L'ometto seguì con lo sguardo Altea che andò a prendersi da bere.
“Si... ecco...” disse destandosi “... il signor Montes chiede di lei...”
Montes era il gran capo della Yuve.

Mi urtava la sua faccia divertita e dovetti stringere forte la sporgenza dello sportello per non prenderlo a schiaffi.
"Pensi che solo perché io vendo me stessa per compiacere degli squallidi ricchi nullafacenti non tanto diversi da te io debba essere una stupida e ignorante, senza passato, senza una storia alle spalle, vero? Beh, forse un po' hai ragione, sì. Sono stupida, solo per il fatto di aver perso una serata qui con te, che volevi solo accertarti che la reputazione di paparino non fosse intaccata. Bene, ora sai quello che volevi sapere, direi che abbiamo fatto abbastanza" e scesi dalla macchina.
"E visto che sei già in macchina, prosegui sempre dritto e va' al diavolo" conclusi, poi mi allontanai definitivamente, iniziando a camminare.
Avrei dovuto veramente ricredermi sul conto di questa serata.

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“Aspetta ferma...” disse Elv a Gwen, scendendo anche lui dall'auto “... dai, non volevo certo offenderti... ho solo detto un'ovvietà, no? Non dovresti essere così suscettibile e permalosa, non credi? Non è professionale...” cercando di sdrammatizzare.

"E ci voleva tanto per dirlo?" seccata e finendo la bevanda.
Gli passai davanti e mi diressi verso lo studio del capo, il signor Montes e bussai alla porta.

Mi voltai.
Carino, cercava pure di sdrammatizzare.
"Un'ovvietà?" ripetei, atona, con un sopracciglio alzato.

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L'ometto sbavò sul fisico atletico di Altea e la seguì con o sgusrdo andare via.
Cr9 raggiunse così la stanza dei bottoni, dove c'era Montes.
"Vieni pure avanti, Cr9." Disse l'uomo. "Allora, come te la passi?"
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"Dai..." dise Elv sorridendo a Gwen "... non vorrai certo litigare per una cosa simile? Non ti ho mica insultata... anzi, devo dire sei molto carina..." facendole l'occhiolino "... e poi non dovresti trattare con educazione potenziali clienti? Dopotutto il cliente ha sempre ragione." Ridendo piano.

Mi sedetti alla poltrona davanti alla scrivania di Montes "Come me la passo? Bene, passo da un caso all' altro, ah stanotte ero in un locale dove vi era parecchia malavita..e qui ho registrato alcuni uomini che riciclavano denaro da proventi illeciti" poggiando la microspia e il registratore sulla sua scrivania "Ovviamente ho dovuto fare la civettuola con uno di loro, è lavoro...novità? Casi interessanti? Arrivi nuovi alla Yuve?" sorridendogli ma col volto serio, senza inflessioni.

Ora le lusinghe.
Prevedibile.
Ah, questa era interessante.
"E tu, saresti un potenziale cliente?" gli chiesi, lentamente, guardandolo attentamente e usando un tono e un accennato sorriso non provocanti, bensì velatamente provocatori, mentre piegavo lateralmente il capo.
Non sapevo dire se il mio intento fosse quello di imbarazzarlo, ma di sicuro mi sarei divertita.

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“Si, abbiamo qualche novità.” Disse Montes ad Altea. “L'Afrapool, la polizia federale Afragolignonese, ha chiesto il nostro aiuto. Ci ha chiesto di collaborare. Diciamo una sorta di protocollo di protezione. In pratica siamo in missione per... per conto di Dio.” Accennando un sorriso per un istante e riprendere poi subito la sua espressione seria, da duro veterano.