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"Morris! Calmatevi!! Bisogna parlare col barone... Guisgard, voi dovrete rimanere qui... la vostra faccia non è ben accetta."
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Senza opporre resistenza ci accingemmo a seguire le guardie. Nella mia mente si alternavano pensieri e idee sul da farsi ma nessuna sembrava essere quella più affidabile e di facile attuazione. Lanciai un'occhiata ad Elisabeth per cercare una sua conferma.
Giunte al cospetto del nobile signore, Elisabeth ed io cercammo di non far trapelare alcuna emozione negativa. Con un grande sorriso mi avvicinai quasi correndo verso il barone e mi inchinai a due passi da lui. Con fare che non mi era d'uso alcuno nella vita quotidiana (ma necessario se si tratta di vita o di morte), dissi al barone: "Mio signore, Voi non immaginate nemmeno da quanto tempo aspettavo questa occasione. Ho provato a farmi ricevere da voi un paio di volte....ma a quanto sembra...i vostri messi non sono cosi scaltri come sembrano essere...non avete ricevuto mie notizie? Oh...che peccato: ma a tutto vi è una soluzione. Ora non pensiamo a questo spiacevole intoppo: ora sono qui e gradirei parlare con voi, mio signore, ma senza il bisogno di avere qui davanti un pubblico. Ora non recito. Ve lo chiedo per favore: lasciate pure che la mia amica vada a riposare e a fare penitenza come il frate le ha ordinato -ci siamo recate al convento perchè sentivamo il bisogno di confessare le nostre colpe,...come avrete inteso-. E poi i nostri amici stanno già organizzando il prossimo spettacolo..tutto dedicato a voi. Non vorrete fare a meno di concederci questo onore, vero signore? Ma io resterò qui a ripassare la parte" E mentre parlavo cercavo di non dimostrare tutta la tensione che mi stava avvolgendo. Volevo Elisabeth libera e che potesse avvisare i miei compagni. Io avevo sempre lo stiletto con me. Volevo solo carpire migliori informazioni in merito alla Compassione di Dio...e chi meglio del barone avrebbe potuto accontentarmi? |
"Morris" Disse Guisgard a denti stretti, mentre con la mano si toccava le spalle indolenzite "avevate una gran voglia di farmi questo...e quando questa storia sarà finita ci chiariremo una volta per tutte! Statene certo!"
Poi, il pensiero delle due donne in mano al barone indirizzò la sua concentrazione su cose più importanti. "Sir" disse a Hastatus "avete ragione, ma odio stare con le mani in mano. Avete un'idea sul perchè il barone abbia voluto vedere le nostre amiche?" Intanto, al cospetto del barone, le due donne attendevano di sapere perchè fossero state condotte lì. Llamrei aveva appena finito di parlare, quando il barone prese la parola: "Mie bellissime commedianti, nessuno qui vi tiene con la forza. Come avete ben notato voi, i miei uomini non sono molto svegli e sicuramente peccano in cortesia. Scusateli quindi se le loro maniere non sono state degne della vostra bellezza." Sorseggiò del vino dalla sua coppa ed aggiunse: "In verità vi ho fatto chiamare per un eccesso di prudenza. Sembra infatti che nel castello si siano intrufolati dei ladri. Nella mia biblioteca qualcuno ha rubato un prezioso foglio conservato in uno scrigno. E quindi temo di sapervi sole ed indifese, con in giro tali malintenzionati. Anche perchè, se ben ricordo, i vostri compagni sono solo degli...attori. Quindi non saprebberro impugnare armi per difendervi. Dico bene?" "Benissimo, eccellenza" intervenne sir Geowan "anche se qualcuno di loro si è dimostrato di lingua lunga." "Si, ma la lingua non vale la spada, mio buon fratello!" Rispose il barone, ridendo forte. E proprio in quel momento le due donne si ricordarono del biglietto che ancora Elisabeth portava con sè, dopo che frate Elia lo aveva restituito proprio a lei... http://static.open.salon.com/files/s...1241916049.jpg |
Llamrei era una grande attrice, ma in quel momento avevo l'impressione che i giochi erano stati fatti....e potevamo recitare mettendo alla prova tutta la nostra fantasia senza ricavare un ragno dal buco.......quando poi il barone aveva nominato il fogliettino........mi chiesi perche' non l'avessi mangiato, tanto lo sapevamo a memoria......comunque lo avevo messo dove nessuno avrebbe osato mettere le mani....o gli e le avrei mozzate........
