Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 07-01-2015 18.20.47

La cena fu pronta in un attimo.
Seguii Guisgard e Alfiel guardandomi attorno.
La tavola era imbandita con eleganza, e Segreno ci aspettava.
Lo salutai gentilmente, ma poi il mio sguardo fu catturato dalla figura della ragazza che entrò dopo.
Sorrisi, accennando un lieve inchino in segno di saluto.
Che fosse la Sacerdotessa del Fiore Antico?
Restai educatamente in silenzio accanto ai miei due compagni.
Ma le parole di Guisgard continuavano a rimbombarmi nella mente.
Già, cosa volevano da noi? Probabilmente l'avremmo scoperto presto.

Guisgard 07-01-2015 18.37.32

Qualcuno ad un tratto bussò, mentre Altea stava fissando quel luogo visibile dalla sua finestra, con le costruzioni a forma di scacchi. Entrò un servitore, le sorrise e poi posò un vassoio sul letto.
“La cena sarà servita fra breve.” Disse. “Nel frattempo l'Arconte vi ha fatto portare del tè. E' molto ansioso di conoscervi. Verrò a chiamarvi io fra pochi minuti.” Ed uscì.

Altea 07-01-2015 18.45.40

Dalla mia finestra si vedeva benissimo la Scacchiera..infatti era stato Irko a farmela notare...e questo mi dava coraggio per pensare ce la potevano fare..mi sporsi per ascoltare voci o urla quando qualcuno entrò in camera e rimasi stupita..era un servitore..ed era entrato così? Poggiò un vassoio con del the sul letto e disse l' Arconte voleva conoscermi e dissi al servitore.."Grazie..dite al vostro Signore sarà un onore fare la sua conoscenza".
Guardai perplessa prima la mia veste..non era consona per presentarsi davanti ad un arconte ma da ciò che capivo a lui interessava solo la mia vita...e a dire il vero dopo l' ultima avventura non mi fidai molto a bere quel the e lo svuotai ridendo sulla pianta..trucco che usavo quando mia madre usava portarmi la camomilla quando non stavo bene o non dormivo e leggevo fino a tarda notte.
Mi sedetti sul letto pensierosa.."Voleva conoscermi..era ansioso di conoscermi..certo per darmi il ruolo e decidere come ammazzarmi...Altea, niente passi falsi..fai la educata..come quando a Corte dovevi sopportare le persone più insopportabili a tavolo".

Guisgard 07-01-2015 18.46.35

La ragazza si sedette e la cena fu servita.
“Lady Rossane” disse Segreno a Guisgard “è in veste qui di rappresentante dell'Arconte. Egli non ha potuto essere qui con noi, purtroppo.”
“Si, egli è addolorato.” Mormorò Rossane. “Ma ha pregato me di accogliervi, maestro.”
“In cosa posso essere d'aiuto all'Arconte?” Chiese il falso pittore, dopo aver lanciato uno sguardo a Clio.
Uno sguardo carico di sospetti ed inquietudini riguardo quel luogo.
“Dovrete raffigurare” spiegò lei “un gioco.”
“Un gioco?”
“Si, maestro.” Annuì Rossane. “Il gioco degli scacchi, lo conoscete?”
“Certo, ma...”
“Ecco.” Lo interruppe lei. “Dovrete solo dipingere una partita a scacchi. Questo chiede l'Arconte.”

Guisgard 07-01-2015 19.05.57

Il tè era particolarmente fumante ed il suo forte profumo si diffuse nella stanza mentre Altea lo versava nella pianta. Poi la dama si sedette sul letto ad attendere.
Un attimo dopo avvertì un capogiro e poi perse i sensi.
Riprese conoscenza poco dopo, ritrovandosi in uno strano luogo.
Era una casa fatiscente, un rudere, nel bel mezzo di un bosco.
E la sera era giunta.

Clio 07-01-2015 19.08.30

I miei occhi incontrarono quelli di Guisgard, e vi lessi le mie stesse inquietudini.
Un'altra Rossane? Oh, Cielo, stiamo freschi!
Ascoltai attentamente le parole della donna.
Una partita a scacchi? Cosa centrava col fiore?
Alzai nuovamente gli occhi su Guisgard.
Cominciava ad essere tutto davvero inquietante.
Ma dovevamo stare al gioco, dopotutto.

