L'isola dei mandorli perennemente in fiore
L'ISOLA DEI MANDORLI PERENNEMENTE IN FIORE
"C'è una filosofia che nega Dio, come c'è una filosofia che nega il sole: si chiama cecità." (Victor Hugo) La pioggia cadeva copiosa fra gli svettanti grattacieli di Uaaropolis, con la sua patina di umidità che velava le prime insegne accese di quel pomeriggio grigio. Le strade erano come al solito colme di veicoli e la confusione si diffondeva in ogni quartiere e isolato cittadino. All'università delle scienze atee e razionalistiche, centro culturale della città, il brillante dottor Minsk stava tenendo uno dei suoi seminari, incentrato stavolta sulla propaganda Cristiana, in particolar modo Cattolica, che avrebbe indirizzato la cultura occidentale dal Medioevo in poi. Alla fine un tripudio di applausi e consensi accolse la fine dell'esposizione, con sommo orgoglio e piacere dell'affascinante professore. “Bel seminario.” Disse Houd entrando nell'ufficio di Minsk, dove questi si era chiuso dopo il seminario. “Ti ringrazio, amico mio.”Sorridendo Minsk. “Chiudi, la porta.” “Allora l'hai trovato!” Sorpreso Houd, per poi chiudere la porta e restando solo con Minsk. “Si, vecchio mio...” Minsk aprendo la sua borsa in pelle e tirando fuori un panno avvolto intorno a qualcosa “... eccolo...” sciogliendo il panno e mostrando un antichissimo libro “... il più antico codice conosciuto con le trascrizioni di un trattato di Crizia di Atene... risale al XIV secolo e fu trascritto da un monaco eretico, che poi lo donò ad una marchesa sua protettrice... per secoli è stato tenuto nascosto ed è passato da mano in mano... guarda... all'interno vi è uno dei trattati più eccezionali contro i mali della democrazia e della Religione...” “Fantastico...” soddisfatto Houd “... la nostra università sarà orgogliosa di conservarlo.” “Si, qui deve stare e non in un museo.” Fece Minsk. “Il mondo non devo contemplarlo come opera d'arte, ma comprenderlo come fonte di libertà culturale.” I 2 si strinsero la mano soddisfatti, per poi brindare con una preziosa bottiglia di vino. Qualcuno poco dopo bussò. “Signor rettore...” entrando un inserviente. “Cosa c'è?” Chiese Houd. “Ci sono 2 uomini che chiedono di lei e del professor Minsk.” “2 uomini?” Minsk. “Si, credono siano uomini del governo, professore.” Spiegò l'inserviente. Nello stesso momento, ma a oltre 1000 km di distanza, una tempesta violentissima imperversava sulle aspre montagne dell'Afraghanistan, regione selvaggia e misteriosa, di fama sinistra e covo di formidabili predoni. Per il cielo sterminato di quei luoghi romanzeschi, sospinte da venti eccezionali, correvano e si rincorrevano enormi banchi nuvolosi simili a cavalli sfrenati, che lasciavano cadere sul deserto sottostante furenti nubifragi, accompagnati da boati e folgori. Il buio dominava ovunque, solo squarciato a tratti dai lampi e dai fulmini che esplodevano lungo l'orizzonte dal profilo brutale. Ma in queste tenebre brillava la fioca luce che proveniva da una grotta inaccessibile, infondo alla quale si apriva un dedalo di cunicoli e antri, oltre i quali era scavata nella nuda roccia la sontuosa dimora di un re. Le pareti erano coperte da spesse e pesanti tele di velluto e stoffa orientali, di un rosso vivo, adornati da broccati di gran valore e pregio, mentre a terra erano srotolati diversi tappetti sfolgoranti d'oro e d'argento, sorti dalla maestria dei tessitori di Cipro, di Damasco e di Bagdad. Qui e là cerano bassi tavolini, sgabelli e seggi, tutti intarsiati e incrostati di perle, di giada, di onice e di lapislazzuli. Bottiglie, brocche e bicchieri di paste vitree colorate e raffinatissime scintillavano alla luce di lampade di ogni fattura, stile e bellezza. Completavano un paio di grossi bauli borchiati ed aperti, con i loro contenuti di ogni sorta di gioielli, di pietre preziose e monete provenienti da tutte le parti