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Il barone si avvicinò alle due donne.
"Ovviamente non metterei mai in dubbio la parola di due dame come voi" cominciò a dire "quindi se mi darete la vostra parola di non...saper nulla di quel biglietto, io ovviamente vi crederò senza alcun problema..." |
Feci solo un passo avanti in direzione del barone..." Vedete, siamo dei poveri attori, mentiamo in scena...ma mai nella vita, per noi la lealta' e l'amicizia e' una cosa che non si tradisce......nessuno di noi sa' nulla su quel foglietto.....spero che voi possiate comprendere dalle mie parole che non vi abbiamo mentito "
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"Ma è naturale, mia signora" disse il barone mostrando un'espressione di rammarico palesemente fasulla "e nessuno qui lo mette in dubbio."
In quel momento entrò uno dei suoi soldati e gli disse qualcosa ad un orecchio. "Benissimo" disse il barone alle due donne "credo che questa spiacevole situazione abbia già avuto la sua soluzione. I miei uomini hanno appena catturato il vero ladro. Ora, se volete mie signore, siete libere di tornare alle vostre camere dai vostri compagni. E sono sicuro che presto ci delizierete con un nuovo spettacolo." "Magari, vostra signoria" intervenne sir Geowan "si potrebbe organizzare uno spettacolo per festeggiare la cattura del vero ladro e la sua condanna a morte!" "Ottima idea, mio valente fratello!" Esclamò il duca. "Sapete, mie signore" aggiunse poi rivolgendosi alle due donne "mandare a morte un essere umano è tanto atroce quanto inevitabile. Del resto è giusto che il demonio possa prendersi un'anima che ha ceduto al peccato. Ma sicuramente stiamo rubando tempo alle vostre prove, mie signore. Andate ora, non vi trattengo oltre." E sul suo volto sorse un ghigno malefico... |
Quel foglietto, scottava.....chi avevano arrestato....." Ditemi mio signore, chi e' la persona che avete arrestato ?......vorremmo preparare per lui una recita particolare, infondo sara' l'ultima cosa che vedra' !!! "
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"Un vagabondo" rispose il barone "un miserabile solo al mondo che nessuno piangerà mai. Fra due giorni potrete vederlo pendere da una forca nella piazza grande di Tintagel."
Poi, rivolgendosi ai suoi uomini, ordinò: "Riaccompagnate queste dame dai loro compagni." Poi mostrò un ghigno camuffato da sorriso e salutò le due donne. |
Perche' la mia mente ando' ad Arno'......pregai in cuor mio che il mio senso di chiarovegenza avesse fallito...ma il sorriso di cattiveria che vidi sul volto del barone......non mi piaceva per niente..
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Poco dopo, Elisabeth e Llamrei ritornarono alle loro camere, trovando i loro compagni ad attenderle.
"Dio sia lodato! Siete tornate, mi signore! Vi attendavamo, tra paure e batticuore!" Disse felice Jigaen. "Cosa voleva il barone da voi?" Chiese Guisgard sollevato nel rivederle. "Vi hanno fatto qualcosa o forse minacciato!" |
Ero alquanto turbata. Avevo constatato che il ladro catturato non era uno dei miei amici...ma allora...la persona arrestata era sicuramente innocente. E questo non potevo permetterlo.
Spiegai agli uomini di quanto accaduto poco prima e soprattutto della mia sensazione di falsità che il barone aveva emanato. "Credo ci abbia lasciate tornare da voi per vedere ed aspettare qualche nostro passo falso. Dobbiamo agire con astuzia e non farci intortare da lui. E' un uomo molto abile, calcolatore e freddo" Mi accasciai sul letto in quanto la stanchezza stava avendo il sopravvento. |
Ascoltai llamrei e aveva ragione, la sensazione di portare alla morte un innocente...era opprimente, tolsi il foglietto aacuratamente piegato e lo rilessi....bisognava fare una scelta...e da quello che leggevo...molta scelta non c'era e Frate Elia...era stato molto esplicito..le forze del male hanno strade diverse, ma il bene vince sempre sul male...anche quando c'e' qualche sacrificio da fare........ero di una tristezza infinita.....
