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Lascai rapidamente il ponte, augurando mentalmente all'uomo di guarire.
Una volta nella nostra cabina parlai senza timori. - Un po' mi sento in colpa però - dissi armeggiando per togliermi l'abito ed andare a letto- loro ci offrono la loro ospitalità e non li tradiamo in pratica.- |
Se non fosse stato per o membri dell'equipaggio, quell'uomo si sarebbe ammazzaro, cosi` si decise di indagare il giorno dopo, quando fossimo stati piu` lucidi e riposati.
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La notte era alta ed il mare calmo e piatto.
E poco dopo il panfilo svanì nell'oscurità. Altea fissava tutto ciò dal ponte, dopo aver lasciato la sua cabina. Ad un tratto sentì un cigolio. Era Cq impegnato nel suo giro di controllo. “Oh, milady...” disse ad Altea “... come mai ancora in piedi? Non riuscite a dormire?” |
“In colpa...” disse Dension a Dacey “... e perchè mai? Dimentichi che comunque il Falco è un ladro? Questa nave appartiene a X... e poi, ricorda, o lui o noi... ed io non voglio finire davanti ai tribunali popolari di Maruania...” la fissò “... perchè questo ripensamento, Dacey?”
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“Ora sarà meglio che tu vada a dormire, Gwen...” disse Elv “... è tardi... magari domani mi rimetteranno e finalmente sarò libero di uscire all'aria aperta...”
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"Buonanotte" lo salutai baciandolo e lasciando l'infermeria.
Poi raggiunsi la camera e dall'oblo` vidi che Altea era sul ponte e c'era anche Cq. Aprii l'armadio, presi un'elegante camicia da notte azzurra in seta e pizzo e mi misi a letto. |
Quando parlò dei tribunali rabbrividii, fin troppo bene sapevo quanto fossero terribili e senza pietà.
Mi sedetti sul letto una volta in camicia da notte. - Perdonami, hai ragione. Non voglio certo che tu venga preso e processato - gli carezzai il volto - credi davvero che X riuscirebbe a trovarci ovunque se non gli portiamo la nave?- L'idea di quel uomo e le sue minacce erano una presenza costante nei miei pensieri. |
Un droide..era incredibile.."Si molto inquieta..avevo visto andare la barca alla deriva..grazie molto gentile" sorrisi.
Stavo tornando nella mia camera ma pensavo all' antiquario della Gioia..mi diressi verso la camera di Icarius e lo chiamai.."Sono Altea..ci sei..posso entrare?". |
Gwen salutò Elv e tornando sul ponte vide Altea con Cq.
Poi l'avventuriera lasciò il droide e bussò alla porta di Icarius, senza ricevere risposta. “Cercate il capo?” Chiese Cq. Intanto i due finti coniugi erano nella loro cabina. “Si... credo di si...” disse Dension a Dacey “... ma non pensarci... non accadrà nulla... ora vado di là a farmi un bagno rilassante... ho bisogno di pensare... a dopo, piccola...” e la baciò, per poi andare a lavarsi. Dall'oblò intanto si poteva ammirare una splendida Luna sul mare. |
Non rispondeva e sobbalzai udendo il droide.."Si, sto cercando Icarius..sapete dove si trova?" lo aveva chiamato capo.
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Rimasi un po' ad osservare la luna che risplendeva grande e bianca su di noi e ripensai a tutto quello che era successo quel giorno, dall'arrivo sulla Divina Misericordia al ritrovamento di Elv fino al ritrovamento di quello strano naufrago.
In balia di quei pensieri, a poco a poco, mi addormentai. |
“Sarà in giro a controllare i vari strumenti di bordo, immagino.” Disse Cq ad Altea. “Vi occorre qualcosa, milady?”
Intanto Gwen era andata nella cabina che divideva con Altea e si addormentò. |
"Capisco..volevo sincerarmi stesse bene..sono in pensiero per lui ma nemmeno voi sapete dove è..ed è inutile vaghi a vanvera per la nave giusto..Buonanotte..dategli la buonanotte da parte mia" e tornai in cabina, Gwen dormiva e spensi le candele stendendomi.
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Altea tornò nella cabina e trovò Gwen già addormentata.
