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"Oh, capisco" sorridendo e osservandola. Quella donna era piu` trasparente di un ruscello di montagna. Fratello... secondo me aveva in mente molto piu` di un fratello, ma ovviamente non me lo avrebbe mai detto, sebbene il linguaggio del corpo, come ad esempio il suo gesticolare ed il suo essere cosi` indaffarata, la tradisse.
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La porta si aprì ed Enzio entrò nella stanza.
“Salute a voi.” Disse, con un inchino ad Alternia. “Questi è il mio confessore.” Alternia, indicando Clio. Ed Enzio la salutò con un inchino appena accennato. “Mi avete fatto chiamare?” Chiese lui. “Si...” annuì Alternia “... è per Ganya... sono molto preoccupata...” “Voi tendete ad essere troppo ansiosa.” Sorridendo Enzio. “Di questo ne parlavo anche col buon frate qui...” “Gli uomini di Chiesa hanno cose più importanti a cui pensare.” Fece Enzio. “Lady Ganya è cresciuta leggendo troppi romanzi e crede che la vita sia simile a quelle pagine. E' ora che cresca.” “Non siate duro con lei...” mormorò Alternia. “Ella mi è cara come una sorella” Enzio a lei “e saperla serena è il mio desiderio più grande. Per questo ho fatto si che fosse scelta come custode e sacerdotessa del tesoro.” https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...49502cb457.jpg |
“Io intanto vado a prepararmi.” Disse Aris a Gwen.
E rimasta sola, da una delle finestre, sentì dei rumori. Dalla torre infatti si poteva guardare in basso, nelle strade e vedere le decine e decine di schiavi costretti a lavorare come bestie per costruire altre torri. E forse, fra essi, vi era anche Elv. |
Salutai Enzio con un rispettoso cenno del capo, restando naturalmente in silenzio.
Ascoltai attentamente le sue parole. Maruania non era l'unica città infelice, dunque. No beh, infelice lo era per me. Ero incuriosita da quello che diceva, e le ultime parole confermarono la mia volontà di andare a trovare questa fanciulla che era la custode del tesoro. E il tesoro non poteva essere altro che il Fiore, immaginai. |
Risposi ad Aris con un cenno del capo e rimasi da sola.
Mi avvicinai ad una delle finestre. Sebbene la torre non fosse bassa, si poteva benissimo osservare tutto cio` che c'era sotto. Vedevo degli schiavi che lavoravano alla costruzione dell'ennesima torre. Indagai con lo sguardo, in cerca di Elv. |
“E poi Sario...” disse Alteria.
“Sario?” Ripetè Enzio. “Non credo sia il marito adatto...” “Esistono mariti adatti?” Fissandola Enzio. “Come un abito che si misura o un vino da abbinare ad un pranzo? E' pericoloso spargere queste idee, madama. Animi troppo deboli e sognatori potrebbero crederle vere, reali. Le fandonie, specie se assurde, impiegano poco per scalare il cielo. Molto più di una torre.” Guardò Clio. “Se questo è il motivo della vostra visita allora temo abbiate perso tempo, buon frate.” |
Quella sì che era bella!
Cos'è questi credono che un marito valga l'altro? Ma guarda un po'... Quella città era sempre più strana, assolutamente. Matrimoni finti, donne infelici e mariti traditori. Almeno a Maruania non c'era ipocrisia. Poi Enzio si rivolse a me. "Ho solo assolto ai miei doveri di confessore.." gentilmente "Non è mai tempo sprecato..". |
Gwen guardò in basso e cercò.
Cercò tra quei miserabili, tra le loro pene, le frustate, i corpi che cadevano esausti, travolti dai carri o schiacciati dalle pietre. Cercò da lontano il suo Elv tra quegli infelici. Ma trovò solo sofferenza ed ingiustizia, accompagnata dallo schiocco della frusta, dagli insulti dei soldati e dalle grida di quegli schiavi. |
“Invece si, buon frate.” Disse Enzio a Clio. “Il vostro compito è accudire ai malati, sfamare i poveri e convertire i peccatori. Non certo seguire le fantasticherie di chi crede che la vita sia come un romanzo.” Scosse il capo. “Ora devo andare.” Ad Alternia. “Non datevi pena. Vostra cugina capirà che la sola cosa importante è la serenità.” Salutò ed uscì.
