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"Si, sembra tu abbia fatto centro..." disse Lizzie giardando l'uniforme di Gwen "... ma dimmi... se ti scoprono? Se qualcuno ti riconosce?"
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"Sì!" esclamai, sorridente.
Alla sua domanda, evitai accuratamente di citare l'episodio col padre di Elv. "Sta' tranquilla, andrà tutto bene" la rassicurai, andando a cambiarmi per togliere l'uniforme e preparare la cena. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, sei pazza, ma tifo per te." Disse ridendo Lizzie.
Insieme prepararono la cena e mangiarono davanti alla tv. Le notizie al telegiornale insistevano sempre sull'intervista di Fantamas. "Stasera non ho proprio voglia di lavorare..." sbuffando Lizzie "... ma mi tocca, mi sa..." |
Risi insieme a lei, mentre preparavamo la cena.
Ancora quelle notizie. "Dio, se non lo arrestano loro, lo faccio io. Tanto per non avere questo continuo tormento" sbuffando. Poi guardai Lizzie. "Perché non lo fai anche tu, Lizzie? Perché non dici anche tu basta a questa vita?" fissandola "Anche tu puoi ricominciare, nessuno ti obbliga a continuare, nè ti vieta di iniziare da capo!" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non fa per me..." disse Lizzie "... non posso illudermi..." cominciando a prepararsi per uscire "... dai, meglio vada, sennò davvero resto qui stasera." Salutando Gwen con un bacio sulla guancia, per poi uscire.
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Sospirai, poi ricambiai il suo bacio sulla guancia, guardandola uscire.
Non capivo perché si fosse intestardita. Era dannatamente cocciuta nel non capire che anche lei poteva avere una seconda chance. In preda a tutti questi pensieri, rassettai la cucina e andai subito a letto, visto che mi sarei dovuta alzare presto per andare in negozio. Ero stanchissima, ma il pensiero di andare a letto presto per lavorare era corroborante e rassicurante, confortante. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La notte trascorse veloce e Gwen fu svegliata dalla sveglia che suonava.
Era giorno e diceva prepararsi per andare alla boutique. Si accorse però di essere sola in casa. Stranamente Lizzie non era rientrata. |
"Si." Disse il criminologo. "Credo sia utile che lei guardi il video." A Fessen seduto accanto a Destresya.
"Ma i civili non possono vederlo!" Protestò Goaz. "Non si preoccupi, ispettore..." Masper "... il signor Fessen è dentro a questa storia fino al collo." E fece partire il video. |
Ero davvero fiera del lavoro che stava facendo Fessen, si era dimostrato un vero asso, tanto da riuscire ad arrivare a Fantamas.
Lo guardai con orgoglio mentre stavano per mettere il video che ero curiosissima di vedere. |
Fui destata dal suono della sveglia, che mi suggeriva un altro giorno di lavoro al negozio.
Fui talmente veloce a fare colazione e prepararmi che solo dopo mi accorsi che Lizzie non c'era. Era strano, tornava sempre all'alba. Era molto strano. Poteva aver fatto tardi, certo, e speravo stesse bene. Non dovevo subito preoccuparmi. Le lasciai un biglietto sul cuscino, prima di uscire, poi andai dritta in negozio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ochalos, sai se per caso si è presentato Fessen al commissariato. Perché l'ispettore Goaz lo ha invitato a presentarsi per mostrargli il video" guardando Montes "Tale ispettore ha pure usato il distintivo mostrandomelo per fare colpo su di me.. Poco professionale. Ora la polizia ha chiesto il nostro aiuto mi sembra, forse dobbiamo parlare col questore poiché si chiama sviamento di indagini.. Noi abbiamo il diritto di conoscere ogni minimo particolare visto la Federale ci ha contattato".
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Gwen lasciò un biglietto a Lizzie ed andò al lavoro.
La mattinata fu piena, con molti clienti che arrivarono alla boutique. La pausa pranzo riuscì a dare un po' di riposo ed un attimo di tranquillità. Poi il lavoro riprese a tutta forza. "Si, quel giornalista è arrivato poco fa, insieme alla sua segretaria." Disse Ochalos ad Altea. "Stanno ora parlando nello studio di Masper. C'è anche l'ispettore Goaz." |
La mattinata fu piena, frenetica, non un attimo libero, ma a dir la verità neanche ne avrei voluto, di attimi liberi, altrimenti non avrei scelto questo lavoro!
Riposai un po' durante la pausa pranzo e poi ripresi a pieno ritmo subito dopo, nel primo pomeriggio, con più carica ed energia di prima. Non era male avere a che fare col pubblico, riuscire ad esaudire le richieste delle clienti su questo o quel vestito, poter lavorare in mezzo a tutti quegli abiti eleganti e di classe. L'idea della mia laurea in medicina era ben lontana dall'essere perseguita, ma magari tutto era andato come doveva a dare e non ci si poteva sempre piangere addosso, era una realtà che andava affrontata e così avrei fatto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Masper caricò il video e sullo schermo cominciò a girare il filmato.
In un luogo imprecisato, probabilmente una sorta di covo segreto, apparve una figura. Prima sbiadita, poi più nitida. Era un uomo con un completo nero, anche molto elegante, col capo completamente coperto da una strana maschera che ne annullava i lineamenti. Solo gli occhi erano lasciati liberi di esprimere le proprie emozioni. Emozioni comunque mutevoli, vaghe, persino beffarde, tenendo in mano una copia del Munn, sul quale era riportata la sua intervista con Fessen. “Amici miei...” disse con una voce volutamente contraffatta, dalla quale però si riconosceva un accento straniero “... ho notato, anzi apprezzato che avete piacevolmente accolto la mia cosiddetta intervista. Dopotutto la leggerezza umana non ha limiti. In un tempo in cui cantanti della Domenica ed aspiranti cuochi riempiono le vostre televisioni ed i vostri insulsi sogni mi sembra poi giusto che accogliate, quasi fosse una rockstar o un divo del cinema, un essere assolutamente geniale quale io sono. Ebbene, dato che amate gli annunci spettacolari e le farse in tv, sto per concedervi il vostro misero boccone quotidiano. Da qui a tre giorni metterò a segno un colpo incredibile, degno della mia straordinarietà. Ruberò uno dei tanti tesori disseminati in una delle vostre chiese. Precisamente nel Santuario di Sant'Antonio da Padova.” Con un ghigno. “Ecco, riempite ora i vostri giornali con una notizia stavolta vera. E' il vero ed unico Fantamas che vi sta parlando. A presto, amici miei.” Ridendo piano. Poi il video finì. Fessen allora guardò Destresya. https://www.tvdaily.it/wp-content/up...6/fantomas.jpg |
La giornata riprese frenetica alla boutique, con Gwen e le altre commesse alle prese con diverse clienti, tutte moltoesigenti.
La radio era accesa e trasmetteva tutto il giorno musica soft ed adatta all'ambiente del negozio. Si lavorò sodo tutto il giorno ed a sera finalmente, dopo la chiusura, Gwen potè tornare a casa. |
Anche il pomeriggio fu frenetico, ma la musica soft agli altoparlanti aiutava a mantenere quel clima di relax.
Alla chiusura, tutte andammo a casa e non aspettavo altro che stendermi sul divano a riposare un po', sempre che Lizzie non lo occupasse tutto come al suo solito. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen tornò a casa, ma Lizzie non c'era.
In realtà non era mai rincasata, visto che il biglietto lasciato da Gwen era ancora dove lei lo aveva lasciato. |
Tornai a casa, ma nulla, Lizzie non era ancora rientrata.
Lo capii dal biglietto che le avevo lasciato sul letto. Non sarebbe stato lì se fosse tornata. Iniziavo a stare in pensiero sul serio. La chiamai al cellulare per capire che fine avesse fatto e cercare di stare più tranquilla. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Restai ad osservare il video sbalordita.
Chi diavolo era questo Fantamas, che si permetteva di parlare in quel modo? Era ovvio che era bravo a celare la sua identità, questo era sicuro, e altrettanto chiare erano le sue mire contro i tesori della Chiesa, così ben custodite ad Afragolopolis. Ma tutto quel protagonismo, tutto quel mettersi in mostra, andavano ben al di là di una crociata, erano qualcosa di personale, una sorta di firma. Avrei dovuto scoprire di più. Avrei dovuto aiutare Fessen in quella storia, come Destresya, certo, ma potevo dargli un aiuto che lui non immaginava, come Pantera. Si... dovevo assolutamente scoprire qualcosa di più. Quando il video finì lui mi guardò e io ricambiai l'occhiata, intensa e rassicurante. Io c'ero, c'ero sempre, qualunque fosse stata la sua sorte. Gli sorrisi, un sorriso dolce ma deciso, come a volergli dire che ne sarebbe uscito a testa alta da quella storia. |
Gwen provò a chiamare Lizzie sul suo cellulare, ma risultava irraggiungibile.
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Il video terminò.
“Ecco.” Disse Masper. “Ebbene?” Fessen. “Stiamo studiando questo video, facendo un confronto con la sua intervista.” Fece il criminologo. “Beh, allora vi auguro un buon lavoro.” Mormorò Fessen. “Se non c'è altro, io e la mia segretaria vorremmo andare via...” indicando Destresya. “Certo.” Annuì Masper. “Ma tenetevi comunque a disposizione.” Intervenne Goaz. Poco dopo Fessen e Destresya lasciarono il commissariato. |
Nulla.
Irraggiungibile. Era mai possibile? Ma che stava combinando?! Ero preoccupata. Terribilmente. Soprattutto a causa della brutte cose che in questo periodo succedevano alle prostitute. Bastava solo pensare alla ragazza ritrovata alcuni giorni fa, nemmeno fossimo tornati alla Londra di Jack lo Squartatore... Alla fine mi decisi e uscii. Presi un taxi e mi diressi alla stazione di polizia più vicina. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen in taxi raggiunse il più vicino posto di polizia, che era anche il commissariato di Afragolopolis.
Qui, all'ingresso, c'era un piccolo ufficio, dove un agente registrava le richieste di chi entrava nell'edificio. |
Raggiunsi la stazione di polizia e mi diressi subito all'ufficio in cui registravano le richieste di chi arrivava.
"Salve, scusi" dissi all'agente nel piccolo ufficio "Vede, è una situazione abbastanza urgente. Da circa ventiquattr'ore la mia coinquilina è scomparsa. Non è più rientrata, è irraggiungibile al cellulare e sono preoccupata" con tono agitato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'agente guardò Gwen ed aprì una pagina sul computer che aveva davanti, chiedendo dati e generalità dell'amia scomparsa.
"Solitamente" disse "lasciamo trascorrere 36 o anche 48 ore dalla presunta scomparsa. Solitamente si tratta di fughe volontarie, scapatelle o allontanamenti comunque decisi preventivamente." |
Diedi all'uomo le generalità di Lizzie.
"Mi creda, non si sarebbe mai allontanata volontariamente, non ne aveva motivo" risposi. "Dovevamo rivederci a casa, stamattina pensavo di trovarla quando mi sono alzata, ma non c'era. Stasera sono tornata da lavoro e non c'era ancora..." sospirando. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La vendetta di Fantamas
Finché eravamo nella sala del commissario restai in silenzio, registrando ogni parola che si scambiavano, perché sapevo che Fessen contava che lo facessi.
Cosa speravano di ottenere confrontando i due video? La cosa non mi piaceva, non mi piaceva il modo in cui trattavano Fessen. No, per niente. Avrei dovuto indagare per conto mio. Dopo poco salutammo e uscimmo che la mattinata era già avanzata. “Allora, capo..” sorrisi, guardando Fessen negli occhi intensamente “Che cosa ne pensi di questa storia?”. |
"Guardi..." disse l'agente a Gwen "... come fa ad escludere che la sua amica non abbia incontrto una vecchia conoscenza e si sia allontanata volontoriamente con essa? O magari che abbia incontrato qualcuno? Di cosa si occupa la sua amica?" Chiese.
