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Quello strappo della gonna, per un attimo sentii un fremito percuotermi, come quegli attimi intensi e ancora vivi vissuti ore prima..quasi volesse spogliarmi e lo afferrai con le braccia al collo.."Oh si le mie gambe meritano di essere viste..dobbiamo andare, perché farlo in questa palude mi ispira molto, sarebbe molto selvaggio" baciandolo con passione e trasporto per staccarmi poi da Hiss a malincuore.."Si andiamo, visto nella brughiera vi possono essere animali pericolosi".
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Quello sguardo di Gwen, la sua bocca, il colore delle sue labbra e poi quelle parole, il tono, la sua sensualità.
Un attimo dopo Elv la baciò. Un bacio rubato, fugace, eppure caldo, appassionato. "Smetti di guardarmi così..." disse lui sulle labbra di lei "... o quella governante finirà per cacciarli di casa..." sorridendo con desiderio. La porticina si aprì nella parete e prima che i droni potessero dare l'allarme Icarius e Clio attraversarono quel passaggio, per poi richiederlo dietro di loro. Tutto era buio, poi una luce illuminò quel luogo. Era una sorta di laboratorio segreto, dalle pareti blindate ed un sistema di sicurezza di altissimo livello. "Qui saremo al sicuro per un pò..." disse lui a lei "... il sistema di sicurezza non è collegato a nessun computer... qui tutto è direttamente controllato da me." Hiss rispose a quel bacio, stringendo a sé Altea. "Ora tieni in caldo la tua bocca, bellezza..." disse lui "... vuoi che si resti in questa palude? Fidati, un bel letto può essere altrettanto soddisfacente, sai?" Facendole l'occhiolino. |
"A dire il vero non solo la bocca la tengo in caldo..e niente doppi sensi" ridendo "Pure il mio corpo intero ora ti desidera, perché per quanto possa essere orribile questo posto il solo fatto di essere vicino a te, baciarti, amarti e stringerti lo fa diventare come un alcova magica d' amore solo per noi due" stringendomi al suo petto e sussurrando piano "Un letto...dovremmo aspettare per averlo" accarezzandolo dolcemente e intensamente socchiudendo gli occhi.
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Un istante dopo le mie parole, mi baciò, un bacio rubato e per questo ancora più caldo e appassionato.
Non riuscivo a staccarmi dalle sue labbra una volta che le assaporavo, era come una dipendenza. Poi quelle sue parole, il suo sorriso, il desiderio sul suo volto. "No..." soffiai, scuotendo appena la testa con un leggero sorriso. Intanto, lo baciavo ancora e lo attiravo dentro la mia stanza, richiudendo distrattamente la porta. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Hiss sorrise ad Altea.
Un sorriso caldo e rassicurante, nonostante l'aria fredda e tagliente di quel posto. I due allora si avviarono verso la brughiera, risalendo la fetida palude. Il cielo era cupo, il vento gelido e l'aria densa di odori insopportabili. "Indicami che strada fare per arrivare da tuo padre..." disse lui a lei. Gwen ed Elv restarono stretti ancora per un istante, ma ad un tratto un colpo di tosse interruppe quel momento tutto loro. "A momenti verranno serviti tè e pasticcini nel salone al pianoterra." Disse la governante col suo tono austero. |
Quello sguardo cristallino e il sorriso di Hiss mi diedero calore e coraggio.
Ci incamminammo e lo tenevo per mano anche perché ci potevano essere dei pericoli. Superata quella fetida e umida palude, il vento pungente spirava ma rendeva l' aria decisamente più pulita rispetto a prima.."Dobbiamo attraversare una strada attraverso il bosco e lui abita in una villa antica alla fine del bosco, di colore ocra...si è piuttosto eccentrico. Quindi dobbiamo addentrarci proprio nel bel mezzo della brughiera tesoro...secoli fa si narravano storie strane su queste zone..leggende" e presi una strada per entrare tra la boscaglia. |
Entrammo in quella piccola stanza, che aveva tutta l’aria di essere un laboratorio segreto.
Mi guardavo intorno, per poi voltarmi verso Icarius e sorridere. “Finalmente soli, eh?” Facendogli l’occholino “Icarius Hero, sei un uomo pieno di sorprese...” li Poi sospirai, guardandomi intorno per un po’, ma il mio sguardo tornava sempre su Icarius. “Sicuro?” Dissi poi, con un sorrisetto malizioso “Tutto tutto è controllato da te?” Avvicinandomi a lui, con sguardo malizioso “Anche io, quindi?” Con un’aria da finta ingenua, quando ormai ero vicinissima a lui, così vicina che i nostri corpi arrivavano a sfiorarsi, e il mio sguardo era fisso nel suo, quasi volesse solcare le profondità di quel mare che nascondevano. |
Rimanemmo ancora stretti, finché non sentii un colpo di tosse e la voce della governante, oltre la porta socchiusa.
Rimasi ancora un istante lì, alzando appena un sopracciglio. Già la odiavo. "Saremo giù fra un momento" risposi, con voce atona, ma sicura. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Sarà meglio quindi incamminarci, senza pensare troppo alle leggende di queste parti.” Disse Hiss.
Così lui ed Altea, sotto un cielo cupo, si incamminarono risalendo la fetida palude. I loro abiti erano sporchi ed il freddo, benchè fosse primissimo pomeriggio, si faceva sentire con una certa insistenza. Vi era un sentiero irregolare e fangoso lungo il quale i due raggiunsero il limitare della brughiera. L'odore asfissiante della palude era ormai svanito ed il vento gelido ripuliva l'aria. Camminare era però faticoso, soprattutto per Altea con le sue scarpe col tacco. |
“Ma certo, cara.” Disse sorridendo Icarius a Clio. “Io ti controllo sin dall'inizio.” Facendole l'occhiolino.
Nella stanza vi erano diverse strumentazioni, tutte in funzioni ed apparentemente in perfette condizioni, come se quei macchinari non fossero alterati come il resto delle macchine in tutto il paese. “Da qui cercheremo di capire cosa sta succedendo...” controllando quelle apparecchiature Icarius. |
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