del mondo. In mezzo a queto splendore d'altri tempi camminava una figura strana e misteriosa, dal profilo romanzesco e l'aspetto tormentato. Bruno, gli occhi grandi e fieri, di un azzurro profondo, i lineamenti regolari e ben fatti, l'espressione maschia e decisa. Era abbigliato come i tanti predoni e guerrieri che infestano quest'angolo di mondo, ma il suo aspetto era simile a quello di un principe. Fissava delle mappe e dei progetti che raffiguravano varie armi, alcune molto tecnologiche. Ad un tratto dei passi lo destarono. Un uomo avvolto da una divisa militare e con un turbante verde sul capo entrò in quel covo da Le mille e una notte. “Gli altri sono tornati dal pozzo di Daniele.” Disse il nuovo arrivato. “Chiedono di te.” “Che notizie portano?” L'uomo che teneva in mano le carte e i progetti. “Hanno udito l'oracolo?” “Si.” Annuì quello col turbante. “Pare la caccia al tesoro sia iniziata.” “Allora non possiamo più perdere altro tempo.” Mormorò il principe. https://cinesavant.com/wp-content/up...6250reev23.jpg +++ |
Mi era davvero impossibile da credere che dopo tanti anni passati a fornire responsi fossi io, adesso, quella che attendeva il compiersi del proprio destino.
Non sapevo cosa ne sarebbe stato di me, colpevole solo di aver svolto il mio compito ed usato i poteri che la natura mi aveva donato. Ritenevo tutto ciò ingiusto, non avrei saputo cos'altro fare se fossi stata privata dell'unico impiego che conoscevo. Era stata la mia stessa nascita ad indirizzarmi verso l'unica strada che potevo percorrere. Non avrei agito in modo irrispettoso, ma non avrei nemmeno lasciato che facessero di me ciò che volevano. Odiavo questa sensazione di impotenza, di attesa, di ansia. Per la prima volta, mi sentivo inutile, mi sentivo privata di una parte importante di me, anzi, del mio intero essere. Cos'ero, cosa restava di me, se mi si privava della possibilità di vaticinare il fato altrui? Cos'era una profetessa senza le sue profezie, fuori da questo tempio? Senza che ci fosse bisogno di usare i miei poteri, prevedevo già per me una vita amara, fatta di sofferenza, stenti, una vita che non volevo e se desideravo conoscere la mia sorte, allo stesso tempo avevo paura di ciò che mi sarebbe stato comandato di fare da qui a poco.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...43c7c41657.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il responso non tardò.
Stavolta era Gwen ad attenderlo. Un responso però non proclamato da un oracolo, non ra perciò voce di entità superiori. Ora era un consiglio di anziani, di saggi ma comunque mortali a decreatare ciò che sarebbe stato il suo Destino. E il rsponso giunse. Il consiglio decise non solo di privare Gwen del suo ruolo di sacerdotessa, ma anche di cacciarla dal tempio. Inoltre le fu imposto di vagare verso i confini di quel mondo, senza che nessuno mai potesse usufruire dei suoi poteri di preveggenza. Gwen trascorse così i successivi 2 anni, vivendo presso la sponda del fiume e conoscendo come unico amico il vecchio barcaiolo Alban. https://jack35.files.wordpress.com/2014/02/como.jpg |
Successe esattamente ciò che mi ero aspettata, senza che potessi reclamare il mio diritto a mantenere il mio ruolo, che rappresentava non solo una professione, ma soprattutto un onore.
Trascorsi due anni vagando come una banderuola al vento, cacciata da un luogo che era stato per me come una casa e al quale avevo dovuto dire addio. L'unica mia conoscenza era un barcaiolo, Alban, che avevo incontrato stabilendomi presso il fiume che lui percorreva. Avrei voluto possedere la sua stessa serenità, la sua resilienza, dal momento che da anni ormai vivevo senza uno scopo e soffrendo a causa di ciò. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La capanna di Gwen sorgeva sulla riva destra del fiume, all'ombra di alcuni palmeti e circondata da folti bambù giganti.