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Fissai Llamrei ed Elisabeth in volto: "State tranquille, da adesso in poi, care creature, non vi muoverete più da sole"!
Guardai, in modo cruento, Guisgard: "Forse non ci sarà bisogno di aspettare la fine di questa storia, non fatevi illusioni..e ringraziate Jigaen"! Schiacciai l'occhio a quest'ultimo; poi, rivolgendomi ad Hastatus: "Suggerite la prossima mossa, amico mio...credo che, tra non molto, finiremo tutti in gatta buia... me lo sento...ci stanno prendendo in giro.... hanno capito tutto...e visto che di forze malefiche si tratta... .sapevano chi fossimo sin dapprincipio"! http://www.christian-gaming.com/wp-c...ns-creed-2.jpg Morris's Creed |
Guisgard ascoltò con attenzione ciò che dissero tutti i suoi compagni.
"Se il bigliettino è nelle nostre mani" cominciò a dire "allora è ovvio che la storia del ladro è una farsa. E, come dice sir Morris, loro sanno che il bigliettino è nelle nostre mani." E dopo una pausa aggiunse: "Neanche a me piace l'idea che un innocente paghi a causa nostra. Ma mi chiedo chi possa essere colui che il barone spaccia come il colpevole. Comunque non possiamo restare più in questo posto. Stonotte stessa ce ne andremo o presto ci uccideranno tutti. Arnò mi disse che frate Elia aveva nascosto le armi nella cappella del castello. Al tramonto io e sir Morris ci recheremo là a recuperarle." Poi fissò Morris e concluse: "E chissà che non avrete la possibilità di riprendere quella questione che abbiamo in sospeso noi due..." |
"Morris ha perfettamente ragione. Forse è il caso che usciamo di qui e smettiamo di recitare la parte dei commedianti... forse sin dall'inizio sapevano di noi... però dobbiamo restare uniti." dissi guardando prima Morris e poi Guisgard.
"... ho paura che con le nostre azioni abbiamo altresì messo in pericolo il giovane Arnò." |
"Quindi, se già sono a conoscenza delle nostre identità, sicuramente non ci lasceranno passeggiare tranquillamente per le vie di Tintagel. Scommetto che fuori da questa porta ci sono due guardie pronte a "guardarci alle spalle"."
Poi mi rivolsi a Morris: "Mio caro amico. Avete ragione. Per quanto astute ed abili possiamo essere Elisabeth ed io....nulla possiamo contro un gruppo di soldati. E' stata una azione avventata quella di presentarsi al cospetto del barone. Ma, concordate con me, se non avessimo agito in tal senso..ci avrebbero già fatte sparire. Ora mi sento più sicura sapendovi vicini. Grazie Cavaliere, mi fido di voi" |
"Nove su dieci avete ragione, milady" disse Guisgard a Llamrei "sento passeggiare dietro la porta. Il barone ci ha subito offerto la compagnia dei suoi tirapiedi. Comunque al tramonto troveremo il modo di arrivare alla cappella. Dobbiamo farlo!"
Poi rivolto a Hastatus: "Arnò? Perchè dite questo? Che motivo avrebbe il barone per fargli del male?" |
"Quel ragazzino ha girato intorno a noi sin dal nostro arrivo qui a Tintagel, e qualcuno l'avrà sicuramente notato... inoltre Llamrei eElisabeth ci hanno riferito che è stato catturato un vagabondo senza nessuno al mondo... ho collegato le due cose, però potrei sbagliarmi e ciò che ha detto il barone potrebbe essere solo un trucco o qualcosa di simile."
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Presi un pezzo di stoffa bianca e ..con un pennino intinto in un calamaio...scrissi qualcosa: "Leggete con i soli occhi, il nemico ci ascolta! Amici, io credo di aver compreso quale sia l'unico motivo per cui siamo ancora vivi! Il barone vuole esser certo che soltanto noi e nessuno al di fuori di noi.. sappia che abbiamo scoperto il loro covo! Qualcuno di noi deve adesso dire a gran voce che.. se non ritorneremo entro domani sera a Camelot.. Re Artù ci cercherà in forze! Forse, solo così, ci lasceranno andare, non rischiando nulla, al momento! Ho paura anche per i frati del monastero, potrebbero inveire su di loro"! Secondo me, le armi, non vanno prese"!
http://www.unipg.it/notiziario/immag...n3/lettera.jpg Morris's Creed |
Morris aveva perfettamente ragione... potevamo tentare... forse si sarebbero spaventati.
