli occhi in su, mettendo le stoviglie a posto.
Poi, i due uscirono a lavorare ed anche io feci lo stesso, raggiungendo Afrastone a cavallo.
Arrivata lì, sistemai Max, il mio frisone, nel suo posto all'ombra rifornito di cibo ed acqua ed aprii ufficialmente l'ambulatorio, indossando il camice.
Una volta dentro lo studio, nel ripostiglio sul retro, preparai un cestino di farmaci.
Ebbene sì, la dottoressa Gwen curava di nascosto i nativi.
E rischiava.
Rischiava parecchio.
Ma cos'è la vita senza qualche rischio?
Soprattutto quando rischiare voleva dire salvare vite di donne, bambini, anziani, chiunque stesse male, come il mio giuramento mi imponeva.
Decisi che sarei passata al villaggio prima di tornare a casa, come facevo una volta a settimana e avrei portato i farmaci necessari per quel virus di febbre che correva per ora da quelle parti.

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Altea 17-07-2019 17.15.53

Osservai Toro Veloce sbuffando "Io sono pure uno di quelli che tu chiami visi pallidi, e tra noi ve ne sono altri, lo stesso Capo è bianco, il fatto questa sia una melting pot non ti da il permesso di offendere le persone".
Osservai il Capo "Stavo giusto andando a lavorare al saloon, vedrò di scoprire chi è arrivato con la cyberdiligenza, qualcuno può sellare il mio cavallo" con aria di sufficienza, nonostante tutto.

Guisgard 17-07-2019 17.36.00

Gwen lasciò il ranch ed arrivò poi ad Afrastone.
La città era come al solito calda e rumorosa, con molta gente in strada e davanti ai vari negozi e botteghe.
La polvere si alzava copiosa per il passaggio di cavalli, carrozze e qualche mandria che attraversava la città.
Dopo che la ragazza aveva visitato 2 pazienti, ad un tratto in città scoppiò il caos.
Proprio mentre Altea arrivava in sella al duo cavallo, dopo che al villaggio di pietra aveva messa a posto l'arrogante Toro Veloce e le sue velleità di conquiste.
Cisacstava mai accadendo ad Afrastone?

Lady Gwen 17-07-2019 17.44.19

Mi occupai di due pazienti, nulla di complicato, avendo poi il resto della mattina libero per sistemare l'ambulatorio.
Improvvisamente, però, sentii parecchia confusione in città, difatti uscii per capire cosa stesse succedendo.
Non era strano che ci fossero disordini in città, con tutti i banditi che passavano da qui e dopo mi toccava sempre ricucire qualcuno, se non addirittura confermare che aveva acquistato un biglietto di sola andata per l'altro mondo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...e26776c7d2.jpg

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Altea 17-07-2019 17.53.46

Arrivai veloce ad Afrastone in sella al mio fido Cruz e legai il cavallo sulla banchina.
Entrai al cybersaloon ed andai tra le ragazze a prepararmi per servire ai tavoli. Vi era la mia cara amica Linette e la osservai "E' vero che è arrivata una cybercarrozza?".

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Guisgard 17-07-2019 17.58.53

Altea giunse in città ed andò nel cybersaloon, dove pure tutte le ragazze ed il pianista Paroo sembravano preoccupati.
Ad un tratto di udirono degli spari forti giungere della cantina.
Allora Paroo e le altre ragazze corsaro dosventati in strada.
"Vieni anche tu, Altea..." disse il pianista "... scappa con noi o ci resterai secca!"
Gli stati si udirono ovunque lungo la strada, anche nell'ambulatorio di Gwen.
Tutti erano spaventati.

Lady Gwen 17-07-2019 18.01.52

Sobbalzai ad ogni singolo sparo e già immaginavo la carneficina che ci sarebbe toccato ripulire.
Rientrai di poco nell'ambulatorio cercando di schermarmi dai colpi, ma tenendo comunque d'occhio la situazione per capire cosa stesse accadendo.

