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Osservai Montes e solo allora presi la parola "Capo, come spiegavo ad Hunt, se Fessen e Fantamas fossero la stessa persona, lui sarebbe un ladro imbattibile ma tanto sciocco da lasciare una prova così importante nel suo studio e non prendersela se fosse vera? Una autoproclamazione di reato...io non credo siano la stessa persona" accarezzando i capelli bruni di Hunt e fissandolo negli occhi più azzurri del solito mentre rifletteva. Era davvero una storia strana questa "Si sa, a proposito, cosa ha rubato nel monastero? Noi abbiamo avuto l' identikit solo". |
Il sangue che colava lungo il suo petto, il sapore dello stesso sulle mie labbra vermiglie, quello sguardo magnetico che mi fissava.
Sembrava non sentire dolore, impassibile com'era ai graffi dei miei artigli. Tutto il mio corpo fremeva sotto la tutina in lattice, ogni parte del mio essere scottava. Le sue mani mi facevano impazzire, il suo sguardo mi ipnotizzava, il suo corpo sotto il mio mi inebriava. Poi le sue labbra sempre più vicine. Quelle labbra calde, morbide, che si schiudevano per me, finalmente. Toccarono le mie che erano ancora vermiglie per il sangue che avevo raccolto dal suo collo, e non capii più niente. Affondai le dita sulla pelle morbida del suo collo, per poi abbandonarmi a quel bacio con tutta la bocca, la lingua, le labbra. Un bacio fatto di sospiri, di mani che si rincorrono, di membra che bruciano, di respiri che si fondono, uno di quei baci capaci di togliere il fiato. |
Lasciammo la stanza, poi la piccola abitazione e ci appostammo.
Vedemmo delle sagome portare qualcosa in un capanno. "Chissà chi è... Insomma, se vengono di notte, è perché non vogliono farsi vedere, giusto? E se fossero quei finti monaci?" inquieta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Montes guardò Altea e tirò una lunga boccata di fumo dalla sigaretta.
"Ci sono troppi indizi contro quel Fessen" disse "e noi dobbiamo lavorare su quelli." Notò allora lei che accarezzava i capelli bruni di Hunt. "Avete finito voi due di flirtare? Volete per caso un letto in cui cominciare?" Con tono burbero. "Ma no, capo..." ridacchiando Hunt. "Ora alzate i vostri sederi ed andate ad indagare su Fantamas. Voglio che raccogliate più informazioni possibili. Entro 36 ore voglio un dossier su quel dannato ladro." Perentorio. "Magari scopriremo finalmente per chi lavora..." Elv guardò quegli uomini con quelle casse. "Ho idea che si finisca in grossi guai..." disse piano a Gwen "... non pensi stiamo rischiando un po' troppo con questa storia?" Intanto quegli uomini terminarono con le casse, chiusero il capanno ed andarono via, svanendo come fantasmi nella notte. Un bacio che divenne in un attimonintimo, complice e travolgente. Le loro labbra si fecero di fuoco, così come le lingue che si incatenavano l'una all'altra, in modo che lei assaporasse lui e viceversa. Un istante dopo la bella Pantera sentì il latex della sua tutina cominciare a vedere, a strapparsi grazie alla lama del coltellino di lui. |
Tolsi le mani dai capelli di Hunt "Ma no, Capo, aveva un insetto nei capelli e glieli toglievo..ci mancherebbe...Hunt è sposato, si sa" con fare indifferente.."In 36 ore...e da dove dovremmo iniziare...forse dovremmo chiedere in monastero di guardare dove lui ha rubato, forse troviamo degli indizi, che ne pensate?" osservandoli entrambi con fare indifferente.
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"Sì, lo so... L'ho detto fin dall'inizio... Ti avevo avvertito di non aprire quelle casse..." sospirando.
Nel frattempo, gli uomini erano andati via. "Beh, direi di tornare in camera, prima di trovarci in altri guai..." dissi poi piano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Le sue labbra, il suo sapore su di me.
Quel profumo sentito mille volte, giorno dopo giorno, e tutta la mia passione che esplodeva. "Che cosa ci fai qui?" gli sussurrai, sulle labbra, per poi fissarlo intensamente negli occhi. Lo stringevo a me, come a non volerlo lasciar andare, come a voler prolungare quell'istante di folle passione per l'eternità. Non chiedevo di meglio, non avevo mai chiesto di meglio. Oh non ero più la tenera Destresya, sempre al suo fianco, in silenzio, nell'ombra, ora ero la Pantera, vitale e spietata fiera, seduttiva e sensuale. Lo volevo, lo bramavo, lo desideravo. Con tutta la forza che avevo, con tutta la determinazione e la passione repressa in tutti quegli anni. Non esisteva altro per me, se non lui, da sempre. Ora era lì, era mio, e non desideravo altro. Poi sentii il latex rompersi piano piano, sotto il suo coltello. Lo guardai negli occhi, uno sguardo appassionato, caldo, seducente e vagamente minaccioso. "Attento.." gli sussurrai all'orecchio, e nello sporgermi tutto il mio corpo si stese su di lui "...potresti farti male!". Leccando appena il suo collo, per poi fissarlo nuovamente nei suoi bellissimi occhi azzurri. http://kzfoto.ru/content/ox/IMG_2916-Edit.jpg |
Quegli uomini andarono via ed Elv guardò il capanno lasciato incustodito.
"A questo punto direi di andare a controllare..." disse poi a Gwen "... quelle casse mi hanno incuriosito... su, andiamo prima che cambi idea..." e si avviò verso il capanno. "Si, era un insetto..." dissi ridendo Hunt a Montes. "Cercate voi una pista..." il capo ad Altea "... il monastero è un buon punto di partenza... magari troverete una pista interessante..." fumando. |
Osservai Hunt.."Bene, torniamo al monastero allora...arriveremo vittoriosi".
Mi alzai ed uscii con Hunt e mi misi nel lato passeggeri della Ferrari nera "Accidenti, mi hai fatto distrarre davanti a Montes, lui non vuole nessun rapporto tra noi colleghi" sospirando ma non preoccupandomi più di tanto "Andiamo a vedere nel monastero o hai altra idea" osservandolo. |
"Elv!" cercai di fermarlo, ma nulla, era già andato.
Lo sapevo che continuava a metterci nei guai. Non potei far altro che seguirlo e sperare che la scampassimo, rispetto alla prima volta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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