Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 11-02-2015 02.53.00

“Sono rimasto io solo qui...” disse Ammone a Clio “... gli altri non li vedo da un bel po', fatta eccezione per Miseria ed Afiel che so occupati a lavorare presso due botteghe... Cid... Cid non l'ho più visto... sono cambiate tante cose ed io mi guadagno da vivere caricando e scaricando frutta...” per poi chinarsi e raccogliere il tutto.
Ad un tratto Yanes chiamò Clio, facendole segno di raggiungerlo.
“Se vuoi” mormorò l'omone “stasera sarò nella locanda del Bivio... lì ormai passo da solo le mie sere...”

Altea 11-02-2015 14.40.23

"Eh già, non si può dire il nostro pittore farà carriera ma sembra ingegnoso" e mi misi ad ascoltare attentamente la spiegazione del Priore, lo ammiravo...intelligente, argusto ed istruito.
Presi la lente e iniziai a guardare il pannello di destra, quello che rappresentava l'imbrunire..la stanchezza era molta..non avevamo dormito e mangiato e il tempo era volato..ma non mi pesava, avrei sopportato ben altro per lui.
Ad un tratto mi accorsi di una sagoma non definita e scura proprio sul lato che rappresentava l' imbrunire, il cuore accellerò il battito.."Priore Tommaso..guardate..qui...una sagoma scura" e mi avvicinai con la lente per ingrandirla facendo spazio pure al priore.

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Clio 11-02-2015 15.18.09

Sospirai a quelle parole di Ammone, scuotendo appena la testa sconsolata.
Già, molte cose erano cambiate, e non in meglio.
Ma Yanes mi chiamò e io mi voltai per poi annuire.
Sorrisi ad Ammone, sfiorandogli il braccio "Stasera al Bivio, ci sarò...." Annuendo "Non sai quanto mi fa piacere averti rivisto... devo proprio andare..".
Mi voltai e raggiunsi in fretta Yanes.
"Eccomi, scusa... Un vecchio amico che ha deciso di cambiare vita.." Con un sorriso nostalgico "Visto il mestiere che faccio è raro rivedere qualcuno.." Mormorai "Ci fanno entrare? Ti seguo..".

Guisgard 11-02-2015 17.29.05

“Già, il vostro mestiere...” Yanes a Clio “... mi chiedo perchè una bella ragazza come voi l'abbia scelto... ma immagino una domanda così sciocca e scontata siano stati in tanti a farvela... venite...” cambiando discorso “... le sentinelle ci faranno entrare...”
Ma i due falsi mercanti, tornati davanti alla Porta dei Leoni, furono invece condotti in un'altra zona, dove sorgeva una caserma.
Qui furono poi portati in un piccolo ufficio, dove stava ad attenderli un ufficiale.
“Prego, sedetevi pure...” questi ai due “... sono il comandante De Gur... mi è stato riferito che siete interessati ad acquistare cimeli appartenuti ai Taddei... posso chiedervi chi siete precisamente e quale genere di reperto Taddeide vi interessa di più?”

Clio 11-02-2015 17.39.49

Sorrisi a Yanes e annuii "È una lunga storia..." Mormorai, per poi seguirlo.
Mi guardavo intorno come una ragazza che non ha mai visto tanta magnificenza, mentre in realtà ricordi lontani si affollavano nella mia mente.
Ci condussero in una caserma, alla presenza niente meno che di De Gur, che ci chiese a cosa eravamo interessati.
"Armi, per lo più..." Gaiamente "Cerimoniali magari, oppure particolari, con una storia da raccontare.. Ci occupiamo per lo più di armi particolari, uniche... I nostri clienti infatti non sono solo abili guerrieri, ma spesso collezionisti...".

Guisgard 11-02-2015 17.47.49

“Capisco...” disse De Gur a quelle parole di Clio “... si, comprendo benissimo... ma, vedete, temo di dover rifiutare ogni genere di trattativa... infatti questo ducato, compresi naturalmente tutti i suoi beni, sia mobili che immobili, sono sotto l'amministrazione giuridica della Chiesa. Dunque è Sua Grazia il vescovo che dispone del possesso, in rappresentanza del Santo Padre, di tutto ciò che è appartenuto ai Taddei. Ecco perchè, come potete ben capire, nessuno è in grado di poter decidere riguardo i cimeli di cui domandate.”
“Abbiamo saputo” fece Yanes "che invece erano in vendita i beni appartenuti ai Taddei...”
“Dicerie, immagino.” Rispose De Gur. “Si sono dette e scritte molte cose, sicuramente troppe, dopo la fine della dinastia Taddeide. Mi spiace che abbiate fatto un viaggio inutile.” Suonò un campanellino e subito entrò un soldato.
“Accompagna questi mercanti all'uscita.” Ordinò l'ufficiale.
“Si, signore.” Annuì il soldato, per poi far cenno a Clio e Yanes di seguirlo.

