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"E sono i mostri peggiori, mia cara, quelli partoriti dalla superstizione." Disse Herbert a Gwen.
"Perchè non ci esponete la vostra idea, generale?" Belvon. "L'idea che mi sono fatto" mormorò Herbert "è quella riguardante più animali, probabilmente più lupi. Ecco spiegato il perchè di 3 aggressioni in pochi giorni. Un solo lupo non ha bisogno di tutta questa carne in un così breve lasso di tempo. Anche se mi lascia comunque perplesso tutta questa faccenda... i lupi assalgono l'uomo solo se davvero spinti dalla fame... qui invece sembra siamo davanti ad un animale con una spiccata antropofagia... probabilmente avendo assaggiato la carne umana ora non riesce più a farne a meno..." pensieroso. |
Annuii ad Herbert, perchè aveva proprio ragione.
Già a sentire i discorsi di quei contadini, c'era poco da immaginare. Non che i discorsi del curato fossero migliori... Ascoltai poi l'idea del mio patrigno e non aveva torto. Poteva essere così. "Potrebbe trattarsi di un branco giunto qui da poco..." ipotizzai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, per me è un solo animale." Dsse Goz a Gwen. "Attacca sempre allo stesso modo e morde sempre la giugulare per succhiare via il sangue delle vittime. Non un lupo però. Piuttosto un animale forse sconosciuto in queste terre."
"E da dove sarebbe arrivato questo animale sconosciuto?" Belvon. "Magari un grosso felino fuggito da un circo." Mangiando Goz. "Ho già incaricato un paio dei miei uomini di accertarsi se intorno queste terre ci sia qualche circo." Gli occhi neri di Herbert si spostavano rapidi da un ospite all'altro. |
Rimasi un po' dubbiosa al discorso di Goz.
"Potrebbe essere che morda per far morire più velocemente la preda e cibarsene..." ipotizzai poi. Notai l'espressione inquieta di Herbert. "Va tutto bene?" mormorai piano con una mano sul suo braccio, mentre gli altri discutevano fra loro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ma certo, cara." Disse Herbet a Gwen, per poi baciarle con affetto la mano.
"In effetti sono discorsi poco opportuni da fare a tavola." Ridendo Belvon, che però non si era certo guastato l'appetito nel sentirli parlare. "Domani in chiesa la comunità pregherà affinchè queste aggressioni finiscano." Annuì il Curato. |
Sorrisi rincuorata, quando mi baciò la mano e mi rassicurò che andava tutto bene.
"Speriamo davvero che tutto cessi e che sia stato solo un drammatico episodio..." commentai, finendo di mangiare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La cena proseguì portando le discussioni su argomenti diversi, perlopiù legati ai motivi che avevano spinto Herbert a venire a Monsearcl.
Dopo 2 ore però tutto terminò e gli invitati andarono via. "Detesto questo genere di serate..." disse Herbert una volta rimasto solo con Gwen "... che discorsi inutili... quelli del Curato poi... assurdi..." versandosi da bere "... ti sarai annoiata immagino, no?" Fissando la ragazza. |
Dopo due ore circa, gli invitati andarono via e rimanemmo da soli.
Ridacchiai mentre lui si versava da bere ed io mi sedetti sul divanetto accanto al camino. "Mi sono adattata..." risposi divertita. Del resto, non avevo vissuto questo genere di socialità e benché non fosse il massimo, potevo adeguarmi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Puoi dirlo che è stata una serata pesante, Gwen." Disse Lui bevendo. "Fortuna è terminata." Come se avesse svolto un compito oneroso. "Ti va di leggermi qualcosa, Gwen?" Chiese Herbert, mentre Facio metteva altra legna sul fuoco.
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Ridacchiai.
"Ma no, ve l'assicuro. Insomma, è tutto nuovo per me e anche la cosa più noiosa appare curiosa ai miei occhi..." dissi divertita. Poi, mi illuminai alla sua richiesta. "Ma certo! Cosa vorreste che vi leggessi?"https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...076a6e7164.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Voglio sia tu a scegliere, mia cara..." disse lui a Gwen "... dalle letture si può conoscere molto delle persone, non credi? Vorrei perciò ascoltare qualcosa che ti somigli, che ritieni tuo in un certo senso." Fissandola.
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Era molto molto interessante e volevo trovare qualcosa di altrettanto interessante per l'occasione.
Allora, mi avvicinai alla libreria più che fornita e presi un volume. Era una raccolta di racconti, forse un po' macabri, ma affascinanti. Ne scelsi uno, si intitolava "Il ritratto ovale", narrava la storia di un pittore, che nel mentre dipingeva la sua giovane moglie, continuò e continuò, non accorgendosi che la vita che stava trasferendo nel quadro abbandonava il corpo di lei, lasciandola esanime. Poteva sembrare macabro, a primo acchito, ma mi aveva letteralmente rapita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui ascoltò leggere Gwen, con molta attenzione.
