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Udii le parole del pellegrino e mi avvicinai al ferito che gemeva.."Uno schiavo? Pure qui vi erano degli schiavi.."scossi il capo.
Presi la borraccia di acqua e pulii prima la ferita con una pezza pulita, il pellegrino si strappò parte della camicia, tenni il braccio ben fermo in modo che l' uomo potè fasciarlo per bene, presi parte del mio velo e lo imbevvi di nuovo con l' acqua tenevo nella borraccia e glielo passai in viso e poi inumidii le labbra con dell' acqua per non disidratarlo.."Chi siete?" chiesi all' uomo sorridendogli, cercando di dargli coraggio..era tanto non sorridevo. |
Alzai gli occhi al cielo, sospirando piano.
La Divina Misericordia era già arrivata, e io non avevo trovato Icarius. Avevo fallito, dunque, nonostante i miei sforzi. Sentii una fitta al cuore e le lacrime affiorare, ma non volevo cedere. Loro ora erano qui e mi avrebbero aiutata a cercarlo. Non mi sarei comunque data per vinta. Chinai il capo, con un triste sospiro, e mi avviai verso la nave. Ormai era chiaro che la mia ricerca non avrebbe dato alcun frutto, magari gli altri sarebbero stati più fortunati di me. Magari insieme avremmo scoperto qualcosa. |
Il ferito però non rispose ad Altea.
“Ha perduto conoscenza...” disse a lei il pellegrino “... ma almeno così abbiamo arrestato l'infezione... aiutatemi a metterlo sulle mie spalle... lo porteremo con noi... a bordo della Divina Misericordia ci sono medicine e strumentazioni all'avanguardia per curarlo... dobbiamo solo cercare di arrivare vivi al vascello volante...” |
La Divina Misericordia si arrestò sul punto dove c'erano Clio, Gwen, Dacey e Dension.
E da un boccaporto uscì un veloce veicolo. Era un Palumb. E dopo alcuni istanti atterrò in mezzo a loro. “Clio...” disse Pinto che lo aveva guidato “... dove sono gli altri? Non possiamo più restare qui, la città sta collassando sotto questo fuoco.” |
Annuii all' uomo..in questi momenti era inutile parlare..si doveva agire e per di più poteva crollarci addosso quel rudere.
"Io vado avanti..non si sa mai...la gente impazzisce in questi frangenti e potrebbero aggredirci". Uscimmo e sentii una strana atmosfera e mi guardai attorno...e in alto per vedere come era la situazione.."Io non so da che parte è il mare..quando sono arrivata vedevo solo ombre e con queste macerie non ho punti di riferimento" ma guardavo il cielo perplessa "Avete visto pure voi atterrarre una nave da quelle parti o sono impazzita?". |
Quel bacio, poi quei petali secchi che scivolarono via, come a liberare Vacolis dalle sue illusioni.
“E' dunque questo l'Amore...” disse Gayna, fra le braccia di Icarius “... è tutto vero... e bellissimo... i poeti ed i miei sogni non hanno dunque mentito...” Ma ad un tratto si udirono delle voci e poi un rumore di passi. Un attimo apparvero tre figure sulla soglia della stanza. Una disse queste, Ymona, si gettò ai piedi di Gayna. “Perdonatemi, milady...” in lacrime “... non sono riuscita a fermarli. Le altre due erano Enzio ed un altro uomo. “Sarchio!” Gridò Gayna, rivolta all'uomo. “Così mi tradisci!” Mettendo mano alla spada quello. “Fermati.” Fece Enzio. “E' una questione che spetta a me.” Fissando Icarius. “E' mia moglie!” Protestò Sarchio. “E mi ha tradito!” E quello” Enzio indicando Icarius “è un nemico di Vacolis. Non merita dunque un duello d'onore, ma una sentenza ed una condanna a morte.” Estraendo la spada. “Non puoi, Enzio!” Gayna, facendo da scudo col suo corpo ad Icarius. “E' disarmato e ferito!” “Meglio.” Con occhi di ghiaccio Enzio. “Morirà prima.” Icarius però spostò Gayna, guardando senza paura Enzio. Ma, all'improvviso, i vetri della finestra si frantumarono e qualcosa entrò nella stanza. “Cq!” Esclamò Icarius. “Ce ne hai messo di tempo!” “Perdonatemi, signore.” Chiudendo i piccoli reattori sulla sua schiena il droide, per poi lanciare Mia Amata all'eroe di Capomazda. Questi afferrò il finto fiore al volo e subito nella sua mano divenne lama affilata. E cominciò il duello tra lui ed Enzio. http://www.animalhi.com/thumbnails/d...lhi.com_38.jpg |
La Divina Misericordia si avvicinò sempre di più, e un palumb con Pinto scese verso di me.
