Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Piazzale (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=21)
-   -   Il Fiore Azzurro (Il viaggio della Santa Caterina) (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2251)

Clio 06-01-2015 00.55.01

Fantastico, pensai.
Avevo come l'impressione che avremmo partecipato al torneo.
Anche se un pittore, un apprendista e una modella non sembrano le persone adatte.
Ma non sapevo niente di quella sfida.
Lanciai a Guisgard uno sguardo d'intesa.
"Immagino che non sia un torneo come gli altri.." Ingenuamente.

Guisgard 06-01-2015 00.55.11

Ganton prese il braccio di Altea ed insieme uscirono nel giardino di quella reggia.
“Se hanno chiesto anche voi di partecipare” disse il duca “allora vuol dire che siete una spadaccina o comunque che possedete una certa dimestichezza con qualche tipo di arma, giusto?” Mentre passeggiavano in quel luogo ameno.

Altea 06-01-2015 01.01.42

Finalmente eravamo fuori la reggia e Lord Ganton iniziò a parlare e sospirai.."Volete sapere la verità..si mi vedete armata e so pure usare le armi, me le ha insegnate ad usarle il Duca Taddeo l' Austero..ma non sono affatto una donna di armi, non sono pronta per un duello...magari potrei essere una dama fuggita dalla Corte di Capomazda" e lo guardai "Si..fuggita per amore..e ora devo difendermi da sola..e voi perchè siete temuto da Dominus? Comunque non è mia intenzione duellare..mi dissero ero perfetta per fare la regina e mi hanno presa con la forza" e lo guardai pensando cosa lo spingesse a fare questo torneo.."Comunque io conosco un guerriero più abile di voi...ma non posso rivelarvi il nome".

Guisgard 06-01-2015 01.11.09

“No, non è un torneo come gli altri...” disse il vecchio a Clio “... quando si sfida direttamente madonna Morte non può essere una cosa comune...”
Ma proprio in quel momento arrivarono dei soldati a cavallo, che spaventarono la folla e corsero via.
“Al diavolo...” guardandoli andare via Guisgard
E quando il trambusto fu terminato, il vecchio non c'era più.
Il presunto duca allora chiese ad alcuni passanti dove poter trovare un alloggio e quelli lo indirizzarono in una stradina laterale.
Lì i tre avventurieri trovarono una pensione dove un'anziana affittava dei locali.
Ne presero uno grande, al pianterreno, che Guisgard rese la sua bottega da pittore.

Guisgard 06-01-2015 01.15.40

“Un guerriero più abile...” disse Ganton ad Altea “... di me? Impossibile.” Si fermò e restò a guardarla. “Chi è? Voglio sapere il nome. Ditemelo. Ho il mezzo per costringervi a parlare.”

Altea 06-01-2015 01.19.22

Risi..."Il mezzo per parlare? E quale? Potete mettermi sotto tortura o imprigionarmi...non dirò mai quel nome..." dissi risoluta.."E poi non so nemmeno dove si trovi ora...io gli ho dato tanto amore e lui..non ha capito il suo valore..ecco non voglio nemmeno nominare il nome" e distolsi il braccio dal suo.

Clio 06-01-2015 01.23.25

Fu un attimo, i cavalli, i soldati.
E il vecchio non c'era più.
Ma ero sicura che avremmo scoperto qualcosa in più.
Infondo tutta la città parlava del torneo.
Prendemmo in affitto un locale, che doveva diventare la bottega del pittore.
Sembrava un mondo parallelo, niente guerra, niente fughe.
"Oh che meraviglia.." Guardandomi attorno "Dovremo rendere accogliente questo posto.." Sorridendo "Però ci vorrebbero dei quadri, per invogliare i clienti, e i mecenati.. non credi?" Sorrisi, facendogli l'occhiolino.
Mi avvicinai a Guisgard per un momento "Ci pensi mai?" Mormorai, dolcemente ,alzando gli occhi su di lui "Come sarebbe stato.. Una vita semplice, una bottega.." Guardandomi intorno "Peoccupazioni semplici, giorni tranquilli.. Sembra allettante.." Risi "Ogni giorno uguale al precedente, niente avventura, niente rischi e pericoli.." Sorridendo, con gli occhi nei suoi "Ah, mi stuferei subito..".
Scossi la testa, divertita.
"Allora, mastro Boow.." Sorrisi "Qual'e la prossima mossa?".