"Un racconto molto evocativo, bello." Disse. "Forse la morale è racchiusa nella paura di perdere ciò che si ha. Il desiderio di voler mettere su tela e poterlo conservare, non credi?" Fissandola. |
Mi ascoltò senza interrompermi e mi fece piacere sapere che l'aveva apprezzato.
"Sì, lo credo anch'io... Tuttavia, la paura poi porta le persone a perdere irrimediabilmente ciò che hanno, nel tentativo di trattenerlo... Sembra macabro, a prima impressione, ma credo sia intriso di una lirica e malinconica poesia..." risposi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Belo, ma triste..." disse lui sorseggiando dal suo bicchiere "... non è strano? Una ragazza giovane e piena di vita... hai forse paura di perdere qualcosa o qualcuno, Gwen?" Fissandola.
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Riflettei su ciò che disse.
"Non so... Avrei voluto avere ancora mia madre, questo è certo..." risposi. "Ma non credo che l'anagrafe determini ciò che sentiamo, ciò con cui le corde del nostro cuore risuonano... È come quando ci si innamora... Accade e basta..." sorridendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, un giovane non teme la morte, non ci pensa e forse neache ci crede." Disse lui a Gwen. "Un cuore giovane non ha neanche paura di separazioni e distacco. Ma sono lieto di sapere che sei felice ora." Fissandola. "E dimmi... c'è già qualche ragazzo nel borgo che ti fa la corte?" Sorridendole. "Come tuo patrigno dovrò sapere di eventuali spasimanti di mia figlia, no?" Appena divertito.
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"Lo sono assolutamente" sorridendo.
Poi, non mi aspettai la sua domanda. "Oh no, direi di no..." risposi, cadendo un po' dal però. In tanti anni che ci avevo vissuto, praticamente tutta la vita, non avevo particolarmente frequentato il borgo, specialmente quando avevo iniziato a lavorare e avevo perso mia madre. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Cambiare programmi per partecipare alla caccia a un demone così da sbattere in faccia a contadini ignoranti che si tratta di una bestia e non di un essere sovrannaturale?" esclamai, divertita "La mia specialità!" sorrisi.
Effettivamente mi divertivano molto quelle cacce. Nei safari mi era capitato che gli indigeni considerassero questo o quell'animale con dei poteri magici, o altro, ma mi ero accorta che non c'era speranza quando, dopo averli uccisi iniziavano a dire che ero io ad avere poteri magici oppure che li aveva il mio fucile. Insomma, se uno non vuole vedere la verità, puoi anche sventolargliela in faccia, ma non la vedrà mai! "Partiamo subito, signore?" guardando il mio padrone, ormai tutta interessata al fatto della bestia che, a dirla tutta, sembrava molto più apassionante rispetto al mistero del sangue finto. |
"Massì, hai ragione..." disse Herbert chiudendo il suo libro "... sei appena poco più di una ragazzina." Guardando Gwen teneramente. "Ora credo che mi ritirerò, mia cara. Devo lavorare ad alcuni documenti da frmare ed inviare domattina al mio notaio. Ti auguro una buonanotte." E la baciò delicatamente sulla fronte, per poi andare nella sua camera.
Nel frattempo, alla locanda, Destresya e Odigel stavano cambiano i loro programmi. "Si, andremo subito a Monseracl." Lui a lei. Pagarono il conto al locandiere e dopo essersi fatti dare le indicazioni per raggiungere il borgo lasciarono la locanda. La loro carrozza attraverso un bosco folto e verdeggiante e nel tardo pomeriggio raggiunsero Monseracl. Il borgo era immerso in un cupo crepuscolo e proprio in quel momento si stavano tenendo i funerali dell'ultima vittima della belva. "Traimi dalla fossa, o Signore..." recitava il Curato "... salvami dai nemici che mi porgono agguati. Tu solo Sei la mia fortezza. In Te soltanto troverà salvezza. Cani feroci e leoni rapaci mi rincorrono. Manda i Tuoi Angeli a salvarmi, mio Dio!" E il mesto rintocco delle campane accompagnò il corteo funebre. https://lh3.googleusercontent.com/pr...gMj46SH6idMbCs |
Sorrisi, mentre poi mi baciava sulla fronte e mi dava la buonanotte.
A quel punto, anche io mi ritirai in camera mia, mettendomi a letto. Probabilmente, anche Herbert avrebbe preferito una serata diversa con una compagnia più gradevole, senza le occhiate di Goz su di me, ma avrebbe potuto essere peggio, quindi tutto sommato non era andata così male. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Partimmo senza fronzoli verso Monseraci, alla ricerca di questa misteriosa bestia che terrorizzava le povere anime di quei contadini.
