Camelot, la patria della cavalleria

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Dacey Starklan 16-11-2015 02.20.38

<< Oh .... No.... No...scusate, io ero...ero sovrappensiero. Credo che prenderò da bere>>

E mi avvicinai al banco dove c'era l'uomo. Con discrezione lo guardai incapace di decidere il da farsi

Lady Gwen 16-11-2015 02.20.57

Sfioró a lungo le mie labbra e quella lenta e leggera carezza sembrava non dovere aver fine.
I nostri sguardi si incontrarono, mentre lui continuava ad accarezzare le mie labbra, insinuandosi quasi fra esse per lambire la mia lingua e in quel momento trattenni il fiato, certa che avesse sentito quel calore, arrivato anche alla mia bocca.
Poi lui allontanó la sua mano.
Io risposi al sorriso e riprendemmo a mangiare, mentre io cercavo di far cessare il calore provocato da quelle carezze cosí delicate, ma audaci.

Guisgard 16-11-2015 02.24.37

Icarius e Clio furono faccia a faccia.
Gli occhi azzurri di lui in quelli del medesimo colore di lei.
E anche il cadetto si mise in guardia.
I due si fissarono ancora a lungo.
Poi lui si fece sotto.
Si lanciò verso di lei e con un braccio le cinse i fianchi e con l'altro tentò di bloccarle il collo, per poi tentare di proiettarla a terra.
La presa di Icarius era forte e decisa.
Tutti i cadetti osservavano la scena incuriositi dell'esito.

Guisgard 16-11-2015 02.27.31

Dacey si avvicinò al bancone e restò in silenzio.
“Ehi, siete carina...” disse l'uomo “... non vi avevo mai vista nel borgo... siete da poco giunta? Magari con il Meridian Express? Posso offrirvi da bere?” Sorridendo.

Guisgard 16-11-2015 02.30.33

“Madama, non posso sbagliarmi.” Disse Park a Gaynor. “Qui c'è puzza di cherosene. E se vogliamo dirla tutta, quelle strisce lì in fondo... giurerei che è appena uscito un aereo da qui. E bello grosso direi... ad occhio e Croce un caccia a doppio motore con propulsore.”
“Ho solo usato il mio carrello a nafta.” Ridendo Orko. “Spiacente di deludervi, ma qui non ci sono aerei.”

Guisgard 16-11-2015 02.34.19

La cena continuò.
Poi ad un tratto nel locale cominciò ad udirsi una melodia.
“E' una vecchia canzone...” disse Fermer, asciugandosi le mani col tovagliolo “... magica e sognante... credo sia stata la colonna sonora di un film con la Garbo...” porgendo la mano a Gwen “... posso avere l'onore di un ballo, infermiera scelta Gwen?” Facendole l'occhiolino.

Lady Gaynor 16-11-2015 02.39.40

"Park, evidentemente stavolta vi siete sbagliato... oppure voi, signore, contrabbandate forse aerei?" E sorrisi ad entrambi.

Lady Gwen 16-11-2015 02.41.10

Ad un certo punto inizió a udirsi una bellissima melodia nel locale.
"Adoro i suoi film" dissi sorridendo.
Ppi lui si alzó e mi invitó a ballare.
"Con piacere" prendendo la sua mano con un sorriso incantato.
Non avevo mai ricevuto questo tipo di attenzioni, da nessuno con cui fossi stata in precedenza e adesso non riuscivo a farne a meno.

Clio 16-11-2015 02.48.16

Quegli occhi.
Così azzurri, così intensi, così vicini.
Una regola nelle antiche arti marziali dice di guardare sempre l'antagonista negli occhi.
Quegli occhi ti diranno le sue mosse in anticipo, ti sveleranno le sue finte, diventeranno parte di te.
Alla fine il ragazzo provò a prendermi il collo.
Ottima mossa..
Abbassai immediatamente il mento in modo da non lasciargli spazio, e portai anche una mano per ostacolare le sue dita in modo che la presa non fosse salda.
E infatti non lo fu.
Ma intanto mi aveva anche cinto i fianchi e mi stava portando a terra.
La mano al collo mi impedì di girarmi di schiena come avrei dovuto fare per mantenere una posizione offensiva e continuare la lotta a terra.
Mi ritrovai invece con la schiena a terra, in una posizione dove rischiavo troppo, e di cui dovevo liberarmi in fretta.
Così gli cinsi i fianchi con le gambe, incrociandole dietro di lui.
La mano cercava ancora il mio collo, e cercavo di ostacolarlo, prendendo a mia volta la sua testa.
In quel momento però, impegnati al collo, mi stava dando un'opportunità.
È questo il bello della lotta, ogni situazione ne nasconde mille altre, un fronte non nasconde un altro.
Così, con un colpo di reni lo feci cadere su di me, in quella posizione non aveva più forza, perché pesava interamente su di me.
Nemmeno la presa al collo poteva essere salda.
Allora andai in volano, portatomelo dietro e capovolgendo la situazione.
Ora c'era lui con la schiena a terra e io in ginocchio davanti a lui.
Alzai un ginocchio.
"Sempre un ginocchio alzato.." dissi, riprendendo fiato.
Gli diedi un buffetto sulla coscia, indicandogli di imitare ciò che avevo fatto io prima, incrociando le gambe attorno ai miei fianchi.
"Ottimo lavoro.." annuii "Quando arrivi qui è già un lusso, quindi.. ottima la presa al collo..." mi chinai su di lui, prendendogli il collo delicatamente ma saldamente, perché capisse come doveva essere la presa.
"Pesa con tutto il tuo corpo.." dissi, facendolo "Senti che è peggio di così.." scaricando il peso.
"Ma la cosa che devi assolutamente fare quando arrivi qui è farmi fare fatica..".
Gli presi le braccia.
"Non qui.. altrimenti puoi facilmente farmi cadere.. dai un colpo di reni.." cadendo su di lui, per poi rialzarmi.
"Qui.." premendo sugli addominali "Prova ad alzarti ora.. prova a farmi cadere...".
Era molto più difficile così.
Lo fissai per un lungo istante, per poi sorridere.
"Ottimo lavoro, soldato..." per poi alzarmi, e porgergli la mano per fare lo stesso.

Guisgard 16-11-2015 02.48.21

Gwen e Fermer raggiunsero il centro della sala e cominciarono a ballare, avvolti e trascinati da quelle note in bianco e nero.
Fra le braccia di lui, la ragazza prese a volteggiare, mentre le luci del locale diventavano basse e calde.
Fermer stringeva la mano della ragazza nella sua, cingendole i fianchi con l'altra.
E così la conduceva attraverso quella lenta e melodica musica.
“Come siete diversa alle basse luci di questo locale...” disse lui mentre ballavano “... forse sarà il vostro abito... forse quel vinello traditore” sorridendo “oppure questa strana e misteriosa luce che stasera ha acceso i vostri occhi... ma mi apparite diversa... sempre bella, ma...” esitò “... ma terribilmente donna... una bellissima donna...”


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