Guisgard 11-02-2015 17.55.50

Il Priore Tommaso subito fissò il punto sulla tela indicato da Altea.
“Già, è vero...” disse osservando quella indefinita particolarità “... e non appare sull'altra tela...” analizzando l'altro dipinto “... ciò significa che poche ore prima dell'imbrunire, quando cioè il pittore ha dipinto il primo paesaggio, questa strana forma non c'era...” prese un'altra lente dalla sua borsa, stavolta d'ingrandimento, per studiare meglio quel particolare “... naturalmente non ci troviamo davanti ad un'immagine perfetta, ma solo all'interpretazione del pittore circa quel paesaggio... ma ciò è comunque curioso... cosa può essere questa strana forma?” Alzò lo sguardo pensieroso. “Boezio soleva dire che, davanti ad un oggetto misterioso, la cosa più semplice da fare è, non tanto cercare di definirlo ma piuttosto scartare tutto quello che non può essere. Dunque...” confrontando le due tele “... di certo non è un albero, né una pietra e neanche niente di eretto dall'uomo, come pozzi, muri ecc... non apparendo sulla tela precedente non può essere dunque un oggetto fisso... e neanche un cane, direi, viste le dimensioni... ad occhio scarterei anche una mucca, un toro o un cavallo, dato che la campagna circostante il palazzo è adibita a coltura e non utilizzata per il pascolo...” poi sgranò gli occhi “... interessante... avete notato, milady? Non produce ombra... infatti il pittore ha dipinto la Luna ed anche accennato alle ombre che il suo alone genera... ma stranamente il nostro oggetto misterioso pare non avere ombra... curioso, vero? Cosa a questo mondo non produce ombra? Niente, naturalmente. L'ombra è un fenomeno fisico e alle leggi naturali nessuna creatura di questo mondo può sottrarsi...”
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Altea 11-02-2015 18.03.08

Ascoltai le parole del Priore e poi presi la sua lente di ingrandimento.."Un mistero..avete ragione..o è una ombra di qualcosa nascosto magari dietro a un albero, cespuglio o roccia...o mica vorremmo pensare che sia..qualcosa non di questo mondo terreno? Come narrò quel mendicante sere fa che l' Austero fu attratto da qualcosa dalla campagna che lo uccise..e poi il mio sogno dove qualcuno mi seguiva e con voce diabolica chiamava il nome dell' Arciduca? Forse dobbiamo aspettare le tenebre ed andare in quella zona".
Entrò Petronilla improvvisamente a darci la colazione ma la fermai.."Petronilla scusatemi..quello scrigno che vi ho fatto portare al diacono..non vi ho mai chiesto..voi sapete chi lo ha portato..solo voi avete accesso alle mie stanze e poi il defunto Duca..e quando lo avete visto la prima volta?".

Guisgard 11-02-2015 18.11.06

“No...” disse Petronilla ad Altea “... fu un servitore a portarlo a me ed io poi lo portai qui.” Ed uscì.
Intanto il Priore Tommaso continuava a fissare le due tele.
“Avete avuto un'ottima intuizione, milady...” mormorò il religioso “... potrebbe essere proprio un'ombra... ma di cosa? Forse qualcosa posta ad una certa distanza, che poi la distorsione della visuale chiara al pittore ha così raffigurato sulla tela... si, potrebbe darsi... comunque avete ragione, sarà opportuno uscire e andare noi stessi a controllare la campagna dipinta dal pittore...”

Altea 11-02-2015 18.15.29

La risposta di Petronilla mi turbò e se ne andò con indifferenza.
Offrii al Priore il the e dei biscotti.."Quando pensate possiamo recarci? Stasera o volete ora..?Avete sentito la mia dama di compagnia..il ciondolo che mi hanno dato e avete voi per studiarlo..è stato un servitore a portarlo qui..e da parte di chi? E nemmeno un biglietto..se fosse stato un dono, non vi sarebbero stati problemi per l'interessato o interessata farsi avanti".

Guisgard 11-02-2015 18.24.55

“Già, curiosa faccenda questa del ciondolo...” disse il Priore Tommaso ad Altea “... ma voi vedete un possibile legame con la nostra indagine? Ritenete che in qualche modo possa essere collegata con la morte dell'Arciduca?” Pensieroso. “Quanto alla nostra uscita in campagna... direi che il momento migliore sia verso il tramonto... infatti è in quei frangenti che le ombre si allungano sul terreno, rendendo più evidenti possibili anomalie sul territorio... naturalmente non andremo sul posto. Almeno non subito. Infatti stando sul posto sarà complicato cercare qualcosa che è riconoscibile, ammesso ci sia ancora, solo da una certa distanza e da una sensibile altezza. Per questo studieremo la campagna dall'alto, magari da una delle torri del palazzo, per riprodurre la visuale del pittore e solo quando riscontreremo di nuovo quel misterioso oggetto usciremo per vederlo da vicino.”

Altea 11-02-2015 18.33.09

"Non saprei proprio se quel ciondolo abbia a vedere con l'indagine...forse no..ma rimane un mistero ugualmente...il simbolo..le parole..quelle parole..come se qualcuno volesse celarmi da occhi e cuori infimi o chissà cosa...e poi se significasse un legame coi Taddei e Suession? La civetta...sicuramente apparteneva ad un taddeide. Certo è ci ha fatto conoscere e voi ora siete qui " e sorrisi.."Ditemi, è mia intenzione prendere possesso della camera di Lord Guisgard e i suoi oggetti..pagherei pure..come posso fare?"

Guisgard 11-02-2015 18.41.18

“Sicuramente cela qualcosa quel ciondolo...” disse il Priore Tommaso ad Altea “... solo anche per il momento in cui l'avete ricevuto, ossia in questi turbolenti tempi qui a Capomazda... potrebbe nascondere tante cose... magari, chissà, un messaggio in codice... se c'è qualcosa che qui non manca è il mistero...” sorrise appena “... ma avremo modo di occuparcene poi... per adesso cerchiamo di chiarire cosa poteva essere quell'oggetto sulla tela...” fissò la dama “... è complicato acquistare cimeli Taddeidi... ufficialmente spetta a Sua Grazia il vescovo deciderne la vendita, ma credo che i due nobili che si contendono il ducato farebbero di tutto affinchè quei cimeli svanissero per sempre da Capomazda...”

