Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 12-11-2015 19.41.00

L'uomo tarchiato restò un attimo a riflettere.
“E sia...” disse annuendo “... vi faremo arrivare alla stazione, per prendere quel dannato treno...” fissando Altea “... lui però resterà con noi e lo giustizieremo.” Indicando poi Rodian.

Guisgard 12-11-2015 19.45.26

Dacey uscì dal capannone e Guisgard la seguì.
I due tornarono nel borgo, diretti verso la taverna.
La raggiunsero infine quando ormai era sera.
“Ecco...” disse il militare fermandosi prima dell'ingresso “... entrate e raggiungete i tre borghesi.” Prese un libro dal suo giubbotto da aviatore. “Questo l'ho fregato alla biblioteca...” dandolo poi alla ragazza “... e non fate quella faccia... ci occorreva per farvi studiare... e poi lo sapete che io non sono uno dei principi che tanto sognate... sono una canaglia, un tipaccio arrogante e poco raccomandabile...” ridendo “... ora entrate nella taverna e mettetevi a studiare... io tornerò da quel pazzo di Orko... non voglio si metta nei guai...” fissando la ragazza “... e fatemi un bel sorriso, chissà che non mi porti fortuna.” Facendole l'occhiolino.

Lady Gwen 12-11-2015 19.51.02

Si sentirono dei colpi. Colpi continui.
"Sí, andiamo" presi la giacca e uscimmo.

Marwel 12-11-2015 19.51.21

I bambini si erano svegliati da poco e quasi tutti corsero alla porta quando sentirono gli zoccoli di Mantya battere sul terreno.
Marwel scese da cavallo ed aiutò il bambino a fare lo stesso, poi lanciò un'occhiata fugace alla botola che conduceva al rifugio e spero con tutto il cuore di non doverlo utilizzare quel giorno.
Aveva in programma di far conoscere il nuovo orfanello ai bambini e di fare in modo che si integrasse al meglio, così, una volta varcata la soglia, presentò il piccolo agli altri.
Doveva avere circa nove o dieci anni e come lui solo Charlie aveva quell'età: era un simpatico ragazzino con i capelli rossi e gli occhi verdi e l'aveva trovato perso e in stato confusionale l'anno prima. La guerra mieteva le sue vittime e non risparmiava il dolore nemmeno ai bambini.
"Ragazzi, lui è il vostro nuovo compagno. Arriva dal forte e non riesce più a parlare, però noi cercheremo di fargli dire qualcosa, va bene? Nel frattempo dovremo dargli un nome che possa piacergli, finchè non ci dirà il suo!"

Altea 12-11-2015 21.06.47

Era tutto illogico..anzi il comportamento di quell' uomo era illogico. Avevo notato come mi aveva guardato appena mi aprì la porta, al fatto che ascoltava me e non considerava Rodian...perchè salvare me solo e non il ragazzo? Se pensava fossi una spia pure io non mi avrebbe fatto scappare e neppure portata sul Meridian e non avrebbe nemmeno ucciso Rodian.
"Non comprendo...voi credete a me e volete portarmi alla stazione ma non al ragazzo...entrambi siamo però nel vero. Questo ragazzo ha combattuto contro Canabias e l'ho visto io..i partigiani non tradiscono un compagno della Resistenza e mai lo ucciderebbero, è una onta per loro..ma io non sono una partigiana ovviamente, ma non lo dico con disprezzo".
Guardai Rodian.."Stavolta ti do del tu...hai sbagliato tutto...prima ti sei arreso come se tu fossi un criminale, e poi? Ora pensi di diventare un eroe dando la tua vita per la mia..dovevi combattere e far valere le tue ragioni come ho fatto io non per salvarti ma per dimostrare sei una persona innocente".
Sospirai..guardai quelle travi di legno sopra la mia testa..perchè Rodian, effettivamente, ebbe paura quando vide era un combattente questo uomo..sapeva non era di Canabias? Scossi il capo.."Questa guerra è assurda, ci uccidiamo tra alleati, amici, persone dagli stessi ideali per paura tutti siano i nemici.." guardai l' uomo tarchiato "Sono giorni vedo solo morte..mio nonno, il Duca, ha preferito rimanere a Cherval e morire assieme alla gente del popolo e mi ha mandato via con mie sorelle, eravamo in volo e le granate di Canabias hanno distrutto l' aereo di questo ragazzo uccidendo le quattro mie sorelle e un uomo di fiducia di mio padre...e ora volete uccidere questo ragazzo. Quando mio nonno disse di andarmene risposi in un modo e rispondo così a Rodian...sia fatta la tua volontà! Ma non approvo..".
Feci un cenno di consenso col capo.."Va bene, portatemi alla stazione...e spero le mie parole vi facciano pensare su questo ragazzo..io sono troppo stanca di vedere sangue, morti, feriti, dolore e guerra...sarà egoistico ma io devo riavere la mia Chevral e devo lottare fino la fine e a favore di chi ci libererà da Canabias...non ho altro da dire..possiamo andare".

