Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 26-05-2016 18.46.59

“Resterei così per sempre...” disse Zoren sussurrando nell'orecchio di Gwen “... ma temo che giù ci aspettino... sarà meglio andare... anche se mi costa davvero fatica... dai, alzati prima tu... ammesso io ti lasci andare...” ridendo e stringendola forte a sé.

Guisgard 26-05-2016 18.50.41

“Si...” disse il pirata a Gaynor “... andiamo... ma comincia a prepararti... voi donne siete notoriamente più lente nel vestirvi... e poi, se cominci prima tu, io posso restarmene qui a guardarti... ti ho vista spesso spogliarti... dunque ora ti vedrò anche intenta a vestirti...” ridendo sarcastico.

Lady Gwen 26-05-2016 18.54.22

Sorrisi alle sue parole nel mio orecchio.
Anche io sarei rimasta lì fra le sue braccia per sempre.
Poi risi anche io insieme a lui, lasciandomi stringere forte, poi mi voltai, restando sempre fra le sue braccia.
"Suona come una stupenda minaccia..." dissi piano con un sorriso, per poi baciare il suo viso, gli angoli della bocca, il naso, le palpebre, tutto delicatamente, come una carezza.

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Guisgard 26-05-2016 18.54.23

“Siete molto gentile...” disse Ehiss a Dacey, che si era seduta a terra accanto a lui “... ma vi sembro forse inquieto? E' tutto tranquillo, non temete. Pensate potrei desiderare altro? Sono in compagnia della mia bellissima cameriera. Naturale dunque che stia bene.” Facendole l'occhiolino. “Inoltre tutti mi credono vostro marito e ciò mi renderà di certo molto invidiato." Ridendo piano. "Ora scendiamo per fare una bella e degna colazione.” Sorridendo.

Guisgard 26-05-2016 18.58.49

“Si...” disse annuendo Tintus ad Altea, mentre preparava colori e pennelli “... ho usato un modello... ma non avrebbe potuto posare con voi... si tratta del figlio del barone, quello partito per la guerra... ho usato un suo dipinto per ritrarlo... quello che avevo nella mia bottega in città... devo ammettere che si trattava di un bellissimo giovane, dunque comprendo il vostro desiderio di essere ritratta fra le sue braccia... è intrigante essere la ninfa prediletta di un dio così bello...”

Lady Gaynor 26-05-2016 19.00.07

"Non vorrei deluderti..." risposi al pirata "ma io non sono come le altre donne. Mi bastano dieci minuti per essere pronta, anche alzandoci insieme c'è il serio rischio che io finisca di prepararmi prima di te..." Mi alzai e mi lavai il viso con l'acqua di un catino, dopodiché cominciai a vestirmi.
"Spero che i miei movimenti soddisfino la tua lussuria, Capitano..."

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Dacey Starklan 26-05-2016 19.02.50

Ero sicura che mi stesse nascondendo qualcosa, ormai avevo iniziato a saper leggere attraverso i suoi occhi.
Occhi nei quale a volte finivo per perdermi.
" La mia offerta resta sempre valida, quando avrete bisogno di parlare sarò sempre pronta ad ascoltarvi"
Mi alzai stirando la gonna con le mani e nel farlo ripensai al bel abito che avevo comperato a Capomadza e che non avevo avuto occasione di usare. E poi naturalmente pensai a mio zio, del quale sentivo sempre la mancanza.
" Giusto. Quasi dimenticavo che sono vostra moglie" dissi sorridendo per entrare nella parte e sottobraccio al cavaliere scendemmo di sotto.

Altea 26-05-2016 19.04.26

Quanto avrei voluto dargli uno schiaffone in quel momento..mi mentiva..spudoratamente..oppure..il figlio del barone era una illusione..Altea, attenta, o rimarrai intrappolata in quel quadro.
"Oh si, adesso lo vedo meglio è proprio il figlio del barone..già è in guerra dimenticavo". Pensai al fatto che molte modelle furono cacciate da questo quadro perchè non adatte..non belle a dir del barone. Se detestava tanto il figlio era strano poneva la sua immagine e pure si permetteva di cacciare una modella per il ritratto perchè splendesse vicino a lui.
Sospirai ma la cosa non mi piaceva affatto "Bene...iniziamo..che devo fare?" poi pensai a una sua frase..."Si trattava? Avete detto si trattava di un bel giovane..si tratta..non è morto, è solo in guerra" fissandolo.."Avanti voglio la verità o mi rifiuterò di posare" determinata.