Altea 11-02-2015 18.48.26

"E' diventato il Palazzo dei Misteri...la Chiesa..speriamo allora rimangano in mano del Clero ma io ho sentito voci i nuovi signorotti volevano venderli i cimeli dei Taddei per questo volevo anticiparmi..magari potreste intervenire con Sua Grazia e chiedere almeno di custodire la camera di Guisgard? Ve ne sarei grata".
Finii il the e posai la tazzina sul vassoio.."Prossima mossa? Volete andare ora sulla torre? O una cavalcata lungo la campagna per vedere e conoscere le zone? Vi sono rimaste tante persone legate al Duca laggiù..ci accoglievano con ciò che potevano..mi prenderete per pazza..ma io penso il Duca non sia morto..vi è qualcosa sotto..ho una strana sensazione" e deglutii le lacrime sopprimendole.."Bene..ora dove mi porterete?"

elisabeth 11-02-2015 20.06.13

Il buio....il silenzio erano solo condizioni umane..che terrorizzavano....la testa mi doleva...ma pian piano il velo dai miei occhi.....comincio' a diradarsi...e la mia camera prese forma, e la voce di Tilde mi arrivo' cristallina.....mi voltai verso lei....afferrandole la mano..." Tilde.....alle volte si ritorna bambini....e si ha paura....dell'ignoto.....ma ero in cucina...stavo parlando col Bardo..il latte...come sono arrivata sino a qui......."...la stanza era illuminata.......e il volto della mia dama di compagnia sembrava preoccupato......."Non temere....sarà stato un piccolo malore...succede, anche se l'incubo che ho avuto...mi ha stancata molto.......vai, tranquilla ..io mi preparo e vado nel mio studio...ho lasciato del lavoro da completare devo lasciare dei farmaci al convento e sono in ritardo....".......Mi alzai con una certa difficoltà.....ed uscii dalla mia stanza per scendere nel laboratorio..........avevo pero' la strana sensazione di essere seguita......mi dissi che ero solo una sciocca........il mal di testa ...mi stava opprimendo, ma una volta tra le mie piante tutto sarebbe passato.......Una volta all'interno della mia stanza...incominciai a sbriciolare alcune erbe nel mortaio...aiutandomi.......con una piccola pietra ........stavo prendendo una boccetta di alcool puro....quando sentii dei passi..." Chiunque voi siate...sarebbe meglio farvi vedere..odio pensare di essere osservata da spiriti fastidiosi......"

Clio 11-02-2015 22.57.06

Dunque la Chiesa custodiva i beni dei Taddei, giuridicamente.
Ma la cosa non mi sorprendeva affatto, anzi, rendeva ancora più plausibile che Parusia, se non addirittura Mia Amata, fosse nascosta proprio all'interno di un edificio sacro.
Magari proprio la Scafatella...
Dovevo assolutamente riuscire a raggiungere quella chiesa, potevo parlarne con Ammone al Bivio, di lui ero sicura di potermi fidare.
"Un vero peccato.." con un sorriso cortese ma dispiaciuto, alzandomi "Grazie lo stesso per averci dedicato il vostro tempo, capitano.." con un leggero inchino, per poi seguire Yanes fuori da quella stanza.

Guisgard 12-02-2015 00.41.40

Clio e Yanes furono condotti verso l'uscita della caserma.
Ma invece di portarli all'uscita attraverso il cortile, come poco prima, il soldato fece fare loro un altro percorso, che sbucò in un piccolo androne laterale.
“Ascoltate...” disse all'improvviso il soldato ai due “... forse oggi è il vostro giorno fortunato, ma badate che quel che sto per dirvi deve restare tra noi... forse c'è un modo per poter acquistare cimeli appartenuti ai Taddei...”
“Davvero?” Stupito Yanes.
Il soldato annuì.
“E da cosa dipende?” Chiese il fedele di Azable.
“Da quanto siete disposti a spendere” rispose il soldato “e soprattutto dalla garanzia che darete di lasciare quanto prima il ducato.”
“Perchè mai?” Fissandolo Yanes.
“Amico...” a bassa voce il soldato “... questa cosa, diciamo, non è del tutto legale...” sarcastico “... chiaro adesso?”

Guisgard 12-02-2015 01.26.03

Capitolo II: Il patto delle Civette

“Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, sono come morto ormai privo di forza.”

(Salmo n. 88, Preghiera dal profondo dell'angoscia)



A quelle parole di Elisabeth, una figura emerse dalla penombra della stanza.
Era Tilde.
“Perdonatemi, milady...” disse la dama di compagnia “... non volevo disturbarvi... ma è giunto un novizio dal convento, a nome dell'abate... ha chiesto di voi, dicendo che è cosa urgente... in verità ha voluto attendere che vostro marito lasciasse il castello per parlarvi...” mostrò un lieve inchino e fece entrare il novizio.
“Salute a voi, lady Elisabeth...” fece questi “... sono venuto qui per ordine dell'abate... al convento è giunto un nuovo malato... ma non è come gli altri... è pazzo... l'abate teme però per la sua incolumità... infatti il povero demente nel suo folle delirio afferma di aver veduto l'Arciduca... di averlo visto tre giorni fa... e l'abate teme che queste sue farneticazioni possano attirargli le accuse dei militari e dunque farlo finire in carcere... vi prego, venite al convento per aiutarci a nascondere quel povero pazzo...” aggiunse, fissando la bella moglie di De Gure.
http://www.universocinema.com/UC%20C...-moi-16707.jpg

Galgan 12-02-2015 01.29.16

Osservai i miei interlocutori andarsene, poi, dopo aver lasciato una moneta di mancia sul tavolo, feci altrettanto; in quel momento, più che mai, sentivo di aver bisogno di raccoglimento.
Come molte altre volte, nella mia vita, cercai rifugio nella Casa di Dio.

