Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 29-01-2016 01.28.11

“Si, andiamo.” Disse Elas annuendo a Clio. “Ci vestiremo per sembrare contadini, bottegai, massaie o contadinelle. Insomma, tutto per passare inosservati.”
“Speriamo di ricavarci qualcosa...” sbuffò Kostor.
“Rammenta, la pazienza è la virtù dei forti.” A lui Tussor.
“Magari una di noi potrebbe cercare informazioni anche presso conventi o chiesette.” Propose Anty.
“Hai forse deciso di confessarti?” Ridendo Kostor. “Per i troppi peccati?”
“Che il diavolo ti porti.” Seccata Anty.

Dacey Starklan 29-01-2016 01.29.27

<< Io.... Io non so come ringraziarvi... Siete un uomo buono, dall'animo nobile...una rarità, una vera rarità e vi sarò sempre grata, anche solo per aver tentato. Sono onorata di avere la vostra amicizia>> gli sorrisi con uno sguardo pulito e sincero, pieno di gratitudine e speranza.

Ancora non avevo lasciato le sue mani, sapevo di doverlo fare, non era appropriato quel contatto così prolungato eppure.

Alla fine, dopo lunghi secondi, allentai la presa lasciando scivolare via le mie mani, fingendo di dovermi sistemare qualche ciocca di capelli.

Clio 29-01-2016 01.32.10

Annuii ad Elas.
"Ottimo, speriamo davvero che ci porti qualcosa...".
Poi Risi a quel battibecco tra Anty e Kostor.
"Si beh, vanno controllate anche quelle, assolutamente... " Annuii.
Mi alzai.
"Bene, organizziamoci.." Per poi andare nel mio alloggio.

Guisgard 29-01-2016 01.32.48

“Bene.” Disse soddisfatto Emon a Gwen.
Spronò la mula ed il carretto aumentò il suo cigolante andamento, fino a raggiungere un'ampia quercia.
Qui i due ragazzi sostarono e lui scese dal carretto per raccogliere delle bacche selvatiche, che poi offrì alla giovane come pasto.
“Ora attenderò impaziente la notte” Emon “per veder spuntare il vostro amato fiore... ed avrò così l'occasione di restare in vostra compagnia più a lungo.” Facendole l'occhiolino.
Ma ad un tratto si udì un nitrito.
Qualcuno a cavallo si avvicinava.

Guisgard 29-01-2016 01.37.10

Jean lasciò che le mani di Dacey scivolassero dalle sue.
Mostrò poi un lieve inchino alla ragazza.
"Ora devo andare..." disse "... ma quando il barone ordinerà di servire un nuovo pasto io tenterò... tenterò di liberarvi, di portarvi via da lui... a dopo dunque... ora riposate." Ed uscì.
Poco dopo arrivò Bettina.
Bussò ed entrò.
"Vi occorre qualcosa, milady?" Chiese.

Lady Gaynor 29-01-2016 01.39.32

Era un piacere quasi insopportabile. Gridavo aggrappandomi a lui, anelavo a quell'unione con ogni fibra del mio corpo. Lui sembrò capire che era arrivato il momento, staccandosi da me soltanto per adagiarmi meglio sulla liscia pietra che avrebbe ospitato il nostro amplesso, per poi stendersi su di me. E in un attimo fummo tutt'uno, i nostri corpi uniti e aggrovigliati nella magia dell'amore. Gli cinsi i fianchi con le gambe per accoglierlo meglio, travolta dall'impeto con cui lo sentivo muoversi dentro di me. Volevo gridare il suo nome, ma non lo conoscevo...
"Dimmi il tuo nome..." mormorai sulla sua bocca "lascia che io possa chiamarti, che possa morire in questo momento col tuo nome sulle labbra..."

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Lady Gwen 29-01-2016 01.40.10

Sorrisi alla sua espressione soddisfatta, poi lui spronò la mula e continuammo a camminare.
Ci fermammo vicino ad una quercia, Emon scese dal carretto per raccogliere delle bacche ed io lo seguii.
Sorrisi felice al pensiero di passare altro tempo con lui, avrei congelato quegli attimi per poterli rivivere all'infinito se avessi potuto.
Mentre mangiavo le bacche dolci e succose, sentimmo un nitrito.
Qualcuno si avvicinava

Guisgard 29-01-2016 01.43.16

Clio ed i suoi mercenari si divisero per preparare ed attuare il loro nuovo piano.
Nel castello c'era un deciso ed ossessivo via vai di servi, valletti e soldati.
Si udiva la voce del barone che gridava in preda alla collera contro tutto e tutti, maledicendo se stesso per non aver cancellato ogni forma di ribellione dalle sue terre.
Il Maresciallo aveva invece raggiunto i suoi soldati più fedeli, per organizzare la caccia a Guisgard.
Insomma, tutto il castello era sul piede di guerra.

Dacey Starklan 29-01-2016 01.48.24

Quelle promesse mi regalarono un sorriso e all'arrivo di Betta ero serena.

<< No grazie, prendetevi un po' di pausa. Io sto bene, cercherò di riposare un po' >>

E così feci, mi obbligai a dormire. Se dovevo fuggire era meglio essere in forze

Guisgard 29-01-2016 02.03.11

Quella travolgente danza d'amore, quei due corpi che giacevano l'uno sull'altro, animati da un impetuoso ed irrefrenabile desiderio, circondati da quella natura lussureggiante ed ospitale, avevano riempito l'aria con i loro gemiti, i sospiri e le urla di piacere.
E nel momento più caldo ed appassionato, dove lui stringeva fra le braccia il corpo di lei, avvinghiato al suo, Gaynor sussurrò quella richiesta.
La sua voce ansimante e rotta per il troppo godimento aveva chiesto un nome.
Quello del misterioso brigante.
Lui allora la baciò, assaporando per l'ennesima volta la sua bocca e cercando la sua lingua.
I loro corpi erano ardenti e bagnati di sudore, scivolando così infinitamente l'uno sull'altro, cercandosi, trovandosi, contorcendosi e vibrando come le corde di uno strumento teso al massimo.
“Adespos...” disse lui ansimando, mentre la possedeva con forza e virilità “... Adespos... è il mio nome...”


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