Guisgard 26-05-2016 19.19.15

Ci furono altri momenti di tenerezza ed intimità tra Zoren e Gwen.
Poi i due si alzarono e si prepararono per scendere giù.
Raggiunsero poco dopo gli altri al pianterreno, dove le tre anziane sorelle avevano preparato una deliziosa colazione per i loro ospiti.
“Buongiorno.” Disse sorridendo Melina ai due giovani innamorati. “Aspettavamo voi per cominciare.”
Go e Nyccio infatti avevano già preso posto a tavola.

Guisgard 26-05-2016 19.22.36

Il pirata rise di gusto a quelle parole di Gaynor.
“Tu soddisfi sempre ogni mio slancio, amore mio.” Disse, per poi alzarsi dal letto.
Si lavò e vestì.
Poco dopo i due erano pronti.
Scesero così di sotto, dove trovarono Ester ed un'abbondante colazione già servita in tavola.
“Buongiorno, signori.” Salutò la donna.
Un attimo dopo arrivò anche Sbroz.
“Il dottore sta arrivando.” Annunciò questi.

Lady Gwen 26-05-2016 19.24.52

Quelle tenerezze fra noi durarono ancora a lungo.
Poi ci alzammo, ci preparammo e scendemmo di sotto, dove tutti già ci aspettavano a tavola, primi fra tutti ovviamente i nostri compagni di viaggio.
Allora io sorrisi a Melina e presi posto accanto a Zoren.

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Guisgard 26-05-2016 19.29.08

Ehiss e Dacey scesero sottobraccio al pianterreno della locanda.
Con loro sorpresa la sala era completamente vuota e la cucina, da cui non provenivano né rumori e neanche odori, aveva addirittura la porta comunicante chiusa.
“Sembra siamo gli unici clienti...” disse il cavaliere.
Chiamò allora il locandiere, ma nessuno rispose.
Ehiss girò un po' per la locanda, capendo che non vi era nessuno.
Allora uscì in strada e la cittadina appariva completamente deserta, con tutte le case e le botteghe chiuse.
Un tetro silenzio riempiva quello strano luogo che a tratti appariva come sottoposto ad un oscuro incantesimo.
http://mw2.google.com/mw-panoramio/p...m/11931755.jpg

Guisgard 26-05-2016 19.32.02

Tintus fissò Altea.
“La verità...” disse “.. ossia? Che verità? Si, ho detto era, poiché il barone lo ha ripudiato e cacciato. Forse sarà morto in qualche battaglia a quest'ora. E comunque, foss'anche ancora vivo, di certo non tornerà più qui.”

Altea 26-05-2016 19.36.29

Le sue parole mi mettevano sempre più ansia.."Perchè non dovrebbe più tornare? Perchè è stato cacciato e ripudiato.." con fare indagatore. Ovviamente qualcuno mentiva e ovviamente sotto vi era qualcosa di misterioso...maledizione, avrei dovuto andarmene..ma lui..lui mi aveva sedotto..e io ci ero cascata.
"Scusate...non mi sento di posare ora" inventai una bugia, volevo riparlare con lui...non volevo rischiare la mia vita ovviamente.."Ditemi..come si chiama il figlio del barone? E qui chi impersonifica?".
Il fatto strano era che non potevo averlo sentito solo io suonare...vi era il barone qui, almeno, il nano..nessuno si era reso conto della musica...e di lui che invece non poteva fuggire da qui.. non ritornare mai più..egli non voleva andarsene..già era un fantasma che appariva al tramonto e sparire all' alba e tremai.
Non volevo rischiare...avrei parlato con Andros e mi avrebbe aiutata a fuggire da qui.

Dacey Starklan 26-05-2016 19.41.42

" Beh come biasimare gli assenti... Chi verrebbe volontariamente in visita in questo posto?" Dissi ironica mentre scrutavo la locanda deserta, dalla sala alla cucina.
" Non è possibile che il locandiere non ci sia..." scocciata.
Uscimmo e la stessa scena si ripeté per strada.
Nessuno.
Un deserto di case e negozi sbarrati.
" É tutto così inquietante... Proviamo in chiesa? Magari troviamo l'uomo di ieri sera"