Guisgard 06-01-2015 01.24.50

“Se siete stata portata qui per partecipare al torneo” disse Ganton ad Altea, afferrando ancora il suo braccio “allora vuol dire che siete una schiava ed io posso pretendere di avervi insieme al premio.” Con tono deciso. “Ora voglio sapere tutto. Ditemi quel nome e poi anche del perchè siete fuggita da Capomazda.”

Altea 06-01-2015 01.28.31

"Schiava? E poi che sarebbe questo premio? Non vi dirò nulla...nulla di nulla" e mi divincolai da lui e afferrai la pistola veloce e gliela puntai proprio sulla fronte "Se insistete ancora farete una brutta fine..prima del torneo mi avete capito?".."Si..è il migliore di tutti...non ha rivali..ma non ha intenzione di rubarvi la vincita quindi state tranquillo".

Guisgard 06-01-2015 01.40.50

Guisgard cominciò a sistemare un po' quel luogo, stendendo panni e lenzuola un po' ovunque.
Chiese poi ad Afiel di andare a comprare dei colori, dei pennelli e delle tele.
“Così” disse “cercheremo di far assomigliare questo posto ad una bottega di pittore.”
Poi restò solo con Clio.
“Io penso” inchiodando alcune assi per realizzare un rozzo sostegno per tele “che la vita di due amanti non prevede giorni sempre uguali... per chi ha la fortuna di aver accanto la persona amata ogni giorno è speciale, unico...” sorrise “... sembra una banalità e forse lo è... ma le cose più vere sono sempre quelle più semplici...” sistemando quel treppiedi “... sai, dove sono cresciuto, tra dolci colline, vi era un vecchio casolare... lo andavo a vedere ogni giorno... sembrava dormisse... era in mezzo a dei cipressi, circondato da girasoli, con uno spiazzo davanti e da lì ho sempre pensato che guardare il tramonto avesse un sapore speciale... restavo lì, steso sull'erba, a fissare le colline che cambiavano colore man mano le ore trascorrevano e la sera, con l'aria limpida, si potevano contare più stelle che in qualsiasi altro luogo al mondo... non so, ma io ci parlavo con quel posto...” sorrise “... poco distante vi era un luogo di cui si raccontava una leggenda... parlava di un tesoro nascosto... insomma, quell'angolo di colline sapeva farmi fantasticare e ho sempre pensato che lì un giorno, a Dio piacendo, avrei portato la mia donna...”
In quel momento entrò l'anziana padrona della pensione.
“Maestro...” fissandolo “... posso preparavi qualcosa?”
“Grazie madama...” mormorò il presunto duca “... magari due bei bicchieri del vostro vino. Ho sentito che qui è ottimo.”
“Non resterete deluso, maestro.” Ridendo la donna.
Poco dopo portò a lui e alla sua falsa modella due bicchieri di un dolce e denso vino rosso.

Guisgard 06-01-2015 01.46.37

Ganton davanti alla pistola di Altea rise.
“Siete una cavalla da domare.” Disse fissandola. “Volete uccidermi? E perchè mai? Io sono l'unico che può salvarvi. Se vi costringeranno a partecipare al torneo troverete morte certa. Al mio fianco invece” sorrise “uscirete vincitrice.” Si allontanò di qualche passo e si appoggiò ad uno degli alberi del giardino. “Vi voglio come premio.” Voltandosi a di nuovo a guardarla. “E vi avrò.”
“Cosa succede qui?” Arrivando Rossane.
“Oh, la dama della reggia.” Con un goffo inchino il duca. “Che onore.”
“Sacerdotessa.” Fissandolo lei.
“Già...” annuì Ganton.
"Va tutto bene, milady?" Chiese poi Rossane ad Altea.

