Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 02-06-2018 00.08.59

I cavalli erano nervosi e non volevano saperne di continuare.
Si cercò di farli proseguire, ma niente.
Poi, ci furono dei rumori fra la vegetazione e gli animali si agitarono ancora di più.
"Ma cosa sarà a spaventarli così?" inquieta io, sentendo quei rumori.

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Guisgard 02-06-2018 00.15.54

“Vediamo di fare presto...” disse con tono brusco German a Dacey, per poi guardare Cales.
“Non vi poteremo via molto tempo...” fece questi “... abbiamo letto sui resoconti dei militari che vostra figlia è stata aggredita dalla cosiddetta bestia...”
“Non aggredita, uccisa.” Precisò German.
“Già...” annuì Cales “... potete dirci come andarono le cose?”
“Cosa volete sapere?” L'uomo. “Perchè la lasciai andare con la figlia di Urel? A pascolare le loro mucche da sole nel bosco? Questo volete sapere? Ebbene è una domanda che mi faccio ogni giorno... ogni istante fino a perdere la cognizione del tempo... non passa attimo in cui non mi maledico per non averla fermata... non c'è un solo dannato momento in cui non vorrei tornare indietro e correre da lei, sperando di essere sbranato con mia figlia...”
“Calmati, German...” l'altro uomo.
“Sapete cosa ho trovato quando sono giunto sul posto?” German a Dacey e a Cales. “Carne maciullata senza più le ossa. E sapete cosa ho provato? Vergogna. Perchè non sono riuscito a riconoscere mia figlia in quella poltiglia umana. Un padre dovrebbe sempre riconoscere sua figlia.”
“Mi spiace...” Cales “... per questo siamo qui... per fermare tutto ciò e per impedire che altri soffrano come voi.”
“Mia figlia ha sofferto.” Serrando i pugni German. “Aveva sei anni... mi chiedo ogni notte cosa abbia visto... un lupo? Molti lupi? No... nulla di tutto ciò... io ho visto i resti della mia bambina... qualunque cosa sia stata, ha agito non per fame... no... e neanche per ferocia animalesca... no, ma mossa dall'odio... ciò che ha ucciso mia figlia era mosso da odio... un odio innaturale...”
“Già...” mormorò Cales “... un odio sconosciuto agli animali, ma invece frequente negli uomini...” guardando poi Dacey.

Guisgard 02-06-2018 00.27.15

Gwen non terminò di parlare che dal fogliame sbucò qualcosa.
Un grosso lupo nero dagli occhi grigi e profondi.
“Un lupo...” disse spaventato il cocchiere.
“Mai visto uno così grosso...” mirando col fucile il guardiano.
Ma il lupo cominciò a ringhiare.
“E' feroce!” Urlò il cocchiere.
“Vedremo...” caricando il guardiano.
Partì un colpo ma non andò a segno.
Il lupo però con un balzo spaventò i cavalli e salto sui due uomini.
Per la paura il cocchiere si buttò a terra, mentre il guardiano invece non ebbe scampo.
Il lupo lo azzannò al collo e cominciò a sbranarlo.
La lotta fra i due li fece cadere entrambi dalla carrozza.
I cavalli erano sempre più imbizzarriti per lo spavento e con gli zoccoli colpirono il guardiano che in un attimo si ritrovò sotto di loro, finendo schiacciato.
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Clio 02-06-2018 00.27.54