elisabeth 07-01-2015 19.11.09

Avrei voluto ....le sue parole mi arrivarono al cuore ...facendomi sentire tutta la sua delusione....la paura di sapermi morta......sembrava una scena senza movimento....." Mi spiace Nettuno......i colpi di testa sono le cose peggiori per una donna che dovrebbe avere l'età della saggezza...e invece....mi sono fatta prendere dal panico...mi sono sentita fuori posto.....e comunque non e' in questo luogo che devo darvi delle spiegazioni...".......Sentii Nettuno rispondere a Burmid molto freddamente........con disprezzo...." Non avete detto a mio marito una cosa importante....Burmid......e la cosa importante e' che adesso siamo tutti sotto la sua ala protettrice....diciamo che dobbiamo fare , per il nostro bene cio' che lui ci indicherà.......altra cosa...a suo parere Velv ... non e' una persona adatta alla missione......."....guardai i tre uomini......e mi convinsi...che se la nave di Burmid poteva farcela era solo perchè avremmo potuto mettere le ali......come avrei voluto che Gedeone apparisse dal nulla e gli desse fuoco......

Altea 07-01-2015 19.16.25

Quel the emanava un forte odore acre, avvertii un capogiro e dopo un pò caddi sul letto senza sensi.
Quando mi svegliai era buio, era notte e mi trovavo in un posto fatiscente..sembrava un rudere e mi affacciai barcollando alla finestra e vidi mi trovavo in un bosco e iniziai a sudare freddo e parlai guardandomi in giro.."Vi è qualcuno qui? Dove mi trovo..ero nella reggia dell' arconte..ma sono impazzita io o sono stata rapita?".

Guisgard 08-01-2015 01.01.18

“Una partita a scacchi...” disse pensieroso Guisgard “... immagino fra due contendenti...”
“Fra due fazioni.” Fece Rossane.
“Ossia?”
“A voi questo non deve interessare.” Fissandolo la ragazza.
“Beh, ma devo pur ritrarre qualcosa...” abbozzando un sorriso il falso artista.
“Allora sarà molto semplice...” annuì Rossane “... infatti vi basterà dipingere bianchi contro neri. Naturalmente sarete ben pagato.”
“Naturalmente.” Mormorò Guisgard.
La cena proseguì così, senza più toccare quell'argomento.
Il più delle volte a parlare fu Segreno e degli argomenti più disparati.
Poi terminarono di mangiare e Rossane, dopo aver salutato l'artista, Clio, Afiel e infine Segreno, si ritirò.
“Ragazza molto particolare.” Commentò il presunto duca.
“E' la prediletta dell'Arconte.” Spiegò Segreno. “Praticamente come una figlia per lui.”

Guisgard 08-01-2015 01.08.11

Altea riprese conoscenza, ritrovandosi in quella vecchia capanna diroccata.
Fuori dominava un profondo e primordiale bosco.
Chiamò, ma nessuno rispose.
Ormai era notte fonda.
E ad un tratto vide qualcosa in lontananza.
Qualcosa che prendeva forma nella notte.
I suoi occhi si abituarono all'oscurità ed infine intravidero una torre poco distante.
E da essa proveniva un lungo canto funerario.

Guisgard 08-01-2015 01.18.12

Burmid rise a quelle parole di Elisabeth.
Poi guardò Nettuno.
“Le cose stanno così... hihihihihihihihi...” disse.
“Per me” con indifferenza Nettuno “cambia in realtà molto poco se a dare ordini siete voi, il capitano Velv o l'ultimo sguattero di questa nave. Dunque io non faccio tanta differenza.”
“Molto saggio da parte vostra.” Fissandolo il mercenario. “Molto saggio davvero.”
“Dunque da oggi saremo ospiti su questa nave.” Mormorò Nettuno.
“Ospiti.” Annuì Burmid. “E' la parola esatta... hihihihihihihihi...”
“Immagino mia moglie debba riposare dopo il cammino che ha dovuto fare per tornare qui... abbiamo una cabina, immagino.”
“Naturalmente.” Sorridendo Burmid. “Degna di voi, capitano.” Chiamò uno dei suoi uomini che arrivò e pregò poi Nettuno e la sua finta moglie di seguirlo.
Li condusse così in una comoda ed accogliente cabina, lasciandoli poi soli.
Ma prima che l'uomo andasse via, Nettuno chiese una tinozza d'acqua calda e dei sali.
“Un bagno caldo ti farà stare meglio.” Il naufrago ad Elisabeth. “Dopo potrai stenderti un po' e riposare, Elisabeth.”

