Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Due parole con... Pierluigi Curcio (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1652)

Hastatus77 02-05-2011 13.47.49

Due parole con... Pierluigi Curcio
 
Nella giornata del 03 maggio 2011, a partire dalle 20:30-21:00 circa, il forum di Camelot avrà l'onore di poter accogliere Pierluigi Curcio alias Dubricius, col quale potremo parlare del suo ultimo libro "Il prezzo dell'odio" e dei suoi eventuali progetti futuri.

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Discussioni legate a Pierluigi Curcio

Hastatus77 03-05-2011 20.23.35

Come devo iniziare... con un "Buonasera cari forumspettatori e ben arrivati a questa nuova puntata di <Due parole con...> ..." :D

A parte le battute, volevo ringraziare fin da ora, ed a nome di tutti, Pierluigi per aver acconsentito a partecipare a questa "intervista"... anche se qui di giornalisti non ce ne sono. :p

Ma, è arrivato il momento... signori, accendete i motori... si parte!! ;)

Dubricius 03-05-2011 20.29.03

Citazione:

Originalmente inviato da Hastatus77 (Messaggio 30053)
Come devo iniziare... con un "Buonasera cari forumspettatori e ben arrivati a questa nuova puntata di <Due parole con...> ..." :D

A parte le battute, volevo ringraziare fin da ora, ed a nome di tutti, Pierluigi per aver acconsentito a partecipare a questa "intervista"... anche se qui di giornalisti non ce ne sono. :p

Ma, è arrivato il momento... signori, accendete i motori... si parte!! ;)

Buonasera a tutti, eccomi qui ...

Dubricius 03-05-2011 20.29.38

Citazione:

Originalmente inviato da Dubricius (Messaggio 30055)
Buonasera a tutti, eccomi qui ...

Vi ringrazio per l'invito e spero non mi farete "a pezzettini"

Hastatus77 03-05-2011 20.30.46

Vorrei fare un confronto fra la prima versione del tuo libro "Vendetta" edito da Il filo e questa "Il prezzo dell'odio", edito da Arduino Sacco editore.

Leggendo le prime pagine, mi sembrava di essere di fronte ad un libro completamente diverso, forse anche perché i nomi di alcuni personaggi sono cambiati... solo in seguito ho trovato il filo della narrazione presente in entrambi i testi, e mi sono quindi accorto che ne "Il prezzo dell'odio", il legame con il ciclo bretone è più forte.
Cosa ti ha portato a questa decisione? E come mai hai deciso di ampliare il tuo testo?

llamrei 03-05-2011 20.32.16

Con immenso Onore e con un esplosivo piacere saluto Dubricius o Pierluigi(come preferisci essere chiamato in questa particolare occasione?) e tutti i forumspettatori presenti e futuri.:smile_wave:

Dubricius 03-05-2011 20.32.54

Citazione:

Originalmente inviato da Hastatus77 (Messaggio 30057)
Vorrei fare un confronto fra la prima versione del tuo libro "Vendetta" edito da Il filo e questa "Il prezzo dell'odio", edito da Arduino Sacco editore.

Leggendo le prime pagine, mi sembrava di essere di fronte ad un libro completamente diverso, forse anche perché i nomi di alcuni personaggi sono cambiati... solo in seguito ho trovato il filo della narrazione presente in entrambi i testi, e mi sono quindi accorto che ne "Il prezzo dell'odio", il legame con il ciclo bretone è più forte.
Cosa ti ha portato a questa decisione? E come mai hai deciso di ampliare il tuo testo?

"Vendetta" è stato il primo lavoro, il primo romanzo, non avevo mai scritto nulla del genere, neppure un racconto. Era una versione per alcuni versi ingenua che meritava di essere approfondita e resa ancora più realistica.

Dubricius 03-05-2011 20.36.17

Citazione:

Originalmente inviato da llamrei (Messaggio 30058)
Con immenso Onore e con un esplosivo piacere saluto Dubricius o Pierluigi(come preferisci essere chiamato in questa particolare occasione?) e tutti i forumspettatori presenti e futuri.:smile_wave:

Puoi tranquillamente chiamarmi Pierluigi, Dubricius è un omaggio ad uno dei personaggi presenti sì nel libro, ma soprattutto al coprotagonista di un secondo lavoro ancora inedito.

Guisgard 03-05-2011 20.44.26

Ciao, Pierluigi.
In primis ti faccio i complimenti per il libro, che trovo molto interessante, soprattutto per lo scorcio storico che ospita le vicende.
Originale, visionario per certi aspetti e molto evocativo.
E questo mi spinge a chiederti una cosa che mi sta molto a cuore, anche se non direttamente legata, o almeno non del tutto in realtà, con la trama del tuo libro.
Nell’ultimo periodo la letteratura sembra aver intrapreso una strada che devia decisamente dalle ambientazioni classiche.
Una marcata tendenza “New Age” sembra infatti aver animato lo scenario arturiano, proprio a discapito della tradizione, frutto della letteratura appunto classica dei grandi romanzi bretoni.
Così vediamo la volontà di “redimere” personaggi come Mordred, Morgana e via dicendo.
Notoriamente si giustifica il tutto con una voglia di “ritorno alle origini”, verso la cultura ed il panorama celtico.
Ma tutto questo non può in qualche modo “alterare” un filone che in realtà ha i suoi personaggi ormai già ben fissati nell’immaginario collettivo praticamente da sempre?
Ci possono essere altre ragioni, diciamo non solo culturali ma anche religiose?
Tu come vedi tutto ciò?

Dubricius 03-05-2011 20.51.16

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 30062)
Ciao, Pierluigi.
In primis ti faccio i complimenti per il libro, che trovo molto interessante, soprattutto per lo scorcio storico che ospita le vicende.
Originale, visionario per certi aspetti e molto evocativo.
E questo mi spinge a chiederti una cosa che mi sta molto a cuore, anche se non direttamente legata, o almeno non del tutto in realtà, con la trama del tuo libro.
Nell’ultimo periodo la letteratura sembra aver intrapreso una strada che devia decisamente dalle ambientazioni classiche.
Una marcata tendenza “New Age” sembra infatti aver animato lo scenario arturiano, proprio a discapito della tradizione, frutto della letteratura appunto classica dei grandi romanzi bretoni.
Così vediamo la volontà di “redimere” personaggi come Mordred, Morgana e via dicendo.
Notoriamente si giustifica il tutto con una voglia di “ritorno alle origini”, verso la cultura ed il panorama celtico.
Ma tutto questo non può in qualche modo “alterare” un filone che in realtà ha i suoi personaggi ormai già ben fissati nell’immaginario collettivo praticamente da sempre?
“Ci possono essere altre ragioni, diciamo non solo culturali ma anche religiose?
Tu come vedi tutto ciò?

Più che redenzione credo si tratti di commercializzazione di un prodotto reso più adatto ai giovani d'oggi, un pò come il filone Smallville, o Twilight, o le avventure del giovane Merlino. No, non credo ci sia un'ispirazione religiosa, ma solo l'intento di cavalcare un filone stralunandone sì i personaggi ma incrementando il botteghino. Per quel che riguarda il filone arturiano da me seguito mi sto attenendo scrupolosamente alla teoria della Dott.ssa Malcor che vede in Lucio Artorio Casto, un prefetto dell'ala equestre realmente vissuto nel II sec. dc., colui che diede le origini al mito. Allo stato attuale mi sto occupando delle figure di Costantino III ed Aureliano Ambrosio, compito non facile data la scarsità delle fonti, ma su Costantino III qualcosa per fortuna abbiamo.


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