Lo osservai immobile, impassibile, l'unica inclinazione che prese il mio sguardo era la curiosità.
Perchè aveva preso quella via?
Non riuscivo a comprendere fino in fondo, ma probabilmente mi sfuggiva qualcosa.
Mi verrebbe quasi da pensare che il presbitero abbia più a cuore il potere che non la faccenda della bestia.
"Suvvia, eminenza, così mi deludete!" scuotendo piano la testa fissandolo negli occhi grigi, senza destare la lettera di uno sguardo, come se non fosse importante.
"Credete che possa sapere che cosa vi scrive una serva che non è più qui a poter certificare quello che dice? Insomma, volete accusarmi di qualcosa portando una tale debole prova?" fissandolo negli occhi "A chi pensate che crederanno?" con un lieve sorriso enigmatico.
"Non capisco perchè dobbiate mettervi contro di me, eccellenza, siete venuto qui per collaborare, no? Vi ho offerto la mia collaborazione, non mi sembra di avervi detto che non appoggio il vostro piano, anzi, vi ho chiesto di parlarmene... abbiamo entrambi l'interesse che questa storia venga risolta dall'interno, quindi invece di mettervi contro di me, perchè non andiamo avanti con il vostro piano, come vi sto dicendo già da un po'?" portando il bicchiere alle labbra, senza degnare le sue accuse della minima considerazione.
Parlava come se mi fossi opposta a lui, quando invece la vedevamo allo stesso modo e potevamo collaborare.

Guisgard 02-06-2018 00.34.48

Un ghigno compiaciuto sorse sul viso del presbitero, che per un lungo istante guardò con aria lieta la bella Elyse.
“Così va molto meglio, milady...” disse rimettendo in tasca la lettera “... trovo anche sciocco farci la guerra... soprattutto per voi...” finendo il suo bicchiere “... messer Minsk è l'uomo giusto, ne sono certo. Cacciatore formidabile, esperto conoscitore dei boschi e con l'attrezzatura migliore per questo genere di faccende. Gli scriveremo e voi lo incontrerete presso la villa di una dama la cui discrezione è cosa sicura.” Col tono di chi conosceva bene la donna di cui parlava. “Gli spiegherete il dramma delle nostre terre e gli darete l'anticipo pattuito. Alla fine di tutto, quando avrà abbattuto la bestia, Minsk potrà reclamare il resto del compenso. Tale piano suscita l'approvazione di milady?” Con tono pacato.

Dacey Starklan 02-06-2018 00.34.49

Il nome della perla
 
Ascoltai il racconto penoso dell’uomo, fatto di sensi di colpa e rimorsi e non potei che provare sincera compassione nei suoi confronti.
Doveva essere estremamente doloroso per lui narrarci quei fatti e ne feci tesoro, cercando di imprimere nella mia mente ogni parola, qualsiasi cosa che potesse essere utile alla nostra ricerca.
In particolare fu la sua riflessione finale, dopo aver raccontato come era stato ridotto il corpo della sua bambina, che mi fece riflettere.
Un corpo dilaniato, non da un predatore affamato ma da qualcosa o qualcuno lacerato da odio profondo verso la vittima.
Qualcuno... fu ciò che osservò anche Cales subito dopo.
Sembrava davvero che più indagavano più gli indizi puntavano il dito verso un uomo piuttosto che un animale.
Anche se, un uomo capace di tanta ferocia e crudeltà, non poteva che essere un animale.

“ Siete stato estremamente prezioso con il vostro racconto, capisco come deve essere stato difficile per voi parlarne e per questo vi ringrazio, vi ringrazio per l’aiuto che ci avete fornito.”




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Lady Gwen 02-06-2018 00.36.05

Mi terrorizzai quando sbucò un grosso lupo dalla vegetazione.
Il guardiano lo mancò dopo lo sparo e ben presto ci accorgemmo che era feroce.
Molto feroce.
Si avventò sul guardiano, che tentò di liberarsi, ma venne azzannato dal lupo e schiacciato dai cavalli.
Io ero rimasta a piangere ed urlare terrorizzata dentro la carrozza, che traballava furiosamente visto ciò che stava accadendo fuori.
Non avevo idea se il cocchiere fosse ancora vivo o gli fosse toccata la stessa sorte, speravo stesse bene per poter al più presto lasciare questo bosco e chiuderci in casa.
Ero paralizzata dalla paura, avevo il terrore che quel lupo non se ne sarebbe andato finché non ci avesse finiti tutti e ormai pensavo solo al peggio.