Lo guardai sorpresa. "Palos è tornato indietro, non è a bordo con voi?" esclamai "Ho perso le tracce del pellegrino prima tra la folla... ma c'è Icarius che non si trova da ore ormai, è ferito e ha perso Mia Amata, l'ho cercato in lungo e in largo senza riuscirci.. Non me ne vado senza di lui, potete aiutarmi? Ormai sembra che comunque mi muova non combini un bel niente.." scuotendo la testa, sconsolata. Quella ricerca mi aveva davvero provato fisicamente e mentalmente. Ma non me ne sarei andata senza di lui. "Ci dovrebbe essere in giro anche Cq ma è da molto che non lo vedo, dovrebbe essere alla ricerca di Icarius, ma potrebbe benissimo essere finito sotto qualche materia o chiuso chissà dove..". |
Clio stava per andarsene, quando ci fu una violenta esplosione. Io per fortuna non riportai ferite o graffi, come il marito di Dacey e al contrario del braccio di Clio. Dacey pero` perse i sensi. Il marito riusci` a farla riprendere dopo poco con dell'acqua.
Ad un certo punto, una nave si avvicino` e da quella fuoriusci` poi un velivolo e un uomo si avvicino` parlando con Clio. |
“Io con questo fumo non vedo nulla...” disse il pellegrino ad Altea, col ferito sulle spalle “... ma so in che direzione si trova il mare... seguitemi...”
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“Si, Palos è tornato a bordo poco fa ed è stato lui ad indicarci come venire qui.” Disse Pinto a Clio. “Ovvio che non andremo via senza gli altri. Ma sarà più semplice cercarli con la Divina Misericordia. Presto, andiamo...”
Ma ad un tratto ai due si avvicinò Dension, con Dacey in braccio, mentre Gwen era pochi passi più indietro. “Aspettate...” mormorò “... portateci con voi... questa città ormai è un campo di battaglia... restare qui equivale a morire...” “Va bene, venite con noi.” Annuì Pinto. “Sul Palumb però possono salire due persone al massimo. Ora porterò Clio a bordo e poi verrò a riprendervi con una scialuppa.” E fece cenno a Clio di salire con lui sul Palumb. |
Scossi le spalle ma non ero convinta ma seguii il pellegrino e mi misi accanto a lui sorridendo.."Vi faccio da scorta e controllo il ferito..speriamo riprenda i sensi." Guardai davanti a me...cercavo la distesa azzurra e qualcosa che avesse le fattezze di quel veliero gigante visto nella mappa del pastore e nelle diapositive sulla Eresia purtroppo...ero agitata..avrei detto tutto a Icarius..poi avrebbe lui scelto se avermi con lui o meno..era andato via così e non lo avrei obbligato..ma dovevo salvargli la vita.
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Sospirai disperata. Non potevo andarmene senza nemmeno continuare a cercarlo. Non potevo rassegnarmi.
"Non posso andare senza di lui..." mormorai piano, pensando a voce alta. |
Altea ed il pellegrino continuarono il loro cammino verso il mare, tra macerie, morti e feriti.
La battaglia sembrava essersi arrestata, anche perchè le difese di Vacolis erano state praticamente annientate dalla nave nera. E mentre avanzavano, l'avventuriera ed il pellegrino videro la Divina Misericordia ancorata sulle mura della città. “E'...” disse il pellegrino “... è la Divina Misericordia!” |
Dension si voltò verso Gwen.
“Anche quelli della nave” disse lui “sono alla ricerca dei loro compagni. Magari aiuteranno pure voi a cercare il vostro amico.” |
L' atmosfera era surreale..tutto sembrava ovattato..la battaglia era finita portando distruzione e morte.
