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Queennie lasciò la sua camera, con ancora i capelli inumiditi, per uscire dall'albergo e andare in cerca di vestiti.
Ma un attimo dopo un urlo squarciò la quiete dell'intera struttura. Gwen aveva fatto la raccapricciante scoperta del cadavere maciullato di Oko. Poco dopo tutto lo staff dell'albergo era in camera di Gwen. Arrivarono anche i professori ed Elv portò fuori Gwen, ancora sconvolta, mentre Nigol e Reg portarono alla ragazza una camomilla presa al bar dell'albergo. Belvin invece volle vedere il cadavere della sfortunata Oko. Alla fine arrivò anche dei poliziotti, agli ordini del commissario D'Ambrouse. https://i2.cnnturk.com/i/cnnturk/75/...65a2043c2e944c |
Con passo rapido uscii dalla mia stanza, percorsi la rampa di scale aggrappandomi allo scorri mano. Evitai una coppietta che, troppo lenta, si stava dirigendo a fare colazione e, una volta nella hall, varcai la soglia respirando l’aria pulita del mattino.
Non ebbi il tempo di muovere un altro passo che, da una delle finestre dell’hotel, sentii un urlo devastato e sconvolto. Senza pensarci due volte, corsi di nuovo dentro e mi diressi verso la fonte di quel suono straziante. Poco dopo, arrivò addirittura la polizia. |
Successe tutto in fretta.
Una gran folla si raccolse attorno a me, attirata dal mio urlo. Mi sentii portare fuori e vidi che era Elv. Lo guardai ancora in lacrime, senza sapere cosa dire. Nigol e Reg mi portarono una camomilla e mi sforzai di mandarne giù un sorso, sebbene avessi lo stomaco totalmente chiuso e sottosopra. Pensai al fatto che, se fossi stata con lei in camera, ci sarei stata anch'io in quelle condizioni disumane. Non riuscivo a focalizzarmi, a fare il unto della situazione e mi sembrava tutto un grande incubo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, nemmeno a me..." scossi la testa, mentre lui entrava in bagno.
"Cerca sempre una spiegazione razionale a tutto e storta la ogni cosa per farla quadrare con le sue teorie, una cosa che non sopporto!". Poi lui entrò in doccia e io intanto mi tolsi le scarpe e mi misi sul letto a controllare le mail mentre lo sentivo canticchiare. |
Sembrava davvero un incubo.
Tutto l'albergo era rimasto sconvolto. Il commissario D'Ambrouse ed i suoi uomini raccolsero tutte le tracce, interrogarono il personale e poi gli ospiti dell'albergo. Solo Gwen non fu interrogata, poichè Elv e Nigol si opposero, visto il suo stato d'animo sconvolto, anche il commissario fece pressioni per rivolgerle delle domande. Fu però l'intervento di Belvin, in quanto avvocato, ad impedire che le pressioni di D'Ambrouse avessero effetto. L'ultima ad essere chiamata dai poliziotti fu Queennie. D'Ambrouse aspettava la ragazza in una stanza laterale alla hall dell'albergo. |
Rimasi in disparte, udendo rapidi discorsi sulla morte truculenta di una ragazza. Forse, ma non seppi dire con certezza, mi parve di intravvedete Gwen.
Venni convocata, successivamente, in una piccola stanza. Attraversai la hall, varcai la soglia e incontrai lo sguardo severo del poliziotto. “Comandante.” salutai per poi sedermi. |
Mentre Roylgim si faceva la doccia, Destresya sentì l'urlo di Gwen.
Scoppiò il caos nell'albergo e poco dopo arrivò la polizia. |
Sentii che Elv e Nigol si opponevano a che il commissario mi facesse delle domande, compreso poi Belvin.
Non ci capivo più nulla, letteralmente, stavo lì, seduta in corridoio stretta nelle spalle, senza sapere cosa fare. Era una di quelle situazioni da film dell'orrore che eri convinto di non dover mai vivere, nella tua vita e invece arrivava quel momento che ti faceva capire che c'eri anche tu nel mezzo e poteva succedere qualunque cosa, ad appena un centimetro da te. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene, non ci vorrà molto, signorina..." disse D'Ambouse a Queennie "... lei coosceva la vittima? Se si, in che rapporti era e se aveva notato qualche comportamento strano nell'incontrarla qui in albergo."
Gwen intanto era in giardino, con Elv, Nigol, Reg e Belvin intorno a lei. "Appena la polizia andrà via la porterò in camera per farla riposare, signorina..." mormorò Elv, ovviamente dandole del lei per evitare si spesse cosa c'era fra loro 2. |
“Non conoscevo la vittima. Penso di averla vista di sfuggita ieri sera, prima di andare a dormire.” risposi guardando l’agente, evitando di prestare eccessiva attenzione alla benda sul suo occhio. “Temo di non poterle essere molto d’aiuto, ho preso un sonnifero, la scorsa notte, e mi sono completamente addormentata. Ho saputo pochi minuti fa!”
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