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Guisgard 02-06-2018 00.40.28

“Si...” disse Cales a German, facendo eco a Dacey “... grazie di cuore...” facendo segno alla ragazza di andare e lasciare in pace quell'uomo “... un momento...” fermandosi il naturalista “... un particolare mi ha colpito... avete detto che vostra figlia non era sola? Pascolava le mucche di... di chi?”
“Si...” annuì German “... la figlia di Urel, il pastore... era con lei quel giorno maledetto...”
“E l'altra ragazza?” Cales.
“Lei grazie al cielo si è salvata...” rispose German, per poi scoppiare in uno straziante pianto.
L'altro uomo accompagnò Dacey e Cales fuori, ma prima di andare il naturalista chiese dove vivesse Urel.
L'uomo spiegò ai due giovani come arrivare dal pastore.
“Andiamo da lui, Dacey.” Cales alla nipote del presbitero.

Clio 02-06-2018 00.43.39

Finii il mio vino, e me ne versai dell'altro, mentre lui parlava.
Mi chiesi se avesse davvero capito o meno, ma non mi importava, trovavo davvero stupido farci la guerra in quel modo, dopotutto sapeva anche lui di non avere in mano niente.
Nessun tribunale avbrebbe ascoltato le parole scritte da una servetta, era la sua parola contro la mia, e la mia valeva di più.
Ascoltai le parole del piano e annuii.
"Mi fido del vostro giudizio su questo Minsk, gli scriveremo oggi stesso, e poi farò come dite... mi sembra un buon piano, assolutamente!".
Era vero, se questo Minsk era davvero abile come diceva lui non poteva essere altrimenti.
"E voi che farete, nel frattempo?" chiesi incuriosita.

Dacey Starklan 02-06-2018 00.46.36

Lasciammo il mugnaio alla sua disperazione ed io mi sentii così in colpa per non potergli offrire un qualche aiuto.
La visita però era stata fruttuosa, sapere di un possibile testimone sopravvissuto apriva nuove prospettive per la nostra indagine e infatti partimmo subito alla volta della dimora di Uriel e sua figlia.


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Guisgard 02-06-2018 00.57.19

Il lupo era ancora là e si avventò contro i cavalli.
Questi allora spaventati cominciarono a correre, trainando la carrozza a forte velocità per il bosco.
Gwen all'interno sussultava e sentiva che a breve la vettura si sarebbe cappottata.
Ad un tratto udì uno sparo.
Poi un forte urto, come se la carrozza avesse sbattuto contro qualcosa.
Tutto si fece buio e non sentì più nulla.



“Io...” disse sorridendo il presbitero ad Elyse “... cosa faro? Oh, ma l'unica cosa che un uomo nella mia posizione possa fare in un simile momento... pregare.” Con un ghigno. “Pregare per tutti noi e per la riuscita del nostro piano.” Fissandola con i suoi enigmatici occhi grigi.