Altea 06-01-2015 01.52.22

"Badate a come vi rivolgete..avete capito? Il mio casato è superiore al vostro..e non vi è concesso parlare in questo modo..non sarò mai al vostro fianco..magari arriverà quell' abile guerriero e lo farò vincere e per voi non vi è speranza".
Arrivò subito Rossane e risentita sbottai.."Si vi sono problemi..questo uomo usa un linguaggio poco consono al suo lignaggio e mi ha minacciata..voglio mi stia lontano, gentilmente, ha minacciato di volermi avere come premio..io sono un libero individuo e appartengo ad altro" e lo guardai incrociando le braccia.

Clio 06-01-2015 02.00.49

Sorrisi a quelle parole.
"Già, lo credo anche io in realtà.." Mormorai piano "Solo che.. Insomma, non a tutti è concesso un Dono tanto grande.." Abbozzando un lieve sorriso, mentre lo aiutavo a rendere quel posto un'accogliente bottega di un pittore.
Ascoltai rapita il racconto di quella collina, e sorrisi appena malinconica.
L'arrivo della donna anziana mi impedì di rispondere, ma quando se ne andò alzai gli occhi su di lui, solo per un momento.
"Allora la donna che sceglierai sarà davvero una privilegiata..." Sussurrai piano, distogliendo in fretta lo sguardo all'arrivo della donna.
Le sorrisi, grata per quel bicchiere di ottimo vino.

Guisgard 06-01-2015 02.02.29

“Questa donna” disse Ganton a Rossane, indicando Altea “è stata portata qui come schiava e dunque non è un libero individuo. Ed io la esigo come premio.”
“Pensate ad uscire vivo dal torneo, piuttosto.” Fissandolo Rossane. “E l'unico premio che vi spetterà, qualora vinciate la contesa, è ciò che ha promesso l'Arconte.”
Il duca scosse la testa, fissò Altea e poi si allontanò.
“Fate più attenzione a chi vi accompagnate.” Rossane alla dama di Bastian.

Altea 06-01-2015 02.07.54

Ascoltai la sacerdotessa e il duca se ne andò, ma il mio timore era non si sarebbe arreso.
Sorrisi alla sacerdotessa.."Avete ragione milady Rossane..ora è meglio rientri nella reggia..ma starò attenta, penso non si arrenderà facilmente..di tipi così ne ho conosciuti molti, mi ritiro nella mia stanza, grazie mille".
Tornai nella stanza e sbuffai..no..Guisgard non sarebbe mai arrivato..era come un ago in un pagliaio e aprii la sacca e presi il suo fazzoletto..mi mancava troppo ma sapevo non mi amava..misi il fazzoletto di batista nella scollatura del corpetto..almeno sarebbe stato sempre con me e mi stesi sul letto.

Guisgard 06-01-2015 02.16.57

Guisgard sorrise a quelle parole di Clio.
“Allora...” disse poi “... brindiamo all'Amore...”
E gustarono il denso e caldo sapore di quel vino rosso.
In quel momento tornò Afiel.
“Bene, adesso questo posto comincia ad assomigliare almeno un po' ad una bottega di un pittore.” Sorridendo il falso artista.
Continuarono così i lavori per sistemare la bottega.
Ma verso metà pomeriggio qualcuno entrò nella bottega.
“Non avevo mai notato questa bottega.” Disse un uomo dai modi gentili e dal portamento cortese. “Eppure passo spesso da qui.”
“In verità” fece Guisgard “siamo giunti solo oggi in questa città. Abbiamo girato per varie corti itineranti del re e ora ci troviamo ad attraversare queste terre.”
“Interessante, mastro...” annuendo l'uomo “... mastro?”
“Boow.” Sorridendo Guisgard. “E questa è Clio, la mia modella.”
“Davvero deliziosa, maestro.” Con un lieve inchino del capo l'uomo. “Potrei vedere qualche vostro lavoro?”
“Io non porto mai i miei vecchi lavori con me.” Spiegò il falso pittore. “Ogni terra ed ogni popolazione mi ispira emozioni e sensazioni diverse. Io assaporo le essenze dei luoghi in cui giungo e non mischierei mai i sapori e i colori di una terra con un'altra.”
“Eh, voi artisti siete così...” annuendo l'uomo “... del resto siete intermediari fra noi comuni mortali e il mondo dell'arte.”

