Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 19-11-2012 18.51.20

Ma quella fu solo una sensazione, un'impressione provata da Cheyenne, probabilmente per aggrapparsi, inconsciamente, ad una lieve speranza.
“Tu parli troppo.” Disse quell'uomo alla ragazza. “E quelle che parlano troppo non arrivano mai troppo lontano.” Si chinò e legò di nuovo il polso di Cheyenne alla parete di legno. “Ti consiglio di dormire... devi essere in forma quando sbarcheremo sull'isolotto di San Martino. Più sarai bella, più pagheranno per te.” Uscì e chiuse la porta a chiave.
“Hai sentito?” Fece la ragazza dall'altra parte della parete. “Il nostro destino è segnato! Ormai siamo condannate!”

Cheyenne 19-11-2012 19.14.49

"No, non bisogna mai perdere la speranza!Mai! E' l'unica cosa che non ci possono portare via! Come stai? Ti hanno dato da mangiare? E i segni della frusta ti fanno ancora male?
Non scoraggiarti, ci sarà un futuro migliore per entrambe.Te lo prometto!
Ed ora scusa ma deve pregare i miei Dei, pare che ultimamente mi abbiano abbandonata..."
Mi raccolsi in preghiera verso il foro che dava all'esterno, come per stabilire un contatto più vicino al Valhalla.
Pregai a lungo, invocando la protezione di tutto il pantheon nordico, in particolare Heimdall, che era in grado di vedere tutto.
Quando ebbi finito ripresi a parlare con la ragazza" Ti prego parlami di te, devo sapere chi sei così domani mattina tenterò di mettermi accanto a te, e se avrò fortuna controllerò le tue ferite."
Non so quale sia la tua fede ma conviene che tu preghi sta notte..

Talia 20-11-2012 00.44.16

Lanciai un’occhiata a Blind e sospirai...
“Beh... non molto...” mormorai in risposta alla sua domanda “Ma mio nonno è una delle persone cui mi fido di più al mondo, è un uomo molto pratico e sarebbe probabilmente la persone più indicata che conosco per trovare una soluzione a... questo! E ciò anche nonostante la sua attuale condizione...”
Ma, proprio in quel momento, le voci alterate dei pirati si frapposero alla mia e così tacqui.
Poco dopo, due uomini giunsero presso di noi e ci trascinarono verso gli altri...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 50483)
“Austus, Fidan, portate qui i prigionieri!” Ordinò Guisgard.
I due bucanieri allora presero Talia e Blind e li portarono dove i due pirati stavano discutendo.
“Io offro” fece Guisgard “trentamila Fiorini d'oro!” Guardò allora i due ostaggi. “Già, trentamila Fiorini d'oro... io mi fido solo di ciò che posso acquistare...” volete forse offrire di più, Giuff?” Fissando poi l'altro corsaro.
“Voi...” mormorò il Gufo Nero “... voi la volete dunque?”
“Certamente!” Annuì Guisgard. “Io li pago i miei capricci!” Si voltò poi verso Boyuke. “Boyuke...” prendendo un sacchetto di velluto blu cobalto “... tu che conosci come pochi altri le perle, dimmi, quanto possono valere queste?” Facendo cadere alcune perle sul palmo della sua mano.
Boyuke ne prese una e la portò alla bocca.
“Uhm...” fece il bucaniere “... sono purissime... direi almeno... tremila o cinquemila Fiorini l'una...”
“E forse anche di più.” Sorridendo Guisgard. “Ma non importa... eccone sei...” mostrandole a Giuff “... per il riscatto richiesto... ed altre ai tuoi uomini per aver catturato la preda...” gettando le sei perle agli uomini del Gufo Nero, che subito iniziarono ad azzuffarsi fra loro per averle “... quanto alla parte del bottino che spetta ai miei uomini, ne rispondo io di persona. Fidan!” Chiamò Guisgard. “Porta a bordo i miei acquisti!”
“Subito, capitano!” Esclamò il bucaniere per poi avvicinarsi a Talia e a Blind, in attesa di seguire il suo capitano.
“Allora, tutto è sistemato, capitano.” Fece Guisgard, mostrando un vistoso inchino a Giuff.

Seguii la discussione tra i due capitani, muovendo gli occhi dall’uno all’altro... ero tesa e vagamente irritata per quel comportamento, per il modo in cui quegli uomini compravano e vendevano persone, quasi fossero oggetti di nessun conto.
Ma fu ben altro sentimento che mi spinse a parlare, anche se non lo avrei ammesso neanche sotto tortura...
“Siete...” sibilai, tirando il mio braccio malamente via dalla presa dell’uomo che si apprestava a spingermi verso la nave appena giunta “Siete solo dei volgari banditi... tutti quanti voi!”
I miei occhi scorsero tutti i loro volti, ma si fermarono dritti in quelli azzurri intensi dell’uomo di fronte a me... tremai di fronte a quello sguardo, ma mi sforzai di sostenerlo...
“Non siete niente altro che banditi... non si possono comprare le persone così. Non si possono comprare uomini e donne come fossero merce qualsiasi! E noi non vi apparteniamo, sappiatelo!”

