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Ci avvicinammo e dopo che bussammo, ci aprì una donna dai modi spicci.
Beh, anche se non c'era la polizia nei paraggi, avremmo almeno avuto un riparo per la notte. "Grazie, è molto gentile" annuii, mentre entravo dentro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La donna fece entrare Gwen ed Elv, portandoli in una cucina.
Qui servì loro del tè caldo. Ad un tratto arrivò qualcuno. "Buonasera." Salutandoli il prete. Era Padre Sever, conosciuto al palazzo del Duca Bianco. "Sbaglio o ci siamo già incontrati?" Chiese ai due giovani. |
La donna, presumibilmente la perpetua, ci fece accomodare e ci servì del tè caldo che apprezzai molto, dopo il freddo serale della campagna.
Ad un tratto, un volto conosciuto. Padre Sever. "Oh, sì. Alla casa del Duca Bianco" risposi "Ci hanno rubato la macchina, sa? E abbiamo cercato un posto per la notte." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Guardai quel gatto negli occhi, e lui per tutra risposta soffiò, come volesse provare ad affermare la sua superiorità.
Ma guarda un po' che sfrontato! Il professore si accorse che c'era qualcuno nella stanza, così non potei più nascondermi. Cambio di programma! Sentii la voce del professore lievemente impaurita e decisi che era il momento di usare le maniere forti. "Qualcuno che manderà a monte i tuoi piani!!" Con voce calda e minacciosa mentre uscivo dall'oscurità, per poi lanciarmi su di lui con la velocità, la forza e l'agilità della Pantera . https://media.alienwarearena.com/med...44b3716879.jpg |
“Si, ora ricordo...” disse il prete guardando prima Gwen e poi Elv “... in effetti la brughiera a quest'ora non è il luogo più sicuro.” Annuendo. “Per favore, prepari qualcosa da mangiare a questi ragazzi.” Rivolto poi alla perpetua. “Io intanto sistemerò la camera libera affinchè possano riposare.”
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Il professore restò sorpreso nel vedere spuntare fuori dal buio e dal silenzio la sagoma misteriosa e conturbante della Pantera.
Per un lungo istante restò a guardarla, mentre lei lo raggiunse per aggredirlo. Ebbe solo il tempo di tirar fuori un'agendina dalla tasca, aprendola come a volerla consultare. Ma non ebbe modo di farlo, poiché Destresya lo aveva già afferrato. Quell'uomo però aveva un profumo decisamente forte, un misto tra mandorle ed una qualche essenza curiosa, forse esotica, di certo sconosciuta. “Chi...” disse impressionato “... chi sei?” |
Annuii a conferma delle sue parole.
"Grazie mille, siete entrambi molto gentili" li ringraziai, con un sorriso accomodante. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Poco dopo la perpetua mise in tavola due piatti di pasta con i fagioli, accompagnati da un vinello rosso, invitando Gwen ed Elv a mangiare.
Tornò poi il prete. "La vostra camera è pronta." Disse ai due ragazzi. "Non è quella di un albergo, ma è comoda e calda." Aumentando la temperatura della stufa nella stanza vicino alla tavola. "Per fortuna i ladri della vostra auto non vi hanno fatto del male." |
In un balzo fui sopra l'uomo, tenendolo alla mercé dei miei artigli.
Lo fissai negli occhi, intensamente, come il felino che osserva la sua preda prima di divorarla. Era in mio potere, braccato dai poteri della pantera. Aveva uno strano profumo, ma non ci badai. "Hai una sola possibilità di uscirne vivo!" Minacciati, stringendo gli artigli sulla gola. "Il Codice di Alessandria... dove lo dovevi portare? A chi?". |
“Si, ma non uccidermi...” disse il professore visibilmente spaventato a Destresya, con lei che stringeva gli artigli intorno alla gola dell'uomo “... il codice... è per colui che mi ha pagato... io ho solo portato il codice in cambio del denaro...” fissandola.
Lei non badava al profumo che quell'uomo emanava. |
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