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Vagai con gli occhi per trovare Elv, ma fu solo un modo per vedere la sofferenza, la crudelta` e la morte nelle loro manifestazioni piu` crude.
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Evitai di rispondere ad Enzio, era già tanto che non si fosse accorto di nulla.
Fortunatamente se ne andò, lasciandomi sola con Alternia. "Non sembra comprendere affatto il dolore di vostra cugina..." mestamente "Mi spiace...". |
“Voi dovete aiutarmi...” disse l'uomo ad Altea “... perciò siete giunta qui... dovete aiutarmi o io non aiuterò voi...”
Altea si tolse intanto le bende e si accorse che non vedeva quasi nulla. Solo una luce sfocata e deboli e vaghe ombre. |
Nulla.
Di Elv neanche l'ombra. Poi la porta si aprì ed entrò Ork. “Eccomi di ritorno...” disse. Ma non era solo. Con lui infatti vi era un curioso ospite. “Guardate cosa ho trovato in strada...” indicando a Gwen un piccolo droide “... chissà chi lo avrà perduto...” sorridendo “... come ti chiami?” “Cq, signore.” Cigolò il droide. http://img3.wikia.nocookie.net/__cb2...4F5-Hasbro.jpg |
“Enzio è fatto così...” disse Alternia a Clio “... lui non crede che l'Amore sia fondamentale... e tutti qui lo pensano... questo è il dramma di Vacolis, buon frate...” mestamente “... siete ancora disposto a venire con me da Ganya?”
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La città era ancora gremita, con la svariata umanità maschile che affollava le sue stradine bianche che salivano e scendevano attorno alla maestosa chiesa di Sant'Anna, racchiuse dalle imponenti torri e circondate dai colori e dai profumi degli agrumi di quelle terre.
Un monaco vagava tra la gente, incurante e insofferente, stretto nel suo austero saio e coperto dal suo muto cappuccio nonostante la calura di Luglio. Ma qualcuno lo seguiva. Gli stava dietro spintonando fra la folla. E lo raggiunse, tirandogli il saio. “Buon frate...” disse il bambino “... vi stavo cercando...” “Non ho tempo.” Fece il chierico. “E' importante.” Il bambino. “Non seccarmi.” A lui il frate. “Vi prego, fermatevi, non abbandonatemi.” Implorò il piccolo. “In nome della Vergine e della sua Santa madre Anna.” Il monaco allora finalmente si fermò, per poi voltarsi e fissarlo con i suoi enigmatici occhi azzurri. http://pad.mymovies.it/cinemanews/2010/37009/taylor.jpg |
Dopo poco Ork torno` e con lui c'era un piccolo droide. Sorrisi quando lo vidi entrare; ne avevo visti molti partendo per Nuova Camelot.
Poi, mi avvicinai ad Ork. "Volevo darvi la mia risposta." |
Rinchiudere.
Aggrottai la fronte a quelle parole. Ero sconvolta. Come poteva una città definirsi civile se rinchiudeva parte dei suoi cittadini? Avrei voluto mandare al diavolo quel militare e l'intera Varcolis, girare i tacchi ed andarmene ma non potevo. Eravamo bloccati lì e avremmo dovuto rispettare quella regola assurda. |
La ascoltai interessata e sorpresa.
L'Amore non era necessario, mi scappò un sorriso pensando a Maruania, sembrava un mondo completamente diverso eppure commetteva gli stessi errori. Ma l'infelicità negli occhi della donna era qualcosa di molto diverso da ciò che conoscevo. "Naturalmente.." Annuii alla donna "Vi accompagnerò molto volentieri da Ganya...". |
Attorno a me vi erano solo ombre e luce offuscata, ma notai la stanza era pure buia e non vedevo bene in volto l'uomo.