Ma appena spente le candele, ad un tratto da fuori udì dei passi. Provenivano dal ponte. E poi la voce di Icarius che dava istruzioni ai suoi. |
Stavo per addormentarmi quando udii la voce di Icarius..che notte impetuosa..sgattaiolai fuori dalla stanza e mi avvicinai a lui aspettando fosse libero.
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Altea lasciò la sua cabina, dove Gwen dormiva nel letto accanto al suo, uscendo poi fuori sul ponte.
Qui Icarius stava impartendo ordini ad alcuni marinai. Li congedò e voltandosi vide Altea. “Ehi...” disse “... ancora sveglia? Eppure è una notte silenziosa, ideale per riposare.” Sorridendo. |
"Si..ho visto la nave andare alla deriva ed ero preoccupata per te..volevo parlarti ma è tardi..ero venuta in camera tua..ma potrei dare adito a scandalo..e forse farò una nottataccia" lo guardavo ma non usavo chiedergli di stare in camera con lui.
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“Preoccupata per me...” disse Icarius ad Altea “... e perchè mai? Quel panfilo è ormai andato alla deriva e non può fare del male a nessuno. “Scandalo?” Divertito. “Beh, mica devi sedurmi. E poi sono l'ufficiale in seconda ed in assenza del capitano spetta a me occuparmi dei passeggeri.” Sorridendo.
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Rassicurata da Dension lasciai che andasse a lavarsi.
Mi misi a letto, ancora con mille pensieri in testa che non volevano saperne di andarsene e lasciarmi in pace. Rimasi così a fissare la luna dall'oblò attendendo Dension prima di prendere sonno . |
Osservavo stranita quell'uomo, quando mi si avvicinà Gwen chiedendomi cosa fosse successo.
Mi voltai verso di lei e le sorrisi. "C'era un panfilo alla deriva.." cercai di spiegare quel poco che sapevo "E quest'uomo è l'unica cosa che hanno trovato, pare.." allargando appena le mani, come a dire che non ne sapevo di più. Poi osservai in silenzio tutta la scena, senza riuscire a comprendere, era davvero strano. Magari era impazzito in mare, magari fuggiva da qualcosa, sembrava spaventato e vagamente inquietante. Ogni tentativo di comunicazione fu vano. Poi Icarius propose di andare a dormire, e lasciare lui in infermeria, dove il dottore lo avrebbe sedato. Tutti dunque si congedarono, e io mi avvicinai ad Icarius, sfiorandogli dolcemente il braccio per farlo voltare verso di me. "Immagino avrai da fare, capo.." sorridendo, vagamente divertita "Io vado nella mia cabina a riposare.." senza togliere gli occhi dai suoi "E... ad aspettare..." sussurrai quasi, avvicinandomi di più a lui "Non credo serva bussare.." sorrisi. "Buonanotte..." dissi, con voce cordiale perché non eravamo soli, ma senza distogliere lo sguardo dall'azzurro dei suoi occhi. Gli sorrisi, e me ne andai, lasciandolo libero di occuparsi della nave. Raggiunsi la mia cabina e non chiusi a chiave, restando però appoggiata alla porta per lunghi istanti. Era successo davvero o avevo sognato e stavo per svegliarmi. Ma potevo ancora sentire le sue braccia che mi stringevano e le sue labbra sulle mie, dunque non poteva essere un sogno. Dovevo prepararmi in fretta, riposi delicatamente l'abito nero, lanciandogli un'occhiata divertita. Avevo scelto decisamente bene. Mi concessi un bagno rapido, per poi indossare la camicia da notte che avevo portato prima della cena. Era una notte tranquilla e placida, lanciai uno sguardo fuori dalla finestra, e vidi la luna riflettersi sul mare. Dopodichè mi sdraiai sul letto, ripensando a tutte le emozioni di quella strana giornata. |
Sorrisi.."Sei l' unico a farmi sorridere..a farmi stare bene" sospirai "Beh sai..magari vedendomi di notte qualcuno entrare nella tua camera..sedurti? No...preferisco essere sedotta a dire il vero..il gioco è più interessante..come dici tu molti uomini pretendo qualcosa in cambio da me ma io non mi concedo con facilità..e se mi concedo è molto" lo guardai fisso negli occhi e poi mi girai a guardare quel mare piatto e la sua apparente calma e mi strinsi alla vestaglia mentre un brivido mi percorreva.."Non è tanto la nave alla deriva..è quella persona che mi ha messo dei pensieri..ricordi di un antiquario che ci indirizzò di andare a Maruania..per quel Guisgard che non esiste sembra..diceva era su questa nave..ma vi è altro" e lo riguardai mentre la brezza sfiorava il viso e i miei capelli.."Ecco perchè ero venuta in camera tua..ma se ti prendi cura dei passeggeri allora potrei approffittare delle tue cure" sorrisi.."E potrai, oltre porre fine ai miei pensieri e tormenti notturni magari rilassarmi con una buona camomilla..vedi...non ti sto seducendo chiedo una camomilla" e risi "Oppure tornerò nella mia stanza se hai da fare o sei stanco facendo attenzione a non svegliare la dolce Gwen e mi rilasserò con le mie candele ed essenze alla lavanda..mera consolazione ma non ho pretese..sai però mi piacerebbe arruolarmi nella tua nave, ho imparato molto sulla Eresia ed odio Maruania..e anzi visto mi vorranno uccidere dovrò combatterli..ma una cosa alla volta".
