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"Bene." Disse il regista soddisfatto ad Altea. "Allora domattina, diciamo verso le 07.00, torni qui per le riprese. Se supererà il provino entrerà a far parte del nostro cast. Domande o dubbi?"
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La ragazza si allontanò impaurita, ma era comprensibile.
Cercai comunque di rassicurarla. "Non avere paura, puoi fidarti" dissi, con tono calmo e gentile, allungando lentamente una mano verso di lei, sperando si calmasse e si fidasse di me. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi fermai a osservare lo strano tizio appena entrato nella stanza.
La faccia coperta, l'aria misteriosa. Non riuscii a trattenere un sorrisino. "Pico della Mirandola presumo!" Porgendogli la mano. |
La ragazza guardò Gwen negli occhi.
Quello sguardo era strano, curioso, inquietante. Non c'era molto differenza da pupilla ed iride, inoltre i suoi lineamenti non sembravano ben definiti, quindi il tutto conferiva al suo volto piatto un che di inespressivo. "Vedrai non ti daranno più fastidio." Disse Ludwing arrivando e fissando la ragazza dalla pelle bianchissima. |
"Si, sono io." Disse lui a Destresya col suo tono freddo, indifferente, quasi apatico.
Fece un passo per raggiungere il centro della stanza e posare su una scrivania la sua borsa. La professoressa così potè vederlo più da vicino, notando che sotto il bavero e dietro gli occhiali scuri quell'uomo aveva delle bende, dalle quali spuntava fuori solo il naso, che sembrava essere di un colore stranissimo, simile ad un bianco ghiaccio. |
"Si...avrei bisogno del copione...devo studiare la parte" e poi ebbi un fremito "Non ho nemmeno un posto dove risiedere, sono arrivata qui talmente in fretta, dove posso dimorare?" in tono pacato.
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Aveva uno sguardo molto strano, però comunque animato dalla curiosità.
Non aveva un volto particolarmente espressivo, ma era certamente un'eccezione della natura. Non avevo nemmeno idea di dove fosse originaria. Poi, tornò Ludwig e sorrisi annuendo. "Ha ragione, puoi stare tranquilla" mi aggiunsi anch'io. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"C'è un albergo qui vicino." Disse il regista. "La farò accompagnare lì e prenoterà una camera. In cado di provino andato a buon fine, il costo della stanza sarà a carico della produzione." Chiamò allora un uomo.
Era robusto, dal volto bonario e i modi pacati. "Louis, accompagna la signora de Bastian all'albergo Venere." Il regista a Louis. "Alloggerà lì." E poi consegnò un copione ad Altea. |
La strana ragazza guardò Ludwing e si allontanò, col suo passo claudicante.
Sembrava aver difficoltà anche a muoversi quella curiosa creatura. "Mi spiace per l'indegno spettacolo a cui ha assistito." Disse con tono cupo Ludwing a Gwen. "Sarà meglio che torni in cabina, dove potrà riposare. Mi scusi, io devo sistemare alcune cose." Sorrise in modo freddo e poi raggiunse la prua, dove erano ammassate diverse casse. Ludwing prese dei secchi con del ghiaccio e li riversò sul legno di quelle casse. |
Sembrava quasi un alieno o uno strano essere venuto da chissà dove.
Ma mi incuriosiva moltissimo. "Il Rettore tornerà a breve, è uscito solo un attimo, nel frattempo ci tengo a ringraziarla personalmente per aver finanziato questa impresa, è il lavoro di tutta la mia vita!" Ammisi. Era vero, dopotutto. |
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