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L'ora, troppo giovane o troppo tarda, rendeva la chiesa deserta, e non si udiva alcun suono, se non il mio sussurro, nel recitare:

-Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace-

Mi interruppi un istante, pensando che, in effetti, era probabile che il tempo di stasi andasse verso la sua giusta epifania, perché, invero, non è possibile regnare senza il favore di Dio, e questo non si può averlo senza seguirne le leggi, tantomeno ignorando i precetti del suo Santo Figlio.
Forse quello era il segno.
Forse quello era il motivo per cui, anni prima, avevo lasciato la pace dei boschi, come cavaliere mi sarei battuto, e se avessi perso la vita nel farlo, sarebbe stato un dolce decesso; l'importante era il Disegno, e trovai molto rinfrancante il constatare che, alla fine, la Provvidenza ha sempre l'occhio fisso sui fati degli uomini.

- Che vantaggio ha chi si dà da fare con fatica?
Ho considerato l'occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine. Ho concluso che non c'è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio. Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non c'è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché si abbia timore di lui. Ciò che è, già è stato; ciò che sarà, già è; Dio ricerca ciò che è già passato.
Ma ho anche notato che sotto il sole al posto del diritto c'è l'iniquità e al posto della giustizia c'è l'empietà. Ho pensato: Dio giudicherà il giusto e l'empio, perché c'è un tempo per ogni cosa e per ogni azione. Poi riguardo ai figli dell'uomo mi son detto: Dio vuol provarli e mostrare che essi di per sé sono come bestie. Infatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità. Tutti sono diretti verso la medesima dimora:
tutto è venuto dalla polvere
e tutto ritorna nella polvere.
Chi sa se il soffio vitale dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra? Mi sono accorto che nulla c'è di meglio per l'uomo che godere delle sue opere, perché questa è la sua sorte. Chi potrà infatti condurlo a vedere ciò che avverrà dopo di lui?-

Il mio sussurro si interruppe nuovamente, perché un nuovo pensiero andava formandosi;

"Le nostre opere, mio Signore, quelle possono darci uno squarcio nel futuro!
Se agiamo nel Tuo Nome, quello che facciamo può mostrarci quello che sarà dopo di noi"

Mi sovvenne Mosè, che non ebbe la possibilità di giungere alla Terra Promessa, ma che ebbe modo di contemplarla, ed ogni dubbio, se ne avevo avuti in precedenza, si dissipò come neve al sole.
Mi accorsi, con un sorriso, che le mie mani avevano preso a tremare;
impazienza, ardore, la foga di un guerriero consapevole che presto si batterà, ed è felice di farlo.

-Grazie, Signore-

La mia voce si elevò con un tono più alto, mentre mi alzavo e rinfoderavo la spada, usata fino a quel momento a guisa di croce.
Ora, occorreva solo aspettare il suono dei Sacri Corni.

Guisgard 12-02-2015 01.33.23

“Non temete, milady...” disse il Priore Tommaso ad Altea “... il Clero custodisce i cimeli dei Taddei e di certo i signorotti non sono così folli da rischiare di venderli.” Fissò la dama con un'espressione indagatrice. “Milady, posso comprendere il vostro stato d'animo. Da ciò che ho capito, voi e l'Arciduca eravate molto legati e questo, credo di poter dire, causa in voi stati d'animo forti, sensazioni di certo poco razionali, impedendovi di essere lucida e distaccata. Purtroppo l'Arciduca è morto. Un medico ha firmato il trattato che documenta il decesso ed un'intera corte era presente al suo funerale. E poi non dimenticate che la sua tomba è ben visibile nel cimitero poco distante da questo palazzo.” Prese la sua borsa. “Venite, andremo prima sulla torre. E in base a ciò che vedremo decideremo se e quando raggiungere poi la campagna.”
I due allora salirono fino in cima alla torre Nord del palazzo, da cui era ben visibile la campagna così come era stata dipinta dal pittore.
E una volta in cima, il dotto religioso prese un cannocchiale particolare con cui iniziò a scrutare il paesaggio davanti a sé.
“Questo cannocchiale” mormorò “è di origine Araba. Quel popolo ha infatti vissuto un progresso non indifferente dopo la sua conversione all'Islam, raggiungendo picchi culturali e tecnologici che sotto molti aspetti stupirono e meravigliarono l'Occidente medioevale.” Osservò la campagna con attenzione. “Possiede lenti colorate che consentono di rilevare tracce ed anomalie in ciò che si sta guardando.” Si fermò di colpo, indugiando col cannocchiale in un punto preciso. “Ecco, ho individuato il punto in cui era apparso l'oggetto misterioso riportato sulla tela... e naturalmente non c'è più. E ciò potrebbe anche essere normale, visto poteva trattarsi di un'ombra. Ma almeno abbiamo inquadrato il punto in cui era apparso... adesso non ci resta che andare in campagna e controllare... l'oggetto misterioso era apparso non distante da quel pozzo...” indicando ad Altea il punto preciso.

Guisgard 12-02-2015 01.51.07

Galgan, dopo quel momento di profonda ed assoluta preghiera, nella vaga e mistica penombra della navata vide muoversi qualcosa.
Una sagoma che si avvicinava lentamente verso di lui.
Poi, raggiungendo l'alone di alcune candele che bruciavano davanti alla statua dell'Arcangelo Michele, finalmente il volto della sagoma fu visibile al cavaliere eremita.
Era un giovane uomo, dall'aria mite, ma sveglia.
“Forse non è un caso” disse con rispetto “se vi incontro qui, in questo Santo Luogo, proprio davanti all'Arcangelo Michele.” Mostrò un inchino. “Permettete che mi presenti a voi... mi chiamo Lucas ed in verità sono un aspirante apprendista.” Sorrise. “Con la speranza, un giorno, di passare al grado successivo e dunque imparare dal mio maestro.” Annuì. “Vedete, cavaliere, sono in cerca di un impiego, ma non essendo aristocratico non posso aspirare in un tutore di cavalleria e cortesia, come invece spetta ai rampolli dell'alta nobiltà. Per questo, se voglio guadagnarmi da vivere onestamente e imparare la nobile arte della cavalleria, non posso che augurarmi di trovare un benevolo maestro, quale di certo voi siete, che mi prenda come apprendista. Vi assicuro” con aria gaia “che non mangio più del necessario e non mi faccio spaventare dal lavoro duro.”