La brezza su questo versante soffiava lieve, portando via lentamente gli immensi banchi di nuvole che solcavano l'orizzonte. Quel mattino la ragazza, dopo mesi di notti senza sogni, ricordava di un sogno strano, misterioso. Aeva sognato un drago che divorava un bambino, per poi sputarlo in una nuvola di fuoco già adulto. Ad un tratto vide la sagoma della barca del vecchio lban raggiungere la riva. |
Quel mattino, quando l'alba era accarezzata dalla brezza, mi ero svegliata con una sensazione strana, diversa dal solito.
Erano tanti mesi che non sognavo la notte, ma stavolta era successo e lo ricordavo molto distintamente. Avevo visto un drago mangiare un ragazzino e poi rigettarlo fuori da adulto. Era strano e cercavo di analizzarne il significato, poichè non doveva essere così difficile per me. Sentii un vago fruscio liquido fuori dalla mia capanna e vidi Alban giungere a riva. Mi alzai ed uscii. "Pesca buona anche oggi, Alban?" gli chiesi, con tono affabile.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...0bf508ff82.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il vecchio barcaiolo ormeggiò la sua barca, per poi fissarla ad un albero con una cima.
"Non c'è abilità nella pesca..." disse Alban a Gwen "... non è la rete che cattura i pesci, ma quelli che ci finiscono dentro. Basta guardare la corrente del fiume. Essa è il soffio vitale, conduce e guida. Seguire la corrente del fiume e si troverà tutto ciò di cui abbiamo bisogno." Fissandola il saggio barcaiolo. |
Sorrisi ascoltandolo.
Era una persona saggia, benché agli occhi dei più apparisse come un semplice pescatore, ma sapevo che era molto di più. "Se mi bastasse arrivare alla fine del fiume..." commentai, con vago ed amaro sarcasmo. Mi guardai poi intorno per raccogliere un frutto da un albero come colazione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen raggiunse un albero da frutto, mentre Alban tirava giù dalla barca la sua rete piena di pesci.
"Presto arriverà una tempesta." Disse il barcaiolo guardando l'orizzonte, mentre le folgori squarciavano le scure nuvole in lontananza. "Il drago mangerà l'uovo." Mormorò Alban guardando la tempesta che si avvicinava. |
Addentai il frutto dolce e succoso, mentre seguendo lo sguardo di Alban notai in effetti dei fulmini, che illuminavano l'orizzonte.
Saltai poi sentendo la sua frase. "Come avete detto? Sul drago?" chiesi infatti, subito, con vivo interesse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, una vecchia prfezia." Disse il barcaiolo a Gwen. "Parla del Mastro di Chiavi, il messaggero dei mondi supremi. Cavalca il fulmine del drago." Fissandola.
|
Aggrottai la fronte.
Com'è che non ne avevo mai sentito parlare, fino ad ora? Gettai via il nocciolo del frutto e mi avvicinai. "Ho sognato un drago, stanotte, sapreste dirmi di più?" con interesse sempre crescente. Avevo raccontato ad Alban del mio passato e speravo potesse aiutarmi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Un drago..." disse Alban fissando Gwen "... un drago può avere mille significati... e credo che solo tu possa comprendere quello del tuo sogno. Cerca dentro di te." Fissandola.
In quel momento arrivò un uomo. "Vorrei passare dall'altra parte del fiume." Rivolto al barcaiolo. "Quanto mi costerà?" "Un soldo." Rispose Alban. "Bene, eccovi la moneta." Il nuovo arrivato pagando, per poi fissare Gwen. https://media.eventhubs.com/images/2...e-costumes.jpg |
Annuii lentamente, pensierosa, anche se non aveva risposto alla mia domanda.
Arrivò poi un uomo, che non avevo visto da queste parti, chiedendo di attraversare il fiume ed accennai un vago sorriso quando mi guardò. "Fate attenzione, è in arrivo una tempesta" lo avvertii. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"La tempesta è sempre messaggera del Cielo, ragazza mia." Disse l'uomo a Gwen.