Guisgard 06-01-2015 02.20.46

Altea restò così, in quella stanza da sola, col suo fazzoletto sul petto, in balia di pensieri ed inquietudini.
Trascorsero vari minuti, poi addirittura un'intera ora e senza che Irko e gli altri si facessero sentire.
Praticamente non li aveva più visti da quando era uscita in giardino con Ganton.

Guisgard 06-01-2015 02.30.49

Nettuno entrò nella stanza e restò per un attimo a fissare Elisabeth.
“Sono stato in pena...” disse a voce bassa “... ti abbiamo cercata in quelle acque vischiose... pensavo fossi...” si zittì “... sono felice che tu stia bene.” Aggiunse.
“Eh, il nostro capitano de Gur” fece Burmid “non è uomo di molte parole. O forse solo un sognatore... hihihihihi... caro capitano, non sapete che le donne hanno un animo indomito? Che amano la libertà?” Divertito. “Eh, già... hihihihihihi... una volta un tizio mi disse che il segreto di un buon matrimonio è il non farsi e non fare troppe domande... hihihihihihihi...”
“Perchè ci troviamo su questa nave?” Chiese Nettuno a Burmid.
“Lo stavo appunto spiegato a vostra moglie... hihihihihi... chiedetelo pure a lei... hihihihihihi...” ridendo il mercenario.
“Invece ho fatto a voi questa domanda.” Con tono deciso Nettuno.
“Allora” alzandosi Burmid e guardando per un attimo Samoa, che era anch'egli presente “sappiate che da ora io assumo totalmente il comando di questa missione e dunque utilizzeremo solo questa nave per dare la caccia a Guisgard.”
“Il capitano Velv...” mormorò Nettuno.
“Il capitano Velv” interrompendolo il mercenario “ha avuto tempo ed occasioni, ma non ha portato risultati. E comunque contro il vascello volante la Regina d'Afravalone non ha alcuna possibilità di successo. Invece questa mia nave può distruggerlo. Anzi, è forse l'unica nave al mondo in grado di farlo... hihihihihihihi...”

Clio 06-01-2015 02.32.01

Alzai gli occhi su di lui, portando in alto il calice per brindare.
"All'Amore.." Mormorai appena, abbozzando un sorriso.
In realtà, era l'ultima cosa a cui volevo pensare, o la leggera malinconia si suscitata dalle sue parole sarebbe stata evidente.
Gustai il mio vino, sperando si portasse via tutte le mie inquietudini, e mi concentrai sul lavoro alla bottega.
Non era poi così male, mi distraeva, e questo era un bene.
Finalmente nel pomeriggio qualcuno entrò.
Sorrisi gentilmente all'uomo, avrei voluto alzare gli occhi al cielo alla spiegazione di Guisgard.
Era incredibile, pensai divertita.
Le sue parole l'avrebbero salvato da ogni pericolo, meglio per tutti noi.

Guisgard 06-01-2015 02.44.11

“L'arte” disse Guisgard all'uomo “è l'equivalente della matematica, intese come linguaggio...” pulendosi le mani dai colori “... Galilei diceva che la matematica è l'alfabeto segreto con cui Dio Ha scritto l'universo... ebbene io credo che l'arte invece sia il linguaggio per comprendere il Mondo Spirituale.” Si avvicinò a Clio. “Ora, tesoro, stenditi su questo letto...” aiutandola a sistemarsi “... ecco, così... appoggiata su un gomito e con il viso verso di me...” accomodandole i capelli “... immagina di essere Ero che attende Leandro... con lo sguardo perso nel vuoto ad immaginare il tuo amante... ma uno sguardo ardente, che tradisce la tua emozione nel pensare che a breve farai l'Amore con lui...” tornò alla sua tela e cominciò a fare degli schizzi “... perdonate la brutalità...” rivolto all'uomo “... ma quando dipingo non amo avere nessuno intorno... e poi tra breve la mia modella resterà nuda... in cosa posso servirvi dunque?”
“Cercavo un artista.” Spiegò l'uomo. “Un artista da portare nella reggia dell'Arconte.”
A quelle parole, il falso pittore lo fissò.
http://40.media.tumblr.com/c38982c73...o8to3_1280.jpg

