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Ero lì la mattina presto, possibile che lo avessero dimesso un attimo dopo che me ne ero andata?
"Grazie, chiedo giù..." dissi. Scesi allora alla reception, diedi il nominativo di Elv e attesi, un po' tesa, che mi dessero notizie. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La presentazione del film procedeva tra l'entusiasmo e l'impazienza generale in sala.
"Sono sempre piu' eccitata..." disse Charlotte a Gaynor. Allora l'ometto che presentava la serata invitò sul palcoscenico il regista. Mic Curtis, regista di fama mondiale e maestro del cinema avventuroso e romantico, fu accolto dal tripudio generale. Con lui fu presentata anche la bellissima Laiwa Blue, bionda protagonista femminile del film. "È un onore essere qui" il regista "per presentare il nostro nuovo film. Sono anni fertili questi in cui viviamo per gli eroi mascherati. Phantom, Bat Man sono le evoluzioni moderne dei romantici e leggendari Zorro ed il Tulipano Nero. Per questo abbiamo puntato a portare sul grande schermo un altro campione di tal genere... sebbene, come si sa, noi Afragolignonesi quando facciamo una cosa amiamo poi farla meglio degli altri..." molti risero in platea per la brillante battuta "... perciò come eroe abbiamo scelto il migliore di tutti... il più forte e famoso... il più tenebroso e romantico, il più astuto e misterioso, il più affascinante ed imbattibile... Skorpio, il vendicatore mascherato." Un grosso applauso accompagnò quelle parole. |
Teos rise di gusto, sorseggiando poi il suo bicchiere.
"Come siamo impettite, serie e formali." Disse divertito a Dacey. "E sia, finisco il mio bicchiere e sono tutto per te." Finendo di bere. "Un gioco..." mormorò sedendosi accanto a lei "... no, non credo affatto che tutto sia un gioco..." facendosi improvvisamente serio ed accendendosi una sigaretta "... di certo questa storia non è un gioco... ma una macchinazione... solo che preferisco riderci su... scherzarci, senza prendere troppo sul serio questa grande tragedia che chiamiamo mondo..." fumando "... su, cominciamo..." guardando Dacey alle prese con i suoi appunti "... cosa vuoi sapere prima? Immagino chi sia Hiss, giusto? Beh, era un asso... un campione... uno che faceva sognare milioni di tifosi ogni giorno... uno che con un semplice pallone poteva fare di tutto..." |
Altea ed Alvis si prepararono ed uscirono.
Raggiunsero una piccola edicola in periferia e qui lo scenziato comprò tutti i quotidiani in vendita. Tornarono a casa e lui li dispose su un grosso tavolo. "Ora ti mostrerò" disse "come la scrittura può essere usata per scopi tutt'altro che nobili... come per ingannare le menti deboli ad esempio... e bada che il novantanove percento della popolazione rappresenta menti deboli e suggestionabili..." fissandola. |
Uscimmo e prendemmo in fretta i giornali e tornammo a casa..i giornali erano sul tavolo e ascoltai interessata.."Sono curiosa" e poi lo guardai..era uscito senza maschera
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Diedi di gomito a Charlotte, sussurrandole all'orecchio. "L'attrice è bellissima, ma dopo tanto parlare di questo Skorpio sono proprio curiosa di sapere chi hanno scelto per interpretarlo... ci stanno facendo attendere apposta così tanto, vogliono stuzzicare al massimo la nostra curiosità... tu hai qualche nome in mente?"
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Il vecchietto fece entrare Clio e Vale in casa, accompagnandole fino davanti ad una porta.
Lui bussò e poi aprì, entrando e facendo segno alla regina cosmica di seguirlo. Si ritrovarono allora in un ampio salone, dove una ragazza dai capelli castani e mossi posava su un seggio con dei fiori e del grano fra le mani. Icarius stava invece in piedi in fondo alla sala, a dipingere su una grossa tela. |
Marios annuì e sorrise a Nyoko.
"Allora andiamo..." disse "... come Ercole, Ulisse ed Enea pronti a scendere negli inferi." Sarcastico. Così si caloroso in quella botola, scendendo per una quindicina di metri in una sorta di pozzo stretto, umido e profondo. Toccarono infine il fondo, ritrovandosi davanti ad una stretta galleria. "Più che gli eroi citati in precedenza" mormorò il bel professore "a questo punto dovremmo rifarci a Teseo, visto sembra siamo finiti in una sorta di labirinto... beh, siamo in ballo, dunque balliamo..." e fece segno a Nyoko di camminare dietro di lui. Imboccarono così la galleria. |
Gwen scese al pianoterra, dove chiese notizie di Elv all'ingresso.
"È stato dimesso stamani, poichè il suo letto è stato assegnato ad un altro paziente già in mattinata." Disse l'infermiera alla ragazza dai capelli rossi. |
Finalmente entrammo in casa, e riuscii a vedere Icarius che dipingeva, mentre poco distante da lui c'era la modella di cui mi aveva parlato.
Abbassai lo sguardo per un momento. Era bella, forse anche più bella di me, e lui sarebbe rimasto ore a guardarla mentre ignorava completamente me. Sospirai, mentre mille sensazioni diverse si affollavano nel mio animo. Eppure era bello vederlo, vedere come il suo sguardo rincorreva i colori sulla tela,mi chiedevo che cosa stessero vedendo i suoi occhi, che cosa stessero immaginando, cosa le sue mani stessero creando. "Non voglio disturbarlo mentre lavora.." sussurrai al vecchietto. Restai così in disparte, ad osservarlo. Ad osservare tutto di lui, ogni suo lineamento, ogni linea del suo viso, il modo in cui scendevano i suoi capelli, in cui le mani si muovevano sulla tela, il modo in guardava quella tela, e di tanto in tanto la ragazza. Lo guardavo, rapita, cercando di imprimere dentro di me ogni dettaglio, ogni piccolo tassello di quel meraviglioso quadro che avevo davanti. Perché sapevo che poteva mandarmi via, magari era così offeso per il mio comportamento da non voler nemmeno più parlarmi, guardarmi. E a me, che sarebbe restato? Solo quei frammenti di meraviglia che fissavo nella mia mente e nel mio cuore, perchè dovunque fossi, li avrei portati con me. Perché sapevo che quanto era accaduto alla locanda tra noi, era qualcosa di speciale. Forse non ero un'esperta delle faccende umane, ma sapevo che era speciale. Altrimenti non sarei stata lì, a rincorrerlo per la brughiera pur di vederlo una volta ancora. Sospirai, pregando con tutto il mio cuore, che si voltasse verso di me, mi parlasse, mi guardasse, mi desse la possibilità di spiegare. Non desideravo altro, che un altro momento insieme. |
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