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"Fantamas..." disse incredulo Elv a Gwen "... quel criminale? Ma è impossibile... come fa ad esserne certa? L'avrebbe uccisa se fosse stato davvero lui!"
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"Io e la polizia siamo giunti a questa conclusione. L'uomo che ho visto era identico al professor Mizzar, IL suo volto era uguale, solo un abile criminale e trasformista come Fantamas poteva riuscire a camuffarsi. Comunque sia, non credo che avesse interesse a commettere un omicidio mentre era a bordo, e poi non mi conosceva, non avrebbe avuto alcun interesse" con tono spiccio e disinteressato io.
A questo punto, ero più che certa che avesse notato la pistola sotto la mia giacca, il contrario era improbabile e la domanda più logica era, perché non mi aveva disarmata, così da mettermi fuori gioco? Ma forse, la risposta era la medesima. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Parcheggiai e rimasi in attesa mentre Asso se ne andò chissà dove.
Sicuramente non avevo intenzione di starmene chiusa in auto ad aspettarlo. Decisi di uscire dall’abitacolo, facendo due passi per sgranchirmi le gambe e osservare l’esterno del complesso residenziale . Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
La cena fu servita, presi dell'arrosto dal piatto di portata e lo posi sul suo piatto. Poi vidi il vino rosso vivido nel calice e ascoltai con interesse quel racconto. "E voi ditemi.. Quale dei due elisir vorreste trovare?" sorridendo.
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Lo fissai negli occhi con aria enigmatica.
"Oh ci vorrà molto più di questo per avere la mia benevolenza, signor Fessen..." registrando ogni sfumatura azzurra del suo sguardo. "Massaggiatore? Oh, interessante, chissà, magari la metterò alla prova!" facendogli l'occhiolino mentre mi alzavo. Lasciammo così il comando centrale per trasferirci sulla costa Flegeese. "Signor Fessen!" dissi, mentre salivo in macchina "Ci siamo assicurati un buon punto d'appoggio a Baias?". |
“Accidenti...” disse Elv impressionato a Gwen “... ha rischiato parecchio... voglio dire... è viva per miracolo... quell'uomo è malvagio come pochi altri...” fissandolo.
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Dacey scese dalla Ferrari e si mise a passeggiare per quel parco residenziale.
Vi erano alti palazzi e tra i viali era possibile godere di una splendida vista sul mare circostante. Ma quell'incanto fu rotto da uno sparo. Poi un altro ed un altro ancora. Erano colpi di fucile. |
Lui rise piano, sorseggiando dal suo bicchiere.
“Io” disse “vorrei ci fosse semplicemente del vino. Infatti esso è il vero ed unico elisir in grado di liberare l'animo umano da ogni tabù, morale o etica, vivendo così liberamente ogni sua passione... non credi, cara?” Fissando negli occhi Altea. |
“Cosa c'è di meglio” disse Fessen col suo tono ammaliante “che essere messo alla prova dal proprio capo?” Fissando divertito Destresya mentre le apriva la porta cavallerescamente. “Uno yacht privato messoci a disposizione dal Dipartimento interno della Difesaci porterà a Las Bias, capo.”
Dopo un'oretta tutta la task force era già a bordo dell'imbarcazione, pronta a salpare verso la costa Fleegese. http://www.seashieldsystem.com/SEO/i...California.jpg |
Era quasi buffa la sua faccia impressionata.
Sì, beh, non potevo certo dirgli che non ero una persona normale come le altre, dunque non sapevo esattamente come sarebbe andata a finire se avesse provato. Forse non sarebbe stato così fortunati ed io avrei liberato il mondo da un criminale. "Che vuole che le dica, sarà stato il mio giorno fortunato..." dissi, con sarcastica noncuranza. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Già, direi..." disse Elv annuendo a Gwen, per poi tornare a stdiare quelle foto "... ma torniamo al nostro caso... gli animali da comprendere non richiedono molta fatica, a differenza degli uomini... non c'è malvagità in loro..."
