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Non vidi né sentii più nulla.
Solo il buio che mi teneva lontana da Elv e Therese, senza farmi sapere se stessero bene o male, senza capire dive fossero. Mi svegliai e la penombra regnava. Le tendine erano abbassate ed io ero in un letto. Subito il mio cervello iniziò a lavorare. Elv! Therese! Dov'erano? Ignorando i dolori, mi alzai dal letto e a fatica raggiunsi la porta della stanza per cercarli. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Le sue parole rassicuranti ma soprattutto la stretta della sua mano seppero tranquillizzarmi.
Era stata una brutta disavventura la nostra e ci eravamo fatti prendere dal panico ma adesso eravamo al sicuro e potevamo riprendere il controllo della nostra mente. “ Torniamo in città, si.” Le mie dita gli sfiorarono la mano in una leggera carezza ma ritrassi il braccio subito dopo, vedendo arrivare gente. I nuovi avventori portarono notizie inaspettate e terribili. Una nuova vittima, una bambina. “ Dovremo andare a vedere anche se sembra proprio opera della Bestia...” Tenendo la voce bassa, rivolta verso Cales. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Aperta la porta, Gwen si ritrovò in un rustico tinello, dove c'era un intenso odore di formaggio fresco.
Dal cortile abbaiavano due grossi cani, forse legati. La ragazza si guardò intorno ma non sembrava esserci nessuno. Cales annuì a Dacey. Pagò ed uscirono dalla taverna. Seguendo le indicazioni raggiunsero un antico refettorio, usato come accoglienza per i pellegrini lungo la Via Francignena che attraversava la regione, dove era stato portato il corpo della povera ragazza. “Sono uno studioso, lasciatemi passare...” disse Cales, raggiungendo con Dacey la tavola sui era stato posto il cadavere della poveretta, o meglio ciò che ne restava. Era uno spettacolo agghiacciante. Le membra non avevano più giunture e si piegavano come carne invertebrata. I tessuti erano stati prosciugati sin dell'ultima goccia di sangue ed il volto era sfigurato al punto da non poter distinguere se fosse di donna o di uomo. La testa era stata mozzata, come se lame affilatissime avessero tagliato con precisione chirurgica i tessuti. “Deve essere la ragazza che abbiamo sentito gridare nel bosco... e qualsiasi cosa sia stata usata per ucciderla” Cales sottovoce a Dacey “non si tratta certo di zanne ed artigli di animale... almeno di nessun animale conosciuto dalla scienza...” |
Non era il primo corpo che vedevo così mutilato ma non sarei mai riuscita a superare l’orrore che si palesava davanti ai miei occhi.
Quella povera ragazzina non era neppure più riconoscibile tanto era stata fatta a pezzi nel peggiore dei modi. “ Non farmici pensare... se penso che avremmo potuto salvarla.” Forzandomi a restare ferma e non assecondare il mio impulso di scappare via dalla stanza dove stava il cadavere. “ Devono avere degli strumenti appostiti per fare ... fare queste cose...” Tenendomi comunque a distanza, appoggiata al muro. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Aprii la porta e mi investirono un forte odore di formaggio fresco e l'abbaiare dei cani.
Era un'abitazione molto rustica, ma non c'era nessuno. "Elv!Therese! C'è nessuno?" Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Sicuramente...” disse annuendo Cales a Dacey “... strumenti appositi oserei dire... molto precisi... sebbene fatico anche solo a concepirne l'aspetto...” fece poi sego di coprire il corpo “... dobbiamo tornare subito a Sant'Agata di Gotya ed avvertire della nuova vittima...” alla ragazza.
Presero i loro cavalli e tornarono in città, attenti però a non cadere in qualche agguato della bestia. Gwen chiamò, ma nessuno rispose, tranne i cani che nell'udirla abbaiarono ancora più forte. Allora qualcuno entrò in casa. Era un uomo anziano, dall'aspetto burbero, vestito da contadino e con un secchio di latte in mano. “Vi siete svegliata finalmente.” Disse alla giovane. |
Non sentivo nessuno, tranne i cani.
Poi, arrivò un uomo, il proprietario. "Ero con un ragazzo ed una bambina, dove sono?" chiesi, temendo che potessero stare male, o peggio. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
La vegetazione era così sognante in quella giornata di giugno, tutto intorno a me indicava qualcosa di così selvaggio e incontaminato da lasciava sconcertati sapere che erano costantemente presagio di morte.
Mi avviai verso la vegetazione, diretta al luogo in cui era stata trovata l'ultima vittima, più o meno, guardandomi intorno, scrutando qualunque cosa che mi potesse sembrare interessante, fuori dall'ordinario. Forse non sapevo nemmeno io cosa stavo cercando, ma questi luoghi erano il centro di tutto ed era qui che forse potevo trovare risposte. Ma poi il mio cavallo si imbizzarrì, diventò nervoso. "Buono, bello..." accarezzando il dorso nero del bell'esemplare "Buono... buono..." guardandomi intorno, circospetta, mentre estraevo un moschetto dalla sottogonna, tenendolo stretto a me in caso di emergenza. |
"Vi ho trovata davanti ad una carrozza finita contro un albero e cappottata..." disse il vecchio a Gwen "... la bambina era poco più avanti... ora sta riposando sopra, nel solaio dove ho un vecchio letto... ha qualche livido, ma sta bene. L'uomo di cui parlate nn l'ho visto, a meno che non vi riferite ai tre morti nel bosco. Non sono sopravvissuti all'urto."
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Sospirai di sollievo quando disse che Therese era sopra a dormire.
Ma poi persi più di un battito quando disse "morti". Erano tre. No, di sicuro erano il giardiniere e i due uomini. Non poteva essere Elv. "È un ragazzo della mia età, con lunghi capelli neri, sicuro che non ci fosse lì?" Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
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