Guisgard 08-01-2015 01.31.29

Velv osservò per un lungo istante Galgan ed i suoi tre compagni di viaggio. Poi chiamò uno dei suoi e gli bisbigliò qualcosa all'orecchio.
“Bene.” Disse infine al cavaliere eremita. “Il vostro signore è stato di parola, visto che si era impegnato di affiancare Sua Signoria il duca contro ogni nemico di Capomazda.” Annuì sorridendo. “Benvenuti dunque a bordo, miei cari e fraterni alleati. Sono sicuro che insieme raggiungeremo la vittoria.”
Ma in quel momento arrivò un altro ufficiale di Velv.
“Capitano...”
“Vi ascolto.” Voltandosi il capitano.
“Messer Burmid ha dato ordine di raggiungerlo con l'intero equipaggio sulla sua nave.”
“Come sarebbe?” Stupito Velv. “E la nostra nave?”
“Messer Burmid afferma che non ci occorre.”
“Ma è assurdo ed inaccettabile!” Esclamò il capitano. “Come posso governare la spedizione su una nave che non mi è stata assegnata?”
“Infatti, capitano.” Disse l'ufficiale. “Messer Burmid ha assunto l'intero comando della spedizione.”
“E' inammissibile!” Adirato Velv.
“Io vi riferisco ciò che vi ha mandato a dire, capitano.” Fissandolo l'ufficiale.
“Avete udito?” Voltandosi Velv verso Galgan ed i suoi compagni. “La spedizione è minata dall'interno! Dei luridi mercenari ora dettano legge a degli ufficiali del duca!”

Altea 08-01-2015 14.43.18

Mi sentivo stordita..ricordai quell' odore acre del the versato sulla pianta..e se fossero stati i vapori a farmi stordire..era avvelenato o vi era un sonnifero..erano dei codardi.
Il buio era ormai una coperta nera su quel bosco, guardavo più attentantamente finchè la luce della pallida luna riuscì a farmi intravedere una torre e da questa torre si sentivano voci..come un lento corteo funebre.
Una torre..e se quel bosco fosse stata la Scacchiera...la torre era un pezzo degli scacchi e li qualcuno era morto..sperai non loro.
Non potevo più resistere e parlai di nuovo a voce alta.."Non so se qualcuno mi sta ascoltando..ma questo gioco è scorretto..un gioco di persone folli..e vi definite cattolici? Una guerra tra cattolici...ammazzandosi tra Fratelli della stessa religione..un uomo saggio di Chiesa ha detto Dio ha la pazienza..la pazienza di vedere quanto sia stolto l' uomo a volte e sperare possa rinsavirsi e noi dovremmo avere tale pazienza, ma davanti a questo rimango basita..ebbene io non sarò vittima del vosto subdolo gioco" e provai a vedere se la porta era aperta, altrimenti dovevo cercare la fuga..le armi le avevo..bastava sparare alla porta e si sarebbe aperta.
Mi misi a cercare nel buio di quella capanna dove fosse, la mia rosa d'oro nel corpetto bruciava e speravo pure stavolta mi avrebbe protetto.

Clio 08-01-2015 17.00.04

Due fazioni... iconoclasti e iconoduli?
Interessante, mi chiesi chi fossero i bianchi e i neri secondo loro. Ma forse un'idea cominciavo ad averla.
Forse era una rappresentazione simbolica del torneo di cui ci aveva parlato il vecchio?
Poi la ragazza se ne andò.
"Una partita a scacchi.." Sorrisi appena "Soggetto interessante...".

Guisgard 08-01-2015 17.28.22

Altea cercò nel buio e finalmente, grazie al pallore lunare, trovò la porta per uscire dalla capanna.
Era aperta.
E una volta fuori la dama udì quei canti funebri ancora più vicini.
La torre non era lontana.

Guisgard 08-01-2015 17.31.51

“Interessante...” disse Guisgard a quelle parole di Clio “... mah... io direi invece folle, sadico e fanatico...”
“A cosa vi riferite?” Stupito Segreno.
“A tutto questo posto.” Rispose il falso pittore.
“Badate che non è cortese...”
“Io dico sempre ciò che penso.” Replicò il presunto Taddeide. “E' una prerogativa di noi artisti pare.”
“Forse avete letto un po' troppo sulla vite del Cellini e del Caravaggio, amico mio.”
“Allora ditemi voi cosa sta succedendo qui.” Fissandolo Guisgard.
Entrò un servo per sparecchiare.
“Ehi, tu...” lo chiamò il finto artista “... da quanto tempo non vedi il tuo Arconte?”
“Io?” Meravigliato il servo.
“Siete impazzito?” Infastidito Segreno.
“Rispondi!” Urlò Guisgard.
“Ecco, io...” farfugliò il servo.
“Ora basta!” Esclamò Segreno.
“Si, meglio...” scuotendo il capo il presunto duca “... comunque ho bisogno d'aria... per la mia ispirazione... vieni, Clio...” ed uscì dalla stanza.

