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Dension forzò la serratura con una pinzetta ed alla finì riuscì ad aprire la porta.
Così lui e Dacey entrarono nell'alloggio. L'atmosfera di quella stanza era tiepida e profumata, come se varie e gradevoli essenze ne avvolgessero ogni angolo. I loro piedi posavano su un tappeto spesso e morbido, di pregevole fattura. Tutta la camera era parata di stoffa Italiana, color violacea ed intessuta a gigli d'oro. Dal soffitto pendeva una preziosa e stilisticamente audace lampada di cristallo ed alabastro, di forma ardita e di colori vivissimi. Le tende erano in tessuti borbonici, con ricami d'argento e tenute legate con fili intrecciati color cremisi. Ovunque dalle pareti pendevano trofei, armi, foderi, quadri ed Immagini Sacre. Il mobilio era raffinato, di uno sfarzoso barocco, mentre divani e seggiole apparivano di finissimo gusto rinascimentale. Due grossi bauli erano aperti. In uno vi erano abiti di ogni tipo e colore, mentre nell'altro si vedevano parrucche, barbe finte ed oggetti di ogni genere. Il letto era coperto da un baldacchino imperiale di gusto svevo e sul comodino intarsiato posto lì vicino vi era un libro, intitolato Ardea de'Taddei ed accanto un'ocarina bianca. E al centro del letto, su una teca preziosa ed ammirevole, stava l'elsa di una spada a forma di fiore. La stessa che Dacey aveva visto a Vacolis. http://wallpaperpixel.com/thumbnail/...em-preview.jpg |
Quando entrai non riuscii a trattenere un'espressione di stupore. Quella pareva la stanza di un principe e non di un capitano di vascello.
Avanzai osservando tutto quello sfarzo notando il baule con i vari travestimenti. Sempre tenendo la mano del mio finto marito mi immobilizzai all'improvviso. - É quella la spada - sussurrai sottovoce indicando il fiore. |
E mentre Altea, tornata nella sua cabina, se ne stava a leggere, Gwen aveva fatto la conoscenza di Hold.
“Ho girato il mondo, ragazza mia.” Disse il vecchietto. “E posso dirvi che il mare è pieno di simili storie, tragiche e romantiche, fatte di tesori, di fughe, di Amore e di follia.” Annuendo. “E voi, ditemi, come mai siete a bordo di questo vascello? Siete forse una delle tante amiche del capitano? Eh, quel benedetto ragazzo non metterà mai la testa a posto.” Scuotendo il capo. |
Chiusi il libro e guardavo le fiammelle delle candele, mi rilassai un pò e presi sonno.
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“Ma chi sarà mai questo capitano...” disse Dension, guardandosi intorno “... e dov'è ora?” Guardò poi la spada indicata da Dacey. “Mai visto una spada simile...” la toccò “... perchè non si fa vedere?” Continuando a fissare la stanza.
Poi sfogliò il libro. “Ardea de'Taddei...” leggendo il titolo, per poi accorgersi dell'ocarina “... ama la musica il nostro misterioso capitano...” |
"Oh no no" ridendo "Io ed il mio amato, come altri, siamo stati temporaneamente ospitati dal capitano mentre fuggivamo da Vacolis, poiche` eravamo capitati li per sbaglio ed era un posto davvero invivibile, ma quanto prima noi due sbarcheremo a Nuova Camelot" sorridendo serena.
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É davvero un bel uomo misterioso, non c'è che dire- sospirai guardandomi ancora intorno.
Presi a mia volta il libro incuriosita. - Hai ragione, com'è possibile che a quest'ora non sia nella sua stanza...- mormorai corrugando la fronte sfiorando le stoffe che decoravano il baldacchino. |
“Bella Nuova Camelot.” Disse Hold a Gwen. “Ci sono stato anni fa, per la caccia al cinghiale. Ma poi, per avversi motivi, finii per ritrovarmi a cacciare lupi.” Annuì. “Ma vi era buon vino a Nuova Camelot. Si, buono davvero.”
Arrivò Pepino e fece un cenno a Gwen, come a dirle che Hold era un po' confuso mentalmente. |
Ascoltai le parole di Hold e trattenni una risata al cenno dell'uomo.
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Ad un tratto l'aria della stanza si fece più pesante.
Il profumo divenne più intenso e l'aria sembrò quasi mancare. Dacey si accorse che Dension barcollava, fino a quando lo vide cadere a terra. Comprese che erano le essenze. Come se di colpo avessero intriso ogni cosa del loro mistico e magico profumo. Un attimo dopo anche lei sentì i sensi venirle meno. Poi più nulla. |
Anche Pepino sorrise a Gwen, dopo averle fatto quel cenno ed andò via.