Con i loro cavalli, Dacey e Cales raggiunsero la casa di Urel.
Era un'abitazione rurale, isolata e con un recinto in cui le mucche pascolavano.
C'era una donna sulla porta e li vide arrivare.
Il naturalista salutò, presentando se stesso e Dacey alla donna che si rivelò essere la moglie del pastore.
Lui era in casa e subito si mostrò disponibile nel fornire l'aiuto che poteva.
“Siete molto gentile...” disse Cales “... ma ora vorremo parlare con vostra figlia...”
L'uomo annuì e la chiamò.
Era una ragazza appena adolescente.
“Vorresti raccontarci cosa accadde quel giorno?” Chiese Cales.
La ragazza annuì.
“Grazie, è importante...” il naturalista.
“Eravamo io e Laurin, la figlia del mugnaio German...” cominciò la ragazza “... pascolavamo le mucche, come facevamo di tanto in tanto... era mattina... ci fermammo per mangiare...”
“Dove?” Cales.
“Sotto degli alberi, per la frescura...” rispose la ragazza “... io mi stesi per riposare... Laurin si mise a raccogliere fiori... e...”
“Continua, ti prego...” piano Cales.
“E poi...” a fatica lei “... poi quel suono... un attimo dopo sentì Laurin gridare... qualcosa... qualcosa la trascinò nella vegetazione e... e cominciò... non lo so... ma lei gridava... forte... nessuno ho mai sentito gridare come fece quella mattina Laurin...”
“Cosa hai visto di preciso?” Domandò Cales.
“Non lo so...” la ragazza “... come una macchia... grigia... un po' rossastra... verde... era come... come se fosse trasparente...”
Cales guardò Dacey.
“Grazie, sei stata molto forte a ricordarti e raccontarci tutto ciò.” Sorridendole Cales.

Lady Gwen 02-06-2018 01.03.42

I cavalli, attaccati dal lupo, presero improvvisamente a correre velocemente, sempre più veloce.
Io cercavo di aprire gli sportelli, per scappare, sebbene fossi conscia del fatto che il lupo era ancora lì fuori, ma non sapevo che altro fare.
Tuttavia non si aprirono.
Vedevo un albero farsi sempre più vicino, proprio sulla nostra traiettoria.
Uno sparo.
La carrozza andò a sbattere e poi nulla.

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Clio 02-06-2018 01.14.00

Nascosi il sorrisetto impertinente che quelle parole mi suscitarono nel bicchiere, nuovamente pieno, che mi portai alle labbra.
Bevvi un sorso e soffocai così la voglia di ribattere.
Avevamo litigato abbastanza, dopotutto.
"Naturalmente, eccellenza!" dissi solo, con un rispettoso cenno del capo.
"E con il naturalista mandato da Sua Signoria che cosa intendete fare?" incuriosita, immaginando che il presbitero non amasse affatto avere qualcuno che ficcasse il naso nei suoi affari, come me, del resto.

Guisgard 02-06-2018 01.20.51

Gwen rivide quella scena, quelle immagini in un sonno confuso, inquieto, difficile.
Poi, pian piano, riprese conoscenza.
Era in un letto, avvolta dalla penombra e sentiva delle voci intorno a sé.
“Fortunatamente non ha ferite serie...” disse qualcuno “... solo graffi e lividi...”
“Si riprenderà presto?” Una seconda voce.
“Si, credo di si.”



Il presbitero rise piano.
“Non temete, come detto è poco più di un topo da biblioteca...” disse ad Elyse “... crede di trovare la bestia nei suoi libri.” Divertito. “Bene...” alzandosi “... vi farò avere la lettera da inviare a Minsk già pronta... ora devo andare, milady...” fissandola.

Lady Gwen 02-06-2018 01.26.07

Fu un sonno confuso, pieno di immagini frenetiche e prive di senso.
Sentii delle voci intorno a me, e di me stavano sicuramente parlando.
Sentivo parlare di ferite, graffi, lividi.
Non capii chi stesse parlando intorno a me, ma dovevano essere due.
Iniziai a svegliarmi e sentii fitte doloranti ovunque, non potevo muovermi, tanto era il dolore, come se quella carrozza mi fosse passata addosso e difatti gemetti appena di dolore.

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Clio 02-06-2018 01.28.16

Sorrisi a quelle parole del presbitero, fissandolo con uno sguardo enigmatico.
"Speriamo sia davvero come dite, eminenza!" pensierosa "Non abbiamo certo bisogno di gente esterna che venga a ficcare il naso nei nostri affari!".
Era vero, meno gente veniva a scocciarci, meglio era per noi.
Il presbitero si alzò, si congedò e io mi alzai a mia volta in segno di rispetto.
"Attendo vostre notizie, eminenza!" con un cenno del capo.
Ora non vedevo l'ora che se ne andasse per poter tornare a dedicarmi ai miei affari preferiti. Avevo un nuovo servo da istruire, dopotutto.

