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Le parole dell'uomo non servirono proprio a rincuorare.
Soprattutto perchè solo poco prima avevamo avvertito il latrato inquietante di un cane nei paraggi del campo. Iniziavo ad avere davvero i brividi, era tutto strano, ambiguo ed incomprensibile. "Certamente una curiosa coincidenza..." commentai, senza tono. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sgranai gli occhi con preoccupazione, mi voltai verso Gwen e, ricercando i suoi occhi, tentai di trovare una risposta credibile da dare al vecchio.
"C-certo." risposi dubbiosa "E' davvero una particolare coincidenza. Il destino opera per vie davvero bizzarre, non trovate?" Il libro, che ricordassi, era rimasto a casa mia e, in quel momento, capii che ne avremmo avuto bisogno. Se demoni o cose simili ci avrebbero attaccato, nel libro, forse, ci sarebbe stato scritto come poterli combattere. |
"Ma non badate alle chiacchiere di un vecchio stolto come me, ragazze." Disse il vecchio, accorgendosi di aver inquietato Queennie e Gwen. "Sono racconti di molto tempo fa. Senza significato. Sarà meglio che ora vada. Vi auguro una buona serata." E si voltò per andare via.
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"Non si preoccupi..." sorridendo "Buona serata" gli augurai poi, quando andò via.
"A questo punto, direi davvero di tornare dentro, se non voglio che escano a cercarmi..." annuendo ed avviandomi verso la sala. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Stavo diventando pazza.
Quelle non erano chiacchiere, non erano assurde favolette utilizzate per spaventare i bambini. Quella, paradossalmente, era la realtà. Ma ancora non potevo dimostrarlo. "Buona serata!" lo salutai senza trattenerlo ulteriormente. "Allora, io temo che il libro sia rimasto a casa mia... e crogiolarci ora sarebbe inutile." esposi a Gwen con fare calmo "Ci conviene fingere naturalezza e pensarci da domani mattina, con la mente un po' più lucida." dissi mentre ci stavamo avviando all'interno della sala "Evitiamo di dire in giro di aver sentito suoni e versi strani e dovremmo cavarcela... almeno spero." |
Gwen e Quennie salutarono il vecchio, poi la figlia di Rotly espresse alla studentessa rossa i suoi dubbi e le sue inquietudini.
Infine tornarono dentro, anche per attirare l'attenzione degli altri. Nella sala stavano servendo il dessert e mancava poco alla fine della cena. |
Tornai rapidamente da Minsk e, una volta accomodata, gli parlai.
"Mi perdoni, sono stata chiamata dal mio relatore dell'università. C'erano problemi con la tesi." |
"Ah, mi spiace." Disse Minsk a Queennie. "Pensavo mi avesse dato buca." Sarcastico. "Beh, se ha bisogo di un aiuto per la tesi non si faccia problemi e conti pure su di me."
Intanto i camerieri servivano il dessert. "Tornando a noi..." Minsk alla ragazza "... ho saputo che suo padre è molto amico con un sacerdote... un certo Don Nicola... beh, io credo che si questo il punto della questione... è quest'amicizia che ha dato a suo padre i problemi che noi tutti ormai conosciamo." |
“Non mi permetterei mai di bidonarla.” risposi per poi prendere una sorsata d’acqua.
Non appena arrivarono i dessert, ringraziai i camerieri con fare educato e ascoltai le parole di Minsk. “Come sa della sua amicizia con Don Nicola?” domandai sospettosa “Avere delle amicizie tra i sacerdoti, in teoria, non dovrebbe portare alcun problema. Non sono forse le persone più vicine a Dio?” |
Tornammo dentro mentre servivano il dolce, lei tornò da Minsk ed io tornai dai miei colleghi.
L'incontro con quell'uomo mi aveva gettato addosso altri pensieri, ma provai a non pensarci, mentre ormai eravamo alla fine della serata Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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