Altea 08-01-2015 17.32.03

Tastavo il muro fatiscente e trovai la porta...era aperta..strano..mi avevano portato lì e dato via di fuga?
Uscii e guardai la torre..quei canti erano davvero tristi, dovevo scoprire la verità e mi avvicinai alla torre, vi era un' entrata e entrai a guardare.

Guisgard 08-01-2015 17.39.37

Altea si avvicinò alla torre, essendo la porta di ingresso appena socchiusa, riuscendo così a scorgere parte del cortile interno.
Vide allora una figura stesa su una pira che veniva accesa.
Attorno vi erano due cavalieri in lacrime.
“I tre Cavalieri Neri uccideranno anche noi...” disse uno dei due.
“Dobbiamo fuggire...” fece l'altro “... non voglio morire in questo incubo...”

Clio 08-01-2015 17.39.56

Sgranai gli occhi a quelle parole di Guisgard.
Che voleva fare?
Abbassai lo sguardo, imbarazzata.
Sicuramente aveva in mente qualcosa.
Lo seguii docilmente.
"Come mai hai reagito in quel modo? Credevo stessimo recitando.." Sussurrai pianissimo, una volta soli "Che hai in mente?" Alzando gli occhi su di lui.

Guisgard 08-01-2015 17.47.55

“Nessun vero artista è così docile...” disse Guisgard a Clio “... e comunque mi sembra di stare in gabbia... questo posto mi opprime... e non vedo nessuna traccia di Altea e degli altri... forse non sono qui, in questa reggia...”
I due erano in un corridoio e ad un tratto udirono qualcosa.
Qualcuno che piangeva.
Il finto pittore si avvicinò ad una porta socchiusa e sbirciando all'interno si accorse di qualcuno.
Era Rossane e piangeva stesa su un letto.

Altea 08-01-2015 17.47.57

Rimasi sbigottita..quel cavaliere stava steso morto e lo stavano bruciando e udii i due cavalieri e mi avvicinai.."Che è successo? Ma perchè non è stata data degna sepoltura a questo povero uomo? E lo bruciano? Cosa intendete per i Cavalieri Neri..ditemi ciò che sapete..purtroppo hanno trasportato pure me con l'inganno in questo gioco illogico" e guardai i due cavalieri preoccupata.

Guisgard 08-01-2015 17.57.11

“Nessun vero artista è così docile...” disse Guisgard a Clio “... e comunque mi sembra di stare in gabbia... questo posto mi opprime... e non vedo nessuna traccia di Altea e degli altri... forse non sono qui, in questa reggia...”
I due erano in un corridoio e ad un tratto udirono qualcosa.
Qualcuno che piangeva.
Il finto pittore si avvicinò ad una porta socchiusa e sbirciando all'interno si accorse di qualcuno.
Era Rossane e piangeva stesa su un letto.

elisabeth 08-01-2015 18.01.04

Ospiti..eravamo ospiti ....di Burmid.....comprendevo che Nettuno aveva perso la memoria, ma pensavo non avesse perso il buon senso.......sentii il sangue ribollire nelle vene...ed affacciarsi alle mie labbra parole che in quel momento sarebbero state dettate dalla rabbia......non era saggio...ma la mia saggezza in quel cammino che sembrava essere la mia nuova vita era messa davvero a dura prova....quindi optai per..." Grazie Burmid siete davvero un gentil'uomo ....appena mi saro' riposata e la mia mente sarà piu' lucida..sarà un piacere comprendere come potremmo esservi utili......dimenticavo.....a cena spero ci sia il capitano Velv......avete detto...che siamo tutti in trasferta..."......feci un cenno d'inchino ed uscii per raggiungere la nostra cabina con Nettuno........Nettuno racchiuso in quella stanza che sembrava creare una sorta di strana intimità.....mi venne accanto premurosamente...dovevo fare un bagno caldo e riposarmi......Ero sicurissima di non conoscere gli uomini....ma mi venne spontaneo pensare che forse non erano così che dovevano andare le cose.........Non sapevo se reputare il suo atteggiamento...come un atto di gentilezza....felicità per avermi rivista.....non sapevo...quanto avrei voluto il responso dell'Oarcolo in quel momento....Gli sorrisi...mi voltai verso di lui....e lo guardai negli occhi.......ed incominciando a spogliarmi " Mi spiace se gettandomi giu' dalla nave..io abbia creato in te ancora piu' insicurezze di quelle che avevi.........ma il Lagno mi ha chiamata......e mi sono tuffata tra le sue braccia.......ho parlato con un mondo racchiuso tra l'immaginazione degli umani che non hanno vista e che non riescono ad ascoltare......ma sonoriuscita a guardarmi dentro...talmente infondo....che ho voluto rivederti ancora una volta, volevo riparare...volevo starti accanto cosi' come ti avevo promesso......e il Lagno mi ha fatto addormentare sulle sue rive fangose...un vecchio saggio e sua nipote si sono presi cura di me....e ho chiesto di raggiungere la tua nave......mi e' stato concesso con amore....e sono tornata a te.......non importa se mi rifiuterai perchè ho perso la tua fiducia...ma non era nelle mie intenzioni....."....ero ormai nuda dinanzi a lui.....senza alcun timore....come se fossi veramente sua moglie.....e avevo paura .....paura di essere cacciata dalla sua vita........" Se non mi aiuterai ad infilarmi nella vasca di acqua calda o non mi abbraccerai...rischiero' di morire di freddo........ma non sei obbligato a starmi ancora accanto....".....