Guisgard 02-06-2018 01.36.36

I gemiti di Gwen, il suo lamentarsi soffuso attirò i due uomini accanto al suo letto.
"Si sta risvegliando..." disse uno dei due all'altro.
"Si..." il secondo "... mi sentite? Come state?" A Gwen, controllando se avesse la febbre.



Il presbitero annuì ad Elyse, la salutò e poi andò via, lasciando così il castello della marchesa e tornando in città per conoscere le ultime novità.
Qui Ruspon gli raccontò tutto: dall'arrivo di Hiss all'infruttuosa battuta di caccia notturna.

Lady Gwen 02-06-2018 01.39.14

Uno mi si avvicinò e mi chiese come stessi.
"Ho... Ho... Dolore... Mi... Mi fa male ovunque..." dissi piano, poiché ad ogni respiro avevo forti dolori al petto e cercavo di non scuotermi più di tanto.

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Guisgard 02-06-2018 01.42.10

"Avete avuto un brutto incidente..." disse uno dei due a Gwen "... ora siete al sicuro... vi abbiamo medicato gran parte dei lividi e disinfettato i tagli... ora dovete solo stare calma e riposarvi."
"Si, qui nessuno vi farà del male." L'altro. "Siamo due medici, state tranquilla."

Lady Gwen 02-06-2018 01.44.18

Erano medici.
Ma dov'ero?
"Io... Dove sono? Devo... Devo tornare..." farfugliai, stanca e stremata.
Dovevo tornare a casa, di sicuro De Goth era furibondo ed io rischiavo grosso.

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Clio 02-06-2018 01.45.37

Il presbitero se ne andò, lasciandomi sola con i miei pensieri.
Mi alzai lentamente, versai altro vino e mi diressi verso la mia stanza, sempre col bicchiere in mano.
Ero ansiosa di riprendere la conversazione con Aegos e quella specie di iniziazione che gli stavo preparando.
La faccenda della lettera non mi piaceva per niente, ma non me ne preoccupavo troppo in realtà, senza testimone nè prove era abbastanza inutile.
Una volta raggiunto il pian di sopra, aprii la porta entrando nella mia stanza e guardandomi attorno, in cerca di Aegos.

Guisgard 02-06-2018 01.47.04

"State calma..." disse uno dei due a Gwen "... siete a Sant'Agata di Gotya... è la casa di una persona importante che ci ha chiamati subito per soccorrervi. Ora cercate di riposare."
"Si, vi lasceremo riposare un pò ora." L'altro.

Lady Gwen 02-06-2018 01.53.51

Sant'Agata di Gotya?
Dov'ero?
No, dovevo tornare a casa.
"Chi... Chi è?" chiesi, tossicchiando di tanto in tanto e lamentandomi dei dolori al petto per quegli scossoni.

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Guisgard 02-06-2018 01.58.21

"Non pensate a questo ora, dovete solo riposare." Disse uno dei due medici a Gwen.
"Si, riposate e starete meglio." L'altro.
Uscirono e la lasciarono sola in quella camera immersa nella penombra.
Sentiva dolori ovunque, ma quel letto morbido era un sollievo.
Tuttavia l'immagine del grosso lupo sembrava braccarla nella sua mente.

Guisgard 02-06-2018 02.01.01

Elyse entrò nella stanza e trovò Aegos steso sul letto.
Era da solo, la servetta non c'era più.
"Milady, finalmente..." disse ansioso "... pensavo vi foste dimenticata di me..." sorridendo e guardandola tutta, ricordando di averla vista nuda poco prima.