Una quiete che, purtroppo, sapeva di morte. Poi vidi un grande veliero ancorato e mi fermai stupita e il pellegrino affermò ciò che pensavo..era la Divina Misericordia. Sospirai.."Bene, affrettiamoci..dobbiamo salvare questo uomo e ridargli la libertà..chissà se qualcuno lo aspetta" e feci segno al pellegrino di portarsi avanti sulla nave..io rimasi qualche passo indietro con timoroso riguardo..strano da me..già..lui era sopra? Avrei visto Pepino, Pinto, Palos? Mi avrebbero riconosciuta ma tenni la testa alta, io non avevo fatto nulla a loro, a nessuno di loro..oh coraggio Altea..se sei stata in mezzo ai soldati di Maruania ora hai timore di salire qui..il tuo timore è un altro..e lo sai..smettila ora. |
Dension si voltò verso Gwen.
“Anche quelli della nave” disse lui “sono alla ricerca dei loro compagni. Magari aiuteranno pure voi a cercare il vostro amico.” |
“Seguitemi e non restate dietro...” disse il pellegrino ad Altea “... forza, raggiungiamo il punto più vicino alla nave, sperando ci vedano...”
La Divina Misericordia era infatti sospesa in aria. |
"Oh scusate...è che vi sembrerà strano ma ho un pò di timore" dissi sorridendo nervosamente.
Già era sospesa.."Come facciamo ad avvisarli..facile un colpo di pistola lanciato in aria..si spera...lo sentano almeno" mi arrampicai a delle rocce e alzai la pistola sparando un colpo in aria e tirai via il velo dal viso facendo cenno con la mano. |
Ripresi i sensi a fatica, con il suo dell'esplosione che mi invadeva le orecchie.
Mi appoggiai a Dension e quasi come in un sogno vidi arrivare quella nave. Ogni mossa davanti ai mie occhi sembrava innaturalmente lenta, come se tutti stessero recitando al rallentatore. Tenni una mano sulla fronte cercando di recuperare la lucidità mentre assistevo a quei dialogo tra i tre e poi anche con un uomo proveniente dalla nave, ancora intontita. |
Ascoltai le sue parole e lo guardai con rassegnazione. Come potevo cercarlo se li seguivo? Sperai solo che mi aiutassero.
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Annuii a Palos, quasi meccanicamente, incapace di parlare con voce ferma.
Ormai stavo crollando, ero demoralizzata e triste, sconfortata da quella ricerca vana. Era come se il destino mi volesse tenere lontano da lui. Come se non dovessi trovarlo. E quel pensiero mi feriva terribilmente. Una fitta, dolorosa e implacabile mi attraversò. Così chinai il capo, per nascondere la tristezza e la delusione nel mio sguardo e seguii Pinto in silenzio. Dovevo solo resistere ancora un po', l'ultimo sforzo. Non potevo cedere finché non l'avessimo trovato. Nonostante lo sconforto non mi sarei arresa. |
Il Palumb con Clio e Pinto tornò sulla Divina Misericordia e poco dopo dal vascello fu espulsa una scialuppa di salvataggio che in pochi istanti raggiunse il suolo.
Il pannello si alzò e un uomo saltò fuori. “Mi chiamo Rancesco” disse a Gwen, a Dacey e a Dension “e sono qui per portarvi in salvo.” Li fece entrare nella capsula e poi questa si riaccese e schizzò in alto, verso il cielo. Raggiunse di nuovo la nave volante e fu da essa ripescata. Qui, Gwen, Dacey e Dension furono poi condotti sul ponte, dove trovarono parte dell'equipaggio, compresa Clio. “Mancano solo Icarius, il pellegrino e Cq.” Fece Pinto. “Prima li troviamo, prima lasceremo questa città.” Ma proprio in quel momento Palos raggiunse tutti loro sul ponte. “Ho trovato Icarius...” annunciò. E all'improvviso la vedetta urlò qualcosa: "Allarme! La nve nera! Si sta avvicinando!" |
Tornammo a bordo della Divina Misericordia, dove ritrovai Palos e gli altri.