Clio 12-11-2015 23.29.28

Colpire quel velivolo sembrava impossibile.
Chi diavolo era e che ci faceva lì?
Poi chiese il permesso di atterrare e gli fu accordato.
Ci avvicinammo al velivolo per vedere chi fosse il pilota.
Poche parole bastarono a rendermelo antipatico.
"Chi siete voi?" Chiesi, perentoria "Che vi aspettavate, un tappeto rosso di benvenuto?".

Dacey Starklan 12-11-2015 23.40.28

Ero sollevata di essere alla taverna, e prima di entrare mi fermai notando che Guisgard si era fermato. Osservai le sue mosse e una piccola espressione di disappunto, aveva rubato un libro dalla biblioteca. Tuttavia non dissi nulla, era quello con la foto della mia famiglia.

<< Studierò, non temete. Imparo in fretta, ormai lo sapete.. Voi però state attento>> e senza neanche rendermene conto sfiorai lievemente la sua mano.

<< Tornate presto, conversare con voi mi diverte di più che con i tre borghesi>> cercai così di mascherare la mia preoccupazione per lui, sorrisi timidamente e entrai nella taverna custodendo gelosamente il libro.

Guisgard 13-11-2015 00.01.33

Gwen e Fermer lasciarono l'infermeria e corsero attraverso il cortile, fino a raggiungere la pista di decollo e di atterraggio del forte.
E videro un capannello di persone attorno ad un aereo appena atterrato.
Era un bimotore non appartenente a quelli presenti alla base.
Il giovane medico prese l'infermiera per mano e cercarono di avvicinarsi per capire cosa stesse succedendo.

Guisgard 13-11-2015 00.02.03

Marwel arrivò col nuovo bambino all'orfanotrofio.
La situazione nel borgo era tranquilla.
Qui infatti non era suonato alcun allarme, segno che non vi fosse nessun attacco in vista.
Subito gli orfanelli guardarono con viva curiosità il nuovo arrivato.
E a sua volta questi fissava tutti loro, come sempre chiuso nel suo immutabile silenzio.
“Perchè” disse all'improvviso Benjamin “non lo chiamiamo Bobby? Come il cagnolino del lattaio?”
“Bobby è un nome da cane.” Fece Charlie.
“Chissà qual'è il suo vero nome...” mormorò Betty.

Guisgard 13-11-2015 00.02.33

A quelle parole di Clio, il misterioso pilota saltò fuori dall'abitacolo, lanciando il suo casco ad uno dei legionari.
“Dal vostro tono” disse fissando il biondo tenente “immagino siate un ufficiale.” Sorrise, per poi scuotere la testa. “Non mi meraviglio che questa guerra duri così tanto, visto che ora la legione arruola pure le donne. Beh, non ho tempo da perdere. Voglio vedere il comandante di questa base. Riferitegli che ho un'offerta che non potrà rifiutare. E portatemi qualcosa da bere... ho la gola secca.”


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