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"No, ma se istigati forse possono arrivare ad attaccare. Se davvero quello era Fantamas e lui ha la responsabilità di quegli animali, potrebbe anche averli indotti ad attaccare. Lei che pensa?"
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"Mi chiedo" disse Elv a Gwen "perchè mai un ladro dovrebbe utilizzare degli animali per uccidere un uomo qualunque ad un angolo di strada?" Perplesso. "No, questa storia non mi convince..."
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"Magari non era uno qualunque. Non ci è stato possibile capire chi fosse, ma magari poteva essere qualcuno di importante nella faccenda.'
Poi, però, mi venne un'altra cosa in mente. "E se lo avesse fatto per prendere il suo volto e la sua identità?" proposi "Sono certa che arrivato sull'isola abbia fatto in modo da trovare un'altra identità rispetto a quella che aveva sulla nave." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non risposi a quelle parole, limitandomi a fissarlo con uno sguardo indefinito ed enigmatico.
C'era qualcosa di interessante in lui, ma certo non gli avrei reso le cose facili, altrochè! "Ottima soluzione!" annuii a Fessen. Uno yacht, niente di meno! Non mi dispiaceva un po' di lusso, anche se non erano molte le occasioni in cui potevo permettermi certe cose. Così, in poco tempo eravamo in mare e io mi diressi sul ponte ad osservare il mare azzurro intorno a me e quel panorama mozzafiato che si stagliava tutto intorno. |
"Solo del vino.. Tanto romanticismo per poi accontentarsi di solo vino. Mi spiace dissentire, ma i tabù sono liberati da ben altro.. Se non fossi la sua cameriera, comunque, le farei compagnia. Bere dell'ottimo vino d'annata da solo è triste".
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“Tutto può essere...” disse Elv a Gwen “... ma siamo medici, non investigatori di un romanzo giallo a puntate...” ridendo “... quindi limitiamoci al nostro lavoro...” tornando serio “... avanti, mi interessa il suo parere... cosa pensa? Un animale ha aggredito la vittima? E se si, quale allora?”
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A bordo c'era tutta la task force.
La costa si allontanava ed in lontananza si intravedeva la sagoma frastagliata del litorale Fleegese. Erano luoghi esotici e romanzeschi che ancora oggi sembravano conservare quel senso di avventura che tanti romanzi nei secoli avevano visto ambientate in quei litorali storie senza tempo e sognanti. Destresya sentiva il vento gonfiare ed inumidire i suoi lunghi capelli biondi, mentre un profumo di salsedine si diffondeva ovunque. Fessen se ne stava invece sdraiato sul ponte, intento a leggere un libro, quasi apatico verso la missione in corso. “Strano tipo quello...” disse Matton avvicinandosi a Destresya. |
“Interessante...” disse lui ad Altea “... e tu cosa vorresti bere per perdere ogni tuo tabù?” Versando dello Champagne in un bicchiere, per poi offrirlo alla bella cameriera. “Detesto bere da solo...”
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Guardai quel gesto e rimasi stupita, lui che versava da bere alla sua cameriera, la serviva. Questo uomo era davvero misterioso, alquanto intrigante.
Sorrisi e presi il bicchiere dalle sue mani, speravo non vi fosse qualche trucco ma avevo sempre adorato osare "Grazie...a lei dunque...al mio lavoro..o..a cosa vuole brindare?" alzando il calice ed assaporando lo champagne, dal gusto leggero ma deciso. Osai sedermi vicino a lui come nulla fosse e lo osservai da vicino, se riuscivo a vedere qualcosa dietro quella maschera. |
Sorrisi appena.
Sì beh, non aveva tutti i torti, ma i retroscena del mio operato erano ben altri, sebbene lui non potesse conoscerli. Alla sua domanda, osservai le foto del cadavere. "Non posso che giungere alla sua stessa conclusione. Le ferite sono profonde e sicuramente provocate da un animale delle capacità di in grosso felino. Un altro animale non avrebbe tali fauci, stando allo stato del corpo. Nemmeno un lupo, per quel che posso dire. Le carni sono lacerate" segnando tutti i punti col dito sullo schermo "Dunque anche la dentatura dell'animale non è indifferente." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Brindiamo al tuo lavoro qui...” disse lui ad Altea “... che soddisfi ogni aspettativa...” bevendo.