Clio 26-05-2016 23.49.28

Sorrisi appena a quelle parole di Guisgard.
C'era qualcosa che non riuscivo a spiegare in quello sguardo, qualcosa di enigmatico, di magnetico.
Ed era strano perché io di solito non giocavo in quel modo, a maggior ragione con uno sconosciuto.
Perchè quello era Guisgard, sempre che fosse lui, indipendentemente dalla nostra infanzia.
"Oh, niente..." Scuotendo appena la testa, per poi sorridere, senza distogliere lo sguardo.
"Semplicemente tu non puoi amare, e io di un uomo che non mi ama non me ne faccio niente..." con un sorrisetto indisponente "Quindi vedi, non ti conviene guardarmi così.." Seguendo il suo sguardo che mi attraversava.
Era qualcosa che non avevo mai provato, e la cosa non mi piaceva.
A maggior ragione con lui.
Possibile fosse davvero Guisgard?
Che mi fossi sbagliata?
Che la mia fiducia fosse mal riposta?
Non riuscivo a spiegarmelo, come non capivo quella strana atmosfera che ci avvolgeva.
"Poi magari ti innamori davvero.." Con un sorriso beffardo e la voce calda "Non voglio mica un Arciduca sulla coscienza, nè!" Facendogli l'occhiolino.

Guisgard 27-05-2016 00.14.19

Tutti presero posto a tavola e subito Melina servì loro la colazione.
C'era latte fresco, poi miele e confetture varie, biscotti, focacce e frutta di stagione.
“Ah, la colazione è il pasto più importante del giorno.” Disse con l'acquolina in bocca Go.
“Si, peccato però che tu lo dica anche davanti al pranzo ed alla cena.” Ridendo Zoren.
“Il ragazzo ha ragione.” Divertita Sissi. “La colazione è importante.”
“E poi come si dice?” Sorridendo Melina. “L'appetito è segno di salute.”
“Allora” sarcastico Zoren “Go e Nyccio sono le persone più sane del mondo.”
In quel momento arrivò qualcuno.
Era lo stesso uomo che Gwen e Zoren avevano incontrato nella cantina.

Guisgard 27-05-2016 00.18.47

Guisgard sorrise appena, con gli occhi in quelli di Clio e la sua bocca vicinissima al viso di lei.
“Già, la maledizione...” disse in un sussurro, con le dita che ora, leggere, sfioravano i biondi capelli della ragazza “... beh, per una notte con te sfiderei qualunque incantesimo...” continuando a guardarla come se davvero volesse spogliarla con gli occhi, mentre le dita giocavano ad intrecciare i boccoli chiari di lei.

Lady Gwen 27-05-2016 00.28.32

Risi divertita a quella discussione, mentre facevo fatica a scegliere fra tutte le cose buonissime che le sorelle ci avevano servito.
Non avrei voluto esagerare, ma mi sembrava veramente una colazione al livello di quelle che mi venivano servite a palazzo.
Ad un certo punto, però, entrò nella stanza l'uomo che avevamo incontrato in cantina.
Sfiorai con discrezione la mano di Zoren, con un'occhiata eloquente.

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Guisgard 27-05-2016 00.28.55

“Come già vi dissi” disse Tintus ad Altea “il nome del figlio del barone è Velvon... e in questo dipinto raffigura il dio Apollo... e voi donerete volto e corpo alla sua ninfa prediletta...”

Clio 27-05-2016 00.30.54

Era vicino, così vicino da sentire il suo respiro sulla mia pelle.
Era una sensazione strana, quel gioco pericoloso, quegli sguardi arditi.
Poi quelle parole, e il mio sguardo mutò.
Lo squadrai distaccata, con un velo di disprezzo.
"Una notte con me?" Ridendo appena "Una notte con me è lunga una vita intera..." Sussurrai, con voce calda, in contrasto con la freddezza delle parole.
"Se mi hai preso per una donnetta da una notte, hai sbagliato a capire.." Afferrando il suo polso, con una presa salda e stretta, allontanandolo dai miei capelli.
"Ma per tua fortuna di donne da una notte è pieno il mondo.." Con un sorrisetto impertinente.

Guisgard 27-05-2016 00.35.28

Gwen e Zoren si scambiarono un'occhiata eloquente appena arrivò quell'uomo.
“Ave, popolo.” Disse questi entrando con espressione teatrale.
“Oh, ecco lo zio Memmo.” Fece Melina. “Sapete, è un po'... come dire... confuso, ecco.” Sottovoce, indicando che gli mancava qualche rotella.
“Si.” annuì Zoren sorridendo.

