Camelot, la patria della cavalleria

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cavaliere25 20-02-2012 13.36.04

il frate che che cercare non ce ora è uscito io sono solo un boscaiolo è andato a cercare delle erbe se volete vi posso aiutare io e aspettai una sua risposta mentre lo guardavo

Guisgard 20-02-2012 16.25.28

Guisgard tornò nella stanza e trovò Talia mentre si spazzolava i capelli.
Il Sole mattutino, sebbene ancora incerto e velato da alte e sottili nuvole, sembrava aver trovato un tenero giaciglio tra i capelli di lei, rendendoli ancora più chiari e luminosi col suo alito dorato.
Attorno alla sua figura, infatti, un alone di aureo splendore aveva preso forma, avvolgendola e disegnando come incantato il suo delicato profilo.
“Guarda che scherzavo prima…” avanzando verso il letto “… non sono riuscito a trovare una colazione degna di gran signori… ma a quanto vedo tu ti sei preparata come una principessa…” la fissò “… sei bellissima, sai? Io credo che tu sia la ragazza più bella del mondo…” sorrise, posando il cesto con la colazione sul letto “… sai, da piccolo, ascoltando i cantastorie e i loro racconti sui cavalieri di Artù o sui paladini di Francia, le varie eroine io le ho sempre immaginate col tuo volto…”
In quel momento Sheylon entrò nella stanza e con un balzo arrivo sul letto, tra loro due.
“Razza di tempesta!” Gridò Guisgard alla tigre. “Quando capirai che non sei un gatto da stanza!”
Ma la tigre brontolò e annusò il cesto con la colazione.
“Avrai la tua parte, ma dopo!” Prendendo lui quel cesto. “Ora scendi dal letto!”
Preparò allora sul letto la colazione per Talia.
Si avvicinò poi alla finestra e restò a guardare la campagna.
“Non mi hai più raccontato di ciò che hai sognato…” con un tono che tendeva a farsi più cupo e malinconico “… appena avrai finito di fare colazione e ti sarai preparata…” esitò “… ti riporterò al Casale… così, potrò partire e compiere ciò che devo…”
Sheylon lo fissò, per poi accovacciarsi a terra.
In quel momento il Sole rientrò e il cielo si fece nuvoloso.
http://images.ados.fr/photo/hd/34852...-983823683.jpg

Guisgard 20-02-2012 16.44.03

Altea ritrovò Elisabeth.
Questa le parlò di Isolde.
“Vi hanno oltraggiato, maestà?” Domandò Reas alla regina.
“Non oserebbero tanto, capitano.”
“Non sottovalutateli, mia regina.” Fissò poi Altea. “Voi come state, milady?”
In quel momento ai quattro si avvicinò Isolde.
“Sembra che l’attacco sia stato respinto…” sorridendo “… sono certa che il merito è tutto vostro, mio bel capitano.”
“Siamo stati fortunati, milady…” rispose Reas “… hanno attaccato la torre e poi si sono ritirati.”
Nella sala, all’improvviso, arrivarono alcuni cavalieri del Tulipano.
La regina fece cenno di dare inizio alla cena.
“Sarete mio cavaliere stasera, capitano?” Domandò Isolde a Reas.
“Milady, come ufficiale della guardia” rispose il militare “devo prepararmi ad intervenire in ogni momento… dunque potrei non essere un degno accompagnatore…”
“Allora mi contenterò di deliziarvi nel ballo, se vorrete.” Sorridendo Isolde.
Cominciò il ballo.
“Posso avere l’onore di questo ballo, milady?” Avvicinandosi Kojo ad Altea.

Guisgard 20-02-2012 16.46.22

Quegli uomini fissarono Cavaliere25.
“Come sarebbe a dire?” Stupito uno di loro. “Ma se indossate un saio? Un boscaiolo non può vestirsi come un religioso! Perché non volete aiutarci? Il demonio è entrato nella mia casa e voi avete il dovere di aiutarmi!”

Daniel 20-02-2012 16.49.35

Uscii di soppiatto dalla stanza e feci a ritroso la strada ritornando davanti alla porta di quella sala.. Freneticamente aprii la porta e corsi alla spada e la presi in mano.. Prendendolo in mano fu come se una folata di vento gelido mi colpisse in faccia.. Avrei avuto un'altra visione?

Talia 20-02-2012 16.53.35

Sorrisi a Guisgard quando entrò nella stanza... aveva un cesto pieno di leccornie e lo poggiò sul letto, spazzando via in un istante tutti i miei pensieri su sogni e visioni.
Poi Sheylon balzò sul letto e mi fece rimbalzare tanto forte che per poco non caddi...
Risi, tuttavia, ed abbracciai la grossa testa della tigre...
“Povero Sheylon!” mormorai, mentre Guisgard lo sgridava e lo faceva scendere... di nascosto sfilai un pezzo di pane dal cesto e glielo lanciai, facendogli l’occhiolino ed un gesto complice.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 43900)
Si avvicinò poi alla finestra e restò a guardare la campagna.
“Non mi hai più raccontato di ciò che hai sognato…” con un tono che tendeva a farsi più cupo e malinconico “… appena avrai finito di fare colazione e ti sarai preparata…” esitò “… ti riporterò al Casale… così, potrò partire e compiere ciò che devo…”
Sheylon lo fissò, per poi accovacciarsi a terra.
In quel momento il Sole rientrò e il cielo si fece nuvoloso.