Galgan 12-02-2015 13.32.59

Quell'incontro mi sorprese, forse riuscì persino a sconvolgermi.
Quel giovane, Lucas, riusciva a mostrare di essere tutto quello che io, in gioventù, avevo evitato accuratamente di essere; si rivolgeva a me con cortesia e rispetto, dove io avrei usato baldanza, aveva un sorriso timido e candido, proprio come il mio era arrogante e pungente.......E si trovava assieme al me stesso dell'età matura, all'interno della Casa di Dio, in un'ora audace.....Alla sua età, le mie mete erano ben altre.
Lo fissai, socchiudendo lievemente gli occhi.
Mi parve quasi ironico il fatto che, un giovane che pareva tanto a modo volesse prendere a modello proprio me; con le basi già solide che sembrava possedere, sarebbe sicuramente stato un uomo molto pio, alla mia età!
Eppure, ancora una volta, le leggi degli uomini andavano a stridere con quelle di Dio; l'uomo si arrogava il diritto di scegliere la nobiltà attraverso i natali, forse che Davide non fu scelto direttamente dall'Onnipotente mentre stava pascendo le sue greggi?
Dio non si schierò sempre con gli umili?
Cristo, il Re dei re, non visse sempre una vita umile?
Eppure, l'uomo pareva divertirsi a stravolgere le Leggi Divine, nonostante fosse chiaro che fosse "più facile per un cammello passare dalla cruna di un ago, che per un ricco entrare nel Regno dei Cieli".
Osservai il giovane, osservando me stesso.
Io, di nobile lignaggio, fui estremamente indegno dell'investitura che mi fu concessa, mentre quel giovane mi parve, con i suoi umili natali, estremamente più meritevole.
Avanzai di un passo, e gli posai una mano sulla spalla:

-Ragazzo, Lucas, invero non devi affliggerti, perché la vera nobiltà è quella che ci viene dal cielo, e non quella d'umana stirpe-

Capii che anche quello era un segno, quindi, annuendo, proseguii;

-Sarò il tuo maestro, nel difficile cammino che ti appresti a compiere, ma ricorda sempre che se i tuoi ideali saranno saldi e pura la tua anima, la tua spada sarà sempre vittoriosa, i natali sono ininfluenti.
Sappi solo che, il periodo nel quale ti appresti ad iniziare questo cammino, è tremendamente delicato, e non so per quanto ancora vi sarà ordine piuttosto che caos-

Gli feci la domanda, pur in cuor mio conoscendo la risposta;

-Sei realmente convinto di voler cominciare?-

Altea 12-02-2015 14.38.18

Alle parole del Priore ammutolii..ma riflettevo perchè tutti mi facevano una colpa del dolore che provavo..forse se avessi avuto una fede nuziale al dito sarei stata rispettata come vedova e tutti avrebbero capito il dolore di quella separazione improvvisa quanto irrazionale.
Seguii il Priore Tommaso e fummo sulla torre Nord, da lassù la vista della campagna era larga e chiara e il vento lambiva la terra col suo freddo e mi strinsi nello scialle.."Si, ho studiato molto delle scoperte e cultura araba e ora posso vedere un autentico cannocchiale Arabo, non vi fate mancare nulla...siete una persona in gamba e credetemi, pochi sono meritevoli della mia fiducia e voi siete tra coloro che l'hanno conquistata dal primo giorno vi ho visto".
Presi pure io il cannocchiale e guardai il punto indicato dal Priore Tommaso, infatti non si vedeva nulla, era meglio andare in quel posto vicino al pozzo.
Tornammo nel corridoio e mi aprii nuovamente con lui.."Io..non ho presenziato al funerale di Guisgard e non ho mai voluto vedere la sua tomba anche se ogni giorno prego per la sua anima..perchè...voglio ricordarlo per come era, ma voi forse potete aiutarmi e dopo essere andati in campagna mi potete accompagnare alla sua tomba..gli porterò dei fiori semplici di campo..ma voi vi fidate di ciò che ha scritto il dottore? Abbiamo appurato..che l' Arciduca non può aver contratto la malaria o altra malattia sulla Santa Caterina, che non aveva ferite gravi..e pensa a uno spavento e io non sono convinta di questa ipotesi..forse mi sbaglierò ma nulla è detto..Priore Tommaso..l'Arciduca era o è uomo di idee ed imprese impossibili, d' altronde quando tutti cercavano il mostro che poi diventò una nave volante qualcuno avrebbe mai detto che il capitano che sparava su Capomazda fosse proprio il vero erede taddeide?".
Ci trovammo in giardino.."Bene..possiamo andare..prendiamo dei cavalli o preferite a piedi? Io amo camminare" e sorrisi al Priore.

elisabeth 12-02-2015 16.53.36

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Tilde....era giovane ma riusciva a comprendere anche le cose che sembravano invisibili a gli altri......" Ti ringrazio Tilde....la tua discrezione mi e' molto cara......fate accomodare il Frate...".......Il giovane Frate mi espose il problema .....mentre si guardava in giro......."....un folle....doveva essere il periodo dei folli De Gur era uno di quelli........" L'Abate.....mi devo scusare con lui, mi aspettava già da qualche giorno per alcune medicine....ma alle volte gli imprevisti....ti tolgono il fiato....quindi mi stavate dicendo che al convento c'e' una persona che da' di matto......e si...se pensa di avere visto l'Arciduca....rischierebbe molto di piu' di qualche notte al fresco....purtroppo si rischia la vita caro frate......se volete..potete farmi compagnia , il tempo che riempio alcune boccette e andremo al convento....passeremo dalle porte secondarie......e' meglio lasciare tutti con le loro tranquille farneticazioni.....ci sono molti piu' pazzi di quel che pensate..."...risi...e gli offri' della frutta secca.......De Gur mi avrebbe cercata per mari e per monti....mi avrebbe trovata a pregare.....piu' casta di così....