“E ditemi...” disse Hold a lei “... avete veduto il capitano? Io non lo vedo da giorni ormai... e stanotte che non riesco a prendere sonno avrei proprio voglia di giocare un po' con lui... sapete, noi facciamo lunghe partite a carte...” ridendo “... lui è un bravo giovane ed io lo lascio vincere... ma non diteglielo.” Divertito. Intanto Altea si era infine addormentata nella sua cabina. |
Arricciai il naso avvertendo un profumo forte, quasi fastidioso e pungente.
D'un tratto mentre quell'odore invadeva la stanza completamente, sentii che la mano di Dension stava allentando la presa. Lo guardai notando che le palpebre gli si chiudevano poi cadde a terra. Mi inginocchiai cercando di fargli riprendere i sensi ma la mia testa si faceva pesante, quelle essenze mi rendevano sempre più deboli. Tentai di resistere ma alla fine crollai accanto a Dension |
Presi sonno ma mi sentivo bloccata nel letto...una morsa...come se non potessi muovermi...ad un tratto mi sentii soffocare..come se qualcuno fosse sopra di me e tentasse di uccidermi...aprii gli occhi e vidi una figura orribile...cosa era...e urlai...e poi mi alzai ma sentii solo una risata e nulla più.
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"Parlate per caso di Icarius? O del capitano in persona?"
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Dacey aprì gli occhi.
Si guardò intorno e comprese di essere nella sua cabina. Nel suo letto. Ed accanto a lei vi era, ancora addormentato, Dension. Era stato dunque un sogno? La camera fiabesca, quegli oggetti esotici e meravigliosi? Ma poi si accorse che aveva qualcosa in mano. Un papavero blu fra le dita. Ed i petali di quel fiore erano ancora intrisi del profumo di quella misteriosa stanza. http://stampefiorisutela.it/wp-conte...99Himalaya.jpg |
Un incubo.
Altea si svegliò e poco dopo comprese che era stato solo un incubo. Ansimava per la paura, mentre fuori dall'oblò la Luna fissava il mare indifferente. Ormai l'alba era prossima, per scacciare le ombre di quella notte. |
“Del capitano, naturalmente.” Disse Hold a Gwen. “E poi non mi piace il nome Icarius. Non che sia brutto, ma quello vero è sempre meglio. Mah... non lo capitò mai, benedetto ragazzo... beh, credo tornerò a letto... a presto, amica mia.” Ed andò via.
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Quando mi ripresi ero di nuovo nella nostra cabina. Dension dormiva al mio fianco.
Con gli occhi sbarrati dall'angoscia osservai quel fiore tra le mie dita. Sembrava di rivivere la notte sulla Gioia. Anche in quel caso avevo sognato ma quando mi ero svegliata avevo trovato accanto un oggetto presente nel mio sogno. Cercai di non entrare nel panico e mi insinuai tra le braccia del mio contrabbandiere, per prendere conforto da quella stretta dopo aver posato il fiore blu sul comodino. Rimasi in silenzio mentre le immagini di quella stanza continuavano a tormentarmi |
Hold mi aveva lasciata con degli interrogativi, che sarebbero rimasti sicuramente irrisolti, sebbene sperassi il contrario.
Ormai l'alba stava gia` tingendo il cielo di rosa e mi avvicinai al parapetto per osservare il panorama. |
Mi asciugai il sudore..sapevo avrei fatto un incubo...e speravo lo fosse davvero.
Mi riversai sulla doccia e mi asciugai i capelli, aprii l' armadio e indossai un vestito...ve ne erano tanti..presi la sacca e cercai maglietta e pantaloni..no..sempre questi vestiti. Presi uno nero scollato e sempre corto per poter prendere le armi da sotto la gonna, aveva un corpetto senza allacciatura e damascato e unito una gonna corta con spacco laterale, anche se si notava la giarettiera leggermente con i piccoli pugnali non era un problema...si sapeva ero armata. E poi misi degli stivali neri ed alti..tanto presupponevo non vi erano pericoli anzi dovevo chiedere se vi era un poligono di tiro..dovevo allenarmi. Uscii ed era l' alba e vidi Gwen.."Ho dormito malissimo...pure un incubo e sembrava vero..". |
Arrivo` Altea.
"Ehi" sorridendole "Oh mi dispiace... era solo un incubo, dai" sorridendole per tranquillizzarla. "Meraviglioso, vero?" voltandomi nella direzione in cui il sole stava nascendo. |
Annuii.."Beh...mi fa più paura la realtà vissuta che gli incubi quelli almeno non sono..veri".