"Amici, ricordatevi che prima di partire avevo concordato con re Artù, che saremmo rientrati dalla nostra ricerca entro 10 giorni... ne mancano ancora 2. Se tarderemo Camelot verrà qui." |
Guisgard annuì con la testa.
Valeva la pena tentare. E così, nel cuore della notte, la compagnia, preparata ogni cosa, con l'aiuto dell'oscurità uscì dalla torre. Stranamente le poche guardie che facevano da sentinelle erano addormentate, così non fu difficile per i nostri eroi uscire dal castello. Sembra che lo stratagemma di Morris avesse funzionato. Raggiunsero così il convento, per mettere al corrente di tutto i frati. Ma qui frate Elia rivelò loro una tremenda realtà. "Amici miei" cominciò a dire "è accaduto un fatto terribile..." "Di cosa parlate, frate?" Chiese Guisgard. "Il ladro che hanno catturato e che fra tre giorni giustizieranno" rispose frate Elia "è il piccolo Arnò. L'abbiamo saputo stasera da due guardie che discutevano ad alta voce. Domattina vi avrei riferito tutto..." "Non possono giustiziare un ragazzino innocente!" Gridò Guisgard. "Sanno benissimo che lui non c'entra!" "Molto innocenti sono morti in questa storia" disse il frate "e uno in più per loro non fa differenza." "Allora non abbiamo molta scelta!" Disse Guisgard. Poi rivolgendosi ai suoi compagni aggiunse: "Amici, voi dovete incamminarvi verso Camelot. Lì organizzerete un piano e ritornerete con dei rinforzi." "Fatemi capire, cavaliere" lo interruppe il frate "e voi invece cosa vorreste fare?" "Me lo chiedete? Cercherò di liberare Arnò. Da solo e con un'azione a sorpresa avrò forse più possibilità. In troppi saremo certamente scoperti immediatamente." Rispose Guisgard. "Da solo in quella tana di lupi è come andare al macello con le proprie mani." Disse il frate. "E' l'unica cosa da fare. Ormai è deciso. E comunque siate fiducioso, mio buon frate" disse con fare guascone Guisgard "non sarà tanto facile farmi la pelle." "Figliolo" disse il frate scuotendo la testa "da quando vi conosco ho imparato che l'impulsività e la testardaggine sono le vostre caratteristiche principali. Che la Divina Misericordia vegli su tutti noi!" |
Arno' la mia intuizione alle parole del barone non era infondata, il suo ghigno era palese.....Sir Morris aveva ragione da donna non potevo andare in giro senza avere problemi con i soldati...ma da uomo..non mi sarebbe successo nulla..." Frate Elia, Arno' ha vegliato come un ombra su di me e Llamrei, e in questo momento credo di non poterlo lasciare nelle braccia di Signora Morte senza far nulla per lui, ho solo bisogno di panni maschili, cosi' potro' togliere queste ingombranti vesti, e' probabile che sia la mia ultima recita, ma e' giusto che sia per quel ragazzo, il suo sogno un giorno era di diventare Cavaliere, e il suo unico sogno dovra' avere la possibilita' di avverarsi....."...
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"Amica mia, Sir Guisgard, che ne pensate di prendere due piccioni con una fava? Travestitevi da frati, entrate indisturbati nella cappella.. recuperate le armi...liberate Arnò con lo stratagemma della confessione..e.. lo portate fuori dalle mura..sotto la tunica"!
Morris's Creed |
" Sir Morris un' illuminazione, visto che le armi sono tante......ci servirebbe la terza tonaca per nascondere Arno'......che ne dite di unirvi alla spedizione ?! "......
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"Certamente, Milady...sono pronto....ecco.. nasconderemo le armi in questo modo"!
http://www.mondimedievali.net/pre-te...es/guerz04.jpg Morris's Creed |
"L'idea è buona, ma credo sia troppo rischiosa."
