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“Domando ancora scusa se ti ho offesa.” Disse la sacerdotessa a Clio. “Ora tornerò alle mie oblazioni...” e si voltò, riprendendo le sue mansioni.
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“Il Tropico Lunare...” disse pensieroso Simon “... un momento... ricordo di aver letto qualcosa in uno dei testi pubblicati da Hordafren... una teoria assurda e visionaria circa un misterioso passaggio spazio-temporale, in cui le leggi naturali si alterano... non dirmi che Raspion crede a queste sciocchezze?” Fissando Altea.
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“Dacey, ti prego...” disse Oberon a sua figlia.
“Rammentate dove vi trovate, vi prego...” Eisa. “Non preoccupatevi...” Kims allo scienziato ed alla donna “... la nostra ragazza ha l'ardore della giovinezza...” fissando Dacey e sorridendo “... prego, assaggiatane un po'...” porgendole un bicchiere “... con le gote avvampate siete molto carina, tuttavia agitarvi non vi servirà... assaggiate un po' di questo elisir e vi rilasserà i nervi...” |
"Ebbene sì..Simon..ha detto proprio questo e pensa Hordafren sia laggiù..ha messo in mezzo pure la mia collana e che Hordafren ci studiava...Non posso tornare indietro" sospirai guardandolo.."Se mi succedesse qualcosa almeno tu saprai...".
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" Non sto dicendo nulla di sbagliato padre. Questa gente crede di poterci comandare come se niente fosse e pretende pure che stiamo zitti" tenendo però un tono di voce più basso e un atteggiamento nel complesso più contenuto di prima.
" Non ho bisogno del vostro elisir" piuttosto diffidente nei confronti della bevanda, che rifiutai con un gesto della mano. Respirai con calma fino a riprendere un normale colorito del viso. " Ho solo tante domande e dubbi e ciò che ci avete detto finora non mi basta. Per favore siate più esaustivo" verso il capitano, " allora si che i miei nervi potranno distendersi" questa volta con fare gentile e elargendo persino un sorriso. |
"Sta bene.." Annuii solennemente "Bada di stare al tuo posto la prossima volta.." sentenziai, per poi voltarmi.
Salii così le scale, mentre la magia del cuore pian piano si affievoliva ma restava con me, come fosse un insostituibile compagno. Decisi di entrare nella stanza del Cuore, dove io sola avevo accesso se non c'erano cadaveri da ripulire. Mi avvicinai alla teca dove una luce perenne illuminava la stanza. Alzai il capo, e portai entrambe le mai al petto, incrociate, per poi allungarle davanti a me con i palmi rivolti verso l'alto. Il saluto al cuore è la prima cosa che ti viene insegnata da bambina anche se potrai vederlo solo una volta diventata guardiana. Solo le guardiane possono vedere il Cuore. Perché solo le guardiane gli appartengono. Restai così per un lungo istante a contemplarlo, mentre sentivo il suo potere che mi raggiungeva, avvolgeva, come l'abbraccio di un amante. Socchiusi gli occhi e poi li riaprii. Restavo sempre estasiata nel rendermi conto che la mia intera esistenza ruotava intorno ad una cosa così bella. E che in quel momento, per quindici anni, sarei stata l'unica al mondo a poterlo vedere. Erano i momenti in cui la mia vita non mi sembrava così male, in cui mi sentivo privilegiata. Certo era un sacrificio rinunciare alla libertà, ma era per un nobile scopo, a cui avrei dato volentieri tutta me stessa. |
Erien strinse la mano di Nyoko nella sua e le sorrise.
“Tra poco sarà ancor più magica...” disse “... ormai sta facendo buio e tra poco si accenderanno le stelle nel cielo... su, prepariamoci... andremo sul tetto...” “Ottimo!” Esclamò Oltram, incurante delle occhiatacce di Nyoko. Presero l'occorrente e salirono sul tetto. |
“Uh, finalmente una reazione degna di una donna libera...” disse lui massaggiandosi la guancia dopo lo schiaffo di Gwen.
Poi, all'improvviso, alzò la mano per colpirla e renderle lo schiaffo. Ma scoppiò a ridere ed abbassò la mano. “Non ho mai picchiato una donna...” fissando Gwen sorridendo “... mai, che fosse libera o prostituta...” guardò il domestico “... accompagnali nelle loro stanze.” Il domestico annuì e condusse Daniel nella sua camera e poi le due fate nella loro. “Oh, che bello schiaffone!” Ridendo Selia, una volta rimasta sola con Gwen. “Immagino la soddisfazione che hai provato!” |
La mano di Erien mi faceva sentire i soli al mondo. Il cielo andava sempre di più scusandosi e presto le stelle avrebbero ripreso a riaccenderlo di piccoli bagliori.