Clio 12-02-2015 18.37.48

Ascoltai il soldato e lanciai un'occhiata a Yanes.
"Beh, ci chiedete di spendere molto, e di correre dei rischi.." tornando ad osservare il soldato "Credo di poter dire che potremmo prendere in considerazione la cosa, solo se in quella collezione ci sia qualcosa per cui ne valga davvero la pena, non un'arma qualunque.. mi spiego?".

Guisgard 13-02-2015 00.13.50

“Fra quei cimeli” disse il soldato a Clio “ci sono oggetti che hanno rappresentato la vita di diverse generazioni dei Taddei. Vedo che vi interessano le armi. Bene, allora sappiate che è possibile acquistare anche un paio di corredi cavallereschi, usati da almeno sei generazioni di Arciduchi. Corazze magnifiche, con armi di straordinaria fattura. Naturalmente il prezzo per simili oggetti sale di molto, non so se mi spiego...”

Guisgard 13-02-2015 00.24.08

Il Priore Tommaso sorrise a quelle parole di Altea.
“Sono onorato della vostra fiducia, milady.” Disse. “Quanto all'Arciduca, perdonatemi, ma, come detto più volte, io devo confrontarmi con questa situazione facendo leva solo sulla mia razionalità, il mio intuito e le mie conoscenze. Voi, consentitemi, avevate un forte legame con lui e ciò vi pone davanti a questa storia in balia di sentimenti forti e stati d'animo animati da vistosi istinti. Non che sia un male questo, ma diciamo che io e voi in questa indagine rappresentiamo le due facce della medesima moneta. Voi siete istinto e passione, mentre io raziocinio e concretezza. Magari unendoci riusciremo a scoprire qualcosa di nuovo.” Annuì. “Direi di prendere due cavalli, così, dopo aver visitato la campagna in cerca del nostro oggetto misterioso, vi accompagnerò a visitare la tomba dell'Arciduca.”
Così, i due uscirono dal palazzo in sella a due cavalli, raggiungendo il punto preciso della campagna dipinto dall'artista.
Trovarono il pozzo che il Priore aveva fissato come punto di riferimento e cominciarono a cercare qualche possibile indizio.
E dopo un po', sul terreno reso secco dal vento freddo soffiato negli ultimi giorni su Capomazda, Altea notò qualcosa.
Era una strana ed indecifrabile impronta.
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Guisgard 13-02-2015 00.36.56

Lucas ascoltò con attenzione ogni parola di Galgan.
“Cavaliere...” disse infine “... io, nonostante l'età, sono sposato e ho anche figli piccolissimi. Ma la miseria e la carestia che hanno attanagliato le mie terre, unite ai pesanti tributi imposti da lord Gvineth e lord Cimmiero per finanziare le loro ambizioni, hanno fatto sì che lasciassi le mie terre e con esse anche la mia giovane famiglia in cambio di fortuna e speranza. E l'unico modo per assicurare un degno futuro a mia moglie ed ai miei figli è quello di diventare qualcuno. Dare lustro al mio nome, in modo che mi sia assicurazione di rispetto in un mondo violento come il nostro. Come detto non potrò mai sperare di essere investito cavaliere per il mio sangue, ma posso tentare di far valere la forza che ho nel cuore. E l'unico modo è quello di diventare apprendista e scudiero di un cavaliere vero come lo siete voi, signore. Giuro su quanto ho di più caro al mondo che vi sarò fedele e leale, in cambio dei vostri insegnamenti per poter divenire, se Dio un giorno vorrà, cavaliere come lo siete voi. Prendetemi con voi e non vi pentirete, cavaliere.”

Guisgard 13-02-2015 00.40.05

Il novizio accettò un po' di quella frutta secca offerta a lui da Elisabeth ed attese che la donna riempisse le boccette.
E mentre aspettava, il novizio si guardò più volte intorno, in quella strana stanza, colma di bottiglie e bottigliette, alambicchi, vasi per travasare e innumerevoli contenitori di vetro con erbe, funghi, muffe e polverine di vari colori.
Ad illuminare quel luogo vi erano solo poche candele tremolanti, la cui tenue luce era attraversata e velata dai fumi e dai vapori di alcune pentoline messe a bollire su un basso braciere.
“Si, avete ragione, milady...” disse il novizio ad Elisabeth “... viviamo in un mondo folle... un mondo che si getta alle spalle le Parole di Dio, che corre verso utopie e crede solo in ciò che può vedere e toccare...” mangiando un po' di quella frutta secca “... ma, perdonate la mia invadenza... non temete che qualcuno, vedendo questo luogo e ciò che in esso è conservato, possa giudicarvi in maniera non ortodossa? L'ignoranza domina proprio come la follia in questo nostro mondo. E come scriveva Alano da Lilla, se la follia è talvolta scusabile, perchè involontaria, lo stesso non può dirsi dell'ignoranza e del pregiudizio...”

Clio 13-02-2015 01.05.05

Guardai l'uomo sorridendo appena, scambiando un'occhiata poi con Yanes.
"Naturalmente.. Più il pezzo è pregiato più il prezzo sale.. ma capirete anche, come vi accennavo, che un tale rischio e una tale spesa da parte nostra non possono essere finalizzati ad un pezzo insignificante.." Annuii "E che cosa sapete dirmi delle spade?" fissando con determinazione e viva curiosità il soldato.
Ecco, un altro reato a Capomazda.. Uno più, uno meno...