Rispose Guisgard. "Sir Morris" aggiunse "non possiamo lasciare che sir Hastatus, lady Llamrei e Jigaen tornino da soli a Camelot. Il barone potrebbe mandargli contro i suoi uomini e la sola spada di sir Hastatus avrebbe sicuramente la peggio in una simile situazione. Voi dovete andare con loro." Poi, rivolgendosi ad Elisabeth: "Milady, se Arnò è in questa situazione è solo colpa mia; avrei dovuto allontanarlo sin dall'inizio, invece di consetirgli di venire sempre con noi. E' giusto che risolva io questa situazione. E comunque per voi sarebbe troppo rischioso restare qui. E non voglio qualcun altro sulla coscienza!" E quindi invitò tutta la compagnia a partire alla volta di Camelot. "Ora partite, amici miei" disse "tra poco albeggerà e perderete il vantaggio di potervi muovere nelle tenebre. Addio e che Dio ci assista tutti." Frate Elia, che aveva assistito a tutta la scena, benedisse tutti loro, invocando la suprema Benedizione Divina su tutta quella tragica situazione. |
"Hastatus, Llamrei e Jigaen...sarebbero rimasti qui al monastero ..solo il breve tempo necessario per quell'operazione ma ..è giusto che anche voi mettiate in mostra il vostro ego"!
"Questa volta, non vi spaccherò la faccia....mi servite intiero....andate pure...io non andrò a Camelot...rimarrò qui con padre Elia ad attendervi ...gli altri.. facciano ciò che si sentono di fare"! http://www.plunderbund.com/wp-conten...1105332117.jpg Morris's Creed |
Guardai Sir Guisgard " se c'e' una cosa che odio e che qualcuno debba dirmi cosa devo o non devo fare, ma se pensate che possa diventare un peso per la vostra coscienza, io rimarro' al monastero con Sir Morris, aspettero' solo due giorni dopo di che vi piaccia o no vi verremo a cercare, che ne dite Sir Morris ?.......lo so che per voi frate Elia e' un problema farmi dormire al monastero...ma se potrete fare uno strappo alla regola ve ne sarei grata...."
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Guisgard guardò Morris e sorrise sarcastico.
"Volete restare qui?" Cominciò a dire. "Fate come volete. Se davvero pensate di essere più utile stando qui con frate Elia mentre sir Hastatus, lady Llamrei e Jigaen ritornano da soli a Camelot, allora io e voi intendiamo in due modi diversi cosa vuol dire essere cavaliere. Ora scusatemi, ma ho altro a cui pensare." Poi, rivolto ad Elisabeth: "Per me è indifferente cosa farete. Non ho mai pensato di darvi ordini. Dopotutto che titolo avrei per farlo? Per quanto mi riguarda potete anche restare con sir Morris e gli altri frati." Detto questo uscì dal convento. "Aspettate, non siate impulsivo!" Gli gridò frate Elia. "Non bisogna essere avventati in questo momento! Inoltre rompere l'unità del gruppo potrebbe essere fatale." "Frate" disse Guisgard scuro in volto "lasciatemi andare." Il frate non rispose nulla e Guisgard uscì dal convento. |
Io non so' se si puo' affrontare una guerra, facendoci la guerra ......
Dove avevo sbagliato......Seguii Guisgard fuori dal convento..." fermatevi con la rabbia in corpo non riuscirete neanche a comprendere quale strada prendere, se qualcuno rimane al convento, e a voi succedesse qualcosa, almeno potremmo darvi il nostro aiuto.......tutti siamo in pericolo anche i frati di questo convento......forse non vi siete reso conto che conoscono perfettamente cosa e' successo.....compreso l'esistenza delle nostre armi......e poi visto che vi e' indifferente cio' che io faccio.....non dovreste arrabbiarvi piu' del dovuto......" |
Guisgard allora si voltò e la guardò nel profondo dei suoi occhi.
"Non avete capito niente..." disse "...parlate di magia, di incantesimi, della natura, della Luna e dei sogni...ma non siete mai riuscita a fermarvi un attimo per guardare i miei occhi...." Guardò in alto, come se chiedesse la forza per dire qualcosa. "E' inutile..." aggiunse "...altro che Primo Cavaliere...mi sento il buffone della sorte..." Si voltò e corse via. |
"Incredibile! Acconsento al suo negarmi il piano e alla sua proposta...e mi rinfaccia tutto ciò che ha detto! Che vada al diavolo"!