Lei si sedette con naturalezza accanto a lui, cercando di scorgere quella maschera da vicino. In realtà solo gli occhi era possibile vedere. Alla poca luce della stanza, visto il tavolo era lontano dalle finestre e fuori era già pomeriggio, sembravano assumere un colore indefinito, tra vago cobalto ed un intenso glauco. |
Era un paesaggio da favola, senza pari, la costa, i borghi sul mare, il sole che rifletteva sulle finestre, la gente che passeggiava.
Potevo immaginare mille storie che avrebbero trovato in quel posto lo scenario perfetto. Ero già stata a Baias, sia nel passato che nel futuro, eppure non mi era mai sembrata bella come in quel momento, mentre la brezza sferzava il mio viso. Quando mi si avvicinò Matton mi voltai verso di lui, e osservai Fessen, che fino a quel momento non avevo notato. "Beh, fa tanto il cordiale ma si crede meglio di tutti noi messi insieme, dai retta a me!" scuotendo piano la testa. "Però, grazie alle sue informazioni siamo arrivati fin qui, dunque tanto male non ci fa!" con un leggero sorriso. |
"Già..." disse pensieroso Elv a Gwen.
Passò le foto attraverso lo scanner, cercando di allargare al massimo le immagini, sezionandole con un programma in grado di riportarle su tre piani differenti e dare quindi una visione tridimensionale. "Guardi..." indicò alla vampira "... qui si intravede una lacerazione profonda, che ha lacerato le carni... potrebbe essere un morso... eppure se così fosse l'apertura mascellare sarebbe superiore per peso e pressione a quella di un leone... solo il Diavolo della Tasmania, in proporzione, può esercitare una simile trazione... ma le sue dimensioni escludono che si tratti di tale mammifero..." |
Vi era poca luce ma potevo notare quelle differenze di azzurro..tra il cobalto e il glauco, misteriosi pure loro.
"Lei da dove proviene? E' in vacanza qua? Prima ho visto un pittore, quindi lei ama l' arte" poggiando il bicchiere sul tavolo e poggiando una mano sul mento mentre lo osservavo, parlando con naturalezza e osservandolo negli occhi, come se quella maschera fosse il suo viso. |
“Sarà...” disse perplesso Matton, fissando Fessen che leggeva “... però il fatto che sembri così indifferente un po' mi infastidisce...” a Destresya.
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Il dottore ingrandì le foto al massimo per poterle guardare meglio.
Seguii con gli occhi le sue indicazioni. "Dunque, potrebbero essere degli artigli? Anche se pure in quel caso è una situazione controversa, in quanto nemmeno lì esistono animali in possesso di tali zampe" osservai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui rise.
"Vengo da lontano, mia cara..." disse posando il bicchiere e fissando Altea con i suoi occhi misteriosi ed affascinanti "... vengo dalla notte, dai sogni... sono un personaggio dannato e maledetto, come lo erano gli eroi di Poe e di Lovercraft... sono un predone che cerca tesori dimenticati, che evoca i fantasmi ed i demoni dell'anima... sono uno e tutti, nessuno ed il mondo intero... ma cosa pià importante sono il tuo padrone." Sorridendo enigmatico ad Altea che lo studiava attraverso la sua maschera. |
"Chissà, forse un grosso cane..." disse Elv a Gwen pensieroso "... lei non ricorda dove sono sbarcati gli animali con quel sedicente studioso?"
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"In grosso cane? Ho i miei dubbi..." con una smorfia.