Altea 06-01-2015 12.00.53

Rimasi pensierosa nella stanza..non capivo..eppure quell' uomo doveva gareggiare per un premio, non per la vittoria di una delle due fazioni..strano...e cosa sarebbe stato mai il premio? Pensai al sogno fatto...il Fiore...era forse quello il premio?
Strinsi le mani al petto premendole contro il fazzoletto...schiava..aveva detto ero una schiava perchè portata li..ma pure lui era li, non potevo credere vi erano distinzioni se uno era ricco o meno.
Mi alzai dal letto e notai il tempo era passato e ebbi un sussulto...infatti me lo chiedevo pure in giardino quando quell' uomo era in balia di una gelosia e possessività..dove erano finiti gli altri? Effettivamente non li avevo visti da quando ero uscita dalla reggia, forse non mi avevano nemmeno seguito..che fossero scappati? Beh..lo speravo..almeno si sarebbero salvati..uscii nel corridoio guardandomi attorno e vidi un servitore e mi avvicinai a lui.."Scusate, i tre mercanti che sono arrivati assieme a me e soggiornavano nella stanza vicino dove si trovano?Ne sapete qualcosa?" e se non avesse saputo nulla non potevo chiedere a Rossane se avessero tentato una fuga, avrei dovuto cercarli io.
Mi guardai le vesti..quel duca aveva detto mi avevano arruolato per le mie doti da guerriera e innocentemente chiesi al servitore.."Potrei avere abiti femminili? Da dama..mi ci trovo più a mio agio"...e avevo gettato il sasso.

Galgan 07-01-2015 01.17.41

Chinai un istante il capo, a guisa di rispettoso cenno di saluto;

-Invero, il barone ci manda come pegno della sua fedeltà-

risposi,

-Tempi di scompigli, da quel che mi venne detto, affliggono il ducato che servite; la mia spada, e quella dei miei compagni d'arme, viene a mettersi al servizio della pace e dell'ordine, affinché chi ha tradito venga punito, e chi levò la lama venga punito da essa-

Una volta terminato, fissai uno sguardo da rapace sul mio interlocutore, in attesa di risposta.

Clio 07-01-2015 03.33.56

Cosa voleva fare? Pensai, divertita. Mettersi sul serio a dipingere davanti a quel tipo?
Mi sistemai, docile, come mi indicava, lanciandogli una breve occhiata divertita, mentre l’uomo non poteva vedere.
Ero che aspetta Leandro, eh…
“Sì, maestro..” con voce gentile, e un sorrisetto impertinente, che scomparve mentre lui si allontanava, in modo che nessuno vedesse la mia espressione, a parte il finto pittore.
In effetti, pensai, stare immobile poteva essere una grande scocciatura.
Ma infondo poteva essere divertente.
Alzai gli occhi su di lui, con lo sguardo perso nel vuoto, pensieroso, ma ardente che mi aveva chiesto, in perenne attesa.
Uno sguardo che, a dirla tutta, non era poi difficile da immaginare.

Guisgard 07-01-2015 16.20.07

“I tre mercanti” disse il servitore ad Altea “sono partiti per la Scacchiera...” annuì “... hanno lasciato la reggia un'ora fa per cominciare la loro contesa...” guardò la dama “... presto vi porteranno gli abiti adatti al vostro ruolo. Spetta infatti a loro decidere, non a voi.”