"Da questo momento, non gli rivolgerò più la parola....se lui è il primo cavaliere...io sono il primo cittadino di Camelot"! "Due modi diversi di intendere le cose....due intelligenze diverse....due scuole di gran lunga diverse"! Meglio così!!! No"????!! http://www.wired.com/images_blogs/ga...sins_creed.jpg Morris's Creed |
Rimasi a guardarlo andare via, senza la forza di fermarlo......probabilmente non avevo capito nulla, ero talmente presa da tutta quella storia che non avevo pensato che potesse provare per me sentimenti che andassero oltre l'amicizia, era vero non l'avevo mai guardato negli occhi......essere una maga o amare la luna e la sua magia.........evidentemente mi aveva resa cieca....
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Frate Elia prese allora Morrsis e lo condusse a sè.
"Cavaliere" cominciò a dire il frate "non perdete anche voi la testa, stanotte! Ricordate che siete giunti qui per una missione ben precisa. La cavalleria ve lo impone! Dalle vostre azioni dipendono le vite di molte persone innocenti!" E alle parole del frate gli fece eco Jigaen: "Morris, mio signore e forte condottiero, ciò che dice il frate, credetemi, è veritiero. Ascoltatelo, restando saldo, calmo e prudente, senza dar più retta a questo avvelenato dente!" |
Rientrai al convento.....e pensavo...a quello che era successo........." Frate Elia perdonatemi se vi sembro petulante.....ma io ho la strana sensazione che lasciarlo andare da solo non sia stata una buona idea, ho come il sentore...che non abbia la possibilita' di fare molta strada senza imbattersi, in qualcosa o in qualcuno che non gli dara' la possibilita' di difendersi......"
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"Si, figliola" rispose preoccupato il frate "anche io ho la sensazione che potrebbe mettersi nei guai. E forse il barone lo starà già aspettando..."
Intervenne allora Jigaen: "Lui sembra assai cavalleresco ed insensato e nella mani del barone pare, ahimè, destinato. Speriamo come a Lancillotto seppe dar l'ardore, a Guisgard qualche arma saprà fornire Amore!" |
" frate Elia, vi pregherei di darmi panni da uomo, il barone sta' usando Arno' solo per attirarci tra le sue braccia......e per quanto testone non credo che Guisgard debba trovarsi faccia a faccia con signora Morte da solo......forse in due la morte sembrera' meno triste......"
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"Figliola" disse il frate "ti rendi conto che rischieresti anche tu la vita? Sarete entrambi alla mercè del Barone e dei suoi scagnozzi!"
Poi, fissando Elisabeth, si accorse di una forte determinazione trasparire dai suoi occhi. Forse nulla avrebbe fatto desistere Elisabeth dal suo proposito. "E sia" disse il frate "vi darò ciò che chiedete. Ma giuratemi che sarete più prudente e ragionevole del vostro cavaliere!" Prese allora un abito da monaco e lo diede ad Elisabeth. Intervenne allora Jigaen, con un tono preoccupato e turbato: "Messer Amore, si sa, la ragione spesso imbavaglia e il suo filtro è potente, come sanno in Cornovaglia! E Guisgard non sa che il barone il suo cuore ignorerà. Siate quindi accorti o il male, su tutti noi, trionferà!" |
" Padre, non so se la ragione mi aiutera', piu' del mio essere impulsiva...ma non credo che nessuno debba essere lasciato solo, non saro' un cavaliere ma per lo meno, se avra' bisogno di aiuto....potro' tornare da voi e farvi arrivare la notizia prima che il vento possa soffiare sul monastero...e se poi dovessimo essere catturati entrambi, chiedo a Sir Morris...di non chiudere il suo cuore, forse il nostro messaggio di aiuto potra' ascoltarlo piu' delle mie parole......per quanto riguarda te Llamrei, amica cara...troverai tutti i mie quaderni dove ho scritto i miei miracolosi preparati, so' che saprai sostituirmi egregiamente.....Sir Hastatus, confido nella vostra saggezza so' che con voi nessuno potra' temere il peggio...."......Tirai su' il cappuccio del saio....e partii per cercare di raggiungere Guisgard......speravo solo che una volta raggiunto...non incominciasse con le sue paternali, ma avevo il sospetto che fosse piu' forte di lui........
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