Lady Gwen 02-06-2018 02.07.13

Sospirai, perché nessuno sembrava volermi dire nulla, ma io volevo sapere, dovevo.
Uscirono, lasciandomi sola e dolorante, incapace di dormire a causa di quelle immagini terribili che mi invadevano la mente e non mi lasciavano via d'uscita. Non riuscivo a non pensarci, ogni volta che chiudevo gli occhi tornavano, immediatamente ed era terribile.

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Guisgard 02-06-2018 02.17.24

Quelle immagini continuarono a lungo a tormentare Gwen.
Il ringhiare di quel lupo, i suoi occhi feroci, le fauci affilate.
Rivedeva mille volte la scena in cui aggredì il povero guardiano e la sua triste fine.
Trascorsero così lunghi istanti, fino a quandò passò un'intera ora senza che lei fosse riuscita ad addormentarsi.

Lady Gwen 02-06-2018 02.21.09

Rivedevo sempre quelle scene, le immagini di quel guardiano che veniva sbranato ed ucciso.
Non riuscivo a liberarmene.
E soprattutto non riuscivo a riposare.
Era sicuramente passata un'ora senza che riuscissi a prender sonno.
Mi sentivo stremata, distrutta anche mentalmente e questa situazione peggiorava le cose.
Avrei voluto dormire, dimenticare l'orrore, ma non mi era concesso.

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Guisgard 02-06-2018 02.24.42

Mentre si tormentava in quel letto, Gwen cominciò a sentire dei rumori giungere da fuori, dal corridoio presumibilmente.
Ad un tratto la porta si aprì e qualcuno si affacciò nella camera per controllare, ma la penombra celava il suo volto.

Lady Gwen 02-06-2018 02.27.50

Riuscivo a malapena ad alzare il braccio per scostare i capelli sciolti e lunghi dal viso, sforzandomi di ignorare il dolore, ma anche girarmi su un fianco era impossibile.
Sentii dei rumori prevenire dal corridoio, poi la porta si aprì e qualcuno si affacciò, ma la penombra mi impediva di scorgerne il volto quando mi girai a guardare.

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Guisgard 02-06-2018 02.36.14

Quel viso nella penombra, fisso a guardare Gwen nel lettino.
Lei non riusciva a scorgerne le fattezze, ma pian piano i suoi occhi si erano abituati al buio allora cominciò a fors riconoscere quei tratti.
Ebbe infatti la netta sensazione fosse Elv.

Clio 02-06-2018 02.38.49

Eccolo lì, disteso sul letto, bellissimo ed eccitante come l'avevo lasciato.
"Sì.." dissi, andando alla toeletta per togliere lentamente i gioielli "...la politica è una gran noia.." sbuffai, sciogliendo i capelli con fare delicato, posando le varie mollette sulla toeletta.
Quando mi fui liberata del vestito, lasciato cadere a terra in un fruscio, ero di nuovo libera, certo adoravo i begli abiti della società, ma era quando nessuno poteva vedermi che ero davvero me stessa.
Indossai una lunga vestaglia di seta nera, lasciata aperta.
Con solo quella addosso mi avvicinai al letto e mi stesi accando a lui, voltata su un fianco, con il gomito a sostegno della testa.
"Allora, ha fatto la brava Lariela?" con aria maliziosa.
Le mie servette sanno che devono essere sottomesse agli uomini di casa, se lo comando, fa parte del divertimento... mio, naturalmente.
Era eccitante vedere come sfiorviano giorno dopo giorno, come si spegneva piano la luce della giovinezza in quel tripudio di soggiogamento, perversione.
A rigor di logica non avrei dovuto mai avere problemi di servi, no?
Invece costantemente qualcuno mal sopportava gli stupri e le torture... bah, gli uomini sono più deboli di quanto si pensi, altrochè!
Fissai il bellissimo uomo accanto a me, chiedendomi se sarebbe stato in grado di sopportare tuto quello, se apprezzava quel genere di dominio che gli stavo offrendo, ma ora poco improtava, anzi.
Se c'era una cosa che mi faceva andare in estasi era vedere qualcuno che faceva volontariamente qualcosa che non avrebbe mai fatto, solo perchè gliel'avevo chiesto io, solo per compiacermi.