Guisgard 08-01-2015 18.02.29

“Siamo stati condotti qui per volere dell'Arconte, sebbene egli non ci abbia mai ricevuto.” Disse uno dei due uomini ad Altea. “Ci hanno comprati da alcuni mercanti, promettendoci la libertà se avessimo attraversato questo luogo che chiamano Scacchiera... attraversarlo e uscirne vivi, per dimostrare che le loro idee religiose sono esatte...”
“Ci hanno dato corazze ed armi, ma questo è un Inferno...” spiegò l'altro “... ci sono animali selvatici e feroci e come se non bastasse loro non sono il pericolo maggiore... vi sono infatti tre terribili cavalieri che uccidono chiunque attraversi questo posto... il nostro compagno è stato proprio ucciso da quei tre... e dobbiamo incenerirlo per volere dell'Arconte che non vuole seppellire i corpi...”

Clio 08-01-2015 18.04.47

Non replicai alle sue parole, limitandomi ad annuire.
"No, hai ragione.." Dissi piano "Nulla indica che siano stati qui..".
Poi qualcosa attirò la nostra attenzione, un pianto.
Ci avvicinammo ad una porta socchiusa: era Rossane.
"Forse questo posto non opprime solo noi.." Con un debole sorriso, osservando la ragazza.
"Io sono la persona meno indicata per consolare qualcuno ma.." Alzando gli occhi su di lui "Tu sai trovare sempre le parole giuste.." Mormorai "Non so se sia saggio ma... Sembra essere molto importante quella ragazza, magari conquistando la sua fiducia scopriremo qualcosa... O dici che non è il caso di avvicinarsi a lei e tiriamo dritto?".

Altea 08-01-2015 18.12.17

"Pure io sono stata portata qui con l'inganno e devono avermi addormentata e portata in quella casupola fatiscente..a me non hanno promesso nulla..mi hanno solo obbligata..e raccontato di una lotta tra due fazioni cattoliche..quindi nemmeno voi avete visto l' Arconte...forse nemmeno esiste...il fatto è che qui..in questa Scacchiera vi sono tre persone che non posso lasciare...avere paura non serve a nulla..qui qualcosa non va...se volete potete venire con me..io mi muoverò in questa Scacchiera.." e li guardai e mi voltai girando il mio sguardo in avanti e iniziai ad incamminarmi..."Ditemi..."dissi veramente adirata "volete raggirarci? Dunque quale è il mio ruolo? La Regina come disse il luogotenente che ci portò qui? Se sono la Regina posso muovermi come voglio nella scacchiera a differenza degli altri pezzi degli scacchi..ma non mi sembra sia un gioco di scacchi" e mi fermai guardandomi in giro.."Fatevi avanti e mostratevi..siete solo dei vili...magari vincerò il Fiore Antico" prendere o lasciare...ero nel gioco e strinsi il fazzoletto di Guisgard.

Guisgard 08-01-2015 18.44.06

Nettuno restò qualche istante a fissare Elisabeth, completamente nuda davanti a lui.
Poi le si avvicinò piano.
“Non so da quanto tempo non vedevo una donna nuda...” disse sussurrando “... o forse non lo ricordo... sei molto bella...” cominciò a togliersi la giacca “... si, molto... ma io davvero non riesco a comprendere nulla di ciò che accade...” posando la giacca sulle spalle di lei “... o forse, più semplicemente, non lo rammento... ma mai ho avuto paura... chissà, perchè non mi interessa vivere o morire... ma quando sei saltata giù dalla nave... io... si, io ho avuto paura. Di cosa? Tante cose... forse di non rivederti... o magari di non avere più fiducia in nessun altro...” sorrise appena “... ma sono felice che tu sia tornata...” la prese in braccio “... quel bagno ti farà bene... ed io potrò riflettere un po'...” la pelle nuda di lei era contro la camicia di seta di lui.
Poi la immerse dolcemente in acqua, aiutandola a lavarsi.
Versò i salì nell'acqua e lavò la schiena della sua falsa moglie.
Furono gesti naturali ed intimi, come se davvero fossero sposati ed amanti.
“Vado a prendere altra acqua calda per sciacquarti...” con una brocca in mano.
Ed uscì.