Guisgard 20-11-2012 00.47.07

Il governatore, a quella domanda di Altea, sorrise fiero ed orgoglioso.
“Oh, una nave speciale.” Disse. “Una nave che pur di catturarla il nostro caro ammiraglio Guidaux darebbe un occhio della testa.” Rise. “E comunque, la nave di cui domandate è...”
“E' la Santa Rita dello Sparviero Nero.” Entrando Musan.
Lo spagnolo si avvicinò alla vetrinetta, fissando per un po' quei modellini.
“La nave del più temibile pirata del Flegeeo.” Aggiunse lo spagnolo, per poi alzare e fissare i suoi occhi in quelli di Altea.

Altea 20-11-2012 01.00.27

Attesi con ansia la risposta del Governatore quando qualcun altro rispose per lui, mi voltai di scatto all'aprisi della porta improvviso ed ebbi un sussulto..un uomo dai tratti ombrosi entrò e mi trovai di fronte a lui.
"Vi ringrazio milord..per avermi dato la risposta. La Santa Rita del famoso..Sparviero Nero. Si, ho sentito parlare di questo pirata" guardai entrambi in modo enigmatico "...da un marinaio al porto. Si dice...sia un pirata diverso dagli altri...un galantuomo. Mi sovviene difficile pensare a un pirata dai modi gentili..comunque" spostando lo sguardo dal nuovo arrivato al Governatore "desidererei il modellino della Santa Rita..e ora presentatemi gentilmente il nuovo venuto, noto sia uomo molto impetuoso."

Guisgard 20-11-2012 01.03.51

“Milady...” disse Guisgard con un enigmatico sorriso a Talia “... ci definite volgari banditi? E sta bene, forse è così. Ma sappiate che ogni bandito ha un suo codice d'onore, un suo regolamento. Il mio? Semplice... rubo e compro ciò che più mi piace. Perchè? Perchè la vita mi ha insegnato a non fidarmi più di nessuno, a non credere più in nessuno. So che solo il denaro non mi mentirà mai, perchè esso sa dare ad ognuno il giusto valore. E per un uomo come me, che ha perso fiducia nei suoi simili, questo è un grande vantaggio. Quanto al resto, milady, voi non siete nella posizione di decidere del vostro destino. Ora siete il bottino che ho comprato, dunque niente di più e niente di meno di quanto è custodito nella stiva della mia nave.”
“Niente affatto!” Gridò ad un tratto Giuff. “Non avrai il mio bottino!”
“No, capitano!” Tentando di farlo ragionare Boyuke.
“Levati di mezzo!” Spingendolo via Giuff e avvicinandosi a Guisgard. “Fermati!” Intimò a Guisgard. “Non mi prenderai quella donna! Non finchè io sarò vivo!”
“Capitano, no!” Gridò Boyuke, per poi trattenerlo. “La faccenda è ormai sistemata! Cosa conta una ragazza in più o in meno! Prederemo altre navi! Non fate sciocchezze, capitano!”
“Lasciami!” Ormai colmo d'ira Giuff.
“Cosa vuoi fare?” Fissandolo Guisgard.
“Voglio la donna!” Urlò Giuff. “Dammela, è mia! Non la lascerò a te!”
“Allora ti ucciderò!” Portando la mano sulla spada Guisgard.
“Capitano, no!” Fece Boyuke, tentando di bloccare il suo capitano. “E' una pazzia!”
“Lasciami ti dico!” Spingendolo via Giuff. “Vieni avanti, maledetto!” Con tono di sfida verso Guisgard. “Voglio la tua testa!”
“Non qui allora, capitano!” Disse Boyuke.
“E sta bene...” mormorò Guisgard “... scegli tu dove e quando...”
“All'Isola del Fungo, appena sorgerà la Luna nuova!” Rispose Giuff. “Sarà un duello all'ultimo sangue!”
“E sia!” Annuì Guisgard. “All'Isola del Fungo!”
Boyuke allora riuscì finalmente a portare via il suo capitano, mentre Guisgard e i suoi, insieme a Talia e a Blind, raggiunsero con una lancia la Santa Rita, con la quale poi ripresero il mare.
Talia e Blind furono poi condotti in una cabina e lì rinchiusi.

Guisgard 20-11-2012 01.20.27

“Non esistono pirati gentiluomini.” Disse Musan ad Altea. “I pirati sono tutti dei vigliacchi e dei rinnegati. E lo Sparviero Nero è forse il peggiore di tutti. Sapete perchè questo mondo va a rotoli? Perchè è colmo di ingiustizie? Io ho una mia teoria...”
“Milady...” fece il governatore “... vi presento il mio luogotenente Juan Musan.” Presentando lo spagnolo. “E' un po' guerriero e un po' filosofo.” Aggiunse sorridendo.
“Il mondo va a rotoli” fissando Musan Altea “perchè esistono cose sottovalutate ed altre sopravvalutate. E lo Sparviero Nero è una di queste.” Mostrò un lieve inchino e baciò la mano di Altea.