Altea 13-02-2015 14.42.41

Prendemmo i cavalli, io cavalcai il mio nero cavallo Cruz e mentre ci dirigevamo verso il punto vicino al pozzo iniziai a parlare col Priore sorridendo.."Avete ragione e per fortuna non avete detto siamo come il Diavolo e l' Acqua Santa..sto scherzando..ma è vero tra noi vi è ragione ovvero voi e sentimento che sarei io..e andremo molto avanti nella nostra ricerca, ne sono certa".
Il vento freddo lambiva quella campagna ora spoglia, rabbrivvidii quando il Priore menzionò la tomba di Guisgard, ma dovevo farmi coraggio..forse almeno mi sarei rassegnata anche se lo dubitavo fortemente.."Prima di vedere la tomba dell' amato Arciduca..dovremmo andare da un pastore che abita in una casupola proprio dietro il posto dove stiamo andando, devo pagargli del formaggio e latte di pecora ha fatto pervenire all' orfanotrofio su mia richiesta..vi è un bambino..si era ammalato gravemente e ho fatto il possibile per farlo guarire e ora sta bene, e ha bisogno di nutrimento" un attimo di silenzio e mi guardavo attorno sospirando.."Si, ovviamente è pure per gli altri bambini, domani volevo proprio andare là..potete venire con me e aiutarmi a fare una colletta di soldi, la gente a Corte non conosce più la carità..e poi questo uomo era molto amico di Guisgard, so che si incontravano spesso nella sua casa per una chiacchierata, ma dopo la morte del Duca non abbiamo più parlato di questo fatto..pure lui si è chiuso in un silenzio strano".
Scendemmo da cavallo e legai Cruz al pozzo e iniziai a camminare guardandomi attorno quando sentii sotto ai piedi la terra più dura e il mio sguardo si abbassò, spalancai gli occhi..."Priore Tommaso, venite a guardare..vi è una impronta, ma di qualcosa di strano" e mi abbassai a guardarla" sembra il gelo abbia indurito il terreno e quindi ha formato come un calco". Osservavo quella impronta..cosa mai poteva essere, non sembrava umana ma nemmeno di un animale.

Galgan 13-02-2015 15.41.59

Cavaliere.
Essere Cavaliere.
Quel titolo, quello stato dell'essere che un tempo voleva soltanto dire "soldato a cavallo", si era evoluto, sublimandosi, divenendo uno stile di vita ed una ragione per essa.
Ogni momento della nostra umana vita di cavalieri era, ed è, dedicato alla realizzazione del perfezionamento di quella parola stessa, ed ogni momento della nostra umana vita di cavalieri era, ed è, possibile soltanto in funzione delle nostre regole, dogmi e codici.
Questo era, ed è, il nostro dovere e la nostra gioia, non potrebbe essere diversamente.
Ma che significa, realmente, essere Cavaliere?
Da parte mia, venni investito per i più terreni fini, per calcoli politici, oserei dire; fu poi il destino a condurmi verso altre mete......E verso Dio.....
In questo vidi un'analogia tra me e il giovane Lucas; anche le sue motivazioni erano terrene, anche se estremamente più nobili delle mie di allora, ed anche lui si protendeva verso la Cavalleria, verso quel titolo che era sinonimo di tanto onore, ma anche di tanti doveri.
La sua difficile situazione, non lo aveva votato al malaffare, a alla disperazione, ma anzi, la sua stessa famiglia, dalla quale era stato costretto a separarsi, era diventata per lui ciò che per me erano stati la rabbia e il rancore......Un motore, una spinta, una sorta di Aiuto Celeste....
Dovetti convenire che, sotto molti aspetti, il mio novello allievo era il mio maestro, e la cosa mi strappò un mezzo sorriso.

-Bene, Lucas-

risposi al giovane,

-La tua ricerca è conclusa, sarai il mio scudiero-

elisabeth 13-02-2015 17.03.13

Mentre annusavo le erbe rimaste a macerare qualche notte ascoltavo il novizio......lo osservavo con la coda dell' occhio tra il curioso e lo spaventato......certo per lui ero piu' una strega che una persona che avrebbe potuto aiutare un malato.,....ma l'ordine dell'Abate ...non ammetteva ne' repliche ....ne' domande a cui nessuno avrebbe mai dato risposte........" La frutta secca vi e' piaciuta...vedo che e' quasi terminata...avete fatto bene...non sapete quante proprietà ha un frutto di noce....per il bene del nostro organismo intendo.......e se vi fosse sfuggito...l'albero non lo ha inventato una donna....ma Dio.......poi abbiamo l'ortica....certo un po' fastidiosa a d incontrarla...ma vi garantisco ......che e' molto rinfrescante..il fegato vi ringrazierebbe se ne berreste un decotto.....ma non dimentichiamoci che e' Dio che ci ha regalato l' ortica...così come ogni pianta o fiore di cui faccio uso.....per pulire ferite...disinfettare bende......o aiutare le persone che vivono nel delirio....."...misi tutto in una borsa di pelle che portavo con me..ed il mantello......." Potrei essere incriminata per stregoneria........lo so...non sono una stupida......ma questa sarebbe opera dell'uomo e non di Dio.....e ora andiamo dall' Abate.....prima che quel poveretto finisca nel posto sbagliato....." uscii dal laboratorio...ed incontrai Tilde....." Se mio marito dovesse cercarmi riferisci pure che sono al convento....sa...che vado a fare visita ai reietti.....e preoccupati del Bardo a cui non deve mancare nulla...se qui dovesse avere problemi...mandalo al convento..."...l'abbracciai...e seguita dal novizio......andammo al convento....la strada non era molta......ma avvertivo ancora il malessere della discussione con De Gur......