Mi riappoggiai sul cuscino, tenendo ben stretto le lenzuola per non mostrare la mia nudità..pure questo faceva parte del tutto,mi chiesi, e rimisi la benda sugli occhi. "E' una minaccia? O un patto? Un dare e avere? Se io aiuto voi, voi aiuterete me...oh dovreste aiutarmi in molte cose..davvero ero predestinata a venire qui dite?". Rimasi in silenzio, a quanto pare la mia vita era fatta solo di compromessi e patti..con quante persone avevo patteggiato per raggiungere la Divina Misericordia? E patti solo pericolosi..il mio pensiero andò poi al Nero. Chissà cosa avrebbe detto Bydoke, che era stato un incidente ed ero morta o mi ero lanciata di proposito, nel primo caso ero salva altrimenti sapevo di essere condannata a morte ma era pure vero non si erano nemmeno avventurati a cercarmi..e meno male ero un soldato d' elite. Questo uomo affermava qualcuno di questo posto..Vacolis..lo aveva imprigionato come un esule su questa arida terra..quindi era un pericolo..nel bene o nel male? "Io non ho problemi ad aiutarvi, capisco siete stato vittima di qualcosa ed è giusto mi mettiate al corrente se volete pure vi aiuti...di me non dovete temere e non dovete nemmeno minacciare..sono una persona giusta, pensate ho pure aiutato un evaso che sta dando la caccia a una persona e io non sono del suo parere..ma non è affar mio..già, avevo un motivo..salvare delle persone e ho fallito" una lacrima scese sul volto ma la asciugai per non farmi notare "Voi dovete aver fiducia in me, io ne ho in voi o vi avrei già ammazzato, fregandomene del mio stato...non dovete sopravvalutarmi..ma nemmeno sottovalutarmi..potrei essere capace di un gesto imprevedibile...ma sono qui..volete aiuto? Lo avrete...ma dovete parlarmene..ma non potete obbligarmi ad accettare senza sapere a cosa vado incontro..se la cosa è fattibile sono a vostra disposizione". Tolsi la benda di nuovo dagli occhi sospirando..era vero...volevo davvero essere utile a quell' uomo e poi dovevamo fuggire da qui..ma lui non ci riusciva appunto..perchè aspettava me per andare a Vacolis? "Bene..ditemi tutto" senza aggiungere altro e stavolta con tono duro. |
“Datemi il tempo di sistemarmi e andremo.” Disse Alternia a Clio. “Le torri sono comunicanti e da ognuna è possibile raggiungere le altre, senza uscire all'aria aperta.” Andò a prepararsi e tornò poco dopo.
Imboccarono una lunga rampa di scale che tagliavano la città nel sottosuolo, raggiungendo gli ingressi delle altre torri. Si trattava di una lunga serie di gallerie scavate nella terra, come fossero le arterie di Vacolis. Cunicoli lunghissimi, rivestiti di calce smaltata e blocchetti di pietra e scaldati dal vapore che soffiava nel cuore di quel territorio. Un labirinto che percorreva in lungo ed in largo quel mondo, col solo scopo di tenere unite le gigantesche torri della città “Ci recheremo da mia cugina Aris...” Alternia al finto chierico “... stasera Ganya sarà a cena da lei...” arrivarono finalmente all'imbocco di un'altra torre e cominciarono a salire altre scale. http://www.clubmedicisud.it/public/i...terranea_1.jpg |
“Rimettetevi le bende però.” Disse l'uomo ad Altea. “Le bruciature sono ancora fresche. Vi dirò tutto... mi chiamo Blond... sono stato accusato ingiustamente di un reato e per questo esiliato da Vacolis... ma io non voglio e desidero tornarci... voi dovete aiutarmi... siete una dea, no? O forse una maga, non so... aiutatemi ed io vi aiuterò... altrimenti vi lascerò morire come una povera cieca...”
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Mi rimisi le bende.."Qundi voi non potete tornare a Vacolis per qualche strano motivo non potete dirmi...e dovrei andare io"..io una Dea? Mi chiesi se l' uomo parlasse sul serio..forse era meglio assecondarlo e poi..a questo punto dovevo tentare.