Talia 20-11-2012 02.59.38

Lo osservavo in silenzio mentre parlava... lo osservavo, con gli occhi fermi nei suoi... quegli occhi chiari freddi come mai, tanto freddi da farmi rabbrividire.
E poi le sue parole... non credevo che parole tanto cortesi e pronunciate con il sorriso sulle labbra potessero risultare così taglienti...
Ma forse io percepivo qualcosa, in quelle parole, che gli altri non potevano cogliere... e quel qualcosa mi faceva stare male, mi metteva a disagio...
Sostenni il suo sguardo, indisposta... non aveva il diritto di dire quelle cose, pensai, non lo aveva... lui non sapeva come stavano le cose, non sapeva niente.
E tuttavia, prima che potessi ribattere, accadde qualcosa tra quegli uomini... temetti che ne scaturisse una zuffa ed istintivamente arretrai di qualche passo.
E tuttavia nessuna zuffa ne sorse, il capitano Giuff fu portato via in fretta dai suoi uomini e noi venimmo portati sull’altra nave e chiusi in una cabina...
Mi sentivo scossa, agitata... principalmente per quell’incontro inatteso, ma anche per il fatto di essere appena stata ‘comprata’, per quel duello programmato e per un milione di altre cose che si agitavano nel mio cuore e che mi facevano soffrire... pensieri, ricordi, emozioni... tremavo.
Mi lasciai cadere su una poltrona, dunque, e mi presi la testa tra le mani...
era sciocco ed irrazionale, eppure una parte di me era inconsciamente eccitata di essere lì... ed anche un altro sentimento si agitata in me ora, al solo pensare a quegli occhi azzurri così vicini a me, un sentimento che cercai di reprimere ed ignorare, un sentimento che non avrei mai ammesso di provare, non lì, non in quel momento, non dopo tutto ciò che era accaduto...
Sospirai e strinsi gli occhi, nascondendo di più il viso nelle mani e cercando di scacciare quella idea.

Guisgard 20-11-2012 03.17.57

Gurenaiz, Parsifal e l'altro pirata erano sulla spiaggia di Vivermagren.
Poco più avanti videro allora Giuff con accanto i suoi uomini.
Boyuke lo teneva come a volerlo trascinare via.
“Ora calmatevi capitano.” Disse al Gufo Nero. “Sistemerete la faccenda all'Isola del Fungo. Ora riprendiamo il mare.”
“Lo ucciderò” mormorò Giuff “e riavrò la ragazza.”
Si accorse poi dei tre e del sacco sistemato sulla sabbia.
“Cosa è accaduto?” Chiese.
“La ragazza è morta, capitano.” Spiegò il bucaniere che era con Gurenaiz e Parsifal. “Forse suicida.”
“Cosa?” Turbato Giuff. “Dannata! E il mio tesoro?”
“Quale tesoro?” Fissandolo Gurenaiz.
“Nulla...” scuotendo il capo Giuff “... nulla...”
“Va sotterrata.” Fece il bucaniere.
“Si, sotterratela.” Annuendo Giuff. “E che il demonio se la porti! Sotterratela e poi lasciamo questa dannata isola!”
Sotterrarono così il corpo di Clio e poi salparono.
Sulla nave, come deciso, Gurenaiz attuò il suo piano.
“Fingeremo di litigare” disse a Parsifal “e poi vi spingerò in mare. Voi allora raggiungerete a nuoto la spiaggia e riporterete in superficie il corpo di Clio... tra tre ore il veleno terminerà il suo effetto... intesi?”
Gurenaiz allora cominciò a spintonare il suo Guardiamarina.
“Come osi darmi del baro?” Fissandolo. “Ho vinto onestamente i tuoi soldi, canaglia!” Continuò a spintonarlo e ad un tratto lo buttò in mare.
“Cosa succede?” Chiese Boyuke.
“Ho tagliato la gola a quel dannato...” mostrando il suo pugnale con il quale, di nascosto, si era tagliato per simulare l'assassinio di Parsifal “... il suo sangue ora è sulla lama del mio pugnale.”
“Non voglio casini a bordo.” Fissandolo Boyuke. “La prossima volta le questioni personali vanno risolte a terra.”
Gurenaiz annuì.
Rimasto da solo fissò il mare, sperando nel buon esito del suo piano.

Guisgard 20-11-2012 03.39.29

“Si, mi hanno portato un po' di frutta ed una ciotola d'acqua...” disse la ragazza a Cheyenne “... le frustate? Si, ancora mi duole la schiena, ma la paura a tratti mi fa dimenticare il dolore...” ormai non piangeva più e sembrava essersi rasserenata “... io sono Cattolica...” mormorò “... conosco una canzone che la madre superiora ci faceva sempre cantare al mattino come preghiera giornaliera...”
La ragazza, a bassa voce, cominciò ad intonare quella canzone.
Dopo un po' si addormentò, lasciando allora Cheyenne con le sue preghiere per i suoi dei.
Giunse allora l'alba ed il nuovo giorno.
La luce del Sole penetrò in quella prigione e poco dopo un uomo entrò.
“Ecco la tua colazione.” Mormorò. “Mangia tutto, chiaro?” E posò davanti a Cheyenne del latte ed un frutto.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 20.00.06.

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