Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 15-12-2017 00.35.04

Il robot si voltò verso Clio, fissandola con quei suoi occhi piatti e taglienti, inespressivi e freddi.
“Ci-occorre-il-vostro-aiuto.” Disse. “L'aiuto-di-voi-umani. Lo-scopo-il-compito-la-missione-di-noi-robot-è-quella-di-rendere-felice-l'uomo. Ma-per-riuscirci-ci-occorre-la-vostra-collaborazione.”

Lady Gwen 15-12-2017 00.35.55

Quei baci si scaldavano sempre più, come noi.
Diventavano più intimi, più penetranti, avvolgenti.
Le sue labbra affondavano morbidamente sulle mie ed erano così calde mentre le assaporavano, giocandoci.
Sentivo le sue mani ovunque, poi le sentii sulla pelle, come quella notte, in cui il solletico si era trasformato in qualcosa di più piacevole.
Lo seguii con lo sguardo quando si avvicinò al mio orecchio e chiusi gli occhi ai suoi sussurri caldi e sensuali, mentre una mano si intrecciava ai suoi capelli e l'altra scivolava sotto i suoi vestiti, sentendo la pelle calda e il suo fisico sottile, asciutto e longilineo.
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Guisgard 15-12-2017 00.41.06

Baci caldi, mani sicure, avide, pelle ardente, bocche avvampate di passione.
Gwen ed Elv si ritrovarono l'uno sull'altra, baciandosi e toccandosi.
Lui allora cominciò a spogliarla piano.
“Dimmi...” disse lui fissandola “... ti ho scandalizzata?” Riferendosi a ciò che un attimo prima le aveva sussurrato ad un orecchio.

Clio 15-12-2017 00.42.24

Più il robot parlava, più restavo sconvolta da quelle parole.
Davvero?
Che diavolo stava blaterando?
"Il vostro scopo è far felice l'uomo?" ripetei pensierosa.
Auguri!
Già rendere felice l'uomo di oggi non era poi così facile.
"E come posso esservi utile?" chiesi sempre più incuriosita.

Lady Gwen 15-12-2017 00.49.11

Quei tocchi e quei baci aumentavano di frequenza e di intensità e ognuno di noi esprimeva attraverso di essi il bisogno impellente dell'altro.
Iniziò a spogliarmi ed io sorrisi appena alle sue parole.
Lo interruppi poggiando un dito sulle sue labbra morbide e calde, mimando uno "shhh" quasi silenzioso, mentre lo baciavo ancora e sbottonavo la sua camicia.
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Guisgard 15-12-2017 00.55.07

“Semplice.” Disse il robot fissando Clio con i suoi occhi innaturali, artificiali, gelidi. “Rivelarci-informazioni-e-dati-utili. Cosa-davvero-rende-felici-voi-umani?”
“Una domanda...” intervenne Icarius con un sorrisino beffardo “... e se noi altri non fossimo interessati alla felicità che volete offrirci? Chissà, magari, noi uomini vogliamo cercarla da noi la nostra felicità, no?”
“Come-detto-il-suo-sarcasmo-è-del-tutto-fuoriluogo-in-questo-posto.” Il robot con un tono che non ammetteva repliche.

Guisgard 15-12-2017 00.55.25

Elv continuò a spogliare Gwen e lei cominciò a spogliare lui.
Piano i vestiti scivolarono via, si aprirono, liberando la loro pelle calda.
Le dita affusolate del ragazzo accarezzavano lente il corpo di lei, la sua lingerie, la sua pelle.
E nel farlo la baciava, la guardava negli occhi.
“Voglio fare l'amore con te...” disse in un sussurro lui.

Lady Gwen 15-12-2017 01.02.06

Scoprimmo i nostri corpi e la nostra pelle, beandoci l'uno del calore dell'altra.
Ancora sentii le sue mani affusolate e sottili su di me che mi accarezzavano, mi scoprivano, come io facevo con lui e intanto mi baciava, o mi faceva perdere nei suoi bellissimi occhi di ossidiana.
E infatti ricambiai il suo sguardo, al suo sussurro.
"Anch'io... Non desidero altro..." risposi, stringendolo a me.

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Guisgard 15-12-2017 01.13.11

Un altro bacio ancora.
Ancora più caldo, profondo, penetrante, intimo.
Gwen sentì il respiro di Elv arrivarle fin nel cuore, fin nell'anima.
Le sue mani non smettevano di accarezzarla.
Sentì il suo reggiseno cedere, scivolare via, con un brivido caldo che sfiorò i suoi seni nudi, subito coperti dalle dita e dalle mani di lui.
Lunghe e lente carezze ad avvolgere quei seni, giocando con i suoi capezzoli, premendoli, stringendoli, giocandoci fino a renderli turgidi.
Senza smettere mai di baciarla.

Lady Gwen 15-12-2017 01.24.43

Il bacio che seguì fu ancora più profondo, più intimo.
I nostri respiri diventarono un unico respiro, le nostre anime un'unica anima.
Il mio reggiseno scivolò via, con le sue mani che subito sostituirono quella stoffa troppo ingombrante.
Ed io gemevo in quel bacio, che sembrava destinato ad unirci per sempre, perché era l'unico modo per sfogare quel caldo godimento che mi riempiva di brividi, ed era anche l'unico modo per farlo senza separarmi dalla sua bocca, diventata ormai la mia unica fonte di ossigeno.
Le sue carezze e i suoi giochi erano audaci, provocanti, stuzzicavano il mio corpo con quel piacere intenso e che mi scuoteva, mentre le mie mani scoprivano il suo corpo e ne memorizzavano ogni tratto.

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