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“Presto...” disse Ken guidando il gruppo attraverso la vegetazione tropicale “... devono pur aver lasciato delle tracce...” impugnando una pistola.
“Non temete signor Ken...” fece il capitano della Seagull “... chiunque sia stato a rapire miss Gaynor lo troveremo...” “Mi gioco la camicia” Ken “che sono stati quei dannati indigeni... solo loro potevano... avremmo dovuto ucciderli...” “E' per il suo essere bionda...” mormorò Nasan “... per loro è merce rara, anzi unica...” “Dobbiamo far presto!” In lacrime Zora. “La troveremo.” Deciso Ken. “Su, proseguiamo...” Intanto, in un'altra parte dell'isola, Gaynor era sa sola, oltre le invalicabili palizzate, abbandonate ad un Destino tanto assurdo, quanto misterioso. E fu in quel momento che si accorse di una quantità spropositata di teschi umani, disposti in modo regolare, come i doni di un sacrilego santuario pagano. http://i0.statig.com.br/bancodeimage...2xh3o3mfjw.jpg |
Oramai la disperazione aveva totalmente invaso la mia anima. Non riuscivo a capacitarmi di quella situazione, nel ventunesimo secolo un'assurdità del genere era davvero inconcepibile ed inimmaginabile. Fu allora che mi accorsi di un'immane atrocità... disposti regolarmente uno sull'altro, centinaia e centinaia di teschi umani mi fissavano con il loro sguardo vuoto. Lo sconforto si acuì ed io presi a gridare ancora più forte, sperando che qualcuno mi udisse.
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“Purtroppo non è come dite...” disse Taddeus a Dacey “... essere reggente il più delle volte ti vieta, ti impedisce di vivere davvero...” fissando il vuoto “... ma non voglio pensarci ora... su, raccontatemi dei vostri scritti...” alla ragazza.
Dacey allora cominciò a raccontare. “Molto affascinante...” mormorò il principe “... vi prego, proseguite... mi interessa sapere come avete immaginato il futuro...” |
" Io credevo che voi voste l'uomo più libero di tutti... che voste al di sopra delle leggi e delle imposizioni ma a quanto pare sbagliavo" stringendo una mano nell'altra.
" Davvero? Vi piace? Vi ringrazio. D'accordo, continuo.... Il futuro io lo vedo come metallo. Si, se dovessi definirlo con una parola sarebbe metallo. Enormi macchine, anche le case saranno alte e piene di metallo, e luci. Non ci sarà più la luna ad illuminare la notte. E la gente non dovrà più spezzarsi la schiena nei campi come tanti fanno ora, sarà felice perché avrà sottomano tutti i beni necessari ad una vita di agi. Io vorrei un futuro dove la gente non soffre. Non vi piacerebbe? Un posto dove non ci sono mostri misteriosi che attaccano le città, dove tutti possono dormire tranquilli. Dove i bambini possono studiare e essere liberi di crescere e seguire i loro sogni, un futuro dove chi si ama può farlo, liberamente, senza sottostare a restrizioni e pregiudizi." |
La scialuppa raggiunse la spiaggia rocciosa della misteriosa isola.
Tutti loro scesero allora a perlustrare quel luogo. Si addentrarono all'interno, oltre le irte scogliere e percorrendo un tratto di foresta, arrivarono ad intravedere un imponente palazzo dai tratti orientaleggianti. “Guardate...” disse Ulpa ad Altea, a Raspion e agli altri. https://cache.fighters.io/jogos/gale...n_Mountain.jpg |
“Si, buona idea...” disse Gillan a Gwen.
Risalirono sul caro e tornarono verso il castello. Il piccolo restò in silenzio per tutto il tragitto, con lo sguardo perso nel vuoto. “Credo sia muto...” mormorò Daniel. “No, penso sia solo traumatizzato...” Selia. “Da cosa?” Chiese il troll. “Forse da ciò che ha distrutto il borgo...” rispose Selia. |
Lo sguardai strabuzzando gli occhi, per poi arrossire appena.
"Ah.. Beh, sì certo..." Farfugliai. Proprio non sapevo come ci si comportava. "Allora mi devo voltare?" Sorrisi, voltandomi verso la porta "Così?" Divertita. |
Non potevamo fare altro che perlustrare l' isola e farci coraggio, d' altronde non vi erano altre prospettive.
Eravamo tutti uniti, percorremmo un pezzo di foresta quando udii la voce di Ulpa e rimasi ferma a guardare.."Ma dove siamo capitati...un Palazzo sontuoso stile orientale..qui al centro dell' Isola...e ora? Se ci prendono per nemici o vive gente ostile?" guardai Raspion.."Ma dove è arrivata la bufera? In che zona eravamo circa di questo sconfinato mondo?" ancora guardando quello scintillante Palazzo. |
Le grida di Gaynor echeggiarono sorde nello sterminato vuoto di quel luogo.
Tutto era infatti gigantesco intorno a lei. Alberi, piante e persino fiori e frutti. Accanto a lei le precedenti e copiose piogge avevano formato una pozzanghera e ad un tratto le sue acque putride cominciarono ad incresparsi. Piano, quasi in modo insignificante eppure, quasi per caso la bella diva se ne accorse. Increspature sempre più ampie. Poi un cupo tremolio intorno a lei. Via via sempre più significativo. Allora tutto cominciò a tremare ed a scuotere la terra come se fosse il terremoto. |
“Si, la ragazza ha ragione...” disse Prince prendendo quell'uomo per il bavero “... avanti, raccontaci tutto o ti suono come un tamburo.” Minacciò.
“Si, palerò...” farfugliò l'uomo “... io... io vivo qui... ma ho sentito di un villaggio qui vicino completamente distrutto da qualche misteriosa bestia... allora vivo sul terrorizzato... per questo al minimo rumore sospetto scappo via e ho sistemato trappole in casa... è tutto, lo giuro...” “Che tipo di bestia?” Chiese Prince che aveva Ghirò accanto. “Non lo so...” l'uomo “... so solo che è capace di distruggere un intero villaggio...” |
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