Oh non che a me interessasse niente. L'unica cosa che interessava a me era la caccia, la sete di sangue, il pericolo. Il padrone sapeva bene come tenerla a bada, eccome. Arrivammo giusto giusto in tempo per un funerale. "Volete andare a dire due paroline al curato, padrone?" lo provocai, divertita. |
"Non credo, non saremmo d'accordo su parecchi punti." Disse con un vago sorriso Odigel a Destresya. "Vieni, cerchiamo una locanda. Il suono delle campane mi deprime." Con velato disprezzo.
Poco dopo il corteo si sciolse ed il funerale terminò. I 2 cercarono e trovarono una locanda al centro del borgo, mentre una pioggia fitta cominciava a scendere su Monsearcl. Pagarono 2 camere divise ma comunicanti tramite una porticina. Quando Destresya fu pronta a coricarsi dalla finestra sentì giungere delle grida. Qualcuno urlava per la paura, come se avesse visto qualcosa di terrificante. Le grida giunsero anche alla Rocca e Gwen le udì chiaramente dalla sua camera. |
Stavo quasi per prender sonno,quando un grido squarciò la notte.
Con il cuore a mille, mi precipitai dal letto ed aprii la finestra, sporgendomi per vedere o capire cosa fosse accaduto. Temevo che i giorni felici a Monsearcl fossero finiti definitivamente e si doveva cercare di capire al più presto come risolvere il problema, se non volevamo farvi eliminare tutti, uno dopo l'altro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non so perchè, ma me l'immaginavo!" ridacchai, divertita a quelle parole del padrone.
Arrivammo alla locanda del paese, e anche qui ci diedero due camere comunicanti, ma stavolta senza battutine con annessi e connessi. Peccato, mi sarei divertita. Era chiaro che in quel posto, nessuno aveva voglia di ridere. Avevo sciolto i capelli e stavo per slacciare il pesante corpetto di cuoio, quando si sentirono delle grida, delle forti grida di paura. Forse un nuovo attacco della besita!!! Istintivamente presi il fucile, anche se serviva a poco in quel momento, e poi il lume e mi avvicinai alla finestra per cercare di scorgere qualcosa all'orizzonte. |
Gwen e Destresya, ciascuna dalla proprio camera, la prima nella rocca e la seconda nella locanda, si affacciarono per capire cosa stesse succedendo.
Nel buio della notte videro la stradina che correva appena fuori dal borgo attraversata da una figura che correva. Correva e gridava forte, in preda alla paura. La Luna illuminava appena quello scorcio di borgo. "Aiuto..." disse con voce alterata dalla paura "... aiutatemi! La belva mi insegue!" Era dunque giunta fino alle porte del borgo quel misterioso animale. |
La rocca era situata molto in alto ed era possibile scorgere gran parte del borgo.
Vidi così una figura che giungeva alle porte del paesino urlando che la bestia era alle calcagna. Speravo davvero che qualcuno sentisse, salvando quella che rischiava di essere la prossima vittima di questa carneficina. Restai così alla finestra, seguendo con attenzione la vicenda e sperando che le persone aprissero le porte. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Subito si fece strada una figura, ansante, che correva a perdifiato, urlando di essere inseguita dalla bestia.
Sentii il sangue ribollirmi nelle vene, sentii quella sensazione, calda, profonda, forte, quell'istinto omidcida, quel desiderio di sangue sulle mani. Andai a bussre alla porta del mio padrone. "Signore, avete sentito?" cercando di mantenere la calma e contenere l'eccitazione, come mi aveva insegnato lui "La bestia è alle porte del villaggio, ho il vostro permesso per andare di sotto a perlustrare?". |
"Si, vai ma fa attenzione." Disse Odigel a Destresya.
Gwn intanto guardava dalla finestra la scena e vide la figura avvolta in uno scialle che correva. Era una donna. Ad un tratto un grosso animale sbucò dalla stradina, con pelo folto e lunga coda, lanciandosi all'inseguimento della donna. |
Era una donna, correva veloce per sfuggire alla bestia, la quale un attimo dopo fu visibile, aveva una lunga coda e il pelo folto.
Sì lanciò all'inseguimento della donna ed io stetti col fiato sospeso sperando che quella povera donna riuscisse a salvarsi, non sapevo quante altre morti avrebbe potuto sopportare la povera gente di Monsearcl. Due erano state già tante, se fossero continuate non riuscivo ad immaginare cosa sarebbe successo... Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Grazie signore!" annuii, concedendomi di chiudere gli occhi e assaporare la sensazione che tanto amavo.