Guisgard 07-01-2015 16.37.28

“Guardatela...” disse Guisgard all'uomo, indicando Clio, mentre mischiava i colori “... la mia modella, non è bellissima? Non fa venire voglia di abbandonarsi ai piaceri più vivi?” Sorrise, assumendo una posa quasi teatrale. “Ed io, o meglio la mia arte, trasformerà questa bellissima ragazza in Ero... Ero che trepidante attende il suo Leandro, che animata da viva e ardente passione già sente lo sguardo del suo amante sul suo corpo...” iniziò a scegliere i vari pennelli “... cos'è l'arte, amico mio, se non la capacità di trasformare una donna nell'eroina dei propri sogni?” Rise appena. “E quando il mio quadro sarà finito, chissà, potrei trasformare me stesso in Leandro e cogliere il frutto concepito dalla mia arte e della bellezza della mia modella.”
“Eh, voi artisti siete una razza a parte.” Annuendo l'uomo. “Ma lasciate che mi presenti io... sono Segreno degli Sporti, consigliere dell'Arconte.”
“Cosa dicevate prima?” Fingendo di cominciare a dipingere sulla tela il presunto impostore. “Volete portarmi dal vostro signore? E perchè mai?”
“Perchè ogni gran signore è un mecenate.”
“Dunque vi occorre un artista a corte?” Chiese simulando indifferenza il falso pittore.
“Si, certo.” Sorridendo Segreno. “Verrete? Dietro lauto compenso naturalmente.”
“Dopo che avrò finito il mio quadro?” Domandò Guisgard.
“Occorrerà molto?”
“Forse un'ora, forse giorni...” rispose il presunto duca “... o forse non lo finirò mai... ma magari mi occuperà più tempo il dopo... quando sarò diventato Leandro...”
Segreno rise.
“Stasera sarò al cospetto del vostro signore...” fece Guisgard “... e dove di grazia?”
“Alla reggia.” Lasciando un bigliettino sul tavolo l'uomo. “Con questo mio lasciapassare sarete introdotto senza alcun problema.”
“E sia...” mormorò il finto artista.
“Allora a stasera.” Salutando Segreno. “Vi lascio al vostro lavoro.”
L'arte non è un lavoro.” Replicò lesto Guisgard. “Ma una vocazione. A stasera.”
E l'uomo uscì dalla bottega.

Altea 07-01-2015 16.38.58

Una morsa di freddo mi attanagliò il corpo...erano andati alla scacchiera.."Come dite? Ma a fare cosa sono andati alla scacchiera e chi dovrebbe decidere i panni che dovrei rivestire? Vi prego parlate..non tradirò la vostra confidenza" e lo guardai con sguardo cupo.

Guisgard 07-01-2015 16.41.55

“Alla scacchiera” disse il servitore ad Altea “si tiene la contesa e lì i partecipanti sono diretti. Voi compresa.” Annuì. “Chi deciderà il vostro ruolo? La Sorte.”

Altea 07-01-2015 16.48.57

Guardai il servitore seccata.."Questo lo avevo immaginato e lo sapevo già..la Sorte? E' nostro Signore che decide i nostri passi o noi stessi..se mi rifiutassi sarei io l' artefice del mio destino, non vedo perchè dovrei fare obbligatoriarmente questa contesa" e tornai nella camera, altro non potevo fare...fuggire..ecco..ma non potevo lasciare Miseria, Irko e Lainos soli..un' ora..era così tanto erano andati laggiù.
Non potevo resistere, corsi fuori dalla camera e mi trovai nel giardino cercando una strada per andare dalla parte della Scacchiera...ed ebbi quasi il sospetto quel Duca mi avesse distratto per tendere un agguato agli uomini di Guisgard...ovvio era una partita a scacchi..si doveva giocare bene le proprie mosse ma io non sapevo giocare a scacchi...ricordai quando Guisgard mi insegnò a giocare a carte poichè dissi non sapevo cavarmela con gli scacchi.

Clio 07-01-2015 16.49.31

Nascosi un sorriso divertito durante il dialogo tra i due.
Ci sapeva proprio fare, altroché. Era un attore nato.
Restai immobile e in silenzio, per quanto fosse difficile.
Poi finalmente se ne andò.
Attesi ancora un istante, e poi mi sedetti più comoda, mi stava andando in cancrena il braccio.
"Accidenti.." esclamai, osservando la porta da cui era svanito l'uomo "Hai fatto centro, maestro.." alzandomi "Niente meno che un invito a corte.." sorrisi, divertita.