"Non vedo l'ora" dissi. Ignorai Oltram e ci avviammo sul tetto. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Clio si godeva la forza vitale del Cuore, la sua magia ed il suo potere.
Erano sensazioni indescrivibili, che sembravano in grado da sole di riempire un'intera esistenza. Poi, ad un tratto, quell'alone luminoso si affievolì per un attimo, come se la ragazza avesse avvertito un'interferenza, un blocco, sebbene di pochissimi istanti, nel potere del Cuore. Come se stesse per accadere qualcosa. |
Quel potere era inebriante e totale.
Temevo il momento in cui non l'avrei più sentito scorrere in me. Poi accadde qualcosa. Qualcosa di sconosciuto e nuovo. Per un istante quel potere si bloccò. Allora corsi alla finestra, per controllare. |
Quello che successe mi lasciò un po' sorpresa, o forse no.
Non sapevo spiegarlo, anche perchè non mi ero mai trovata i una situazione simile, tutti si erano sempre rivolti a me con rispetto e deferenza e ottenere questo trattamento da qualcuno era inaccettabile. Mi avvicinai alla finestra mentre Selia parlava. ''Quel tipo è odioso, ora capisco cosa intendevano i nani. Chiunque abbia divulgato la profezia doveva aver bevuto troppo vino elfico...'' dissi, scocciata. |
“Io non credo alle fandonie che Hordafren scriveva, ma questa storia non piace lo stesso...” disse Simon ad Altea “... dimentica quella spedizione e torniamocene a casa... sai cosa penso? Che Hordafren sia morto per i suoi deliri e che Raspion e tu rischiate di fare la stessa fine... dammi retta e torniamo a casa...”
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“Ricordate che qui siete sotto il potere del governo.” Disse Eisa a Dacey. “Siete dunque obbligati a collaborare.”
“Un momento...” con un cenno della mano Kims alla donna per interromperla “... avete ragione...” rivolto a Dacey “... vi spettano delle spiegazioni... ma non vi piaceranno...” accendendo un'altra sigaretta “... siamo sotto un grave pericolo... qualcuno o qualcosa ha svegliato ciò che i nostri antenati raccontavano dalla notte dei tempi e che noi tutti, fino ad oggi, pensavamo fossero miti e leggende... le antiche saghe della nostra terra sono piene di creature mostruose e fantastiche... come quelle che voi descrivete nei vostri testi, professore...” fissando Oberon “... ma purtroppo non sono miti e neanche leggende...” |
Nyoko, Erien ed Oltram salirono sul tetto ed il colto elfo montò il suo potente cannocchiale, puntandolo verso il cielo.
Era un meraviglioso crepuscolo, fatto di screziature e vaghi bagliori che in poco tempo si spensero in un fantastico e sconfinato firmamento illuminato da stelle infinite. “Quelle sono le Perseidi...” disse Erien indicando un punto del cielo “... le stelle della costellazione di Perseo... da lì arrivano le stelle cadenti della notte di San Silvestro... e proprio fra le Perseidi comparirà la Cometa del Guardiano...” |
La realtà superava dunque la fantasia. Osservai prima Eisa e poi il capitano, finalmente venni a sapere qualcosa.
" E come la nostra conoscenza servirà?" Titubante, nonostante tutto. " Quanto saremo in grado di tornare al villaggio?" |
Clio corse alla finestra, dove un meraviglioso e limpido crepuscolo avvolgeva la foresta.
Un attimo sentì un forte rumore. Un lungo ed insopportabile sibilo. Come se qualcosa stesse precipitando dal cielo. |
“Dunque...” disse Selia a Gwen “... pensi sia lui il tipo della profezia? Quello indicato dai nani? E' buffo, non ci ha neanche detto il suo nome...”
Un attimo dopo qualcuno bussò alla loro porta. |
Finalmente eravamo sul tetto. Erien non ci mise molto a montare i suoi strumenti e finalmente potemmo goderci il cielo stellato.