Portai la mia mano sul suo volto e una lieve carezza lo sfiorò...io ero così fredda e dura eppure lui mi dava tenerezza anche se non era da sottovalutare..Icarius era un mistero da scoprire ma non pretendevo di scoprirlo, probabilmente lui non era persona per me..lo sentivo distante e io avrei tenuto la stessa distanza. |
Mentre Icarius era con Altea, Clio si avvicinò per salutarlo, aggiungendo parole che suonavano come un'invitante esortazione.
E si allontanò, seguita dallo sguardo di lui, con i suoi occhi azzurri resi chiari dal languido pallore lunare. Poi le parole di Altea. “Ti confesso che la camomilla” disse il Taddeide “non è tra le cose che più apprezzo. Decisamente meglio un tè.” Sorridendo. “Ma questa notte si è già dimostrata alquanto tirchia di serenità, dunque meglio evitare. Magari una tisana.” Ascoltò le sue parole. “Un antiquario che parlava di quel Guisgard...” facendosi serio “... forse si sarà confuso, facendoti fare un viaggio a vuoto...” era vagamente pensieroso “... quanto al tuo arruolarti...” cercando di apparire spensierato “... beh, io posso presentare al capitano la tua proposta, ma poi toccherà a lui decidere... tu datti da fare, mostrati capace ed obbediente e chissà che non acconsenta...” fissò il mare “... tra non molto giungerà l'alba, meglio che vada a controllare la rotta... buonanotte...” con un lieve inchino “... a presto.” Ed andò via. Intanto Clio era tornata nella sua cabina e si era stesa, fissando la Luna. E all'improvviso udì una grottesca risata. Era quella del naufrago rinchiuso in infermeria. Una risata quasi visionaria e delirante. Una risata che fu udita da tutti. Anche da Altea. Una risata che arrivò a svegliare persino Gwen, addormentata fino a quel momento. |
"Si ma non è di questo Guisgard ti voglio parlare..." dissi ad Icarius..ma nemmeno il tempo di rispondere e lui se ne andò...stavo tornando alla camera per dormire ma poi udii quella risata grottesca.
Il cuore batteva forte..e no..doveva sentirmi e cosi andai a cercarlo nella sala dei comandi.."Icarius..vuoi smetterla di sfuggirmi..non hai sentito questa risata grottesca e io ho già sentito questo..non era di Guisgard ti volevo parlare ma di ciò che disse quell' uomo...accidenti..sono buona ma tu sei sfuggevole..e non dormirò..anche se l' Alba sta arrivando" e mi posi su un muro aspettando a braccia conserte. |
Sentii qualcosa. Un suono lontano e indistinto. Mi svegliai del tutto e sentii che erala risata grottesca di quell'uomo. All'improvviso la paura e l'angoscia mi assalirono. Speravo di sapere al piu` presto quale fosse il problema, cosi che potessimo trovare una soluzione.
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Il tempo passava, e io restavo sveglia.
Osservavo la luna, persa nei miei pensieri, e di tanto intanto lanciavo un'occhiata alla porta. Sospirai. Niente.... Ma d'un tratto, udii una risata grottesca. Doveva essere il naufrago in infermeria. Chissà cosa gli era successo. Chissà chi era. Sicuramente turbava la tranquillità di quella notte. |
Altea giunse nella Sala dei Comandi, ma qui Icarius non c'era.