Non vedevo l'ora di lasciare quella città, i suoi drammi e i suoi fantasmi. Era vagamente rassicurante essere a bordo, e mi diede la sferzata di energia che mi serviva per non crollare dopo quella estenuante giornata. Poi Palos annunciò di aver trovato Icarius, e quasi non ci credevo. Lo raggiunsi immediatamente. "Dov'è, sta bene?" chiesi, preoccupata. Ma poi la nave nera si avvicinò a noi, e tutti ci voltammo a guardarla. "Quella nave viene da Maruania, sono più che sicura che stia cercando proprio noi.." esclamai, senza togliere lo sguardo dalla minacciosa nave. |
Era gigantesca, tutta nera, con quel terrificante teschio sulla prua e le decine di mortai ancora caldi per il fuoco che avevano vomitato su Vacolis.
“Sarei curioso” disse Palos a Clio, mentre vedevano in lontananza la nave avvicinarsi “di chiederti come fai ad essere così sicura che provenga da Maruania. Ma mi fido. Dopotutto sapevamo che qui nel futuro sarebbe stata dura... macchine a tutta forza!” Ordinò poi. “Quindici gradi a babordo!” Guardò Clio. “Icarius è sulla torre più alta di questa città.” Indicandole il monitor. “E là stiamo andando.” |
Seguii quindi Dension e le due ragazze, sostenuta dal braccio dell'uomo a cui mi tenevo per camminare.
Una volta a bordo ne approfittai per sedermi anche se i pericolo ancora non erano finiti. |
Guardai Palos e sorrisi.
"Sono sbucati dei Corvi da quella nave..." senza togliere gli occhi dalla nave nera "Riconosco anche l'odore di quegli aggeggi ormai.." scuotendo piano la testa. Poi lo guardai stupita. "Ah, e io che mi preoccupavo fosse finito in un fosso sperduto e solo.." scossi la testa "Immagino sia lì per il Fiore..." mormorai appena. |
“Giusta osservazione...” disse Palos a Clio “... i Corvi... giusta osservazione davvero...” regolando alcuni schermi “... quanto ad Icarius, credo che le torri di questa città siano più pericolose di qualsiasi fossato... ecco!” Esclamò. “Guarda laggiù!” Indicando quella che sembrava essere la torre più alta di Vacolis. “Proprio in cima... due figure che si battono... una è per forza lui...”
Intanto, dall'altra parte del ponte, Gwen, Dacey e Dension se ne stavano in disparte. “Vi conviene dire a questa gente che cercate qualcuno...” rivolto Dension a Gwen “... da ciò che ho capito anche loro hanno smarrito qualche compagno...” si voltò verso Dacey “... va meglio la testa?” Avvicinandosi al suo volto. “Se questa è davvero la nave del Falco, allora abbiamo fatto bingo...” ad un orecchio della ragazza, in modo che solo lei sentisse. |
Sorrisi a Palos, per poi scuotere la testa.
"Macchè, nelle torri ci tengono segregate le donne, e la più bella è proprio nella torre più alta, a custodia del Fiore.." dissi, ripensando alle parole di Alternia "Al massimo avrà fatto conquiste..." dissi, con noncuranza, mentre in realtà una fitta dolorosa e intensa mi attraversò il cuore. Un dolore nuovo e sconosciuto. Scossi la testa, come ad allontanare quei pensieri almeno dalla mia mente, visto che non sembravano voler abbandonare il mio cuore. Non essere sciocca, su... non mi sembra il momento adatto. Sospirai. Poi Palos mi fece notare due figure che duellavano, e una era senz'altro Icarius, anche perché si notavano i bagliori di Mia Amata. "Avviciniamoci allora.." annuii a Palos. |
Strinsi la mano a Dension, durante il suo peridio di prigionia ne avevo sentito la mancanza come l'ossigeno .
- Si sto meglio- mormorai quindi,- questa nave? Del Falco?- ero dubbiosa ma ormai mi aspettavo di tutti. |
Fummo portati a bordo di quella nave. Dopo poco, la nave col teschio a prua torno` ad essere visibile e anche l'angoscia torno`.