Guisgard 27-05-2016 00.42.11

Guisgard sorrise, come se la presa di Clio sul suo polso lo accendesse ancor più di desiderio.
“Una notte o una vita...” disse lui fissandola intensamente “... cambierebbe qualcosa per un condannato a morte? Si... sfiderei la maledizione per te... così come baratterei la mia intera esistenza per una sola notte con te...” con un gesto deciso si liberò da quella stretta e prese la mano della ragazza nella sua, come a volerle dimostrare la sua forza di uomo “... hai ragione, il mondo è pieno di donnette... ma uomini capaci di sfidare la morte pur di conquistare il tuo cuore ne conosci molti?” Tornando vicinissimo alla bocca di lei. “Una sola notte... per arrivare fino al tuo cuore... e non lasciarlo più andare...”

Lady Gwen 27-05-2016 00.42.14

Non potei fare a meno di ridere appena a quell'entrata in scena e alle parole di Melina.
Sentii anche che le donne si rivolsero a lui con l'appellativo di zio.
Non avevamo però ancora scoperto a cosa fossero dovuti quei rumori in cantina ed io ero davvero curiosa.


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Guisgard 27-05-2016 00.46.09

“Si, buona idea...” disse annuendo Ehiss a Dacey.
I due così lasciarono la locanda e si diressero verso la chiesa.
La cittadina era deserta e desolata, avvolta da un cupo silenzio, mentre erba e sterpaglia crescevano ovunque, tra i muri, le murature, le tegole, persino tra i lastroni delle strade.
Come se quel luogo fosse abbandonato da secoli.
Il cavaliere e la zingara raggiunsero la chiesa, trovandola però chiusa.
“Chiusa a quest'ora del mattino...” mormorò Ehiss “... strano...”

Guisgard 27-05-2016 00.53.51

“Siediti con noi, zio Memmo.” Disse Melina al nuovo arrivato.
“Focacce calde...” osservando la ricca tavola imbandita lo zio “... dunque i granai egizi hanno avuto buone scorte quest'anno. Ottimo. Il porto di Ostia sembra sia efficace. Ora il solo problema rimasto è come rifornire le province orientali di grano.” Annuì, per poi prendere una focaccia ed azzannarla con voracità. “Ah, dimenticavo...” masticando “... stanotte alcuni pretoriani hanno riferito di aver udito dei rumori sul Laterano...”
A quelle parole Tunetta scosse la testa.
“Li avrai sognati quei rumori, zio...” mormorò “... di notte qui dormiamo tutti e nessuno può mettersi a fare rumori in casa.”
Zoren guardò Gwen.

Lady Gwen 27-05-2016 00.56.23

Risi piano alle solite farneticazioni dell'uomo, ma a quelle ultime frasi, io e Zoren ci guardammo.
"In realtà anche noi abbiamo udito dei rumori, stanotte. Per ben due volte, e ci siamo chiesti a cosa fossero dovuti."

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Clio 27-05-2016 00.58.44

Le Florealiche
 
Il mio sguardo si allargò a quelle parole.
Sorpresa, affascinata, colpita.
Ci sapeva fare, eccome se ci sapeva fare.
Sentii la sua stretta sulla mia mano, una presa solida, salda, sicura.
L'istinto di liberarmi da quella presa come avevo fatto mille volte, ma non lo feci.
Lasciai che stringesse la mia mano, senza distogliere lo sguardo dal suo.
Era una sensazione strana, nuova, senza nome.
Quell'atmosfera, quello sguardo, quelle parole.
Parole capaci di scuotere l'animo di una donna nel profondo.
E io ero una donna.
"Sfideresti la morte per una donna che hai visto da dieci minuti?" Senza spostarmi nè distogliere lo sguardo "Perché? Nemmeno sai chi sono..".
Il mio sguardo nel suo.
Tutto quello non aveva alcun senso, lui non sapeva niente di me, io non mi fidavo di lui.
Chi era? Non lo sapevo.
Era davvero Guisgard? Era lui il sosia?
Non era niente di tutto ciò in quel momento.
Poteva essere chiunque.
Era una sensazione strana, pericolosa, decisamente pericolosa.
Quella vicinanza, quell'intesa, quello sguardo.
"Parole, ci sai fare con le parole..." Con gli occhi nei suoi "Per quanto ne so potresti dire lo stesso ad ogni donna che ti capita a tiro..." Sorridendo, indisponente "Perché io?" Con gli occhi che scrutavano i suoi "Perché dovrei crederti?".
I nostri sguardi incatenati.
"Anche perché prima dovresti conquistare il mio cuore..." Sussurrai "E dopo potresti ambire a quella notte, non il contrario...".