“Non potete stare qui senza permesso, milady.” Disse Palos, impegnato a controllare le apparecchiature. “L'accesso è consentito solo ai membri dell'equipaggio e a chi riceve l'autorizzazione.” |
Gwen si svegliò a causa di quella bizzarra ed inquietante risata.
Era sola nella cabina, preda di mille pensieri. Pensieri resi ancor più cupi dal silenzio spettrale di quella notte che sembrava non voler finire mai. |
Quella risata turbò anche Clio, accendendo in lei mille interrogativi.
Poi, ad un tratto, la porta della cabina si aprì lentamente ed una sagoma apparve nella penombra resa bluastra dalla Luna. “In verità” disse Icarius, richiedendo la porta dietro di lui “ero indeciso se bussare comunque o fare come mi hai detto...” rise “... magari era più intrigante e così...” sorrise, per poi mostrarle una bottiglietta di cristallo, con all'interno un liquido di un rosso trasparente “... un dono per te...” |
Icarius non vi era.."Scusate Palos..il fatto era che Icarius mi aveva detto era venuto a controllare la rotta e pensavo di trovarlo qui..è tutta la nottata che vado avanti e indietro in questa nave...non volevo essere invadente..volevo parlargli di una cosa importante..ma fa nulla.." già si capiva la mia presenza non gli era gradita..scappava sempre.
Tornai sul ponte..non avevo sonno..e non volevo rendere la notte insonne a Gwen e mi sedetti su una panchina sul ponte del veliero, alzai le gambe e rimasi a gambe conserte a lasciarmi cullare dal vento ed aspettare l' Alba...so che se avessi dormito avrei fatto qualche sogno...ricordai le parole dell' antiquario nel suo negozio La Gioia dei Taddei....se io fossi venuta qui..e lui mi aveva quasi spronata..mi guardava e rideva, mi leggeva nell' animo disse avrebbe avuto la sua ricompensa a tempo debito...e non era stato un viaggio a vuoto come aveva detto Icarius, quell' uomo mi aveva mandato qui per qualche motivo. |
Dension terminò il suo bagno e tornò da Dacey, che ancora sveglia lo attendeva.
“Non c'è che dire...” disse lui “... più che un vascello, questo sempre un palazzo galleggiante... vestiti sfarzosi, cibi prelibati, vini e liquori raffinati... e poi bagni di porcellana impreziositi da sali ed essenze esotiche... già, proprio un ambiente principesco... si vede che il nostro misterioso capitano ama vivere nel lusso... si dice che in Oriente i principi siano fuggiaschi, esuli o braccati e che scelgano come dimora navi lussuose e colme di vizi e ricchezze...” rise “... avevo pensato, visto siamo svegli ed il Sole non è ancora sorto, perchè non usciamo a farci un giro? Magari per cercare la cabina del misterioso Falco... ti va? Senza farci scoprire, naturalmente.” Facendole l'occhiolino. |
Quella risata mi aveva turbata e svegliata e ormai non riuscivo a prendere piu` sonno.
Cosi`, mi alzai, presi una vestaglia dall'armadio e andai sul ponte, trovando Altea. "Posso?" sedendomi accanto a lei ''Non riesci a dormire?" Sebbene l'alba non fosse esattamente vicina, il cielo si stava gia` schiarendo, aiutato dalla luce della luna piena. |
Ad un tratto arrivò Gwen.."No non riesco a dormire e so farei dei brutti sogni..anche se ti dicessi il motivo sarebbe difficile da capire..ho cercato Icarius ovunque..per avvisarlo..di queste risate e questo uomo e un fatto passato che mi preoccupa per lui..ma a lui nemmeno è interessato...penso di aver sbagliato a salire qui..penso tu capisca che si provi a parlare per il bene di una persona per ben due volte e questo ti molli prendendoti magari per pazza o fregandosene..e se ne vada..se una persona non ti da interesse o non ti ascolta vuol dire gli dai fastidio no?".
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Sorrisi alla sue parole, forse era per quello che X era così ansioso di riavere la sua nave.
Scesi dal letto e presi uno scialle per coprirmi le spalle nude. -Cerchiamo solo di essere attenti- avevo ancora brutti pensieri da quando il naufrago era arrivato sulla nave. Detto questo raggiunsi Dension e uscimmo dalla cabina. |
Ascoltai Altea. Tutti i tasselli andarono ognuno al proprio posto e collegai anche l'atteggiamento di Clio in infermeria.