"Sono scesi prima di me, una sorta di sbarco di emergenza, hanno pure preso la scialuppa per non aspettare, quindi non saprei, anche perché non conosco bene questi luoghi." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Rimasi ad ascoltarlo, fu come se la sua voce mi rapisse. Rapisse i miei pensieri e la mia anima, mi destai alla ultima parola...padrone...forse per padrone non intendeva quello che pensavo fosse, ovvero io la cameriera e lui il mio titolare.
"Affascinante....e non vi svelate mai a nessuno...nemmeno a una donna..ha mai amato?" divorando quelle parole con curiosità "Siete tutti e nessuno, non avete una vostra personalità, ora siete voi stesso presumo". |
"A me infastidisce la sua stessa presenza e il fatto che non obbedisca agli ordini, questo può rappresentare un problema serio per tutta la nostra operazione, altrochè!" voltandomi per un momento a guardare Fessen per poi scuotere la testa.
"Siamo costretti a dargli il beneficio del dubbio, non abbiamo scelta!" sospirai "Vedremo come si comporterà sul campo, se sarà all'altezza del suo ego smisurato!". |
"Di sicuro" disse Elv "in quale luogo appartato, difficilmente frequentato... visto non si possono sbarcare animali in modo illecito qui..."
Ad un certo punto arrivò un'infermiera. "Dottor Elv..." "Mi dica..." "E' stato disdetto un appuntamento..." lei "... da parte del direttore del parco acquatico... hanno subito il furto di alcuni animali pare... e hanno cancellato le normali visite di controllo che lei regolarmente svolge al parco..." |
"Sì, questo posso assicurarlo" annuii, a conferma.
Poi, arrivò un'infermiera e anche quella fu una conferma a tutta quella situazione. Guardai il dottore. "Mi sa che non potremo fare a meno di indagare come in un giallo a puntate, dottor Elv" quasi sarcasticamente, ma con tono comunque serio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Io sono sempre me stesso...” disse lui ad Altea “... soprattutto con chi lavora per me... devo fidarmi ciecamente dei miei assistenti e sottoposti... se ho mai amato? Tutti amano... anche il demonio dicono...” sorridendo piano, per poi sfiorarle i capelli biondi con un gesto leggero delle dita “... mi piace avere al mio servizio una cameriera così affascinante e sensuale... come gli antichi scultori greci sempre in cerca di modelle in grado di gareggiare in bellezza con dee e muse.” Alzandosi. “Credo farò un bagno. L'aria di mare tende a stancarmi.”
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"Con tutto il rispetto, capo..." disse Matton a Destresya "... credo lei dovrebemetterlo in riga. Capisco che in pubblico deve sembrare il capo, ma tra noi deve filare diritto.
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"Vado al parco acquatico..." disse Elv a Gwen "... lei viene con me, dottoressa?"
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La sua mano era delicata e sfiorò i miei capelli, osservai quel gesto spontaneo e sensuale. Prima vi era un pittore che voleva dipingermi e ora uno scultore ma io ormai mi fidavo di lui, qualunque rischio corressi.
"Un bagno?" sfiorando la sua mano con la mia sui capelli "Il mare può essere stancante a volte....glielo preparo io, avrà un bagno meraviglioso". |
"Credo che si diverta troppo a vedere come me la prendo con lui, e io sono stanca di ripetergli le cose venti volte, sto ancora aspettando che risponda a una risposta semplice come dirmi nome e grado, finchè non lo farà non potrà partecipare alle indagini. Non perchè non possa procurarmi il suo fascicolo ma unicamente per una questione di principio. Deve capire che fare il nostro lavoro significa obbedire agli ordini, altrimenti può fare il gradasso per i fatti suoi!".
Quella situazione mi infastidiva, con una missione così delicata come la nostra, non potevo perdere tempo anche con gente che decideva di voler fare il bello e il cattivo tempo come pareva a lui. "Quanto manca a Baias?" chiesi a Matton. |
"La accompagno" annuii.
A quanto pareva, erano previste per questa faccenda innumerevoli diramazioni, molte di più di quelle che vi si aspettava, ma ogni pezzo, poco a poco, sembrava andare al proprio posto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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