Aveva con sè un panno avvolto intorno a qualcosa di circolare. "La barca è pronta." Alban all'uomo. "Mi terresti questo fino al mio ritorno?" Il nuovo arrivato a Gwen, porgendole l'oggetto avvolto in quel panno. |
Sembrava che oggi la gente non dicesse altro, in merito a questa benedetta tempesta.
Alban poi lo informò che la barca, ibera dal pescato, era pronta e la richiesta dello sconosciuto mi sorprese. Presi l'oggetto circolare ed avvolto che mi porgeva e lo guardai. "Ma certo, mi troverete qui quando tornerete" sorridendo e chiedendomi cosa ci fosse dentro. Immaginavo nulla di troppo prezioso, altrimenti difficilmente me l'avrebbe affidato con così tanta leggerezza. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
C'era una volta o non c'era stata mai, il Tempo per noi Streghe della Confraternita del Corvo Bianco non esisteva, da quanti anni o secoli avessi viaggiato nel tempo non lo sapevo nemmeno io, non ricordavo nè la mia infanzia, una madre o una nascita.
Mutavo col mutare dei secoli e delle stagioni, ma eravamo unite nel Bene, dovevamo preservare il prezioso calice del Corvo Bianco poichè in esso vi stava il nostro potere, altrimenti la stirpe si sarebbe estinta. La nostra Sovrana era Parvia, non viaggiavamo certo su una scopa ma potevamo avere particolari doti. Io sapevo mutare aspetto in pochi secondi, a dire il vero non avevamo patteggiato col diavolo, quello apparteneva ad altri riti, ma vivevamo sospese per il Bene. Abitavamo in una foresta, dormivamo sotto gli alberi secolari dove le nostre divinità naturali potevamo invocare e interrogare per essere sempre pronte a dare il nostro potere benefico sotto il segno del Corvo Bianco. https://images.unsplash.com/photo-15...rop&w=425&q=80 |
"In verità" disse lo sconosciuto a Gwen "non tornerò presto. Mi sentirò più sicuro sapendolo al sicuro. Quindi portalo con te, a casa tua. Verrò a riprenderlo al mio ritorno. Ma bada di non darlo a nessun altro che non sia io." Fissandola con i suoi occhi magnetici e misteriosi.
Detto ciò salì sulla barca e Alban lo portò dall'altra parte del fiume. Nel bosco sacro tutto appariva incantato, con lo splendore della vegetazione lussureggiante che scintillava di infiniti colori sotto i raggi dorati di un Sole fatato. Ma fra le profumate e mature gemme fruttate che pendevano preziose dai robusti rami degli alberi acquatici, accarezzate da una brezza trasparente e brillante, cominciarono a tintinnare all'improvviso. Da uno degli alberi più alti saltò giù uno scimmiotto che subito raccolse un lungo e sottile ramo, fendendolo poi nell'aria. Un attimo dopo il ramo diventò un robusto bastione borchiato d'oro e lo scimmiotto, umanizzato, apparve vestito come un antico guerriero. "Ah, finalmente..." disse guardandosi braccia e gambe "... evviva!" Ridendo forte. Corse allora, aiutandosi nello scavalcare rami, verso un ruscello dove sorgevano tamarindi e salici, dove riposava una bella fata addormentata. "Altea, svegliati!" Lo scimmiotto alla fata dormiente. https://p7.pstatp.com/origin/pgc-ima...0eca028c2.jpeg |
"Oh" dissi solo, sollevando un sopracciglio.
Ancora più strano considerando che, se fosse stato qualcosa di prezioso, avrei potuto pure venderlo e tranne qualche profitto. Non l'avrei mai fatto, ben inteso, ma c'era tanta brutta gente in giro. Ad ogni modo, volevo tener fede alla promessa. "Avete la mia parola" dissi, con tono sicuro, prima che andasse via con Alban in barca. Tornai nella mia capanna ed ero onestamente troppo curiosa, per cui volli sbirciare e capire cos'era quell'oggetto tanto misterioso e prezioso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen tornò alla sua capanna e scilse il panno scoprendo cosa in esso si celava.