Se c'era qualcosa che amavo di quel cielo sempre uguale era proprio quel momento: il momento in cui puoi condividere lo stupore per una stella o più, con qualcuno. Era incredibilmente romantico ed infinitamente bello. Erien, ci indicò un punto sul cielo. Le perseidi... Fissai con intensità quel punto, desiderosa più che mai di vedere questa cometa meravigliosa. "Ho fatto bene a venirti a trovare, Erien. Riesci sempre a rendere magica una serata" guardando il cielo come una bimba sognante. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...77d04667f4.jpg Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Nonostante Ghirò cercasse di calmare il cane, quello non smetteva di abbaiare contro di lei.
Naturalmente ciò attirò l'attenzione di quegli uomini che raggiunsero l'albero. “Deve esserci qualcosa nascosta nell'albero...” disse uno di loro agli altri “... forse un animale... datemi un coltello, lo far uscire io...” |
“Ok, ok...” disse annuendo Ken “... facciamo pausa, così da renderci conto quante sequenze possiamo mettere insieme...”
Zora allora portò un telo a Gaynor per coprirsi e ripararsi dal forte Sole tropicale. Nasan invece, dopo essersi complimentato con la bella diva, raggiunse Ken per assistere al montaggio delle prime sequenze. “Ehi...” ad un tratto Zora fissando le palme “... guardate là...” agli altri, indicando qualcosa. Erano degli indigeni che li fissavano. https://cinecione.files.wordpress.co...alypto-110.jpg |
"Non mi importa nulla del suo nome... " mormorai, ancora contrariata "Avanti" dissi poi, rivolta alla porta.
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Il crepuscolo era bellissimo, eppure non potevo soffermarmi sulla sua bellezza, dovevo cercare, anche se non sapevo cosa.
Qualunque cosa avesse interferito con il potere del cuore. Era un infausto presagio, quello sicuro. Non feci nemmeno in tempo a pensare che tutto tremò e per un momento temetti di venire inghiottita dalla terra. Ma invece era il cielo a tremare. Quel sibilo, insopportabile. "La cometa..." Sussurrai pianissimo, con lo sguardo rivolto verso il cielo. |
Il cane continuava ad abbaiarmi contro. Gli uomini si avvicinarono pensando che fosse un'animale e prepararono il coltello, non sapevo cosa fare, così misi le braccia attorno alla testa come in segno di arresa sperando che non mi facessero del male.
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Ascoltai Simon attentamente. .d'altronde pure Holt lo diceva ed era morto.."D'accordo torniamo a casa..speriamo bene. Usciamo separati..grazie avevo bisogno di un buon consiglio..sei un buon amico .." sorrisi.
Pagammo presi la Ferrari e tornai a casa..ormai era notte e andai a letto. |
Ken assecondò la mia richiesta e Zora portò un telo per coprirmi.
"Grazie cara... non vedo l'ora di indossare qualcosa di fresco e pulito..." Nasan mi fece i complimenti come suo solito. Era stata una guida per me sin dall'inizio della mia carriera cinematografica. Grazie a lui, il mio percorso era stato molto più semplice, con i suoi preziosi consigli e la sua protezione. "Siete sempre così caro, Nasan... ed io sono fortunata ad avervi come angelo custode..." gli risposi gratificandolo con un sorriso aperto. Mentre lui e Ken si allontanavano per il montaggio delle scene, Zora attirò la mia attenzione, mostrandomi qualcosa che si muoveva tra le palme. Un attimo dopo, tutti noi vedemmo uno spettacolo poco rassicurante... un gruppo di indigeni che ci fissava con aria minacciosa. "Oh cavolo..." esclamai preoccupata, sperando che di minaccioso avessero solo lo sguardo. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Ci occorrono le conoscenze di vostro padre...” disse Kims a Dacey “... di queste creature ignoriamo tutto... non sappiamo come combatterle, né se hanno punti deboli... l'unica cosa di cui siamo certi è che la loro forza è devastante e nulla sembra in grado di fermarle... nulla, neanche le nostre armi più potenti...”
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Clio ebbe solo il tempo di alzare lo sguardo verso l'alto e vedere precipitare un oggetto non identificato dal cielo, avvolto da fumo che scendeva a velocità impressionante.
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Restai a bocca aperta ad osservare quello scenario, un oggetto che cadde veloce dal cielo.
Che poteva essere? Eppure non potevo muovermi, pensai sospirando, cercando di capire che cosa fosse. Era sicuramente la cosa più strana che avessi visto in tutta la mia vita. |
Salirono sul tetto e complice un cielo limpido e chiaro di stelle poterono ammirare un magnifico spettacolo.