Altea 27-05-2016 10.50.20

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 88308)
“A volte” disse Tintus ad Altea “l'età di un uomo è data non solo dagli anni vissuti, ma anche dalle delusioni e dai tormenti. Forse per questo il barone appare più vecchio di come sia davvero. Volete sapere il nome del barone? Egli si chiama Velvon...” rivelò “... quanto a suo figlio... lo stesso barone ha emanato un veto nel pronunciare il suo nome... dunque perdonatemi se non posso soddisfare oltre la vostra curiosità, madama...”

A quelle parole mi adirai.."Siete bugiardo. Alla bottega avete detto il barone si chiama Velvon e il barone ha emanato un veto nel pronunciare il nome del figlio." Lo guardai con sfida.."Pensate di aver preso la bella di turno da prendere il giro? Qui qualcosa non quadra e io non rischio..portatemi via..troverete una altra modella" decisa.

Dacey Starklan 27-05-2016 15.35.09

Una desolazione sconfinata regnava in ogni strada compresa quella per raggiungere la chiesa, anch'essa compresa in quel letargico silenzio.
Come se il giorno celasse qualcosa di così terribile e spaventoso da costringere tutti, bambini e adulti, a rintanarsi in casa, con porte e finestre rigorosamente chiuse, in completo silenzio fino a che il buio portasse la quiete.
" Magari sono tutti allergici al sole" sbuffai poggiando le mani sui fianchi e continuando a fissare la porta chiusa della chiesa.
" Non posso credere che la gente di giorno sia come svanita. Qualcuno deve pur esserci qui dentro" e a passo deciso raggiunsi la porta e con un pugno iniziai a batterci sopra, con forza.
" Aprite!" urlai dopo vari colpi sul legno.
" Devono per forza averci sentito, non possono ignorarci"

Guisgard 27-05-2016 16.13.27

“Ehm, allora forse ero io...” disse Melina “... si, stanotte mi sono alzata per farmi una tisana, visto non riuscivo a dormire e ho fatto cadere a terra alcune tazze.”
“Ecco spiegato il perchè di quei rumori dunque.” Annuì Tunetta. “Sii più accorta la prossima volta o spaventerai tutti.” Sorridendo. “Ora va a riposare zio. Devi prendere le tue medicine, ricordi?” Rivolta all'uomo.
“Si, vero.” Annuì questi. “Devo curare la ferita che mi sono procurato nell'ultima battaglia contro quel traditore di Licinio.”
“E' proprio pazzo...” sottovoce Zoren a Gwen.

Lady Gwen 27-05-2016 16.17.14

Sarebbe stata una causa logica, se non fosse che io e Zoren, anzi lui soprattutto, avevamo avuto l'impressione che qualcuno stesse scavando e non ra certo rumore di cocci rotti.
Comunque non insistetti; se Melina non aveva detto nulla fin da subito, di sicuro non lo avrebbe detto sotto mia richiesta e non andai oltre.
Risi piano in risposta a Zoren, mentre continuavo a mangiare.
"Beh, anche tu credi di essere un eroe invincibile, ma saresti morto per avvelenamento se non ci fosse stata la sottoscritta..." sottovoce a lui "Magari vi mancano le stesse rotelle..." ridacchiando divertita "Scherzo, amore..." baciandolo sulla guancia.

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Guisgard 27-05-2016 16.21.59

“Non lo so perchè tu...” disse Guisgard tenendo stretto il polso di Clio.
Una stretta però in qualche modo dolce, benchè virile e sicura.
“Non lo so...” continuò “... non ho una risposta... potresti fare l'Amore con me tutta la notte e poi uccidermi del sonno dopo avermi fatto morire di piacere... uccidermi e salvare il tuo amico... non lo so... eppure, nonostante tutto, sfiderei la morte per averti... e non solo per una notte... potrei farti arrestare, incatenare e frustarti fino a sentirti gridare che mi vuoi... ma così avrei solo il tuo corpo e non il tuo cuore... ed il tuo disprezzo, la tua indifferenza o il saperti innamorata di un altro, magari di un sosia, un fantoccio, sarebbe peggiore di qualunque maledizione e peggiore della morte stessa...” la guardò per un ennesimo istante, che parve infinito.
E poi allentò la presa sul suo polso.