Guisgard 13-02-2015 17.21.44

“Le spade dei corredi di cui vi ho detto” disse il soldato a Clio “sono di ottima fattura. Tre fanno parte della prima armatura, mentre l'altra ne ha due. Si tratta di armi molto preziose, forgiate con maestria da abili armaioli di questo reame. Fidatevi, non ve ne pentirete.”
“In verità” fece Yanes “abbiamo udito molte storie sulle spade appartenute ai Taddei.”
“Storie?” Ripetè il soldato.
“Si...” annuì Yanes “... leggende... e sappiamo quanto eventuali collezionisti siano attratti da simili cose...”
“Amici miei, ascoltate...” ridendo il soldato “... i Taddei hanno da sempre circondato il loro nome ed il loro blasone di miti che li rendessero agli occhi della gente come una stirpe divina, prediletta dal Cielo e destinata a compiere in terra grandi e nobili gesta. Era tutta propaganda. Credetemi, le loro armi, pur essendo di pregevole fattura, non hanno nulla di ultraterreno.”

Guisgard 13-02-2015 17.38.02

“Si, incontreremo quel pastore.” Disse il Priore Tommaso ad Altea. “Magari ci darà informazioni utili.”
Poi quella strana scoperta.
Il religioso si avvicinò alla dama e cominciò ad osservare con attenzione l'enigmatica orma sul terreno.
“Si...” mormorò “... decisamente una strana orma... non credo si tratti di un cane, è troppo grossa e pesante...” prese allora la sua borsa e da esse tirò fuori un sacchetto contenente una polverina bianca.
Ne versò un bel po' nell'orma e poi vi vuotò sopra una boccettina d'acqua.
“E' malta di Cipro, pressata con frammenti di pozzolana...” fece il Priore “... praticamente a presa istantanea.”
Attesero pochi minuti.
“Ecco...” il Priore sollevando con un temperino il calco solidificato dal terreno “... ora abbiamo un calco perfetto... lo faremo vedere a qualcuno che credo possa darci utili informazioni...” mettendo il prezioso calco nella sua borsa.

Clio 13-02-2015 17.42.39

Ascoltai attentamente il soldato, senza dare troppo peso alle sue parole.
"Non abbiamo detto che ci crediamo, ma questo genere di cose, le leggende intendo, attirano l'attenzione... Un collezionista preferirebbe la celebre Parusia ad una spada qualsiasi, sebbene di ottima fattura, magari addirittura migliore..." Alzando gli occhi sull'uomo "Non so se mi spiego...".

Altea 13-02-2015 17.43.56

Guardai stupita il Priore ma anche interessata a ciò che stava facendo.."Allora ho ragione quando dico siete un uomo dalle mille sorprese...è interessantissimo ciò che avete fatto..".
Guardai di nuovo l' orma e poi il calco creato dal Priore.."Eppure deve essere un animale grande..dubito un cavallo..aspetteremo i risultati..questa faccenda si fa sempre più strana...che ne dite se andiamo dal pastore, magari lui sa di qualche animale si aggira qua attorno..vedete quel fumo là dietro..ecco è la sua umile casa dove tiene pure il gregge..a meno che non vogliate ancora vedere se si trovano tracce attorno" e guardai in giro leggermente perplessa.."E cosa poteva essere allora quella ombra..se ombra era a questo punto".

Guisgard 13-02-2015 17.48.53

Elisabeth ed il novizio, poco dopo, giunsero al convento.
Furono subito fatti entrare e poi condotti dall'abate.
Questi li ricevette nel grande refettorio, dove si trovava in compagnia di altri frati per controllare lo stato di alcuni affreschi lì conservati.
“Benvenuta, milady.” Disse l'abate alla moglie di De Gur. “Sono lieto abbiate risposto con tanta solerzia al mio appello. Prego, seguitemi.” E portò la donna in una stanza adiacente, dove poter parlare tranquilli. “Quello sfortunato è qui al convento. Purtroppo delira ed è impossibile parlare razionalmente con lui. Naturalmente non vi ho fatta chiamare per discutere con lui, visto è inutile, ma solo per somministrargli qualcosa e farlo calmare, magari per poi riposare.”

Guisgard 13-02-2015 17.59.22

Il soldato annuì a Clio.
“Si, comprendo.” Disse “Ma nessuno vi vieta di spacciare per magiche o incantate le spade che acquisterete e che comunque sono davvero appartenute ai Taddei.”
“E della vera Parusia cosa potete dirci?” Chiese Yanes.
“E' bella, robusta, venerabile.” Rispose il soldato. “Chiunque si intenda di armi non può non apprezzarne la fattura. Ma vi assicuro che non ha nulla di magico. Excalibur e Durlindana sono favole, come tutte le spade magiche dei miti e delle leggende.”
“Dalle vostre parole però mi pare di capire che Parusia sia conservata dove può comunque essere vista...” mormorò Yanes.
“Si, è conservata qui a Capomazda, ma non a tutti è consentito di vederla.” Spiegò il soldato.
“Dove si trova di preciso?” Domandò Yanes.
“Nella Cappella dell'Immacolata.” Fissandoli il soldato. “La Cappella di Palazzo.”

Guisgard 13-02-2015 18.06.29

“Ho già guardato un po' in giro...” disse il Priore Tommaso ad Altea “... ma sfortunatamente non vi sono più orme simili qui intorno... si saranno cancellate...” guardò il fumo che poco lontano si alzava tra gli alberi “... si, buona idea... andiamo ad incontrare il vostro pastore... prego, fate strada, milady.”
Così, i due raggiunsero la casa del pastore.
Una delle finestre era illuminata ed all'arrivo del religioso e della dama subito un cane uscì e cominciò ad abbaiare.
“Chi è là?” Affacciandosi dalla finestra il pastore. “Chi c'è?”


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