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“Sciocca...” disse divertito Elv prendendo tela e colori “... comincia a spogliarti e comportati da modella provetta... non sai che un maestro non va mai contraddetto?” Facendole l'occhiolino.
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Il barone sorrise e prese il pane con burro e marmellata preparato da Altea.
“Buon appetito dunque.” Disse lui, per poi mangiare. “Sono lieto che siate tornata... ho un dono per voi, se ciò non vi offende o vi mette a disagio, madama.” |
Fui contenta di vedere il barone mangiare finalmente, mi versai del the e presi dei biscotti e a quelle parole rimasi stupita.."Un regalo? Oh nulla potrebbe recarmi offesa da parte vostra, sono pensieri gentili della vostra gentil eleganza ed anima. Sono davvero curiosa ora" sorseggiando il the e pensando a cosa potesse mai essere.
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Roteai gli occhi.
"Forse ci stai prendendo troppo gusto, con questo maestro..." sarcasticamente. Ma il maestro non andava mai contraddetto. Bene. Allora iniziai a spogliarmi. Quando finii, mi stesi sul divano. "Quando vuoi..." sorridendo appena e fissandolo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...51f5056912.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv preparò i colori e montò la tela.
Poi intinse i pennelli nell'acqua per renderli setosi e non più secchi. Ma con la cosa dell'occhio fissava Gwen che si spogliava, mostrando il suo corpo nudo. “Non mi abituerò mai alla tua bellezza...” disse guardandola tutta, per poi prendere una bottiglia di sangue che avevano conservato in un mobiletto. |
Il barone sorrise ed allora mostrò ad Altea un piccolo scrigno intarsiato.
Lo aprì, mostrandole il contenuto. “In questa boccettina” disse “ho raccolto un profumo preparato per voi. Ho cercato di preparare un estratto che in qualche modo ricordi la vostra persona. Petali di giglio per richiamare il colore della vostra pelle e steli di pesco fiorito, per il vellutato biondo dei vostri capelli. Infine nettare di sambuco, per gli esotici riflessi che i vostri occhi emanano in certe sere, simili alla giada acre di Giava.” Porgendole l'ampolla https://images-na.ssl-images-amazon....aL._SX466_.jpg |
Il Barone prese un bellissimo scrigno ma fu una grande sorpresa vedere cosa conteneva...il sogno...ora ricordavo...avevo sognato che stava preparando un profumo..e lo guardai stranita per un momento poi sorrisi "E' qualcosa di stupendo" prendendo l' ampolla "Qui dentro quindi è raccolta la mia essenza, quale donna ambirebbe a tale dono".
Aprii l' ampolla e inumidii le dita di quella inebriante fragranza e leggermente le poggiai sul mio collo perché si impregnasse del mio stesso profumo. |
“Ed infatti ho dato il vostro nome a questa essenza, madama.” Disse De Goth guardando Altea che provava il suo profumo.
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Preparò tutto mentre mi spogliavo, guardando ora la tela, ora me.
Sorrisi alle sue parole e nel frattempo lo vidi prendere una bottiglia di sangue dal mobiletto. "Userai quello l, per dipingere?" con macabro sarcasmo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quel bacio, un dolce fiore che si schiudeva sulle nostre labbra.
Labbra che si rincorrevano, si cercavano, si trovavano ancora e ancora. Mi chinavo su di lui, sempre incatenando le sue labbra alle mie. Lo baciai, con impeto e passione sempre crescenti, spingendo il bacino contro il suo, e muovendo il corpo armonioso e sensuale su di lui. Il desiderio e la voglia, soddisfatti da quell'amplesso estremo di poco prima, tornarono repentinamente, come se non sapessi fare a meno di lui, come se non ne avessi mai abbastanza. Poi le sue carezze, le sue parole. Cercai il suo sguardo, lo trovai e lo incatenai al mio. "Oh voi mi fate morire, conte..." con il tono caldo e sensuale di chi non riesce a togliersi dalla testa quanto accaduto poco prima. Sia il romanticismo assoluto e la perversione più folle erano per me una calamita che mi attirava verso il conte. |
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