"Immagino sia cosi`..." dissi piano. |
"Già..immagino proprio io sia così..sono venuta fin qui Gwen..per salvare Icarius e tutta la Divina Misericordia...ho dovuto arruolarmi con Maruania e ora sono ricercata come traditrice e potrebbero uccidermi..lui lo sa...e parlo per il suo bene e di tutti noi ma nemmeno mi ascolta.."scossi il capo "Pazienza...vai a vedere come sta Elv, magari è turbato da quell' uomo..io vado a stendermi un pò e rilassarmi sono troppo agitata" la abbracciai.."Grazie mi ha fatto bene parlarne e ho visto mi hai capita..speriamo oggi tu sarai con Elv e lui ti darà protezione".
Mi alzai andai in camera e accesi le candele alla lavanda rilassanti, presi da una boccetta della essenza di lavanda e la misi sul collo e i polsi..me lo aveva insegnato la maga Jaime..era rilassante e portava benessere..oltre a far passare mal di testa. Mi stesi sul letto...ma non volevo dormire e cosi mi misi a sfogliare il libro antico di nuovo, era caldo e mi tolsi la vestaglia..non mi sarei più scomposta da quel letto. |
Dacey e Dension uscirono dalla loro cabina e proseguirono a camminare negli alloggi riservati ai passeggeri.
Attenti a non farsi vedere, passarono poi in quelli degli ufficiali. Salirono pochi scalini e si ritrovarono in un lungo corridoio, su cui si affacciavano varie cabine. Ed in fondo ad esso appariva un'altra serie di scalini. Dension indicò a Dacey di continuare e li salirono, arrivando davanti ad una porta chiusa. “Questa è l'ultima cabina...” disse lui “... deve essere per forza quella del capitano...” tentò di aprirla “... è chiusa a chiave...” http://antiquariato.newshoponline.it...randi/1732.jpg |
E mentre Altea e Gwen parlavano fra loro, qualcuno si avvicinò alle due donne.
“Salute a voi, mie dilette.” Disse all'improvviso un simpatico vecchietto, vestito con abiti in stile coloniale. “Ho sentito che hanno pescato un naufrago un po' pazzo.” Sorridendo. “Eh, il mare lo fa... perdere il senno è alquanto comune, amiche mie... a me accadde qualcosa di simile... non a me, in verità, ma ad un mio vecchio amico di partite di bocce, tale colonnello Mustag... egli si ritrovò alla deriva su una zattera e per due giorni non fece altro che bere acqua salata... lo ripescò un bastimento al largo di un'isoletta... affermava di essere il Conte Ugolino e che per sopravvivere si era cibato dei suoi quattro figli... era completamento andato, visto che Mustag non aveva figli... eh, il mare... oh, che scortese, non mi sono presentato... sono Hold, caro amico del nostro giovane capitano.” Ma altea era già tornata nella sua cabina. |
Cercando di fare il massimo silenzio seguii Dension sottocoperta, scoprendo nuove aree di quella immensa e fastosa nave.
Nel buio della notte salimmo degli scalini fino a giungere all'ultima porta. Convenni con Dension, doveva essere per forza la porta che conduceva agli alloggi del capitano, il misterioso Falco. Mi voltai a fare da vedetta mentre Dension trafficava con la serratura, le mie orecchie tese ad udire ogni eventuale passo |
Mentre sfogliavo il libro pensavo alle parole di quel uomo che udii mentre ormai ero entrata nella cabina..quando ero andata via, non vi era nessuno tranne me e Gwen..infatti io e Icarius avevamo detto poteva aver bevuto acqua salata..ma io avevo altri presentimenti, ma me li tenevo per me ora...poichè tutti parlavano ma colui con cui ero stata durante la notte e voleva sapere se ne era andato improvvisamente...e per me era importante parlare con lui...anzi per me ora non aveva più importanza.
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Altea mi abbraccio` e io ricambiai, cercando di darle sicurezza, poiando` via.
Arrivo` dopo un vecchietto di nome Hold. "Piacere di conoscervi, io mi chiamo Gwen" sorridendogli "Quindi sapete di esperienze simili?" |
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