"Va bene...vi aiuterò..non ho speranze e non voglio rimanere cieca...". |
“Mi hanno accusato di aver profanato le loro torri...” disse Blond ad Altea “... e per questo mi è stato imposto il divieto di tornare a Vacolis... in verità volevano uccidermi, ma sono fuggito... ed allora hanno emanato questo editto contro di me...”
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Ad un tratto ebbi una strana sensazione..sul Corvo avevo parlato a Bydoke di una città meravigliosa con alte torri, palazzi sontuosi e di una bellezza straordinaria ma poi vidi questa terra arida.
"E cosa hanno queste torri di particolare? Ma come mai volevano farvi fuori in pratica...Blond..puoi darmi del tu..io sono Altea" chiesi incuriosita. |
“Le torri” disse Blond ad Altea “le usano per rinchiuderci le donne. Io ammetto di essermi intrufolato in un paio di esse, ma solo perchè le donne di quelle torri ci stavano... ed io non volevo lasciarmi scappare l'occasione. Ma non ho fatto nulla contro la loro volontà.”
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"Rinchiudono le donne?" dissi sbigottita..."E perchè mai? Ma che posto mai è? Ma non dovrei sorprendermi, pure a Maruania ho visto degradare gli esseri umani" poi risi.."Voi andavate a trovarle? Oh bella..e magari vi gettavano la treccia e scalavate la torre come il bel principe...sto scherzando e sdrammatizzando..ma ditemi se trattano le donne in questo modo come posso fare io per andarci? Mi rinchiuderebbero".
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“Non sono un principe e mi piacciono le donne.” Disse Blond. “Non aspetto che mi allunghino la treccia, ma solo che mi aprano il portone.” Ridendo. “Voi? Voi certo che riuscirete. Siete una fata, no? Di quelle delle leggende.”
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Ecco spiegato come facevano a comunicare tra loro le donne senza uscire mai all'aria aperta.
Che vita sacrificata! "Molto bene, dunque... Tuttavia non posso fare molto tardi devo tornare dai miei confratelli per cena..". |
Risi alle parole di Blond..."Io una fata...una dea...o magari una ninfa? Oh no..io sono una comune mortale come voi..avessi doti magiche..mi sarei guarita da me non trovate?" e mi feci seria...forse questa persona era davvero pazza...o chissà cosa.."Ora basta scherzare...ditemi cosa devo fare..io sono a vostra disposizione...avete un piano?".
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“Non temete, non faremo tardi.” Disse Alternia a Clio.
Salirono le scale e raggiunsero il primo piano della torre. Bussarono e venne ad aprire una servitrice. “Lady Aris è in casa?” Chiese Alternia. “Si, prego, seguitemi.” Fece la serva. E raggiunsero una saletta, dove c'era qualcuno. Un uomo, una giovane e per lo stupore di Clio un droide. Era Cq. |
“Si...” disse Blond ad Altea “... andremo insieme a Vacolis... come marito e moglie... per finta naturalmente... così capiranno che sono una persona perbene... e magari mi permetteranno di restare a Vacolis...” ridendo.
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"Marito e moglie...ovvio per finta...non sposerei mai nessuno che non amo ed appena conosciuto...d' accordo..so fingere benissimo...mi chiedo solo perchè avete scelto proprio moglie e marito ma preferisco non fare altre domande..se per voi questo dimostra siete una brava persona, appunto...avete messo la testa a posto" mi alzai tenendo stretto il lenzuolo..."Ora dovete aiutarmi voi ovvio...ah sia chiaro, se andiamo laggiù voglio indietro le mie armi e la sacca".
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“Perchè solo se sposati gli stranieri possono entrare a Vacolis.” Disse Blond ad Altea. “Ecco degli abiti...” dandole dei vestiti nuovi “... i vostri erano ormai in brandelli... avrete tutto indietro, ma badate di non ingannarmi... o sarà la fine per voi... vi farò bruciare sul rogo dalla più alta torre di Vacolis...”
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Seguii la dama in quegli strani corridoi, finché non giungemmo in una delle torri.