E con sua sorpresa scoprì che si trattava di un grosso uovo verde. https://www.munishop.com/wp-content/...da-nefrite.jpg |
Sistematami sul mio giaciglio, loro tolsi dal suo involto e scoprii che era un grosso uovo verde.
Non sapevo a cosa mai potesse servire, ma poi mi ricordavo tutti i riferimenti che avevo colto in merito ai draghi, a partire dal mio sogno e quell'uovo era davvero un ulteriore indizio, sebbene non sapessi come intervenire, come studiarlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Guardando quell'uovo Gwen pesò subito al suo sogno e come questo sembrava ricorrere molte volte quel giorno.
Ma poi qualcuno bussò alla sua porta, destandola dai suoi pensieri. |
Stavo ancora osservando quell'uovo, cercando di comprenderlo, di svelarne i segreti, quando un battere alla porta mi fece sobbalzare.
Coprii di nuovo l'uovo, lo nascosi sotto il mio giaciglio ed andai ad aprire la porta della mia capanna. Immaginavo fosse Alban, dal momento che non avevo nessuno che avrebbe potuto farmi visita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ero avvolta nel torpore magico, ma con la mia spada Volpe Ambrata al fianco, non sembravo affatto innocua come sembrava e dovevo difendermi da chi volesse attaccarmi.
Ad un tratto udii in quel dormiveglia perenne qualcuno chiamarmi, i miei occhi si socchiusero appena e ci volle molto per poter riprendere la vista e tutti i sensi, ma il bosco magico col suo tintinnio rinvigorò il mio animo. Poi mi voltai e vidi lo scimmiotto armato "Quanto ho dormito? Ma dove siamo? Non dirmi che mi sono allontanata dalla Confraternita e ho smosso il Tempo nuovamente" alzandomi e usando il potere della trasformazione, potevo essere Bene e Male. https://magicartworld.com/wp-content...E5%88%B061.jpg |
Gwen nascose l'uovo e andò ad aprire.
Sulla soglia trovò allora una vecchia, accompagnata da un bambino. "Buonasera, ragazzamia." Disse lei a Gwen. Era piccola, dalla pelle bianchissima, il volto rugoso e gli occhi simili a 2 fessure. Altea aprì gli occhi e vide lo scimmiotto. "Salute a te, Altea." Disse quello con un teatale inchino, saltellando poi all'indietro. "Mi manda il gran consiglio delle fate, dietro richiesta dell'oracolo. Bisogna raggiungere la terra degli uomini. Sta per accadere qualcosa. In verità non so cosa di preciso, ma le uniche parole che mi son state dette è che le porte di tutti gli inferi si sono spalancate, o almeno sono prossime a farlo!" |
Ascoltai con fare di superiorità lo scimmiotto e sgranai gli occhi "Qualcosa di tremendo sta accadendo nella Terra degli Uomini" com in lieve sorriso "A volte non si comportano bene, ma è il mostro dovere e se l'oracolo del Corvo Bianco mi ha prescelto..non posso esimermi, dove dovrei recarmi" mentre lasciavo fiamme sullo specchio per vedere il luogo.
Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk |
Altea con le fiamme animò il suo specchio magico e un attimo dopo vide apparire sul vetro una sterminata città.
"Tutto comincerà da quella città." Disse lo scimmiotto ad Altea. |
"Oh" esclamai "Si sta così bene tra la nostra natura..eh sia..presumo ti abbia mandato Parvia. Cosa comanda esattamente?Dovrò pure fingere di essere umana?" leggermente irritata a questo ultimo pensiero.
Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk |
Mi apparve sulla soglia una donna anziana, dallo strano colorito pallido, insieme ad un bambino.
"Buongiorno a voi, avete bisogno d'aiuto?" chiesi, gentile. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, serve una bella copertua." Disse pensieroso lo scimmiotto ad Altea. "Qualcosa che ti consenta di muoverti in modo libero e indisturbato. Hai idee o preferenze?"