Fu un attimo... appena un istante... rimasi immobile e senza parole, sentendo come se quel sorriso mi si stesse congelando sul volto... e quella nera paura tornò ad affiorare nella mia anima.
...Al Casale?
Involontariamente rabbrividii... mentre quella parte della mia anima, fatta di dolore paura e sensi di colpa, tornava violentemente alla ribalta... l’avevo messi da parte la sera precedente quei sentimenti, dopo averne parlato con lui, dopo averli finalmente affrontati... ma ora...
No, non poteva! Non poteva lasciarmi lì!
Mi alzai quindi dal letto e, lentamente, mi avvicinai al cavaliere...
“Guisgard...” mormorai, prendendo la sua mano e tirandola appena, perché si voltasse verso di me “Guisgard, io non voglio! Non voglio tornare al Casale! Non posso! Ti prego! Vedi... l’ho lasciato! L’avevo appena lasciato, con Sheylon e Luthien, quando sono giunta qui! Ed ora...” esitai “Ora, pensavo... che forse... se vuoi... potrei... potrei venire con te! Magari!”

Altea 20-02-2012 17.20.38

Reas volle sincerarsi sullo stato della Regina e poi con gentilezza si preoccupò anche del mio, pensavo fosse veramente una fortuna per Elisabeth aver conosciuto un gentil cavaliere...quando...arrivò Isolde. E si mise a corteggiare spudoratamente il cavaliere, senza mezzi termini...mi venne in mente il maestro. Non volli nemmeno rivolgerle la parola, iniziò la musica e ad un tratto si avvicinò a me...Kojo. Disprezzavo quell'uomo, mi guardava in modo strano e mi invitò pure a ballare, fui sul punto di rifiutare ma forse la cosa poteva essere a mio vantaggio, volevo chiedergli dell'incendio, sperando sempre di riuscirci.

Guisgard 20-02-2012 17.35.24

Daniel ritornò in quella stanza.
E subito impugnò la spada.
Inizialmente non accadde nulla.
Poi quel vento.
Un vento nato nel seno stesso della terra.
La terra, l’elemento di quella corazza.
Poi un capogiro.

I cavalieri lo circondavano.
Lui era immobile.
“Daniel...” sussurrò Giada “... Daniel…”
I cavalieri si avvicinarono.
Il cielo sembra avvolto da un eterno crepuscolo, animato dalla furia degli elementi conosciuti.
I cavalieri attaccarono.
“Daniel!” Gridò Giada.
Un riflesso di luce e poi il rosso del sangue di quei cavalieri.
Li aveva abbattuti come se fossero rami secchi.
Poi Daniel si ritrovò sulla riva di un lago.
Si specchiò.
E vide l’immagine di un superbo cavaliere, ricoperto da una corazza dai riflessi simili di giada purissima.

Un rumore di passi, poi la voce di Nigros che chiamava dall’altra stanza.
“Daniel, dove sei finito?”
La voce del dottore aveva fatto svanire la visione, ma l’immagine di quel misterioso cavaliere era ben ferma nella mente di Daniel.
http://gamingsrapture.com/wordpress/...ronicleswa.jpg

Daniel 20-02-2012 17.43.11

Un'altra visione! E stava arrivando Nigros! Corsi alla porta e la chiusi a chiave sempre stringendo la spada! Poi mi andai a nascondere dietro a una colonna e dissi rivolto alla spada!
<<Giada Dove sei? Rispondimi!>>
Era in pericolo? E perchè ero un cavaliere così imponente? Cosa volevano dire quelle visioni? A un certo punto calo il gelo nella sala e mi sembrò di vedere alla finestra un essere col mantello..
http://www.marge.it/hpwebsite/immagini/dissennatore.gif

Guisgard 20-02-2012 19.49.54

Visioni, enigmatiche emozioni e mutevoli sensazioni.
Poi dubbi, incertezze, inquietudini.
Questo e molto altro ancora avvertiva Daniel.
Fissava la spada e tentava di interrogarla, mentre da fuori Nigros continuava a chiamare.
Al dottore allora venne un sospetto: controllò le sue tasche e si accorse di non avere più la chiave.
Nigros, così, cominciò a bussare alla porta.
“Apri, Daniel!” Gridava. “So che sei lì dentro! Apri questa porta, ti dico! Aprila subito!”


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