Guisgard 07-01-2015 16.58.21

Altea uscì in giardino per cercare una strada e raggiungere il luogo che il servitore aveva chiamato Scacchiera.
“Di nuovo la bella schiava.” Disse all'improvviso qualcuno. “Con l'imbrunire siete ancora più bella. Risalta la vostra pelle chiara.” Sorridendo Ganton. “Vi vedo inquieta... è accaduto qualcosa? Forse il ruolo di schiava non vi piace?” Ridendo.

Guisgard 07-01-2015 17.00.30

“Già, siamo stati fortunati...” disse Guisgard a Clio “... togliendosi i colori dalle dita con uno straccio “... forse anche troppo... o in questo posto gli artisti vanno via come il pane, oppure oggi è davvero il nostro giorno si... ammesso che sia un bene essere invitati alla reggia...” gettò lo straccio sul tavolo e prese il biglietto lasciato da Segreno “... prepariamoci... si va in scena... questa era solo una prova...”
Chiamò poi Afiel e poco dopo erano pronti per raggiungere la reggia.

Altea 07-01-2015 17.08.13

Nemmeno a pensarlo si materializzò..sbruffone come al solito.."Vi giuro una altra volta mi chiamate schiava e davvero farete una pessima fine" e lo guardai con odio.."I pensieri sono miei e li condivido con chi li merita, belli o brutti che siano..e voi non siete in questa cerchia..vorrei fare la regina della fazione vostra contraria...magari vi darò..il..matto.." e sorrisi "vi conviene stare attento sulla vostra contesa..comunque sto cercando gli uomini erano con me a colazione" e guardai oltre la Scacchiera sentendomi in colpa..ma poi perchè..ricordai quando Burmid dava la caccia a Irko definendolo una persona scaltra..se la sarebbe saputa cavare.

Clio 07-01-2015 17.08.59

"Sia pericoloso o no, è lì che dobbiamo andare no? Dove altro potrebbero essere Irko e gli altri?" alzai le spalle "Ce la faremo.." sorrisi.
Mi preparai, indossando l'abito più prezioso, per quanto possibile, che avevo portato.
Anche una semplice modella sceglie il vestito più bello che ha per andare alla reggia. Era un abito rosso con dei ricami dorati sulla gonna, le maniche strette, l'ampia scollatura a barca che lasciava scoperte le spalle e una cintura dorata che riprendeva i ricami della gonna. La stoffa non era preziosa, ma faceva comunque la sua figura.
"Già, si va in scena.." sorrisi a Guisgard e ad Alfiel "Speriamo in bene..".
La reggia ci aspettava.

Guisgard 07-01-2015 17.26.16

Ganton rise.
“Non li troverete qui.” Disse poi ad Altea. “Sono stati portati alla Scacchiera e forse a quest'ora saranno già morti. E' questo il triste destino degli schiavi. Infatti solo un prode come me può uscire vincitore da questo gioco di morte.” Spavaldo il duca.

Guisgard 07-01-2015 17.32.51

Guisgard, Clio ed Afiel lasciarono la bottega e si avviarono verso la Reggia.
Quando vi giunsero, il falso artista mostrò alle guardie il lasciapassare e quelle introdussero i tre all'interno del sontuoso palazzo.
E in una vasta sala trovarono ad attenderli proprio Segreno.
“Che piacere vedervi, mastro Boow.” Sorridendo l'uomo. “Avete fatto presto, vedo.”
“In verità” fece Guisgard “mi piaceva l'idea di poter dipingere per una nobile corte e allora ho pensato fosse scortese farvi attendere. Anche perchè l'ispirazione è un attimo, una sensazione e va assecondata subito.”
“Giusto.” Annuì Segreno. “Seguitemi, vi farò condurre ai vostri alloggi.
I tre furono portati in una vasto alloggio, con tre camere separate al suo interno, affiancate da un grande studio in cui poter dipingere.
“Sistemate pure le vostre cose, maestro.” Mormorò Segreno. “Tra breve sarà servita la cena e conoscerete l'Arconte. A dopo dunque.” Ed uscì.