Ascoltai le parole dell'uomo. Forse aveva ragione. Cosi`, andai da Clio, che a quanto pareva aveva trovato chi cercava, per parlarle. "Non voglio essere di intralcio per le vostre operazioni, ma volevo sapere se potevate aiutarmi a ritrovare il mio amato, sono disperata, non riesco a trovarlo" con poca voce. Ormai non sapevo piu` che fare, ogni soluzione sarebbe andata bene. |
Il duello.
I due contendenti si affrontavano con rabbia, ardore, slancio e odio. Le lame sibilavano, brillavano e tintinnavano sotto una serie di colpi che avrebbero sancito la morte di qualsiasi altro spadaccino presente a Vacolis. Ma Icarius ed Enzio erano due schermitori di superba maestria. Così l'impeto della contesa li portò in ogni angolo di quella stanza, tra le urla spaventate di Gayna, il pianto di Ymona e l'incitamento di Sario per Enzio. E quando quella stanza non fu più sufficiente, i due rivali continuarono la tenzone sulle brevi scale di pietra che davano alla cima della torre, dove la merlatura ne segnava l'inesorabile e fatale fine. Ma colpo dopo colpo, la ferita di Icarius cominciò a sanguinare e ad affliggerlo. Improvvisamente Mia Amata divenne pesante ed indomabile, mentre i colpi di Enzio sembravano non tradire fiacchezza. “Morirai con la spada in pugno.” Disse Enzio, continuando ad attaccare, mentre Icarius era ridotto alla difensiva. Tutto ciò sotto gli sguardi di Gayna, di Ymona e di Sario, che seguivano il duello con umori e sentimenti opposti. Ma ad ogni istante di più Icarius temeva di non farcela. Ma poi accadde qualcosa. Una grossa sagoma arrivò sulla torre. Un vascello gigantesco. Aprì un boccaporto e calò una lunga scala. Icarius la vide, abbassò la spada e saltò sulla merlatura. Guardò poi Cq e gli fece un cenno col capo. Il droide azionò i piccoli reattori e si aggrappò anch'esso alla scala. Gayna allora corse verso il Taddeide e questi, dopo aver saltato fino alla scala, tese la mano verso la dama. Riuscì ad afferrarla e lei sorrise. Ma qualcosa agguantò la caviglia di Gayna. Era Enzio. “Lasciami, Enzio!” Gridò Gayna. “Il tuo posto è qui!” Fissandola quello. E la sua presa pareva una morsa d'acciaio. La Divina Misericordia cominciò a sollevarsi e la scala naturalmente iniziò ad andare su. Icarius dunque, nonostante lo sforzo, non riuscì a tenere la mano di Gayna. Così la ragazza fu tirata giù da Enzio. “Scendiamo!” Ordinò Icarius, guardando il boccaporto. “Scendiamo giù!” “Non possiamo...” Pinto che azionava la scala “... dobbiamo andare, la nave nera si sta avvicinando... se restiamo anche solo un minuto ingaggerà battaglia e qui non possiamo difenderci... ci distruggerà!” Icarius allora si voltò verso il basso e vide Gayna piangere e gridare, mentre Enzio e Sario la tenevano ferma. Sulla torre arrivò poi un'altra figura. Era Aris. “Smettila di gridare e piangere.” Alla sorella. “Cos'hai da lamentarti? Tuo marito ti da sicurezza e non ti maltratta. Sei libera di fare ciò che vuoi e non ti manca alcun bene materiale.” Guardò la nave volante che si allontanava. “I sogni non sopravvivono mai all'alba.” Sentenziò, mentre il Sole era ormai sorto su Vacolis. Ed Icarius, aggrappato alla scala, vide quella scena. Intanto la Divina Misericordia era sempre più lontana da quella torre. Ed Icarius si accorse che nella mano gli era rimasto un lembo di stoffa dell'abito di Gayna. http://www.classicfilmfreak.com/wp-c...awk-1940-7.jpg |
Mentre osservavo la nave, Gwen mi si avvicinò, e mi voltai verso di lei sorridendo, un sorriso che voleva essere rassicurante.