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Altea 17-07-2019 18.03.21

Ad un tratto si udirono degli spari dalla cantina e scappai in strada con le altre e il pianista Paroo.."Cosa è successo? Meno male non hanno sparato su di te Paroo...hanno seguito la legge di non sparare sul pianista" ma ero leggermente preoccupata per l' accaduto. Certo di sparatorie ce ne erano state ma erano all' occhio di tutti e lo sceriffo arrivava sempre a sedere il tutto.

Guisgard 17-07-2019 23.21.58

Altea seguì Paroo e le altre ragazze, fuggendo in strada, dove c'erano molti altri e dove Gwen poteva vederli tutti dal suo ambulatorio.
Insomma, si tenevano lontani dal cybersaloon.
"Quel dannato pellerossa..." disse il giudice Belven "... è di nuovo ubriaco... quel maledetto indigeno si è introdotto nel cybersaloon e ha fatto manbassa di liquori. Ora è del tutto sbronzo e spara come un ossesso!" Si voltò verso lo sceriffo. "Avanti, sceriffo. Cosa aspettate? Lucidatevi quella stella di latta ed andata a prendere quel pellerosse!"
"Io invece mi ci tengo alla larga!" Togliendosi la stella lo sceriffo. "Per quei miseri 16 Taddei al mese che la contea mi paga per questo ingrato lavoro non vale certo la pena! Che il diavolo mi porti se vado nel cybersaloon da lui!" Consegnò la stella a Belven ed andò via, lasciando Afrastone senza più la legge.

Altea 17-07-2019 23.28.45

Ascoltavo il giudice Belven senza dire nulla...il solito totalitarismo militare contro gli indigeni, chi mai poteva essere.
Lo sceriffo, per contro, si ribellò e consegnò la stella di autorità a Belven "Scusate" avvicinandomi a Belven "Ma cosa potrebbe avere di tanto temuto un pellerossa tanto da far lasciare il lavoro allo sceriffo, non è la prima volta che al saloon vengano questi individui, pure bianchi se non erro" osservandolo con mezzo sorriso.

Lady Gwen 17-07-2019 23.31.31

Sentii la discussione fra il giudice e lo sceriffo... E beh.
Non si poteva dire che lo sceriffo fosse uno che aveva fegato...
E allora perché era diventato sceriffo?
Ancora meno chiedevo...
Forse pensava che si trattasse solo di portare una spilla.
A quel punto, visto che nessuno si decideva a far nulla ed eravamo senza sceriffo, presi la colt che portavo sempre con me, la nascosi fra le pieghe della gonna ed uscii sul portico dell'ambulatorio per vedere dove si trovasse quel folle che rischiava di causare un massacro.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...47d3260df6.jpg

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Guisgard 17-07-2019 23.35.49

“Signora...” disse Belven ad Altea “... nel cybersaloon c'è un pellerossa ubriaco che sta sta sparando a tutto ciò che si muove. Potrebbe scapparci un morto e qui in città nessuno vuol morire in questo modo!”
“Giudice, Belven!” Uno dei presenti. “Guardate, arriva qualcuno in città!”
Infatti alcuni uomini a cavallo stavano avvicinandosi.
Intanto, poco distante, Gwen aveva preso la sua neutracolt e lasciato l'ambulatorio si era diretta al cybersaloon.
Da qui, di tanto in tanto, partiva qualche getto laser dai vetri, rischiando davvero di uccidere qualcuno.

Lady Gwen 17-07-2019 23.42.43

Mi avvicinavo cauta al cybersaloon, mentre evitavo i colpi di laser di quello scellerato.
Sentii che stavano arrivando degli uomini a cavallo, ma se mi fossi distratta ci sarebbe stato il rischio che venissi beccata da un colpo e non potevo permettermelo.
Intanto, misi mano alla pistola.

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Altea 17-07-2019 23.42.49

"Questo è chiaro, ma lo sceriffo aveva il dovere di entrare coi suoi uomini...prima o poi il suo laser finirà e tutto si risolverà".
Udii dei rumori, erano degli zoccoli di cavallo e pure un uomo si era accorto dell' arrivo di alcuni uomini e mi misi a guardare, ovviamente dovevo portare informazioni al nostro villaggio nascosto.