Altea 07-01-2015 17.32.54

Alle sue parole trasalii..allora era un gioco di morte, pensavo fosse solo un torneo.
"Un prode eroe come voi? Vi ho già detto..non vincerete poichè non siete il più abile e furbo guerriero del regno e oltre" e sorrisi ironica.."Comunque non avete nulla di nobile..se non riuscite a conoscere una nobildonna dai gesti o dai tratti..." e scossi il capo...era inutile parlare con quello sbruffone, dovevo solo aspettare..aspettare decidessero per me..solo allora avrei scoperto la verità, alzai gli occhi al Cielo..pregando per i tre.

Clio 07-01-2015 17.37.27

Avremo addirittura degli alloggi? Non avevo capito che ci saremmo fermati.
E la nostra bella bottega?
Guisgard aveva ragione, quella era stata solo una prova.
Il vero spettacolo non era ancora andato in scena.
La reggia era elegante e sontuosa, e l'uomo ci trattò con riguardo.
Quando uscì, lasciandoci soli, mi guardai attorno.
"Accidenti.." mormorai "Ci hanno dato un sacco di spazio... non l'avrei mai immaginato..".

Guisgard 07-01-2015 17.55.41

Ganton prese Altea bruscamente fra le sue braccia.
“Allora” disse fissandola negli occhi “non avete ancora compreso nulla! Che siate una nobildonna o una sgualdrina ora cambia poco qui! Siete stata portata in questo luogo per essere sacrificata! Si, sacrificata! Tutti lo sono, visto le incredibili prove da superare in questo gioco di morte! Sapete cos'è davvero la Scacchiera? Rispondete! Lo sapete?” Esitò. “No, non lo sapete... non potete saperlo... altrimenti piangereste già la vostra ingiusta Sorte...”

Guisgard 07-01-2015 17.59.34

“Chissà cosa pretendono da noi...” disse Guisgard a Clio.
Ma non riuscì ad aggiungere altro, visto che due servitori arrivarono per condurli a cena.
I tre furono portati in una sala sontuosa ed arredata con gusto, illuminata da vari candelabri e impreziosita da bellissimi quadri.
Su una grande tavola era stata preparata la deliziosa cena ed ad attenderli vi era Segreno.
“Benvenuto, maestro.” Sorridendo l'uomo.
Ma un attimo dopo le porte si aprirono ed entrò una giovane donna, dal nobile portamento.
“Milady...” con un inchino Segreno “... questi è l'artista di cui vi ho parlato... mastro Boow.”
“I miei omaggi, signora.” Salutandola Guisgard.
Lei rispose solo con un cenno del capo, per poi sedersi a tavola con tutti loro.

Altea 07-01-2015 18.12.26

"Non permettetevi di trattarmi così..voi siete troppo agitato..no, non lo so che sia...ma non auguro la morte a nessuno, nemmeno a voi...ci hanno imprigionato tutti..con questa storia..la loro lotta..ma prendono le persone estranee per combatterla..sono dei codardi..comunque..io sono la duchessa de Bastian..e credetemi ho visto la morte in faccia più di una volta..hanno detto devono prepararmi i panni per il mio personaggio..questo non capisco..forse è meglio torni nella mia stanza...tra poco toccherà a me..e non è Dio a volere la mia morte...potrei fuggire, ma non posso lasciare quegli uomini..non chiedetemi altro vi prego" dissi con un fremito tra la rabbia e la paura.
Mi divincolai e corsi nella mia camera senza farmi notare e rimasi li, accesi una lampada e iniziai a girare nervosamente nella camera e spalancai la finestra col cuore in gola e guardai verso la Scacchiera cercando di udire qualcosa o capire che succedeva.

http://i62.tinypic.com/xp5742.jpg


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 00.46.17.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License