Guisgard 08-01-2015 19.02.43

“Anche io la penso come te...” disse Guisgard a Clio, osservando Rossane stesa a piangere sul letto “... forse quella ragazza è la chiave di tutto... vediamo se non ho perso un po' del mio fascino...” le fece l'occhiolino e sorrise per un momento, per poi tornare subito serio “... aspettami qui, nascosta...”
Entrò allora piano nella stanza, fermandosi qualche passo dal letto.
“Si dice che Caravaggio” mormorò piano il falso artista “abbia avuto l'ispirazione di dipingere la morte della Madonna vedendo il cadavere di una ragazza recuperato dal fiume...”
Rossane, a quelle parole, si voltò di scatto.
“Come osate entrare qui?” Asciugandosi gli occhi.
“La porta era socchiusa...”
“E vi sembra un buon motivo per entrare così?” Alzandosi dal letto la ragazza.
“Forse non volevate stare da sola...”
“Lo credete davvero?”
“Magari speravate, forse inconsciamente, che qualcuno arrivasse per...”
“Per?” Fissandolo lei. “Per consolarmi?”
“Per ascoltarvi...”
“Voi? Uno sconosciuto?”
“Talvolta parlare con uno sconosciuto può essere meglio...”
“Meglio di cosa?”
“Di stare da soli, in un posto senza amici.”
“Cosa vi fa credere che io non abbia amici qui?”
“Il vostro sguardo.” Rispose Guisgard.
“Il mio sguardo?”
“Si, vi ho osservata a tavola e...”
“E cosa?” Bruscamente lei. “Siete riuscito a leggermi dentro?”
“Magari potessi...”
“Andiamo, che idiozie.” Ridendo nervosamente Rossane. “Mi prendete per una sciocca? Andate a provarci con qualcun'altra.”
“Chi vi dice che ci stia provando?”
“Allora perchè siete entrato?” Aggiustandosi i cappelli lei. “Per trarre ispirazione per uno dei vostri quadri? Avete una modella, no? Ed anche bella.”
“Ogni donna da un'ispirazione unica.”
“Certo, immagino.” Avvicinandosi alla porta la ragazza. “Comunque vi sconsiglio di cercare modelle ed ispirazione per dipingere la Vergine Maria. In questa terra è vietato dipingere o scolpire Immagini Sacre.”
“Io lo so...”
“Cosa?” Inquieta lei.
“Siete infelice...”
“E voi siete un idiota.” Scuotendo la testa Rossane ed uscendo dalla stanza.
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Guisgard 08-01-2015 19.07.59

I due uomini, vedendo Altea così decisa, si guardarono ed annuirono.
“Siamo con voi.” Disse il primo dei due.
“Andiamo.” Fece l'altro.
I tre, così, uscirono dalla torre.
“Lo scopo” indicando un punto lontano il primo uomo “è raggiungere la torre a forma di re... quella laggiù... andiamo...”
Cominciarono a muoversi in quella foresta, illuminata solo dal pallore lunare, comunque velato da inquiete e sinistri nubi.
Ad un tratto si udì un rumore alle loro spalle.
“Cos'è stato?” Voltandosi il secondo. “Avete sentito?”
“Forse qualcuno ci segue..” mormorò il primo.

elisabeth 08-01-2015 19.08.00

C' erano momenti nella vita ..... che era impossibile spiegare i gesti e i momenti piu' semplici.......come potevo pretendere....che un uomo senza memoria potesse provare qualcosa per tutto quello che gli era accanto....era un mondo sconosciuto......io ..ero una sconosciuta...eppure aveva provato paura...o forse non era paura...era un'emozione che lo aveva gettato nello sconforto.......la sua giacca sulle mie spalle.....mi regalo il calore del suo corpo.....fui presa tra le sue braccia ed attraverso il leggero tessuto della camicia....potei sentire la muscolosità del suo petto.....il corpo di Nettuno non era un segreto per me..lo avevo vegliato insieme a Pileo...eppure in quel momento ogni cosa prendeva un'altro significato.......L'acqua calda mi accolse...come fosse il ventre materno...e le mani di Nettuno......mi lavarono....come se fossi la cosa piu' preziosa....piansi e le lacrime si mischiarono al vapore dell'acqua calda...il rossore del mio volto non era visibile...a lui...e mi sentii sollevata......" Lascia perdere l'acqua calda......non andare via.......mi alzai dalla vasca e fui io ad abbracciarlo.........non mi porta se sono bella o brutta....voglio solo sapere se hai bisogno di me........" lo abbraccia forte.....come se avessi il terrore....che quello fosse solo un sogno....

Clio 08-01-2015 19.11.32

Finalmente un sorriso.
Sorrisi a mia volta annuendo.
"Vediamo che sai fare.." Risi appena.
Lui entrò e io mi nascosi poco lontano.
Sapevo che ci sapeva fin troppo fare con le donne, e sapeva esattamente cosa dire in quelle situazioni.
Cercai di pensare alla partita a scacchi per non immaginare le parole che stava usando per cercare di consolare Rossane.
Ma la ragazza uscì poco dopo.
E non sembrava contenta.

Altea 08-01-2015 19.16.44

Guardai i due uomini e annuii.."Certo..il re della fazione avversaria..dobbiamo dargli scacco matto no? Sapete sono negata per gli scacchi ma possiamo farcela..io sono Altea, il vostro nome?" ma un rumore mi insospettì.."Attenzione..qualcuno ci segue"..e mi diressi con loro dalla parte laterale e misi la mano alla pistola e spada.
Sospirai..ormai Guisgard non ci avrebbe più trovato..e come..tra questa Scacchiera..in questo posto..ma dovevo salvare i suoi uomini...si lo avevo lasciato, e ora dovevo pagare..non aveva capito pensavo non avesse fiducia in me e non avesse stima di me..e scappai da lui...avevo sbagliato io..aveva ragione..lui dava la libertà ma la libertà si era trasformata in prigionia per me lontana da lui..scossi il capo, dovevo stare attenta.

Guisgard 08-01-2015 19.25.51

Elisabeth si alzò e abbracciò Nettuno, impedendogli di uscire.
Il corpo nudo e bagnato di lei, stretto contro quello vestito di lui, inumidì i suoi abiti, finendo così per farle sentire il petto robusto e ben fatto del naufrago stretto dalle braccia della donna.
Allora anche lui la strinse.
Forte.
“Si...” disse annuendo “... anche io ho bisogno di te... forse ho bisogno solo di te a questo mondo... per questo quando sei andata via io ho pensato di aver perso di nuovo qualcosa... non più il mio passato, ma il mio presente... e forse anche il mio futuro...”

Guisgard 08-01-2015 19.28.21

Rossane uscì dalla stanza, senza accorgersi di Clio, ben nascosta ad aspettare.
Guisgard allora si sedette sconsolato sul letto.
“Puoi uscire ora, Clio...” disse fissando la porta aperta “... tanto non ho cavato un ragno dal buco con quella ragazza...”

Guisgard 08-01-2015 19.29.10

Altea aveva ancora le sue armi con sé.
Chi l'aveva spedita in quel luogo voleva anche che combattesse.
Ad un tratto i tre udirono un verso bestiale.
Un attimo dopo nell'oscurità si illuminò un occhio feroce.
“C'è qualche altra bestia feroce...” disse spaventato il secondo uomo.
https://p.gr-assets.com/540x540/fit/...2/11911709.jpg

Altea 08-01-2015 19.36.54

Il silenzio fu interrotto da un verso bestiale e il buio illuminato da un occhio feroce e ascoltai le parole di uno di quegli uomini..vi erano pure delle bestie feroci e alzai gli occhi al Cielo facendomi coraggio...dovevo uscirne.
Presi la pistola con scatto veloce e mirai proprio a quell' occhio per acceccarlo prima fino dopo mirare di nuovo per dargli il colpo di grazia vicino l' occhio e aspettai sperando non vi fossero sorprese.."Avanti..ho detto niente paura" dissi ai due.

elisabeth 08-01-2015 19.38.32

Non eravamo piu' soli......ora ero sicura di avere la forza di affrontare ogni cosa.......in due si ha la capacità di affrontare il mondo anche quando sai di essere solo un granello di sabbia..........guardai il suo volto come per imprimere nella mi mente ogni sua espressione........baciai le sue labbra.....cogliendo il sapore dell'incredulità........." Sai che Burmid non ci darà respiro sino a che non otterrà cio' che vuole......questa Nettuno e' una prigione dorata..........almeno per il momento.......se si accorge di non avere bisogno di noi....non avrà tanti scrupoli, ho ancora in mente il giorno che ha ucciso quel ragazzo........ma ora....devi toglierti questi vestiti bagnati......e io ho freddo......"......