La vecchia ridacchiò a Gwen. "Oh si, mia cara..." disse la vecchia gracchiando "... vedi, ho perduto una cosa e darei qualunque cosa per ritrovarla..." fissandola. |
Aggrottai appena la fronte.
"Dite? Non vi conosco e non lascio mai queste zone" dissi perplessa "Siete sicura?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non saprei, certo vorrei essere libera ..sono indecisa se cercare un posto nella natura o in città ma..dovrei stare attenta ai miei poteri..una principessa da un Paese straniero, magari in una villa nella natura?Cosa pensi?"
Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk |
Lo scimmiotto cominciò a pensare dopo quelle parole di Altea.
"Ho un'idea..." disse poi "... massì, è un'idea geniale!" Ridendo. "Potresti essere una famosa stilista o cantante, amante della natura e che inizia a diffondere in giro messaggi ambientalisti per salvare il pianeta! Avresti un tuo sito, una tua rivista, saresti ospite in importanti programmi e molte persone ti seguirebero! Che ne dici?" "Chissà..." disse la vecchia a Gwen con la sua voce gracchiante "... magari l'hai visto... vedi, si tratta di un grosso uovo di drago..." fissandola. Gwen in quel momento si accorse che quello che credeva essere un bambino era in realtà una ragazzina e anche lei la guardava senza un'espressione ben definita. https://akns-images.eonline.com/eol_...576;center,top |
A quelle parole feci una smorfia "Ma sai che detesto ogni tipo di contatto umano..ma non ho alternativa" sospirando "Ma che mi rimangano le doti e la mia Volpe Ambrata, ho bisogno del vostro aiuto...direi un look dark sexy?" Facendogli l'occhiolino
Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk |
Quando disse un uovo di drago, mi sentii un brivido lungo la schiena.
Ma quel tipo mi aveva detto di custodire l'uovo e non l'avrei dato a nessuno. "Draghi? Dite seriamente?" con tono beffardo ed un mezzo sorriso. "Penso vi stiate sbagliando" aggiunsi. Tutto mentre la bambina, non bambino, mi guardava in modo inquietante ed io evitavo il suo sguardo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La vecchia rise, con quella voce stridula e grottesca, per poi fissare Gwen.
"Sai, ragazza..." disse parlando più piano "... io potrei anche far riavere il proprio ruolo al tempio a chi mi aiutasse a ritrovare il mio uovo... non lo sai?" Sorridendole. Mentre quella ragazzina fissava Gwen senza espressione. "Beh, questo non sarà certo un problema." Disse divertito lo scimmiotto. "Col tuo aspetto farai innamorare uomini in serie, Altea!" Ridendo. "Per la tua Volpe Ambrata non credo avremmo problemi, magari trasformandola in un flauto che tu userai scenograficamente in ogni tua apparizione in tv o su Internet. Un segno distintivo! Già immagino i giornali... dea Altea, figlia della natura e salvatrice del pianeta!" |
Aggrottai la fronte più seriamente, stavolta.
Non mi piaceva la direzione che la discussione stava prendendo, affatto. "Tempio? Voi straparlate donna" sbottai "Di che parlate?" dissi, ma in realtà volevo che andasse via. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Guarda che non cerco fama e successo ma devo compiere la mia missione..e poi sai..noi streghe bianche non possiamo amare gli uomini..o fate" osservando lo scimmiotto divertita "Potresti farmi da braccio destro"
Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk |
"Lo sai, mia cara..." disse la vecchia divertita "... e ti conviene darmi l'uovo, o finirai molto male. Volevo aiutarti a tornare al tempio, ma se mi costringi allora potrei punirti come non immagini..." a Gwen.
"E' un travestimento per passare inosservata, Altea." Disse divertito lo scimmiotto. "Io? Onorato di essere il tuo braccio destro." Con un teatrale inchino. |
"Lo sai sono facilmente suscettibile e non mi piace scherzare. Bene non sarò sola, ovviamente un animale vicino saggio come te mi sarà di aiuto. Vi è altro? Dobbiamo andare da Parvia prima o..?" lasciai la domanda in sospeso.. o si partiva.
Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 15.25.58. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli