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La segretaria mi avvisò che i giornalisti erano arrivati,mi ci accompagnò... E lo vidi lì.
No. Ma perché? Perché questo stillicidio? "Ancora lei..." in un soffio sconsolato. Sospirai, scossi la testa e mi rassegnati, prima di dare a tutti le direttive per la trasmissione.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...e0739697ec.jpg Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Il consiglio era sensato eppure mi sembrò poco utile vista la mia situazione.
Dopotutto Phoemnisk aveva criticato la mia ripresa perché non ero abbastanza Margherita! “ Cercherò di fare come mi ha suggerito.” Risposi guardandolo poi di sottecchi, non mi era affatto sfuggita la serie di occhiate che lui aveva lanciato verso la mia figura così poco vestita. Arrivati davanti all’ufficio di Phoemnisk lasciai spazio a Set che bussò chiedendo il permesso di entrare per entrambi. Una voce ci accolse. Per me in effetti,fino a quel momento, Phoemnisk non era altro che una voce ed una figura nella penombra. |
Dopo un po' mi si parò davanti uno dei due tizi che mi avevano aperto la sera prima.
"Non so quale sia la vostra idea di educazione ma badate che non amo dover perdere il mio tempo in inutili attese, mi avreste trovato nella mia camera questa mattina, sono uscita per cercare qualcuno che sapesse dirmi qualcosa circa il nostro spettacolo ma nessuno e dico nessuno ha avuto la decenza di dirci qualcosa, né accompagnarci, e io non amo aspettare come una qualunque attricetta, è chiaro?" fissandolo negli occhi. "Attendo ancora di parlare con il vostro capo e sapere dello spettacolo, da stamattina!" ribadii. "Quindi ora, sarebbe così gentile da portarci da Phoeminsk per discutere della nostra presenza qui?" con la voce che si era addolcita, ma era palesemente e volutamente artificiale. |
"Qui?" mi versai altro gin tonic e per fortuna lo reggevo bene "Come le ha detto di venire qui, vi è qualcuno che era d' accordo?" stupita e ancora di più alla sua rivelazione finale "E se la Aframateria arriva addosso che succede?" spostandomi leggermente..sia mai arrivasse addosso a me e rovinasse la bella creatura che ero.
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Gwe fece buon viso a cattiva sorte, spiegando le indicazioni generali della mostra ai tipi della TV.
“Io sarò il presentatore.” Disse il giornalista con un largo sorriso. “Il mio direttore mi ha affidato l'incarico perchè... mi ritiene in gamba, ardito, ricco di iniziativa e molto fotogenico.” Facendo l'occhiolino a Gwen. “Prego, mi segua.” Disse Chef a Destresya. “Le mostrerò il nostra castello, così potrà rendersi conto di come ambientare il suo spettacolo. A breve potrà incontrare il signor Phoemnisk.” Annuendo. “L'Aframateria” disse Iasefol visibilmente agitato “ha la capacità di annullare la materia di cui è composto il nostro universo... la capacità di annullarsi e ricomporsi... immagini l'uso che se ne potrebbe fare... il nostro intento era usarla per portare via le opere dall'Elyseum... ma come detto ho commesso un errore ed ora sono vittima della mia stessa scoperta...” ad Altea. Entrarono nella studio. La stanza era immersa in un profondo buio, fatta eccezione per una luce rossa che si dipanava da due grandi pannelli luminosi, come se fosse una camera per il montaggio di spezzoni di pellicola. Ed infatti un forte odore di celluloide si sentiva nell'aria. Però non sembrava esserci nessuno. Come se nulla fosse Set si sedette su una poltrona davanti ad una scrivania, sui cui c'era una lampada spenta. Set prese alcuni fogli e cominciò a guardali, spostandoli in direzione della luce rossa per poterli leggere. Dacey era rimasta in piedi. “E' la sceneggiatura...” disse leggendo Set. “Esatto.” Una voce profonda e dal timbro netto si udì nella stanza, come se provenisse da un microfono. “E' quella che ho scelto per il nostro Faust.” |
Spiegai tutto il necessario, poi roteai gli occhi.
"Menomale, sono risollevata..." sarcasticamente. Che fosse fotogenico non avevo dubbi, ardito di sicuro visto quello che aveva combinato, ma dovevo sopportarlo in silenzio ed ero certa che lui ne avrebbe approfittato. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Se speravo di vedere finalmente il volto di Phoemnisk non potei che restar delusa.
Ancora buio in quella stanza fatta eccezione per le luci rosse, che subito associai a quelle usate per sviluppare pellicole. Set sembrava abituato a un simile ambiente e a suo agio sedette su una scrivano cominciando a esaminare dei fogli. La voce ricomparve, sembrava quasi metalica, innaturale, diffusa da un apparecchio piuttosto che direttamente dalle corde vocali. Questo mi fece sospettare che in realtà eravamo soli nella stanza e che qualcuno ci controllava e comunicava con noi a distanza. “ Posso vedere anche io?” Avvicinandomi a Set e ai fogli che teneva in mano mentre poggiavo le diapositive sul tavolo. |
"Sì!" sbuffai, visibilmente contrariata da quel trattamento così diverso dagli standard a cui eravamo abituati.
Lo seguii verso il corridoio. "Ancora non ci è stato detto che tipo di spettacolo viene richiesto, o informazioni simili che sono indispensabili per lavorare a dei professionisti come noi!". |
Mi sedetti in una poltroncina pensierosa "Quindi distrugge e ricompone uguale...giusto...ovvero volevate togliere o eliminare le opere d' arte qui e farle riapparire o ricomporre ad Afragolignone...ho inteso bene?" guardandolo perplessa "E quindi lei ha sbagliato e vuole dirmi una parte di voi..è distrutta e non riesce a ricomporsi? Nel volto? Comunque qualsiasi cosa lei abbia bisogno io sono dalla sua parte, può fidarsi di me e penso di mio padre, ma non vada a dire in giro ad altre persone...altri sanno qui ad Uaarania lei sta facendo questo lavoro?" la domanda era più per capire se dovevamo aumentare le security..."Comunque io ho due biglietti per vedere la mostra, sa se qualcuno può venire con me e osservare i dipinti?" pensierosa perché non mi fidavo di monsieur Gerard.
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“Bene.” Disse il giornalista. “Signorina...” avvicinandosi per leggere il tesserino sulla camicetta di Gwen “... Gwen... signorina, Gwen. Carino come nome.” Sorridendo sornione. “Io mi chiamo Elv. Bene, mentre i cameraman sistemano il tutto per le riprese, io se non le dispiace farei un giretto nella galleria, così da studiarmi un po' la situazione visto dovrò presentare io il tutto per la mia TV.”
“Noi pensavamo ad uno spettacolo di illusionismo, in un'atmosfera particolare dato lo scenario rappresentato da questo castello.” Disse Chef a Destresya. “Lei con i suoi numeri di prestigio fra opere artistiche ed immortali.” Annuendo. “Le piace, vero? Io dico di si.” “Si...” disse Iasefol ad Altea “... nel mio organismo sono penetrate particella di Aframateria... ora io... io...” quasi disperato “... sono in attesa... in attesa di un altro inviato dal governo Afragolignonese... non so chi sia... loro lo chiamano Corrispondente X...” “Certo...” disse Set mostrando i fogli della sceneggiatura a Dacey “... sono descritti lo scenario, i costumi e tutto il resto...” “Ma non è abbastanza.” Ancora la voce di Phoemnisk che sembrava trasudare dalle pareti avvolte dal buio. |
"Mi spiace davvero, mi auguro lei davvero trovi un antidoto contro la Afromateria per lei...Corrispondente X...nome in codice ovvio. Mi auguro arrivi presto così potrà aiutarla, anzi potremmo aiutarla se permette, mio padre sa di questo?" prendendo la agendina cinese coi biglietti e il cellulare di Dior mentre mi sistemavo i capelli guardandomi nello specchio.
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Lo guardai perplessa mentre si avvicinava, e lesse il mio nome sul tesserino.
E scoprii che si chiamava Elv. Anche a me piaceva molto il suo nome, gli stava molto bene. "Se invece mi dispiacesse?" con sarcasmo, poi scossi la testa "Venga, la accompagno." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Sì, certo, considerando che sono un'illusionista è proprio di uno spettacolo di illusionismo che stiamo parlando!" alzo gli occhi al cielo guardandomi intorno.
"Intendo dire se avete qualche tema in particolare, qualche scenario da inserire, da come mi avevano parlato è tutto collegato per il vostro capo, no?" guardandomi intorno. "Ad ogni modo, penseremo a qualcosa di incredibile!" annuii, già stanca di parlare con quel galoppino. Poi quella domanda, a cui risposi con un sorrisetto malizioso dipinto sul volto. "Oh ma naturale che io ami quello che faccio, è molto più di un lavoro, è la mia vita, la mia vocazione!" guardando gli altri tre intorno a me con aria d'intesa. "Quando potremo trattare con Phoeminsk?" chiesi poi, impaziente. |
Speravo che nel leggere le indicazioni contenute nella sceneggiatura mi ispirasse, dandomi nuovi spunti per interpretare il personaggio e risultare più credibile.
“ Cos’altro vorrebbe signor Phoemnisk?” Chiesi dopo che la sua voce tuonò in tutta la stanza in modo sempre meno naturale. |
“Eh, stiamo partendo col piede sbagliato...” disse Elv seguendo Gwen “... decisamente direi... voglio sperare che lei non sia così poco professionale, signorina Gwen.” Sarcastico.
“No, nessuno sa nulla, neanche suo padre...” disse Iasefol, mentre Altea faceva sfoggio della sua giustificata vanità “... temo come potrebbero reagire gli altri sapendo la verità... dopotutto neanche lei ha visto in faccia tutta la verità...” “Il signor Phoemnisk” disse Chef a Destresya “al momento è impegnato in sala montaggio. Ma non tema, a breve potrà incontrarlo. Quanto allo spettacolo, l'unica cosa che posso dirle è una parola... Faust.” I pannelli rossi continuavano ad illuminare parte della stanza, conferendo a quell'ambiente un che di artificioso, di fittizio, di alterato. “Vorrei che ti immedesimassi totalmente.” Disse la voce a Dacey, rivolgendosi ora con il tu alla ragazza. “Che ti esibissi immaginandoti sola e non più davanti ad una platea. Che liberassi la tua femminilità. Di un'interprete fittizia, controllata e razionale non me ne faccio nulla. Non riusciresti ad evocare la dannazione del tuo Faust.” E due occhi di un grigio chiaro, cangiante ed indefinito, apparvero sui pannelli rossi, che si rivelarono essere due monitor, con un paesaggio gotico e misterioso sullo sfondo, mentre Set seduto continuava tranquillamente a leggere la sceneggiatura. https://anythinghorror.files.wordpre...5/02/bsd10.jpg |
Ah beh, se ero io che partivo col piede sbagliato...
"Oh, io invece ritengo di essere professionale a sufficienza..." con un sorrisetto tirato e un po' ironico, mentre raggiungevamo la galleria. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen ed Elv raggiunsero la galleria, dove le opere erano esposte.
"Magnifico..." disse lui guardandosi intorno "... questo luogo è unico al mondo.. non mi meraviglio che i ladri tentino di entrarci..." |
Alle ultime parole, comunque, rabbrivvidii. Forse intendeva il suo volto? O cosa altro "Manterrò il riserbo, bene...come giustificheremo la presenza di Corrispondente X" muovendo leggermente la gamba pensando a tutta questa strana situazione...in pratica ormai vi ero dentro pure io.
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"Non sarà un problema..." disse Iasefol ad Altea "... è un giovane studente e quindi diremo che è qui per aiutare il suo professore, ossia io..."
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Arrivammo in galleria e si ammutolì.
Eccezion fatta per dire che era tutto meraviglioso, senza pari. Annuii. "C'è un motivo, se è acclamato in tutto il mondo..." dissi piano, per non turbare l'equilibrio di quel posto. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Bene...perfetto, non si preoccupi, non avrà distrazioni" osservandomi le bianche mani e lisciandomi le gambe sempre guardandomi allo specchio "Sapete quando arriverà? Altrimenti io andrei a tentare di vedere questa mostra sola, sapete che per entrare ci vuole davvero una fatica...sembra blindato quel castello, l' Elyseum" sospirando.
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"Dovrebbe arrivare in giornata." Disse Iasefol ad Altea. "Credo al massimo in serata. Attenta a non turbarlo però, quel ragazzo." Accennando un tono divertito, quasi per sdrammatizzare la situazione difficile.
"E' bellissimo..." disse Elv guardandosi intorno "... è questa la vera bellezza..." entusiasta "... la invidio, sa?" A Gwen. "Lavorare qui deve essere straordinario. Si, la invidio davvero..." |
Sorrisi, stavolta sinceramente.
"Lo so, non è l'unico" con onestà. Chiunque avrebbe vomito trovarsi al nostro posto, anche solo per un istante. "Beh, si accontenti col fatto che molti invidieranno anche lei, per esserci stato. Non tutti possono vantare il medesimo privilegio." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Alzai un sopracciglio, piccata dal fatto che non si fosse ancora degnato di ricevermi.
Era evidente che voleva essere solo lui la star e non era abituato a condividere la scena. Ma dopotutto, se inviti una star internazionale sai che cosa comporta e come va trattata, no? Più interessante si fece invece la conversazione quando parlò dello spettacolo. Un’espressione piacevolmente stupita comparse sul mio viso. “Faust!” Portandomi le mani al petto “Oh ma è perfetto per i nostri spettacoli, pienamente nel nostro stile, la dannazione, la seduzione, l’oscurità...” saporirai “Sentito splendori miei?” Ai miei tre assistenti “Abbiamo di che lavorare!” soddisfatta. |
"Ottimi, Destresya." Disse facendole l'occhiolino Swan.
"Già mi piace." Ridendo piano Yanox. "Cos'è Faust?" Chiese confuso Best. "Speriamo allora di essere all'altezza." Disse Elv a Gwen con fare divertito. Cominciò ad annotare alcune cose su un taccuino. La posizione delle varie opere, la catalogazione degli autori ed il modo in cui la sua trasmissione avrebbe affrontato la situazione. "Intrigante quel quadro..." indicando il dipinto su cui era raffigurato l'Inferno con i dannati "... se non sbaglio qui è stato trovato il custode morto, vero?" |
"Allora lo aspetterò così mi accompagnerà domani alla mostra" e risi alla sua battuta "Oh può turbarsi quanto vuole, io ho un problema signor Isefol..vede quel quadro lassù?" e lo guardai mentre il cuore batteva forte, era come se qualcosa mi stregasse in quel quadro "E' stata la mia disgrazia, un po' come la sua Aframateria, lo ha fatto un noto pittore Afragolignonese, e non ho più pace...da quando l' ho visto provo un amore viscerale verso me..non riesco ad innamorarmi di nessun uomo perché mi amo talmente che ho paura qualcuno porti via ciò che amo di più..me. Mi dicono di farmi vedere da uno psicologo, non penso quel ritratto sia maledetto...forse magari conoscendo un uomo che mi sappia conquistare..non pensi io sia felice di questa situazione, anzi è vivere ingabbiati dentro di se" e aspettai la reazione dell' uomo.
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Sorrisi appena.
Poi vagò per annotare non so cosa su un taccuino. Sospirai silenziosamente, senza farmi notare. "Sì" risposi solo, alla sua domanda. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ero lieta che i ragazzi avessero apprezzato l’idea di fare qualcosa ispirato al Faust.
Scoppiai a ridere invece alle parole di Best, che mostrava ancora una volta la sua scarsa cultura. “Dopo te lo spiego tesoro!” Divertita. Poi tornai a guardare Chef “Quando possiamo cominciare?”. |
Non mi sentivo tanto a mio agio in quella stanza, con le luci soffuse e quel rosso che invadeva le pareti.
E poi la voce, così lontana e innaturale eppure tanto presente. La ascoltai attenta, cercando davvero di far tesoro con quelle indicazioni. Sapevo di essere in grado di interpretare al meglio le sue richieste , sapevo di potermi immedesimare nel personaggio, dovevo saperlo fare. “ Naturalmente signor Phoemnisk, lo farò e non resterà deluso.” Aumentando la sicurezza nella mia voce ma non ero preparata a quegli occhi, enormi, che invasero la stanza, proiettati alle pareti. Sobbalzai, sorpresa e anche un po’ spaventata, finendo con l’urtare Set che invece sembrava non essersi accorto di nulla. |
“Chissà” disse Elv a Gwen “perchè proprio davanti a questo quadro... una coincidenza? Eppure nel mio mestiere ho imparato che le coincidenze non sempre esistono... o forse mai...”
“Appena il signor Phoemnisk potrà incontrarla” disse Chef a Destresya “le saranno mostrati tutti gli aspetti dello spettacolo e potrà cominciare a lavorarci su. Nel frattempo, se lo desidera, può visitare la nostra mostra. E' unica al mondo.” Iasefol guardò il quadro indicato da Altea. “Potrebbe essere suggestione.” Disse. “Magari quel quadro agisce sulla sua psiche, un po' come accade con la famosa Sindrome di Stendhal. Se ciò le causa disagio potrebbe liberarsi di quel quadro. Ha mai pensato di farlo?” Mormorò il razionale e brillante scienziato. L'apparizione di quegli occhi sui pannelli turbarono ed impressionarono Dacey, che indietreggiò fino ad urtare Set seduto a leggere. “Si è” disse divertito “spaventata?” Guardandola il giovane. “Cosa dirà quando lo incontrerà di persona?” |
"Io non penso sia un caso. È comunque un quadro abbastanza forte, con un potente significato ed una spiccata simbologia, quindi possono averlo fatto di proposito.''
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"Si, io sono pure un' amante dell' arte e ci lavoro...ho pensato pure io alla Sindrome di Stendhal...non riesco a disfarmene, lo so lei è uno scienziato e razionale...lo faccia lei, le do il permesso, lo copra e metta da parte...magari potrebbe funzionare..forse ma poi ci vorrebbe un po' per abituarmi...ad amare qualcuno diverso da me...come una nuova vita" sorridendo all' uomo. Alla fine da nemici mi ero trovata a diventare aiutante di questo uomo, l' esempio che l' apparenza appunto inganna.
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“Di proposito...” disse Elv fissando stupito Gwen “... in che senso? Non è stato un ladro colto sul fatto dal custode? Il lestofante era accanto al quadro ed in quel momento il custode lo ha sorpreso... di qui l'omicidio... non è andata così?”
“Se vuole me ne occuperò io.” Disse Iasefol ad Altea. “Ci penserò io a liberarla di questo quadro. Magari con l'aiuto dell'Aframateria, se vuole...” |
Non mi piacque il tono ironico e quasi di sfottò che usò Set.
“ Io ... non mi aspettavo questa trovata. Tutto qui. Di persona sarà incontrare una persona, una cosa normale non come questi due occhi giganti!” |
"Lo ha detto anche lei che è strano, proprio sotto quel quadro. Magari voleva solo rubarlo e ha ucciso, ma io non credo" dissi con sincerità.
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Questo mecenate si faceva attendere sempre di più, non c’era che dire.
La cosa iniziava ad infastidirmi, anzi, mi infastidiva già da un po’. Tuttavia cercai di controllarmi, e mi lanciai in un leggero sorriso. “Beh, siamo tutti ai suoi ordini, dunque!” Con un tono lievemente piccato. Tuttavia, anche la mostra era qualcosa di interessante da fare. “Mah..” dissi con sufficienza “Già che siamo qui suppongo che fare un giro alla mostra possa essere interessante... ci faccia strada!” Guardando Chef dall’alto in basso. |
Set sorrise a Dacey.
“Se vuole può incontrarmi di persona.” Disse la voce di Phoemnisk dal monitor. “Dopotutto un primo incontro già lo abbiamo avuto.” “Allora mi dica cosa crede...” disse Elv fissando Gwen “... avanti, mi interessa moltissimo...” Chef annuì, anche se un po' seccato e invitò Destresya ed i suoi assistenti a seguirlo. Scesero così al pianterreno, raggiungendo la galleria degli specchi, dove si trovava l'esposizione delle magnifiche opere d'arte del castello. “C'è qualche opera” disse Ches a Destresya “che le interessa vedere?” |
Inspirai e poi scossi appena il capo, con espressione vaga e appena indifferente.
"I miei sono solo pensieri personali, nulla per cui valga la pena" camminando distrattamente nella galleria, coi tacchi che propagavano il loro rumore marmoreo in tutta la sala. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"A me magari interessano i suoi pensieri." Dsse Elv seguendo Gwen. "Mi interessano parecchio. Avanti, mi dica, la prego..."
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Ridacchiai quasi istericamente.
"Solo questa è la mia supposizione, null'altro" dissi "E a lei non interessano i miei pensieri. Le interessa ciò che può trarre da essi per la sua prima pagina, ma io non ho niente da dirle" guardandolo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...8a59dc5719.jpg |
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