Guisgard 17-07-2019 23.59.50

Gwen con prudenza si avvicinò al cybersaloon, cercando ovviamente di evitare i laser che di tanto in tanto partivano dalle finestre.
La ragazza prese la sua pistola, ormai prossima all'ingresso del locale.
Da qui sbirciando poteva vedere la sagoma del pellerossa che seduto sul bancone beveva e di tanto in tanto, per puro divertimento, sparava qualche carica dalla sua neutracolt.
Intanto, in strada, Altea egli altri si erano accorti dell'arrivo di qualcuno.
Erano alcuni uomini in sella a dei cavalli.
“Voi...” disse a quelli il giudice Belven “... siete forestieri?”
“Si...” rispose quello che sembrava essere il più sveglio del gruppo “... siamo mandriani e cercavamo di raggiungere i mercati dell'Ovest per acquistare qualche capo... ma la siccità ha fatto lievitare i prezzi del bestiame alle stelle.”
“Capisco.” Belven.
“Il mio nome è Gozz...” quello a cavallo “... e questi sono i miei compagni... Frasol, Frat, Gianul e Giovh.”
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Lady Gwen 18-07-2019 00.03.27

Mi avvicinai cauta e lo vidi seduto sul bancone, intento a bere e sparare a volontà.
Allora presi bene la mira, inquadrando per bene la sua mano, il ché non era difficile essendo lui ubriaco fradicio e dunque più lento, poi sparai un colpo alla pistola, facendola sbalzare via dalla mano ma senza colpire quest'ultima.
Per fortuna, papà mi aveva insegnato a sparare...
"Allora, che dici, ti è passata la voglia di fare casino?" entrai e mi parai di fronte a lui, la pistola sempre puntata.

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Guisgard 18-07-2019 00.09.49

Proprio mentre il pellerossa prendeva la mira per sparare ancora dalla finestra verso la strada, infischiandosene di poter colpire qualcuno, un flash luminoso raggiunse la sua mano, facendo volare via la pistola.
Quello si voltò di scatto e vide Gwen che gli puntava contro la sua neutracolt.
Ma il selvaggio non pago tirò fuori dai pantaloni un lungo coltellaccio, per poi lanciarsi rapido ed urlante contro la ragazza.

Altea 18-07-2019 00.11.15

Li scrutai attentamente, mi sorpresi come erano passati davanti al villaggio senza essere avvistati da quelli della banda.
La cosa non era di interesse per me, io dovevo sapere della cyberdiligenza e mi avvicinai al pianista e presi la pistola per ogni evenienza, ovvero che quel pazzo uscisse dal saloon visto non avevamo nemmeno uno sceriffo..eravamo nella anarchia totale e in balia di un pellerossa ubriaco.
Mi rivolsi a lui "Tu sai qualcosa di una cyberdiligenza arrivata qui in città?" mentre mi spostavo leggermente per non farmi sentire.

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Lady Gwen 18-07-2019 00.14.34

Lo vidi lanciarsi su di me estraendo un coltello parecchio grosso.
E capii che non avevo scelta.
Stavolta, mirai direttamente alla sua mano,sparando.
Preferivo medicare a lui una ferita piuttosto che rimetterci io la pelle.
Ero pur sempre il medico della città, no?
Distratto com'era dalla sua mano insanguinata, lo afferrai dalle braccia bloccandogliele dietro la schiena ed uscii in strada.
"Giudice Belven!" lo chiamai a gran voce "Avete il vostro colpevole, ma mi sa che dovrò rattopparlo un po'..." sarcastica.

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Guisgard 18-07-2019 00.18.57

"In verità no..." disse Paroo ad Altea "... forse dovresti chiedere al giudice Belven, magari lui aspetta qualcuno o comunque è a conoscenza dei nuovi arrivi in città..."