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Lady Gwen 02-06-2018 02.41.11

Rimaneva a fissarmi, senza far nulla.
Non riuscivo del tutto a sfidare la penombra, ma... Avevo la netta sensazione che fosse lui.
Messer Elv.
Qualcosa me lo suggeriva.
Ma non lo dissi, mi imbarazzava il pensiero e così rimasi anche io a fissarlo di rimando, nel tentativo di individuare i suoi tratti.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...6a9db9b37f.jpg

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Guisgard 02-06-2018 02.48.38

Si guardarono ancora.
Era lui, era Elv.
Ora Gwen lo riconobbe bene.
Anche lui si accorse che era sveglia.
"I medici dicono vi riprenderete presto..." disse "... come vi sentite?"

Lady Gwen 02-06-2018 02.52.46

Sì, era proprio lui.
Non sapevo se esserne sollevata e no.
Beh, sarebbe stato peggio essere nel letto di un completo sconosciuto.
Non che lui comunque non lo fosse...
Sospirai sentendo già mal di testa.
Mi chiese come stavo.
"Ho male, ovunque... Quelle immagini... Il lupo..." risposi, con voce stanca, provata.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...8631aecf02.jpg

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Guisgard 02-06-2018 02.54.53

"Siete stata fortunata..." lui a Gwen "...molto fortunata... tante altre persone non possono dire lo stesso... quei libidi sono il male minore... vi occorre qualcosa? Una tisana? O forse avete fame? Magari qualcosa di leggero per rimettervi in sesto?"

Lady Gwen 02-06-2018 02.58.41

Già.
Povero guardiano...
Aveva affrontato il destino peggiore, come tutte le altre vittime.
Scossi piano la testa al cibo e alla tisana.
Non sarei riuscita a mandar giù nulla, al momento.
"Un po' di compagnia..." mormorai piano, guardandolo.

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Guisgard 02-06-2018 03.02.17

"Vi va bene" disse lui con un filo di sarcasmo "il giardiniere? O preferite uno dei due medici? Sennò fermo in strada qualche passante... chi preferite?" Fissando Gwen ironico.

Lady Gwen 02-06-2018 03.07.19

Accennai un sorriso.
Era sarcasmo, per caso?
"Ora ci siete solo voi, qui..." mormorai, in risposta.
Era come se volessi sempre stargli vicino, parlargli, pur sapendo che quasi sicuramente mi avrebbe ferita e anche quando lo faceva, dopo ero sempre lì, a volerlo di nuovo.
Come si poteva desiderare qualcosa che favela male?
Era da quando lo avevo conosciuto che provavo tutto questo e ancora non capivo.

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Dacey Starklan 02-06-2018 17.49.37

Giunti a dentro la casa fummo accolti da tutta la famiglia, la padrona di casa ci fece accomodare mentre l’uomo , che si mostrò ben intenzionato nel nostro confronti, fece chiamare la figlia.
Era una ragazzina ma fu pronta a raccontare la terribile esperienza vissuta.
Nel timore di dimenticare qualcosa cercai rapida qualcosa con cui prendere un paio di appunti e sottolinea alcuni concetti.
Il rumore era una componente del racconto, come in quello dell’uomo giunto a palazzo solo pochi giorni prima.
Un’altra cosa che catturò la mia attenzione fu il dettaglio dei colori e l’illusione ottica che essi davano di trasparenza.
Naturalmente vi erano animali abili nel mimetizzarsi con il loro mantello ma potevano essere benissimo anche i particolari abiti di un uomo a camuffarsi nell’ambiente.

“ Si, il vostro racconto ci è molto prezioso e fornisce nuovi elementi importanti.”

Verso la giovane contadina quando terminai di scribacchiare, decisa a condividere poi quei miei pensieri con Cales.




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