"Ma certo.." le dissi "Anche noi non termineremo qui le ricerche, dunque cercheremo anche il vostro amato, avete fatto bene a dirmelo.." guardai Palos "Vero Palos?" chiesi "Tanto dobbiamo ancora trovare il pellegrino, certo non lo lasceremo qui..". Poi mi voltai nuovamente verso la ragazza. "Dovete aiutarci a riconoscerlo, però..." sorrisi piano, malinconica "Sono sicura che non vedete l'ora di riabbracciarlo.." annuii "Non temete, lo troveremo!". |
Rimasi ad osservare quello spettacolo con gli occhi sbarrati, totalmente assorbita da quella danza mortale tra i due uomini, riconoscendo in uno di essi il possente uomo che avevo incontrato nella torre.
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Sorrisi a Clio e la abbracciai di slancio.
"Ti ringrazio" mormorai, per poi fornire qualsiasi informazione che servisse ad identificare Elv. |
Infine lo raggiungemmo.
Si stava battendo proprio con Enzio, e subito il mio sguardo si accese di gioia nel vedere che stava bene, e corsi al parapetto sorridendo felice. Era vivo e vegeto, e tra poco sarebbe stato con noi. Avrei voluto correre da lui, portarlo in salvo. D'un tratto sembrava cedere, come se combattere fosse diventato difficile, ma il nostro arrivo lo salvò. Poi il mio sorriso si spense, e quel dolore a cui non avevo dato peso mi inondò completamente. Chinai il capo, allontanandomi dal parapetto, incapace perfino di respirare. Volevo scappare, piangere, ulrare, ma restai immobile a fissare un'asse del pavimento come fosse la cosa più importante del mondo. Stupida, stupida, sciocca ragazza... Mi allontanai dal parapetto, cercando dall'altra parte del ponte con lo sguardo non sapevo nemmeno io cosa. Qualunque cosa mi distraesse da quelle fitte che non mi davano tregua, da quel dolore insopportabile. I miei complimenti, Clio... sei davvero un'idiota... D'improvviso non sapevo dove mettermi, dove stare, mi sentivo fuori posto ovunque guardassi. Ma sapevo di non poter andarmene, anche se avrei davvero voluto chiudermi in cabina. Infondo non poteva leggermi nell'anima. Presi un profondo respiro e cercai di concentrarmi sulla nave nera. Poi la ragazza mi abbracciò, e ricambiai la stretta perché senza saperlo mi aveva dato ciò di cui avevo bisogno, anche se rischiava di far crollare le mie difese e liberare le lacrime che premevano perché le lasciassi libere "Faremo di tutto per ritrovare il tuo amato, Gwen.." le sorrisi "Sei davvero fortunata.." con un sorriso triste. |
Le sorrisi, ma mi feci subito seria vedendo la sua espressione.
"E` successo qualcosa?" |
La giovane Clio pareva sul punto di esplodere durante quegli attimi.
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Dallo sguardo e dalle parole della ragazza compresi di non essere riuscita a nascondere il mio turbamento.
Eh no, così non va, adesso ripigliati che non devi farti vedere in questo stato... Scossi la testa, ma non dissi una parola perché avevo ormai compreso che non sarei riuscita a non piangere. Così presi un profondo respiro prima di rispondere. "No, nulla.." le sorrisi "Sono solo invidiosa.." sorridendole, per poi farle l'occhiolino "Dev'essere meraviglioso avere qualcuno che ami solo te... vedrai che troveremo il tuo amato...". Cercai di calmarmi, respirando piano. Non volevo che mi vedesse in quello stato, non volevo dargli la soddisfazione di vedere quanto mi aveva fatto male. Infondo, lui era libero di fare ciò che voleva, non avrebbe dovuto importarmi. Invece importava eccome... Ma evidentemente soltanto a me. Adesso basta... respira, Clio, respira... |
Sorrisi piano, ma non ero convinta. Non indugiai comunque ltre, dal momento che c'era sicuramente un motivo se non ne aveva parlato.
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“Sono troppo in alto” disse il pellegrino ad Altea “e non possono sentirci...” si guardò intorno “... quella!” Indicando una delle torri semidistrutta dalla battaglia. “Non abbiamo scelta, dobbiamo raggiungere la cima e da lì attirare l'attenzione del vascello volante! E' rischioso però... ma è l'unica possibilità... seguitemi!” E corse verso la torre, per poi cominciare a salire fino in cima, col ferito sulle spalle.
Sperando che la poderosa torre non crollasse proprio ora. |
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