Guardai il cielo rosato.."Si stupendo e per te oggi sarà un giorno speciale..dai premerò pure io col dottore perchè liberi Elv dalla infermeria...si è ripreso ormai ed immagino tu muori dalla voglia di stare sola con lui...prima ero andata via..e si è presentato quel signore anziano..ma mi capisci...ho girato tutta la notte per questa nave...tornare era da stupidi...sembravo una girovaga..stanotte mi legherò al letto" e risi. |
"Si e` vero, non vedo l'ora" con un ampio sorriso "Capita a tutti di essere inquieti" sorridendo.
"Spero non abbia passato una nottataccia cin infermeria col naufrago..." pensando ad Elv. |
"Io lo sono per un motivo..poichè quel naufrago..sai io ho conosciuto Icarius a Nuova Camelot..ed ero nel suo maniero..ovunque vi stava la scritta sulla Gioia e si diceva la sua stirpe è maledetta..se sono qui è per le indicazioni mi ha dato un antiquario..un uomo orribile..sembrava un fantasma e rideva come un folle..come questo naufrago..è lungo da dire..ma mi ha detto se arrivavo qui indietro si sarebbe preso ciò che voleva a tempo debito..questo volevo dire ad Icarius...perchè vi è un motivo se mi ha aiutata ad arrivare qui..ma lui mi diceva di non pensare a Icarius ma Guisgard..ma Icarius dice non vi è su questa nave nessun Guisgard..ma due persone dicono esista un Guisgard dè Taddei...mamma mia..non avrò pace" e risi per sdrammatizzare. "Rimanga un segreto...ne va forse della vita di Icarius ma mi sentivo di parlarne...dopo pure io andrò in infermeria..voglio sapere del naufrago".
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"Tranquilla, sono qui se vuoi parlare" sorridendole "Sai, prima quell'anziano signore, Hold, ha detto che Icarius non e` il suo vero nome... non so se puo` esserti utile, ma spero di si."
Chissa` cosa intendeva Hold... va bene essere fuori di testa, ma non mi sembrava delirasse in quel momento. ''Magari vengo con te, voglio vedere come sta Elv" |
A quelle parole mi voltai di scatto.."Davvero? Beh..magari è un soprannome" dissi fingendo indifferenza ma il cuore accellerava forte.."Appena vedrò quell' uomo ne parlerò personalmente".
Icarius poteva essere Guisgard...ma lui negava..forse per questo sfuggiva..aveva paura scoprissi qualcosa..infatti era strano pure non si vedesse Capitan Falco..dovevo sapere cosa era questa Gioia..ma se Icarius fosse stato Guisgard i suoi lo avrebbe parato. Scrollai di dosso quei pensieri, non volevo allarmare Gwen, lei meritava serenità ora.."Grazie Gwen...sei una amica davvero perchè sei riuscita a capirmi e sei tenace, non cambiare mai eh...si dai andiamo a vedere in infermeria". |
Era turbata, ma non chiesi oltre.
"Figurati" abbracciandola. Mi dispiaceva vedere qualcuno in quello stato. Intanto, un nuovo gjorno era iniziato. |
Sorridevo sforzandomi ma capivo lei aveva intuito la mia inquietudine e le dissi.."Andiamo in infermeria..se vuoi..così puoi vedere Elv...io vedrò del naufrago come sono le condizioni".
Mi incamminai ed entrai mestamente in infermeria.."E' permesso...posso entrare o disturbo..vorrei parlare col dottore". |
"Certo, andiamo" e la seguii in infermeria. Non vedevo l'ora che Elv uscisse per averlo tutto per me.
"Buongiorno" sorridendogli e avvicinandomi a lui "Come ti senti?" |
Ero stesa su un fianco, con lo sguardo perso oltre la finestra da cui si scorgeva il mare, quando sentii la porta scricchiolare e poi aprirsi.
Un sorriso mi illuminò il viso, reso vago ed etereo dalla penombra. E infine la sua voce. Mi voltai verso la porta solo per un momento, quasi avessi paura di aver soltanto sognato. Poi mi sporsi verso il comodino, aumentando l'intensità del preziosa lampada, abbastanza da vedere il suo viso, ma non troppo per non guastare l'atmosfera soffusa. "Che ne sai, magari potevo essermi addormentata e non ti avrei sentito bussare..." sorrisi, illuminata dalla soffusa luce della lampada "Volevi startene là fuori ad aspettare?" Facendogli l'occhiolino. Mi misi a sedere sul letto, facendogli segno di sedersi accanto a me. Poi lui si avvicinò, mostrandomi quella strana boccetta. "Un dono, addirittura? Grazie..." sorrisi, prendendola dalle sue mani ed osservandola incuriosita "Cos'è?" alzando gli occhi su di lui Anche se in quel momento la sua presenza era il regalo più bello e prezioso. |
Gwen ed Altea raggiunsero così l'infermeria, mentre la notte entrava nella sua fase finale.