Quell'adrenalina, quel godimento, quel furore che mi attraversava. Presi un profondo respiro e scesi di sotto, rapida e veloce. C'era la donna, che correva, e correva, disperata. E poi lo vidi. Vidi l'animale che si avvicinava. Sempre di più, sempre di più. Furtiva e nascosta dall'oscurità, mi avvicinai sempre di più, sempre di più. Era troppo lontano per potergli sparare, dovevo avvicinarmi. Oh quanto mi era mancata la caccia! |
Davanti agli occhi di Gwen quella drammatica scena continuava ad evolversi.
La donna correva veloce, fino a quando cadde a terra, inciampando. Ormai l'animale che la braccava le era addosso. Destresya si era lanciata per avere la meglio sulla belva, mentre la donna gridava disperata per la paura. Con un balco l'animale la raggiunse e si ritrovò su di lei. Era stata troppo veloce la belva e Destresya era ormai fuorigioco. |
Purtroppo, la donna inciampò, dando vantaggio alla bestia, la quale infatti si lanciò letteralmente su di lei.
Non sapevo quanto avrei sopportato la vista di questo episodio, era orribile il pensiero di un'ulteriore morte e non immaginavo quanto il borgo ne sarebbe stato scosso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen e Destresya restarono a guardare quella scena.
L'animale era sopra la donna, che sotto le sue zampe si dimenava e gridava in modo straziante. Poi, ad un tratto, una grassa risata echeggiò nella strada isolata ed umida. |
Le grida della donna erano insostenibili, impossibili da sopportare.
Avevo distolto lo sguardo, ma tornai con gli occhi sulla scena quando sentii una grassa risata provenire dalla stradina. Ma chi poteva mai essere? Il mio pensiero andò subito all'uomo che avevamo incontrato al capanno mentre pioveva, ma non capivo quale potesse essere il suo ruolo in tutto ciò, soprattutto se ripensavo alle sue parole. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quella risata riempì la stradina, i muri del borgo e l'intera notte.
Era quella donna, peò con la voce di un uomo, di un ragazzo, mentre l'animale da belva si era mutato in un cane affettuoso che leccava il suo divertito padrone. Accorsero allora diverse persone, tra cui il Curato e il borgomastro. Allora il ragazzo gettò via lo scialle, mentre il suo cane non cessava di fargli le feste. "Ehilà..." disse a tutti coloro che erano accorsi "... salute, gente!" Esclamò ridendo ancora. "Piaciuto il mio scherzetto? Davvero pensavate che il mio fido Ikki fosse la vostra mostruosa belva?" Accarezzando il suo cane. Tutto ciò sotto gli sguardi di Destresya e di Gwen. |
Subito non riuscii a capire la scena, ma poi... Sul serio?
Sul serio quel tipo lì aveva fatto uno scherzo simile?! "Code da non credere..." dissi, accorgendomi solo dopo di aver pensato a voce alta, mentre scuotevo la testa. Che pessimo soggetto... Sfruttare così il terrore della gente! Era tremendamente irrispettoso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era un ragazzo, moro, dal viso pulito, ma con modi e fare di un che teatrale.
Si credeva furbo, al di sopra delle regole e degli usi di quel posto. "Sei il solito, Bask..." disse Goz "... il solito spaccone! Unpazzo! E un giorno o l'altro finirai in gattabuia! Dopo che ti avrò pestato a sangue!" "Tutti qui a credere in mostri o Punizioni Divine!" Esclamò il ragazzo. "Ed io sarei il pazzo? Ma guardatevi!" Con disprezzo. "Siete una massa di idioti e superstiziosi!" "Ragazzo, è il demonio che ti fa parlare così." Lo riprese il Curato. "Pregherò per te." "Non voglio le preghiere di nessuno!" Urlò Busk. "Non c'è nessun Dio! Nessuno vi ascolterà!" Tutto ciò sotto gli sguardi di Destresya e di Gwen che fissavano quel ragazzo irriverente. https://www.hindustantimes.com/rf/im...e1adc20f07.png |
Il ragazzo, di nome Bask, si mostrava parecchio irriverente, oltre che, ripetevo, irrispettoso.
Deridere una cosa simile, che modi... Per una volta mi trovai d'accordo col curato e il Borgomastro. D'accordo non credere alle superstizioni, ma mancare così di rispetto alla memoria di quelle due povere ragazze... Ignobile, davvero ignobile. Davvero da non credere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quel Busk andò via col suo cane, scappando nella notte umida e silenziosa.
Poco dopo andarono via anche gli altri. In quel momento qualcuno bussò alla porta di Gwen. "Ho sentito delle grida giungere dal borgo..." disse Herbert "... stai bene? Ti sei spaventata? Deve essere accaduto qualcosa credo..." |
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