Erien puntò il suo cannocchiale verso le Perseidi e poco dopo indicò un punto del firmamento. “Guardate...” disse a Nyoko e ad Oltram “... una stella cadente...” http://www.ragusanews.com/immagini_a...-di-ragusa.jpg |
Finalmente sul tetto, non potei fare a meno di osservare le stelle. Ad un tratto Erien gridò. Una stella cadente! Che meraviglia.
Mio padre un tempo mi disse, che se avessi espresso un desiderio ad una stella cadente, questa l'avrebbe espresso, ancor prima di toccar terra. Strinsi la mia spada che, riconoscendo il suo elemento, prese a tremare e, probabilmente a brillare. Chiusi gli occhi ed espressi un desiderio. Riavere indietro ciò che non c'era più era troppo surreale, così mi concentrai su altro. Riaprì gli occhi e sospirai speranzosa. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
La porta si aprì ed entrò Daniel.
“Bene, siete ancora sveglie.” Disse. “Che ti sembra di questo posto?” Chiese Selia. “Il castello è sufficientemente gotico, quasi quanto è indisponente ed odioso il suo proprietario.” Rispose il troll. “Dunque è lui il tipo indicato dall'oracolo?” Rivolto a Gwen. |
La porta si aprì ed entrò Daniel.
Tacqui per un po' alla sua domanda. "Di sicuro è il tipo di cui parlavamo i nani, la descrizione corrisponde, e loro erano sicuri che fosse lui quello indicato dalla profezia. Ovviamente, a primo acchito è un cafone, indisponente e inopportuno, ma non vorrei che ciò offuscasse il mio giudizio... Voglio dire, è probabile che questa sia una facciata e che lui in realtà sia molto diverso da ciò che vuol far sembrare." Non riuscivo a credere di aver detto certe cose su quel tipo odioso, ma era davvero ciò che pensavo. |
Un bagliore che per un attimo infiammò il muto e limpido buio della sera, poi quel sibilo insopportabile ed infine un forte scontro e poi un sordo boato.
Clio a poche decine di metri dalla torre vide precipitare un oggetto fiammeggiate che si schiantò al suolo e causò fumo nella foresta. Era di certo un aereo, forse di quelli appartenenti all'esercito di Retania, di cui la ragazza aveva appreso dai libri. http://www.focus.it/site_stored/imgs...or.630x360.jpg |
Fu un attimo.
La stella si illuminò ed attraversò il cielo. “Meravigliosa...” disse Oltram. “E tu?” Erien a Nyoko. “Hai espresso un desiderio?” “Ma bada di non dirlo o non si realizzerà.” Ridendo Oltram. |
Restai esterrefatta a quella vista.
No, niente cometa. Un aereo. Un aereo caduto giù dal cielo. Lo osservai con curiosa meraviglia. Avevo solo letto nei libri di quei velivoli e tante volte avevo fantasticato su come sarebbe stato volare libera nel cielo. Non ne avevo mai visto uno da vicino. E certo quello non era tutto intero. Possibile che dovesse cadere proprio accanto alla torre? "Nulla accade se non piace al cuore.." Sussurrai pianissimo. Continuai ad osservare quell'aereo, perché era l'unica cosa che potessi fare. |
“Sarà...” disse dubbioso Daniel “... ma come fai a dirlo?” Fissando Gwen. “Voglio dire, è arrogante, indisponente e persino zotico. Come fai a dire sia una facciata?”
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Guardai Oltram ormai stanca del suo continuo punzecchiarmi per poi puntare lo sguardo su Erien.
"Ovvio" dissi spingendo il pugno sul mio petto. "Ma non ti dirò nulla. Come diceva sempre mio padre 'non vi è bisogno che il cielo oda le tue parole. Poiché esso sa scrutarti nell'animo'." chiusi gli occhi al suo ricordo e poi li riaprì verso Erien. "E tu? L'hai espresso un desiderio?" ignorando Oltram. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi appena, rivolta alla finestra.
Bella domanda... "Le persone non dicono mai ciò che vogliono dire davvero..." mormorai solamente. |
Clio osservava il fuoco causato dall'aereo precipitato che ardeva fra alberi e cespugli.
Una lunga colonna di fumo si alzava dalla vegetazione. Ad un tratto arrivò Abelardo, posandosi sulla merlatura della torre. “Ehi...” disse a Clio “... cosa è accaduto?” Si accorse del fuoco. “Perchè quel fumo? Cos'è stato?” |
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