Qui lei chiese di sua cugina e fummo scortate in una stanza dove c'erano un uomo e una giovane donna. E.. Cq! Oh bella, cosa diavolo ci faceva lì il piccolo droide? |
"Non rivolgerti a me in questo modo...non osare minacciarmi, ti sto aiutando...fino ora troppi hanno osato usarmi per i loro loschi scopi minacciandomi".
Mi misi dietro un paravento...ero davvero infervorita..ringraziai il Signore per poter vedere di nuovo..e uscii anche se nella sacca avevo pantaloni e e abiti più comodi.."Sono pronta...diamo inizio a questa farsa...poi magari troverete delle belle dame da accontentare..strano..per andare laggiù si deve essere sposati ma le donne non sono fedeli" alzai le spalle, sembravo vestita proprio come una specie di dea e guardai l' uomo finalmente in volto. http://i62.tinypic.com/2celsud.jpg |
“Un momento...” disse Dension al militare “... rinchiudere mia moglie in una torre? Cos'è, uno scherzo o cosa?”
“E' la legge.” Ribadì l'omone. “Che legge?” Stupito il contrabbandiere, per poi voltarsi verso Dacey. “La legge che offre ad ogni donna sposata una vita tranquilla ed in cui non manca nulla.” Spiegò il militare. “E se ci rifiutassimo?” Tornando a guardarlo Dension. “Voi finirete in catene” rispose l'omone “e la vostra consorte come serva per qualche ricca dama.” “Allora preferisco riprendere il mare con mia moglie a bordo della mia barchetta.” Deciso il contrabbandiere. “Non potete lasciare Vacolis così.” Alzandosi l'omone. “Me lo impedirai tu, montagna di melma?” Minaccioso Dension, per poi assalirlo. L'omone però lo spinse via e subito entrarono altri militari che bloccarono a terra il contrabbandiere. “Mettetelo ai ferri.” Ordinò l'omone. “La donna invece sarà affidata a qualche ricca dama.” I militari incatenarono Dension, che nel frattempo sgomitava per liberarsi e lo portarono via. E lui fu trascinato via gridando il nome di Dacey. |
La situazione mutò in un istante, tanto da rendermi incapace di fermare quelli avvenimenti.
L'idea della torre non mi piaceva, restare rinchiusa, per un mese intero, da sola ma sapevo che era l'unica possibilità e restai sorpresa dalla reazione irruenta di Dension, che minacciò perfino il militare. L'uomo naturalmente non gradì e le sue parole furono come una condanna. Alcuni uomini ben piazzati prelevarono Dension, impedendomi di raggiungerlo nonostante i miei tentativi. Restai così inerme a guardarlo andare via, trascinato da quelli energumeni mentre gridava il mio nome. Cosa avrei fatto ora senza di lui? Ero disperata, il respiro mi mancava, gli occhi lasciavano cadere calde lacrime a solcare il mio volto. |
“Salute a voi, messer Ork.” Disse Alternia.
“Milady.” Con un lieve ed impacciato inchino lui. “Questa è Gwen, dama di compagnia di mia moglie.” Presentando la ragazza. “Con me” fece Alternia, dopo aver salutato Gwen “ho portato questo buon frate.” Indicando Clio. “E questo?” Fissando Cq. “E' un piccolo droide che ho trovato in un vicoletto.” Sorridendo Ork. Un attimo dopo arrivò Aris. |
“Mi sembra in ottime condizioni questo droide...” disse Ork, fissando Cq “... io me ne intendo... ne ho costruiti e riparati un bel po' al tempo dell'esercito.”
“Si vede che avete ottime competenze, signore.” Cigolò Cq. “Cosa mi dicevate, Gwen?” Ork alla giovane. “Vi ascolto, datemi pure la vostra risposta...” Ma in quel momento entrò qualcuno nella stanza. Erano Alternia e Clio travestita da frate. Citazione:
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Usciti i militari con Dension, Dacey restò da sola nella stanza con l'omone.
“Idiota.” Disse lui. “Vostro marito è un idiota.” Guardandola. “E si è messo in un bel guaio. Ora anche per voi la situazione non è per niente facile.” |
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