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Sospirai.
Ora arrivava il difficile. Come avrebbe reagito? Avrebbe capito o se ne sarebbe infischiato? "Lei... Lei è una prostituta..." snocciolai. "Senta, ho sentito dalle notizie di quelle prostitute che sono state trovate morte assassinate, ho paura per lei, la prego..." con tono accorato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bah, non penso nulla..." disse guidando Fessen "... non più quindi di quanto pensino quei poliziotti..." sarcastico, per poi sorridere a Destresya.
Arrivarono sotto casa di lei e lui accostò per farla scendere "... ra vai a riposare un pò... ti aspetto in ufficio stasera, per l'edizione della notte." Facendole l'occhiolino. |
A quella rivoluzione di Gwen, l'agente la guardò perplesso.
"Ecco..." disse "... allora la faccenda è più che risolta." Scuotendo il capo. "Faccia passare, prego... c'è altra gente che aspetta dietro di lei." Indicando la fila alle sue spalle. |
Lo guardai con tanto d'occhi.
"Cosa vorrebbe dire più che risolta?" agitata "Capisce che la mia amica potrebbe essere in qualche vicolo, morta da chissà quanto tempo?" insistetti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"O magari impegnata nel normale svolgimento della sua professione." Disse l'agente a Gwen. "Avanti il prossimo." Con indifferenza.
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Sbuffai con stizza ed uscii.
Era incredibile come fossero totalmente indifferenti ai problemi delle persone solo per la loro professione. Era anche per questo che non mi pentivo della mia scelta. Non volevo più essere trattata con indifferenza, con superficialità, con cattiveria quasi. Ma non ero riuscita a farlo capire a Lizzie e se davvero le era successo qualcosa, non me lo sarei mai perdonato... Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo fissai intensamente, lievemente corrucciata.
Non credevo a una sola parola, e non mi piaceva che mi nascondesse qualcosa. “Tu non me la racconti giusta!” osservando il suo bel viso mentre guidava, con gli occhi azzurri fissi sulla strada. Nemmeno mi accorsi della piega che aveva preso quest’ultima, e mi ritrovai a casa senza rendermene conto. “Ho ancora un carico di adrenalina per questa notte, che non riuscirei a dormire neanche volendo!” Sospirai. “Dai, parcheggia e sali, ieri ho fatto una buonissima crostata, la tua preferita!” Fissandolo intensamente con un leggero sorriso enigmatico. |
Gwen lasciò il commissariato.
Era una giornata soleggiata, come sempre trafficata e caotica, con tante persone in strada tutte indifferenti ai problemi del mondo. I negozi ormai stavano per riaprire ed un nuovo giorno era pronto per ripartire. |
Uscii che l'alba era parecchio avanzata.
Un nuovo giorno stava nascendo ed io avevo trascorso l'intera notte nella preoccupazione e nell'ansia. Tutti intorno a me proseguivano la loro vita tranquillamente, come se nulla fosse e anche io avrei dovuto, avendo la necessità di tornare al lavoro. Infatti mi sbrigai a tornare a casa per cambiarmi, bere un caffè e andare alla boutique, aspettando e aspettando ancora. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Fessen sorrise ed annuì a Destresya.
Parcheggiò e poi scesero dall'auto, salendo su a casa della bella segretaria. |
Gwen tornò a casa, si preparò e poi andò alla boutique.
Un nuovo giorno di lavoro era ricominciato. La mattina trascorse in buona parte tranquilla, fino a quando arrivarono due signore anziane, dall'aspetto austero. Furono ricevute dalla direttrice, poi questa mandò a chiamare Gwen. |
Lavorai tranquillamente per tutta la mattinata.
Vidi poi due donne dall'aria severa ed austera andare a parlare con la direttrice, la quale mi fece poi chiamare per parlarmi. Allora entrai nell'ufficio con calma. "Salve. Cosa voleva dirmi?" chiesi, con un sorriso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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