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“Sccchhhh... signorina modella...” disse Elv a Gwen, per poi avvicinarsi con quella bottiglia.
Si sedette accanto a lei, cominciando ad accarezzarla con le sue dita affusolate. La vampira sentiva quelle dita scivolare sulla sua pelle nuda, liscia, bianca, indugiando in quelle zone in cui lei era più sensibile. Nel fare tutto ciò Elv la guardava negli occhi verdi. |
Alzai gli occhi al cielo.
Poi si avvicinò a me, ancora con la bottiglia in mano. Iniziò ad accarezzarmi con le sue dita sottili, affusolate, bianche. Il mio corpo si rilassava e reagiva allo stesso tempo alle sue carezze, che mi facevano sciogliere in silenziosi sospiri. "Ti stai distraendo..." dissi piano, con gli occhi nei suoi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Siete voi che mi rendete folle, madama...” disse il conte guardando Destresya negli occhi “... anzi, lo sono già... sono vostro alfiere e servitore...” baciandola ancora.
“Milady...” arrivando Lila con quel suo sorriso impertinente “... il capo vi reclama...” |
“No... affatto...” disse Elv a Gwen, per poi chinarsi e succhiarle piano un capezzolo “... sto solo preparando la mia modella...” intingendo un dito in quella bottiglia di sangue, per poi cominciare a sporcare il collo ed il petto di lei con strisce rosse, come se fosse stata morsa da un vampiro “... ti voglio eccitata... il morso di un vampiro è come un amplesso, lo sai...”
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Gemetti inevitabilmente sentendo la sua bocca calda e strinsi il suo braccio.
Non capiva che così peggiorava le cose? Beata incoscienza... Poi tinse la mia pelle col sangue, come un morso e le sue parole mi portarono Ancor più sull'orlo del baratro e della follia. "Tu sei pazzo, lo sai?" mormorai, con voce appena rotta da quell'assaggio di godimento. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv succhiò piano il capezzolo di Gwen, fino a renderlo duro e sporgente.
Poi intinse ancora un dito nel sangue e di nuovo sporcò di quel liquido rosso e denso il collo ed il petto di lei. “Ecco, ora sei stata morsa da un affascinante vampiro...” disse lui “... ti voglio eccitata, in delirio, in trance... chi guarda questo quadro deve innamorarsi follemente di te...” prendendo la tavolozza dei colori per cominciare. |
"Siamo due folli, conte..." sussurrai, gemendo sulle sue labbra, baciandole ancora e ancora.
Quel bacio che univa due anime e consacrava due spiriti, accendeva due corpi e sincronizzava due cuori. "E io vostra.." gemetti ancora, non desiderando altro che perdermi nei suoi occhi, tra le sue braccia, morire sulle sue labbra. Poi lila mi interruppe di nuovo, cominciava a darmi sui nervi quegli atteggiamento. Le avrei tolto quel sorrisetto dalla faccia a costo di usare il coltello per farlo. "Mmmmhh..." gemetti, stringendomi al conte "Temo di non poter far aspettare il capo, volete venire con me? Dovrà aggiornarmi sulla missione.." sorrisi, fissandolo con l'aria di chi non voleva separarsi da lui nemmeno un istante. A malincuore mi alzai da quella posizione, e mi avvicinai a Lila. Un passo deciso, saldo, inflessibile. Quella situazione cominciava a darmi sui nervi. Così mi avvicinai, le strinsi la mano attorno al collo, o meglio attorno alla trachea, in modo da toglierle il respiro e la fissai negli occhi prima di sussurrarle all'orecchio. "Se ti vedo un'altra volta quel sorrisetto sulla faccia ti butto in mezzo ai maiali affamati, e non di quelli che piacciono a te..." sussurrai "Sono stata chiara? O sai stare al tuo posto o non mi servi più..." ribadii. Era il caso di mettere in chiaro le cose. Poi mi voltai verso Fessen per vedere se aveva deciso di accompagnarmi o meno. |
Gemetti ancora, mentre il mio corpo si contraeva e cercavo, trovandoli, i suoi capelli, stringendoli.
Avrei voluto che continuasse, per sempre, per tutta l'eternità, invece sentivo il suo dito che continuava ad ungere la mia pelle. Poi lo guardai allontanarsi per iniziare a dipingere e mi sentivo in delirio, in trance, al limite della follia, non avevo alcun bisogno di fingere. E rimanevo lì, il mio corpo ora morbidamente afflosciato, a guardarlo col desiderio e la perdizione negli occhi, perché era lui l'unico vampiro che volevo adesso, a tutti i costi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen era nuda e stesa avanti a lui, sporca di sangue, come la vittima morsa e sedotta dal re dei vampiri.
Un corpo proibito, fatto di provocanti tentazioni Elv dipingeva la sua immagine sulla tela. Trascorse un'ora intera, con lei stesa e sporca di sangue a fargli da modella, musa ed a tentarlo con la sua rossa bellezza. |
Trascorse un tempo infinito, anche se forse era solo un'ora e neanche per un istante il mio desiderio profondo accennò a diminuire.
Aumentava ogni volta che lo guardavo, che ripensavo alla sua bocca e le sue mani su di me. Era per me fonte di continua bramosia, incessante e indefessa. Non attendevo altro che finisse, per averlo tutto per me, soltanto per me. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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