Guisgard 27-05-2016 16.34.33

“Ma sentitela...” disse piano Zoren fissando Gwen, che poi gli posò un dolce baco sulla guancia.
La colazione continuò e Melina accompagnò sopra il loro zio per le medicine.
“Eh, portate pazienza...” fece Tunetta “... lo zio è un brav'uomo, ma non ci stato tanto con la testa. E noi, essendo le sue uniche parenti, non possiamo certo lasciarlo da solo.”
“E' molto nobile ciò.” Annuì Zoren. “Posso chiedervi il vostro nome?”
“Certo.” Annuì Tunetta. “Il nostro casato è quello dei Falcus, ma sin dalla giovinezza fummo prese sotto la protezione dell'Arciduca Anione de'Taddei ed egli volle legarci al blasone della sua nobile stirpe.”
“Eh, Anione de'Taddei...” mormorò con un po' di tristezza Sissi “... uomo d'altri tempi...”

Guisgard 27-05-2016 16.37.38

“E sia...” disse Tintus ad Altea “... vi facevo sciocca come le altre modelle, ma evidentemente non siete solo bella...” posò i pennelli “... si, vi ho mentito, ma solo perchè è la volontà del barone... Velvon è il suo nome e quello del figlio è colpito dal banno, dunque non può essere pronunciato... solo per obbedienza verso il mio signore vi ho detto quella bugia...”

Lady Gwen 27-05-2016 16.39.07

Risi divertita a Zoren, mentre Melina accompagnava al piano di sopra lo zio.
Ascoltammo la spiegazione di Tunetta e in effetti avevamo ragione sia io che Zoren.
Io per aver capito che certamente le tre sorelle dovevano appartenere alla nobiltà e lui per la vicinanza ai Taddei.
"Già, lo era... Sapete, ho vissuto a Capomazda per un periodo" sorridendo.

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Clio 27-05-2016 16.39.54

Restai in silenzio, con gli occhi spalancati nei suoi mente parlava.
Quelle parole appassionate e intense, tuttavia, mi fecero male.
Icarius..
Io giocavo col fuoco mente lui era imprigionato.
E io dovevo salvarlo, non certo a quel prezzo.
Tutto quello era assurdo.
Chi diavolo credeva di essersi Guisgard da spuntare fuori dal nulla e parlarmi in quel modo?
Dopo tutto quello che io e Icarius avevamo passato insieme?
Che voleva dire tutto quello?
Mi odiavo perché mi rendevo conto che quell'intesa era tangibile, quanto quella con Icarius anche se completamente diversa.
Era un gioco pericoloso, che mi avrebbe distrutto.
Mi chiedevo il perché di tutto quello.
Il senso di avere due uomini così identici e così diversi.
Due uomini che avrebbero dovuto essere una cosa sola.
O forse era così, e tutto quello non era che un gioco di specchi per confondermi, per mettermi alla prova.
"Non è esattamente così semplice come la fai sembrare..." Mormorai, mantenendo lo stesso tono caldo e intenso "Per avermi dovresti farmi innamorare.." Con gli occhi nei suoi "Ed essere mio, solo ed esclusivamente mio.." Fissandolo ancor più intensamente "Per sempre!".
Restai in silenzio per un lunghissimo istante.
"Non esistono mezze misure con me, o tutto... O niente!" Sussurrai infine, vicinissima a lui, fissandolo intensamente in quegli occhi chiari quasi volessi scorgervi la sua anima.

Altea 27-05-2016 16.42.08

"No, non sono sciocca ma arguta come notate..quindi diversa dalle sciocche ragazze forse siete solito ritrarre..e ricordate per il rango che porto di avere rispetto..d' altronde duchessa è più di barone, soprattutto se imparentata col Re." sorridendo in modo irriverente.."E via..facciamo questo dipinto, dove devo mettermi in posa?"

Guisgard 27-05-2016 16.43.33

“Voi...” disse stupita Tunetta a Gwen “... davvero? Siete stata a Capomazda? Oh, ma allora dovete raccontarci tutto.” Sorridendo. “E perchè mai siete partita da là? Non esiste città più bella in tutto il reame.”

Guisgard 27-05-2016 16.50.44

“Io sono un Taddeo...” disse Guisgard con ormai la sua bocca prossima a sfiorare le labbra di Clio “... e non conosco mezze misure... non scelgo mai nessun compresso... da sempre è così... per noi il mondo è Bianco e nero...” i loro respiri sembravano giocare nello sfiorarsi “... ti conquisterò... avrò il tuo cuore... e sappi che la tua vita non sarà più la stessa...”


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