Elv, data l'ora, era ancora addormentato e non udì il saluto di Gwen, mentre ad Altea fu indicato il dottor Adagnes da un inserviente. “Prego, ditemi pure.” Disse il dottore all'avventuriera. |
Mi mostrarono il dottore e lo salutai.."I miei saluti dottore..niente di grave..solo volevo sapere sulle condizioni del naufrago..e cosa voi ne pensiate..può essere uscito di senno? Essere straniero..posso vederlo un attimo?"
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Dacey si strinse a Dension e lui, dopo qualche istante, si svegliò.
Si guardò intorno stupito, per poi strofinarsi gli occhi assonnati. “Ehi...” disse sorridendo alla giovane accanto a lui “... immagino che neanche tu sappia cosa sia accaduto... e del come ci siamo ritrovati qui... beh, almeno sono stati gentili a non buttarci in mare...” ironico “... e quello?” Accorgendosi del papavero sul comodino. |
Parlai troppo presto e dopo che superai il paravento notai che Elv dormiva ancora e mi fermai qualche minuto ad osservarlo, sorridendo.
Poi, sentii la voce del dottore che rispondeva ad Altea e mi voltai verso di loro. |
Icarius si avvicinò al letto, per poi sedersi accanto a Clio, alla luce soffusa di quella lampada.
Tutto generava giochi di chiaroscuro intorno a loro, rendendo ogni particolare quasi solo accennato. “E' un essenza molto rara e preziosa...” disse lui, indicando la bottiglietta “... si dice che se ne producano solo due bottigliette l'anno... una per il Sultano del Catai, che la dona alla sua moglie prediletta... e l'altra destinata invece ad ungere la sacerdotessa del tempio più grande ed antico del basso Gange... se vuoi potrai usarla per il tuo bagno...” sorridendole e posando la bottiglietta nella mano di lei “... così potrai decidere se sognare di essere una principessa o una sacerdotessa...” |
“Il naufrago ora riposa.” Disse il medico ad Altea. “Gli abbiamo somministrato un sedativo. Era agitato, rideva e piangeva... parlava in modo confuso... volete vederlo? Ma solo per pochi minuti...”
Intanto Gwen ascoltava la loro conversazione. |
Il medico chiese ad Altea se voleva vedere il naufrago, che a suo dire aveva mantenuto quegli strani atteggiamenti e io lo sapevo bene, dal momento che avevo sentito quella risata grottesca e non ero piu` riuscita a dormire
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Annuii col capo.."Si abbiamo sentito tutti penso le sue urla e risate grottesche..non starò molto..non preoccupatevi".
Lentamente mi avvicinai al letto del naufrago, cercavo un particolare...rimanevo in silenzio per sentire se nel sonno pronunciasse qualcosa di comprensibile. |
Elv vide Altea raggiungere il lettino del naufrago.
L'uomo era sveglio, ma vagamente intontito, con mani e piedi legati al letto, per evitare che si facesse del male. Ad un tratto guardò Altea. |
Lo ascoltai, incuriosita e affascinata.
Spostavo lo sguardo dai suoi occhi alla bottiglietta, per poi tornare ad osservare il suo viso. "È un regalo molto prezioso.." sorrisi, voltandomi per posare delicatamente la boccetta sul comodino, ci mancava solo che il mio essere terribilmente maldestra la mandasse in mille pezzi. "Quando sono entrata nella tua stanza io, ho portato solo una crostata..." sorrisi "Ad ogni modo, grazie.. ne farò tesoro.." con gli occhi nei suoi. Restai in silenzio per un lungo istante, per poi farmi pensierosa. "Dunque vediamo.. una principessa o una sacerdotessa, hai detto?" lanciadogli un'occhiata divertita "Beh, la moglie prediletta del sultano?" scossi la testa "Nah, non sembra allettante.. alla preferita preferisco decisamente.. l'Unica.." lanciando un'occhiata alla boccetta preziosa "Oppure una sacerdotessa?" pensierosa "Beh, nell'antichità molte sacerdotesse avevano rispetto e valore per loro stesse, non perché erano la moglie di.. o la figlia di.. la cosa mi piace già di più.." divertita "Peccato che non c'erano sacerdotesse guerriere.." risi, piano. Ma poi tornai seria e sorrisi. "Vorrà dire che dovrò avvisarti quando la userò..." sussurrai dolcemente, avvicinandomi appena "Così potrai dirmi se si sposa bene con la mia pelle..." senza distogliere mai lo sguardo dai suoi occhi illuminati dalla pallida luna. |
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