Altea 18-07-2019 00.24.06

"Speriamo bene, quell' uomo non mi sta molto simpatico" e tornai verso Belven e i nuovi arrivati. Nascosi furtiva la cyber colf nella giarrettiera e sfoderai un finto sorriso avvicinandomi a Belven "Dopo dovreste togliermi una curiosità signor Belven" con voce bassa, sperando cedesse "Vedo siete impegnato ora".

Guisgard 18-07-2019 00.30.31

"No, prego, ditemi pure, vi ascolto, signora." Disse Belven ad Altea.
"Eh, vedo che da queste parti le donne sono tutte baciate dal Sole!" Goz apprezzando l'avvenenza della donna.
Un attimo dopo si udirono due scariche laser provenienti dal cybersaloon.
"Coa diavolo sta accadendo qui?" Chiese Goz.
Ma dopo alcuni secondi tutti loro videro apparire la sagoma di Gwen che si avvicinava, trascinandosi dietro l'indiano ormai non più pericoloso.
"Incredibile..." stupito Belven "... come ci siete riuscita?"

Altea 18-07-2019 00.33.15

A quella affermazione di Gozz i miei occhi lo osservarono con freddezza "Vi ringrazio ma so fare a meno dei vostri complimenti".
Stavo parlando con Belven quando vidi una ragazza uscire col pellerossa, riconobbi il medico ma non mi interessai più di tanto, io dovevo scoprire della cybercarrozza e speravo se ne andasse a curare il danno fatto.

Lady Gwen 18-07-2019 00.34.26

Ridacchiai alle parole di Belven.
"Tanto sangue freddo. E forse un po' di incoscienza" risposi divertita.
"Devo medicargli la mano, ma ho bisogno di qualcuno che lo tenga fermo per non fargli fare sciocchezze. Posso contare su di voi?" guardando Belven e l'altro uomo di cui ignoravo l'identità.

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Guisgard 18-07-2019 00.44.40

"Meglio non perdere tempo con questi selvaggi." Disse Belven a Gwen. "Lo medicherete, perchè il soccorso non si nega a nessuno, ma poi lo manderemo via dalla città."
"Ottima politica." Fece Goz. "Se permettete vi aiuto io a tenerlo fermo." Con occhi da marpione a Gwen, dopo averle lanciato occhiate languide.
Altea gli aveva mostrato freddezza e poi si era allontanata.
Belven però la chiamò, invitandola nel suo studio, visto lei voleva parlargli.

Altea 18-07-2019 00.47.30

Stavo per tornare al cybersaloon e udii la voce di Belven e gli sorrisi leggermente, in fondo non era antipatico come pensassi.
Mi avvicinai a lui sorridendo ancora "Nel suo ufficio giudice, quale onore mi fate, non vi toglierò molto tempo, solo una mia curiosità visto ho sentito prima un uomo parlarne" e mi diressi nello studio con Belven.

Lady Gwen 18-07-2019 00.50.24

"Cosa fate voi miei pazienti una volta usciti da qui non mi importa. Mi importa solo tener fede al mio giuramento, signor giudice" specificai, mentre facevo sedere il pellerossa e medicavo la sua mano.
Avevo rivolto solo una vaga occhiata all'uomo, cercando di ignorare la sua lascivia.
Sì, erano questi i rischi per una donna che decidesse di condurre la sua vita in città, da sola, un gesto certamente impopolare, ma non mi interessava.

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Guisgard 18-07-2019 00.51.50

Altea e Belven entrarono così nello stdio del giudice.
Lui la pregò di accomodarsi e fece lo stesso alla sua scrivania.
"Prego, vi ascolto." Disse poi alla fascinosa ragazza bruna.

Guisgard 18-07-2019 00.56.54

Goz tenne fermo il pellerossa mentre Gwen gli medicava la ferita.
Quello cdrcava di dimenarsi, quasi reagire con astio, ma Goz gli versò in gola del liquore fino a rendere più appannati i suoi sensi.
Per tutto il tempo il nuovo arrivato, sempre tenendo fermo il selvaggio, guardò la bella dottoressa.
"Come mai" disse a Gwen "una donna esecita tutta sola il mestiere di medico? Non è una professione per una donna..." ridacchiando.


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