Clio 08-01-2015 23.04.28

Seguii con lo sguardo Rossane uscire dalla stanza.
Poi la voce di Guisgard.
Mi affacciai alla porta, appoggiandomi allo stipite, e quello che vidi mi colpì dritto al cuore.
Restai ad osservarlo per un lungo istante con uno sguardo strano e un vago sorriso.
Aveva un'aria così sconsolata, come se qualcosa lo tormentasse.
Come dargli torto? Eravamo in un bel guaio, e non avevamo scoperto nulla sui nostri compagni.
Chinai il capo, sorridendo, per poi sospirare piano.
Non dovevo distrarmi.
Lo raggiunsi, sedendomi accanto a lui.
"Non avrai perso il tuo fascino, maestro?" Mormorai, ridendo appena.
Ma io sapevo che non era così, anzi. Tuttavia i miei pensieri impertinenti sarebbero stati decisamente fuori luogo, così li tenni per me.
"Dai, non ti crucciare..." Sussurrai dolcemente, sfiorandogli appena la spalla "Che dici, diamo un'occhiata in giro o torniamo a salvare il povero Alfiel dalla cena?".
Alzai gli occhi su di lui "Li troveremo, vedrai..." Pianissimo, immersa nell'azzurro dei suoi occhi.

Galgan 09-01-2015 00.38.44

Invero, ogni guerriero si batte per un motivo, uno scopo, un ideale, e questo lo spinge ad agire, a morire, se necessario; questo motivo, questo scopo, questo ideale, può avere innumerevoli fattezze, e la sua natura è sempre mutevole da guerriero a guerriero.
Qualcuno si batte per la gloria personale, qualcuno per quella di Dio, o della sua deità, altri per dare valore a un codice, oppure per l'amore, la libertà, la giustizia.......Altri, per denaro, si battono quindi dietro pattuito compenso; in alcuni di loro è presente una forma di onore, persino tra gli scellerati capitani di ventura che la storia ci tramandò, spiccarono individui guidati comunque, nonostante la vita condotta, da ideali in qualche modo più grandi........Tuttavia, tutto ciò che avviene dietro la promessa del denaro, è destinato ad essere labile, inconsistente, come spesso, troppo spesso, labile ed inconsistente è la lealtà di chi vive in cotal maniera, alimentato da tanto terreni ideali.
Non avrei potuto dire, in quel momento, se io e i miei compagni d'arme ci trovavamo testimoni di uno dei tanti tradimenti perpetrati dai Soldati dell'Oro, ma sapevo, ed avrei esternato questo stato di cose, che mi sarei schierato a favore dell'ordine, se questo fosse stato messo in discussione, e lo avrei fatto in modo assolutamente imparziale, perché da tempo, tanto tempo, avevo rinunciato a seguire ogni governante di questo mondo, perché il Re che io servivo, e al quale mi ero votato, era il più nobile e giusto di tutti;

-Invero, buon signore-

mi rivolsi a Velv,

-Se danno sta per essere fatto, ce ne appureremo, ed in nome del Cristo di cui sono cavaliere, sarò io stesso ad oppormi-

Rimasi un istante in silenzio, prima di proseguire;

-Orbene, sir Velv, recatevi pure dove si richiede la vostra presenza, saremo proprio io e i miei compagni a scortarvi-

Guisgard 09-01-2015 00.39.38

“Si, torniamo da Afiel...” disse Guisgard sorridendo a Clio “... non credo che le mura di questa reggia possano rivelarci qualcosa...”
Il cercatore del Fiore Azzurro aveva ragione.
Senza Crocifissi, Icone o quadri raffiguranti Cristo, la Vergine o i Santi, ma anche la totale mancanza di statue Sante rendeva quel luogo diverso da tutti i castelli ed i palazzi non solo del ducato di Capomazda, ma anche di tutti quelli che sorgevano nel reame di Afragolignone.
Come se quella reggia fosse muta ed indifferente, un mondo vuoto, quasi fittizio.
I due tornarono così nella sala della cena, dove trovarono solo Afiel ancora a cibarsi di frutta.
“Vedo che l'appetito a te non manca mai, amico mio.” Ridendo Guisgard.
“Dobbiamo essere in forze, no?” Mangiando Afiel. “Per trovare...”
Il finto artista però gli fece cenno di non tradirsi.
Un attimo dopo nella sala tornarono Rossane e Segreno.


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